Barletta, 29enne muore in centro medico privato
Balduzzi: "Inaudito: uso improprio di sorbitolo industriale"
Il liquido diagnostico di fabbricazione cinese sarebbe stato comprato via internet su un sito inglese. Indagano i Nas e la procura di Trani. Le altre due donne intossicate hanno 32 e 62 anni. L'ira del ministro della Salute: "Gravissimo"
Roma, 24 marzo 2012 - A Barletta una ragazza di 29 anni è morta stamattina nel rinomato centro medico privato "Spinazzola" dopo aver bevuto una soluzione diagnostica che viene utilizzata per la preparazione a test allergici (e non per una gastroscopia, come si era appreso in un primo momento). Altre due donne, rispettivamente di 32 e 62 anni, sono rimaste intossicate: una è ricoverata nel reparto di medicina dell'ospedale di Barletta, l'altra è ancora in rianimazione.
INQUIRENTI AL LAVORO - Sul decesso sono in corso gli accertamenti della polizia e della procura di Trani (pm Michele Ruggiero), che dovranno verificare anche la circostanza, riferita agli inquirenti dallo stesso medico, per la quale alcune sostanze per effettuare esami sarebbero state acquistate su Internet.
PRIMA RICOSTRUZIONE - Allo studio medico, rinomato a Barletta, è intervenuto poco dopo le 9 il 118: i soccorritori hanno trovato le tre donne intossicate, ma per la 29enne non hanno fatto nemmeno in tempo a trasportarla sull’ambulanza. I Nas indagano. Nell'ospedale Dimiccoli di Barletta, dove sono ricoverate le due donne, sono al lavoro carabinieri del Nas.
IL MINISTRO BALDUZZI: GRAVITA' INAUDITA - La tragedia della giovane donna morta a barletta durante un esame medico in uno studio privato è di “gravità inaudita”; è un caso di uso improprio di sorbitolo industriale, dunque non per uso medico. La vicenda non segnala alcun allarme sanitario generalizzato: lo sottolinea una nota del ministero della Salute.
Il ministro Renato Balduzzi, si legge nella nota, “ha seguito per l’intero pomeriggio la vicenda della giovane morta a Barletta ed e’ vicino ai familiari della vittima e delle altre persone coinvolte: “E’ un episodio di gravita’ inaudita, ma secondo le nostre informazioni non e’ tale da suscitare allarme sanitario di nessun tipo”. Il Ministero della Salute precisa che nel centro clinico sequestrato dai NAS è stato utilizzato sorbitolo industriale usato impropriamente in una soluzione per breath test che serve per diagnosticare il malassorbimento intestinale. Allo stato non risulta alcuna contaminazione, come erroneamente riferito da notizie di stampa. Si e’ trattato quindi di uso improprio di sorbitolo (Sorbidex diluito con acqua del rubinetto) non medico in un centro non autorizzato”.
“Le analisi e l’esame autoptico domani forniranno risultati più precisi” prosegue la nota. “Il Pronto soccorso dell’Ospedale di Barletta ha provveduto immediatamente ad allertare il Centro antiveleni di Pavia, organo di consulenza tecnica del Ministero della Salute per la gestione della scorta nazionale di antidoti. In Pronto soccorso la prima paziente arrivata e’ stata subito trattata con blu di metilene con rapido miglioramento della sintomatologia. La seconda paziente ha subìto lo stesso trattamento clinico. La terza persona e’ deceduta sul posto per arresto cardiocircolatorio nonostante le manovre di rianimazione.
Continuano le indagini sulla provenienza del prodotto usato”.
Continuano le indagini sulla provenienza del prodotto usato”.
Nessun commento:
Posta un commento