URANIO IMPOVERITO
Porto qui, da un mio altro blog, parte delle questioni relative all’uranio impoverito, e alle discussioni tenute su quel blog.
09-10-2007 - 16:20
URANIO IMPOVERITO
L'argomento che vi propongo è IMPORTANTE. Nel corso delle guerre nei Balcani, soldati italiani si sono ammalati di forme tumorali maligne (per lo più linfomi), e parecchi sono morti. La causa è stata da alcuni ricondotta all'uso di proiettili fabbricati con uranio impoverito, anzichè con piombo. L'uranio è un elemento che emette radiazioni ionizzanti capaci di causare tumori. Si dice "impoverito" perché sarebbe povero di radiazioni ionizzanti. Una ricerca, commissionata anni or sono ad un notissimo ematologo (il prof. Mandelli), ha concluso dicendo che i dati statistici non erano significativi. Può darsi che ora i dati siano significativi. Io ne sono convinto, perchè la numerosità della casistica, in soggetti peraltro giovani e sani prima delle operazioni di guerra, lo dimostra. Fate delle ricerche prima di intervenire e di fare commenti. Vorrei che potessimo portare un contributo a far riconoscere questi tumori come causati dal servizio militare. Scatenatevi. Ne vale la pena per rendere giustizia.
09 ott 15:02 Cronache
ROMA - Sono 255 i militari italiani impegnati, tra il 1996 e il 2006, in missioni all'estero che hanno contratto malattie tumorali. Tra questi, si contano anche 37 morti. Lo ha rivelato il ministro della Difesa, Arturo Parisi, davanti alla Commissione d'inchiesta sull'uranio impoverito del Senato. Sull'incidenza dell'uranio impoverito rispetto alle patologie tumorali , secondo il ministro della Difesa, ci sarebbe comunque "una evidente incertezza". Parisi ha ribadito che "l'Italia non ha mai fatto uso di armamento ad uranio impoverito, ne' risulta che nel nostro poligono possa essere stato utilizzato da altri. (Agr)
Inviato da deontologiaetica il 09/10/07 @ 17:18 via WEB
Chi ha detto che in Iraq non vi sono armi di distruzione di massa? Il terreno, l'aria, i polmoni della gente ne sono pieni: e' l'uranio impoverito, l'arma di distruzione di massa che ha avvelenato il territorio iracheno e ne ha decimato la popolazione. Resta attivo per milioni di anni, condanna a morte orribile chi lo inala o lo ingerisce, causa deformazioni ai nascituri e danni irreversibili a chi ne viene in contatto. Gli USA lo hanno riversato in Iraq con un accanimento che ha dell'incredibile: un crimine di guerra che grida giustizia. DOCUMENTATI SU QUESTO ARGOMENTO : Uranio impoverito: un crimine di guerra che non ha mai fine di Paul Rockwell (http://italy.indymedia.org/mail.php?id=493880)
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Inviato da gvgiusti il 09/10/07 @ 17:50 via WEB
Aggiungo io dallo stesso sito: Dopo la guerra del 1991, gli ospedali iracheni hanno registrato un incremento notevole di casi di cancro e di malformazioni neonatali. Le statistiche dell'ospedale di Basra mostrano che nel 1988, per ogni 100.000 persone si registravano 11 casi di cancro. Tale percentuale � salita a 116 casi nel 2001 ed e' in costante aumento, con picchi di casi di cancro al polmone ed alla mammella e leucemia nei luoghi maggiormente contaminati dall'uranio impoverito. Il dottor Jawad Ali, oncologo al Basra Training Hospital, ha notato che "l'unico fattore che e' mutato, qui, dalla guerra del 1991, e' l'aumento esponenziale del livello di radioattivit�". Tredici membri del suo staff specialistico si sono ammalati di cancro dopo che l'area dell'ospedale fu bombardata.
