martedì 16 ottobre 2007

EUTANASIA

Eutanasia, nuovo processo per Eluana Englaro
La Cassazione: «Il paziente ha diritto a morire»

ROMA (16 ottobre) - La Corte di Cassazione ha disposto un nuovo processo per il caso di Eluana Englaro, la ragazza in coma neurovegetativo da 15 anni e per la quale il padre chiede la sospensione dell'alimentazione artificiale che la tiene in vita da più di 15 anni. La Corte ha deciso che il giudice può, su istanza del tutore, autorizzare l'interruzione soltanto in presenza di due circostanze concorrenti: che sia provata come irreversibile la condizione di stato vegetativo e che sia accertato che il convincimento etico di Eluana avrebbe portato a tale decisione se lei fosse stata in grado di scegliere di non continuare il trattamento.

«Deve escludersi che il diritto alla autodeterminazione terapeutica del paziente incontri un limite allorché da esso consegua il sacrificio del bene della vita», sottolinea la Cassazione nelle motivazioni, depositate oggi, con le quali ha dato il via libera a un nuovo approfondimento processuale del caso.

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