venerdì 3 febbraio 2012

acqua di lourdes


Malati "curati " con l'acqua di Lourdes ,
39 denunce per associazione a delinquere

Sequestrati anche quattro studi medici ed un laboratorio

(Cronache laiche)(Cronache laiche)
ANCONA - Promettevano la guarigione a malati affetti anche da patologie gravi con l'acqua di Lourdes. Trentanove persone sono state denunciate dai carabinieri dei Nas di Ancona per associazione per delinquere finalizzata alla truffa e all'esercizio abusivo della professione sanitaria. Sono circa 500 i pazienti, di tutte le regioni d'Italia, che si sono rivolti alle «terapie» con «Le acque a Luce bianca» messe a punto da una biologa e dai suoi 38 collaboratori, denunciati dal Nas. Provvedimenti di perquisizioni e sequestro sono stati emessi nei confronti di quattro persone, tra cui uno studio ubicato nell'anconetano, diretto da una biologa e da una serie di suoi collaboratori dislocati in diverse città d'Italia . Persone di ogni fascia d'età e classe sociale, in alcuni casi anche molto facoltose, che pagavano dai 100 ai 200 euro e oltre per dei flaconcini con acque provenienti dai santuari mariani di Lourdes, Fatima, Medjugorje. Fra i malati, anche persone affette da cancro o altre gravi malattie, disposte a lunghi viaggi per farsi visitare negli «studi» della biologa e dei suoi collaboratori.
L'OPERAZIONE - Nel corso dell'operazione denominata «Acque bianche» sono stati sequestrati anche quattro studi medici ed un laboratorio. Dalle indagini, coordinate dalla procura della repubblica del capoluogo marchigiano, è emersa una vera e propria associazione per delinquere finalizzata alla truffa ed all'esercizio abusivo della professione sanitaria. Le persone coinvolte nell'inchiesta esercitando abusivamente la professione medica, dietro compensi, promettevano di «guarire» persone che, affette da patologie anche molto gravi, venivano in diversi casi indotte ad evitare il ricorso alla medicina tradizionale per essere «curate» con acqua proveniente da fonti ubicate presso santuari (Lourdes, Montichiari, Medjugorje, San Damiano, Fatima, etc.). Lo studio, pubblicizzato online e con il passaparola dei vari utenti, faceva credere che un team di ricercatori (biologi, fisici, etc.) aveva messo a punto una tecnica di intervento sull'uomo e sull'ambiente che agiva «riarmonizzando la materia» attraverso presunte «frequenze» sprigionate dalle acque. In realtà, l'indagine ha permesso di accertare che i soggetti coinvolti non avevano alcun titolo accademico e non erano pertanto abilitati all'esercizio di attività di ricerca nel comparto medico scientifico.
Redazione Online2 febbraio 2012 | 13:39

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