Inviato da arza1 il 09/10/07 @ 17:22 via WEB
già prima della guerra del golfo si sapeva che c'era una correlazione tra esposizione all'uranio impoverito e malattie oncologiche ( in particolare leucemia...) C'è, su questo tema, un utile contributo in "STUDIO DELLE RELAZIONI TRA ESPOSIZIONE A URANIO IMPOVERITO E CANCRO" di Davide Borelli ( http://www.microonda.net/angulusridet/scienza/uranio_impoverito/uranio_impoverito.htm)
Inviato da gvgiusti il 09/10/07 @ 17:57 via WEB
Per favore ARZA porta e pubblica questo argomento, eventualmente riducendo il numero delle righe, fino a renderlo leggibile per chiunque. Ricordati che la Commissione ad hoc ha ritenuto che i dati non fossero statisticamente significativi.
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Inviato da gvgiusti il 09/10/07 @ 18:02 via WEB
Ero ancora studente (illo tempore) e già lo sapevo.
Inviato da servoarbitrio il 09/10/07 @ 17:29 via WEB
RIASSUMO DAL TGCOM DI POCHI MINUTI FA: Secondo i dati forniti dalla Direzione di sanità militare, "sono in totale 255 i militari che hanno contratto malattie tumorali e che risultano essere stati impegnati nei Balcani, in Afghanistan, in Iraq e in Libano nel periodo dal 1996 al 2006. Di questi militari, 37 sono morti". Lo ha riferito il ministro della Difesa, Arturo Parisi, davanti alla Commissione d'inchiesta del Senato sull'uranio impoverito. Dei 255 militari malati di tumore che risultano essere stati impiegati in missione all'estero, 161 appartengono all'Esercito, 47 alla Marina, 26 all'Aeronautica e 21 all'Arma dei Carabinieri. Dei 37 morti, 29 erano dell'Esercito, 1 dell'Aeronautica e 7 dei Carabinieri. Oltre ai dati relativi ai militari inviati in missione all'estero, Parisi ha fornito anche le cifre riguardanti i militari che si sono ammalati tra il 1996 e il 2006 pur non avendo partecipato a operazioni internazionali. "Si tratta - ha precisato il ministro - di 1.427 militari (604 dell'Esercito, 45 della Marina, 49dell'Aeronautica, 729 dell'Arma dei carabinieri). La direzione generale di sanità - ha rilevato Parisi - non è al momento in grado di verificare quanti di questi militari estranei alle missioni all'estero abbiano operato in poligoni di tiro nazionali". Il ministro, secondo cui quello dei dati relativi ai militari malati è "un argomento molto controverso", ha affermato che "non esiste alcun segreto di Stato sull'argomento", ma "vari fattori ci hanno impedito sinora di raggiungere una solida base informativa". Per questo è stato deciso di "cambiare metodologia, utilizzando dati classificati in modo omogeneo, con l'obiettivo finale di creare un data base accessibile a chi ne abbia titolo". "Queste - ha detto Parisi - sono le cifre che risultano dalla raccolta dei dati in possesso del sistema sanitario nazionale". Cifre, ha avvertito, che possono variare di qualche unita' dopo le ulteriori verifiche di dati clinici e libretti personali, ma l'ordine di grandezza è questo. Dal conteggiano restano tuttavia fuori i casi di militari che si sono congedati da anni e che non hanno chiesto riconoscimento della causa di servizio, "con la conseguenza - ha spiegato Parisi - che la loro malattia potrebbe essere nota solo al sistema sanitario nazionale e non anche a quello militare". Nell'impiego di militari "in zone critiche", la Difesa "sta applicando ogni misura precauzionale", ha sottolineato Parisi, che ha aggiunto: "La Difesa non intende in alcun modo sottovalutare il fenomeno e tantomeno dissimularlo".
Inviato da luigiarusso il 09/10/07 @ 17:50 via WEB
La radioattività da Uranio Impoverito sparsa in Iraq nella guerra del 2003 è notevolmente più alta che in ogni altro conflitto recente. In maniera inattesa, ora i dati emergono e sono riconosciuti a livello internazionale. Gli effetti prossimi venturi delle due guerre, a livello di decine di migliaia di morti di tumore che dovremo attenderci nei prossimi anni, sono agghiaccianti.
