Il testo del decreto:
Questo è il testo: «In attesa dell'approvazione di una completa e organica disciplina legislativa in materia di fine vita, l'alimentazione e l'idratazione, in quanto forme di sostegno vitale e fisiologicamente finalizzate ad alleviare le sofferenze, non possono in alcun caso essere rifiutate dai soggetti interessati o sospese da chi assiste soggetti non in grado di provvedere a se stessi».
Una cosa che fa ridere i polli: è come dire che non ci deve suicidare ("... rifiutate dai soggetti interesati" ...) nè si deve ammazzare ("... sospese da chi assiste soggetti non in grado di provvedere a se stessi"). La prima affermazione non è proponibile, la seconda la conoscevamo già.
Il fatto è che, allo stato attuale della legislazione, la morte cerebrale corrisponde alla morte fisica dell'individuo, e la morte cerebrale è definita per legge secondo determinati criteri, che NON corrispondono ai criteri clinici dello stato vegetativo persistente. Per legge, chi si trova in condizione di SVP non è morto. Di conseguenza, se lo fai morire, commetti un omicidio.
Per consentire, dunque, l'interruzione dell'alimentazione e dell'idratazione ad un soggetto in SVP, bisogna ammettere che questo soggetto sia morto, parificare cioè la morte cerebrale con lo SVP. Altrimenti è omicidio (se preferite, eutanasia).
In Italia, il rifiuto delle cure è ammesso, purchè la persona sia capace di intendere e di volere. Se non lo è, o non lo è più, il rifiuto delle cure non può essere ammesso, a meno che la persona, quando era capace di intendere e di volere, non abbia espresso senza equivoci e con testimonianze e per iscritto la propria volontà di non essere curata, trovandosi in certe condizioni.
Perciò, e per concludere, il caso di Eluana NON PUO' essere risolto se non cambiando la legislazione.
Il mio personale parere sul caso non ha alcuna rilevanza, perchè quello che conta è il parere della maggioranza del Parlamento, acquisito ed espresso nelle debite forme e nel rispetto delle leggi vigenti.
Adesso, sparatemi pure addosso.
2 commenti:
Caro Professore, sono un suo ex allievo. Leggo solo ora il post e l'ultima frase dunque.. vorrei farlo io, se mi permette, con una piccola e giocosa provocazione: ma lei è radicale o è un cattolico del futuro (quello positivo, più evoluto)??
Ho utilizzato molti argomenti che ho appreso dalle sue lezioni nelle discussioni personali di questi giorni, in particolare quella sentenza citata da lei negli USA riguardo "the right to be let alone".. pensavo fosse interessante per la discussione del caso..
Peccato che molti non conoscano questo punto di vista del giudice Cardozo. Io cerco di non dimenticarlo mai. Ciao. gvg
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