La Toscana approva la legge
per l'uso sanitario di cannabis
La cannabis come terapia contro il dolore. Il Consiglio regionale toscano approva la prima legge in Italia per facilitare l’uso di farmaci con cannabinoidi
La legge approvata dà sia la possibilità di acquistare farmaci a base di cannabinoidi, come pasticche che spesso arrivano da Canada e Olanda, sia preparazioni galeniche attraverso il controllo delle strutture sanitarie. Proprio i presidi sanitari potranno acquistare i farmaci, entro i budget aziendali previsti. «Si tira fuori il paziente dal labirinto della soggettività», dice Monica Sgherri (Fds-Verdi). Come si può accedere ai medicinali cannabinoidi? «I pazienti dovranno chiedere i farmaci presso gli ospedali o al proprio medico», spiega il consigliere regionale Mauro Romanelli (Fds-Verdi). «Dopo potranno poi decidere di proseguire la terapia a casa», aggiunge la consigliera Lucia Martegi (Pd) “Questa legge non ha la presunzione di risolvere la questione ma di affrontare in modo più dignitoso alcune patologie”, dice Marco Remaschi (Pd). Qualche dubbio arriva da Marco Carraresi (Udc), che vota contrario insieme al Pdl (la Lega si astiene): «E’ veramente necessario che la Toscana faccia da apripista? io credo che sarebbe più saggio aspettare di avere chiarezza su questa materia». «Non è la politica a dover decidere se un farmaco è utile oppure no - aggiunge Stefano Mugnai del Pdl - questa legge non cambia poi così tanto nel processo di reperimento del farmaco e allora se si tratta di un’iniziativa manifesto abbiamo qualche difficoltà ad approvarla». Il Pdl ha chiesto anche una breve sospensione dell’assemblea per decidere: «Abbiamo convenuto di dare ampia libertà di voto su questo tema - dice Paolo Ammirati - non vogliamo dare una connotazione politica a questo tema, probabilmente c’è stata troppo fretta da parte della Toscana di essere prima della classe».
02 maggio 2012
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