Inviato da luigiarusso il 09/10/07 @ 17:53 via WEB
• L’Uranio impoverito (DU) è un materiale nucleare noto sin dagli anni ‘40, ma è divenuto famoso in seguito alle guerre “del Golfo” (1991), della Somalia e “dei Balcani” (Bosnia 1995 e Kosovo 1999). E’ stato usato anche recentemente in Afghanistan e di nuovo in Iraq nel 2003 • Il DU (composto principalmente da un isotopo chiamato U-238), è un materiale radioattivo a lunghissima vita, ed emette essenzialmente radiazioni • La sua pericolosità, qualora inalato o ingerito, è nota sin dagli anni ’50, quando l’inalazione di polveri di Uranio fu causa di malattia professionale fra gli addetti all’industria della preparazione del combustibile nucleare. • Le patologie indotte dalla incorporazione di Uranio sono essenzialmente tumori: in particolare, ai linfonodi (linfomi di Hodgkin), leucemie, tumori ai polmoni. • A causa della sua densità (un litro di DU pesa 19 chili) e della sua capacità di infiammarsi per attrito, il DU è stato utilizzato a scopi militari, per appesantire le punte di proiettili e missili, nonché come corazza nei carri armati. • L'attacco più massiccio è stato portato all'Iraq sia nel 1991 che nel 2003. Per quanto riguarda la guerra del 2003, i dati sull’utilizzo di DU da parte degli anglo-americani – quantunque esso fosse accertato – erano lacunosi. • Un dibattito molto ampio si è sviluppato negli anni 90 intorno alla pericolosità del DU: da molte parti si è sostenuto che le concentrazioni di DU nell’ambiente – a causa dell’utilizzo bellico – erano troppo basse e rendevano trascurabili gli effetti, e che non vi sarebbe evidenza epidemiologica statisticamente certa di effetti del DU sulle popolazioni. • Ricordiamo, solo pochi anni fa, la lunga disputa sulla “Commissione Mandelli” per i malati di tumore in eccesso nei soldati italiani nei Balcani: solo dopo tre relazioni e con molta difficoltà la Commissione ha riconosciuto che l’incidenza di linfoma di Hodgkin fra i soldati italiani è di 3,5 volte il normale. Molte critiche sono state sollevate sull’operato di questa Commissione. ________________________________________ FONTE: EFFETTI SANITARI DELL’URANIO IMPOVERITO IN IRAQ MASSIMO ZUCCHETTI, RICCARDO CHIARELLI DIPARTIMENTO DI ENERGETICA POLITECNICO DI TORINO CORSO DUCA DEGLI ABRUZZI 24 – 10129 TORINO
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Inviato da gvgiusti il 09/10/07 @ 18:00 via WEB
Grazie, Luigia, un contributo chiaro ed essenziale. Qualcuno ha dati numerici diversi?
Inviato da educatrice2 il 09/10/07 @ 18:02 via WEB
http://www.osservatoriobalcani.org/article/articleview/6418/1/42/
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Inviato da gvgiusti il 09/10/07 @ 18:14 via WEB
Dal lungo articolo di Morfini e Cortellessa nel sito citato da Edu, riporto queste poche righe. Il lavoro della dottoressa Jovanovic indica che le persone che abitavano nelle zone dove è avvenuta l’esplosione dei proiettili si sono ammalati di tumore e sono morti in percentuale maggiore rispetto alla popolazione non esposta. Invece, per quanto riguarda l’aumento della mortalità nella popolazione attualmente residente, l’unica segnalazione è quella proveniente dal dato del raddoppio della mortalità nei bambini che vivono intorno a Sarajevo.
