Cefalù, 19enne muore in ospedale
Deceduta durante operazione a vescica
La Procura della Repubblica di Termini Imerese ha aperto un'inchiesta sulla morte in sala operatoria una ragazza di 19 anni. Durante un intervento alla vescica all'ospedale San Raffaele Giglio di Cefalù, alla giovane sarebbe stata recisa l'aorta. I familiari della ragazza hanno presentato un esposto alla magistratura. Già sequestrata la cartella clinica, disposta anche l'autopsia per accertare se sia stato commesso un errore durante l'operazione.
La ragazza infatti era stata operata alla vescica, ma durante l'intervento sarebbe stata recisa l'aorta. Ricoverata in terapia intensiva, l'indomani è stata sottoposta ad una nuova operazione per la rivascolarizzazione, ma non ce l'ha fatta e dopo quattro giorni di terapia intensiva è morta martedì mattina. Mentre i magistrati hanno acquisito le cartelle cliniche, una commissione d`indagine esterna è stata nominata dalla Fondazione San Raffaele Giglio di Cefalù "per fare piena luce sul decesso di una diciannovenne avvenuto, stamani, in ospedale", spiega una nota della fondazione.
La ragazza spiega l'ospedale "era entrata in sala operatoria, giovedì 14, per un intervento di urologia in laparoscopia. In fase iniziale erano però sorte delle complicanze di tipo emorragico. La giovane veniva successivamente trasferita in terapia intensiva e l`indomani sottoposta a un nuovo intervento di rivascolarizzazione aortica e quindi il ritorno in rianimazione dove, dopo 4 giorni, è venuta a mancare". "Vogliamo con questa indagine - rileva la direzione generale della Fondazione - fare una valutazione approfondita di tutti i passaggi clinici della paziente e delle cause che hanno condotto all`infausto esito".
"Pur nella consapevolezza che tutta l`arte medica e la dedizione del personale sia stata messa in atto per l`assistenza e il recupero della giovane - prosegue la direzione - non possiamo che essere particolarmente rigorosi in una vicenda che umanamente ci colpisce. L`intera Fondazione, in questo momento, è profondamente vicina e partecipe al dolore dei familiari". (DA TGCOM)
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