NEL 1979 ETAN AVEVA SEI ANNI QUANDO SCOMPARVE SENZA LASCIARE PIÙ TRACCE
Trentatrè anni dopo la confessione dell'omicida
«Così ho ucciso il piccolo Etan Patz»
Alle sbarre Pedro Hernandez che racconta: «L'ho adescato offrendogli delle caramelle, poi l'ho ucciso a coltellate»
dal nostro corrispondente ALESSANDRA FARKAS
NEW YORK – «L’ho adescato offrendogli delle caramelle prima di ucciderlo a coltellate, smembrando il suo cadavere e gettandolo nella spazzatura dentro sacchi neri di plastica». Si conclude così, a 33 anni esatti dalla sua sparizione, il tragico caso di Etan Patz scomparso misteriosamente il 25 maggio 1979 all’età di 6 anni mentre quella mattina si stava recando alla fermata dell’autobus per andare a scuola. La svolta è avvenuta mercoledì sera quando gli agenti della NYPD hanno arrestato un uomo in New Jersey, Pedro Hernandez, che dopo un serrato interrogatorio ha confessato l’orribile crimine. Secondo laNBCl’uomo era noto alla polizia già da allora. Hernandez viveva e lavorava nello stesso quartiere di Lower Manhattan quando Etan sparì.
NEW YORK – «L’ho adescato offrendogli delle caramelle prima di ucciderlo a coltellate, smembrando il suo cadavere e gettandolo nella spazzatura dentro sacchi neri di plastica». Si conclude così, a 33 anni esatti dalla sua sparizione, il tragico caso di Etan Patz scomparso misteriosamente il 25 maggio 1979 all’età di 6 anni mentre quella mattina si stava recando alla fermata dell’autobus per andare a scuola. La svolta è avvenuta mercoledì sera quando gli agenti della NYPD hanno arrestato un uomo in New Jersey, Pedro Hernandez, che dopo un serrato interrogatorio ha confessato l’orribile crimine. Secondo laNBCl’uomo era noto alla polizia già da allora. Hernandez viveva e lavorava nello stesso quartiere di Lower Manhattan quando Etan sparì.
LA CONFESSIONE - «Ha confessavo la propria colpe
Il piccolo Etan Patz scomparso all'età di sei anni senza lasciare tracce
volezza ai detective della NYPD», recita la dichiarazione del Commissario newyorchese Raymond Kelly. Ma i media americani rimangono scettici. «Questa storia è tutta da verificare», scrive il New York Times. La scomparsa di Etan aveva commosso l’America, tanto da fare del piccolo il più famoso “Bambino scomparso” nella storia della città di New York. Il suo caso inaugurò l’era dell’ansietà tra i genitori americani (fino ad allora era normale lasciare andare i figli a scuola da soli anche in una città come Manhattan) dando vita al movimento dei “Missing Children” la cui effige viene ancora stampata sui cartoni del latte. Proprio il mese scorso l’FBI aveva improvvisamente riaperto le indagini mettendo a soqquadro lo scantinato appartenente al manovale Othniel Miller in un building di Soho limitrofo alla casa di Etan. Le ricerche sono state però poi interrotte senza nulla di fatto scagionando così Miller, inizialmente sospettato.
24 maggio 2012 | 18:35
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