Inviato da educatrice2 il 09/10/07 @ 18:24 via WEB
Chi non è troppo sensibile può vedere questo sito in francese: ( http://mondialisation.ca/index.php?context=va&aid=6867)Maladies non diagnostiquées et guerre radiologique par Asaf Durakovic Mondialisation.ca, Le 23 septembre 2007 Croatian Medical Journal
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Inviato da gvgiusti il 09/10/07 @ 18:33 via WEB
Il Croatian Medical Journal è un giornale medico serissimo. L'articolo (del 2003) è stato ripreso dal Reseaux Francais il 21 settembre scorso. Vai anche a vedere le immagini su bambini colpiti da radionuclidi. E' impossibile riportare l'articolo, ma ti riporto le conclusioni. La bibliografia è ricchissima. La guerre CBRN moderne et la possibilité que des terroristes utilisent clandestinement des engins de dispersion de matières radioactives récents donnent une nouvelle dimension à la gestion de masses de victimes. Le rôle de la médecine dans la guerre nucléaire et radiologique est limité en raison du manque universel de capacités de réagir aux conséquences complexes du syndrome radiologique aigu, des blessures combinées ou de la contamination de la biosphère et de la population humaine. Des maladies récentes à l’étiologie inexpliquée, la pathogenèse et les manifestations cliniques contraignent les médecins à intervenir alors que les modalités de traitement posent des problèmes non résolus. Les effets nocifs des radionucléides qui se sont déposés dans l’organisme à la suite des conflits militaires des dernières décennies, en particulier les effets des isotopes d’uranium, sont traités abondamment dans la littérature récente. Suscitant les progrès inévitables d’une recherche objective et non biaisée visant à faire toute la lumière sur les maladies inexpliquées qui ont suivi les conflits, le besoin d’analyses interdisciplinaires bien préparées et coordonnées sur les conséquences environnementales et médicales de la guerre CBRN générera des connaissances approfondies dans ce chapitre exigeant de la science médicale.
Inviato da gvgiusti il 09/10/07 @ 18:26 via WEB
Da yahoo notizie traggo: Parisi ha poi richiamato l'attenzione sul fatto che alcuni casi di tumore possono essere sfuggiti all'esame: si tratta dei casi di militari che si sono congedati da anni e che potrebbero non aver chiesto il riconoscimento della causa di servizio. "Proprio per questo si sta elaborando una convenzione con il ministero della Salute che consentirà a breve di incrociare e correlare i dati". Precisando che i dati -- che potrebbero registrare ancora variazioni -- verranno forniti ufficialmente alla Commissione presieduta dalla senatrice Lidia Menapace entro fine mese, Parisi ha spiegato che l'obiettivo è un database con l'elenco nominativo di tutti i casi di malattia che hanno interessato le forze armate nell'ultimo decennio. Il titolare della Difesa ha inoltre annunciato la volontà di creare un "Centro" che si occupi della questione, che opererebbe presso la Direzione generale di sanità e potrebbe ricevere direttive da un comitato scientifico formato dai magginri esperti in materia. Secondo alcune organizzazioni che si occupano delle vittime dell'uranio impoverito, i militari morti per l'esposizione a questa sostanza durante il servizio sarebbero oltre 50.
Inviato da bibiosa il 09/10/07 @ 18:28 via WEB
Nel 1990 l'Iraq (reduce dalla guerra svolta contro l'Iran per il possesso di alcuni territori di confine ricchissimi di petrolio, 1980-1988) invase il Kuwait per prendere il controllo dei suoi giacimenti petroliferi e per ottenere uno sbocco sul Golfo Persico, dando inizio alla guerra del Golfo. Il 16 gennaio del 1991 l'Onu autorizzò l'operazione Desert Storm (tempesta del deserto) per la quale gli USA e gli altri stati della NATO schierarono quasi un milione di soldati e migliaia di mezzi, terrestri, aerei e navali. La guerra fu estremamente dura e sebbene non documentato o non documentato correttamente, si ipotizza che siano state usate armi chimiche e batteriologiche da entrambi le parti, oltre ai proiettili all'uranio impoverito. Il problema principale di questa guerra, legato all'uranio impoverito è che i proiettili furono sparati mentre i soldati erano in azione (magari per distruggere il nemico a poca distanza o per fornire copertura) e quindi i soldati si trovarono anche a dover respirare il pulviscolo di carri o siti distrutti da pochissimo o breve distanza. Alcuni militari alleati vennero addirittura bombardati per errore da quello che viene definito fuoco amico (e cioè dai loro stessi compagni) con proiettili all'uranio impoverito. Vi è poi il rischio di contaminazione ambientale. E’ stato stimato che, alla fine della guerra del 1991, siano rimasti in Medio Oriente fra le 40 e le 400 tonnellate di DU, sotto forma di proiettili. Gli USA mandarono il maggior numero di uomini in guerra e proprio tra i reduci si sviluppò una misteriosa sindrome denominata GWS (Golf War Syndrome) riconosciuta dal Pentagono. Dei 697.000 soldati U.S. che hanno combattuto nel Golfo, più di 90.000 hanno accusato gravi problemi medici. I sintomi comprendono disfunzioni respiratorie, epatiche e renali, perdita di memoria, cefalee, febbre, bassa pressione sanguigna. Sono stati riportati difetti neonatali nei loro figli nuovi nati e l'uranio impoverito fa parte della lista dei sospetti per questi disturbi (insieme alle armi chimicho-batteriologiche e ai vaccini sperimentali forniti ai soldati). Gli effetti sulla popolazione residente in Iraq sono molto più gravi.( http://www.uranioimpoverito.it/golfowar.htm)
Inviato da auroraml il 09/10/07 @ 18:35 via WEB
"Il principio di precauzione doveva essere usato. E' stato usato? Da quando? Adeguatamente? Inoltre e' stato fatto anche qualcosa di preventivo per chi andava in quelle zone?" Cosi' Lidia Menapace, senatrice di Rifondazione comunista e presidente della Commissione di inchiesta sull'uranio impoverito, commenta ad Agr l'audizione del ministro della Difesa Arturo Parisi. Secondo Menapace e' importante stabilire anche quando sono state eventualmente adottate le misure di precauzione. (Agr)
Inviato da gvgiusti il 09/10/07 @ 19:07 via WEB
Una magnifica osservazione. Chi abbia voglia di sapere cosa è il principio di precauzione, vada sul sito del Comitato Nazionale di Bioetica e troverà un lungo papiro al riguardo. Apri la voce "pareri" e scrolla i titoli. Sono certo che la sen. Menapace cercherà la verità.
Inviato da gvgiusti il 09/10/07 @ 19:43 via WEB
Il principio di precauzione è trattato qui dal CNB http://www.governo.it/bioetica/testi/principio_precauzione.pdf Si tratta di 46 pagine in formato pdf, che esaminano essenzialmente i riflessi dell'attività industriale sull'ambiente. In senso lato, possiamo ricomprendere anche l'uso di proiettili ad uranio impoverito. Essenzialmente, non pare sufficientemente meditato l'impiego di questi proiettili, che disperdono radionuclidi nell'ambiente, dove rimarranno per secoli e colpiranno anche le generazioni future.
(Rispondi)
Inviato da gvgiusti il 09/10/07 @ 19:47 via WEB
Nessuno ha voglia di occuparsi di questi due punti? 1° tipologia delle malattie contratte dai soldati; 2° tipologia delle malattie contratte dai figli dei soldati della guerra del Golfo, e dai figli dei superstiti di Hiroshima e Nagasaki. Qualcuno potrebbe aver voglia di conoscere quello che è successo nei territori attorno al lago d'Aral, al tempo della Unione Sovietica, ma i risultati si vedono ora.
Inviato da gvgiusti il 10/10/07 @ 22:41 via WEB
Traggo da Osservatorio militare del 10 ottobre 2007. Non posso farne una sintesi. I dati riportati sono molto diversi da quelli ufficiali. E' dunque necessario che si indaghi. Notizie prese da ANSA.IT » 2007-10-09 21:04 URANIO IMPOVERITO: IN 10 ANNI 37 MILITARI ITALIANI MORTI DI TUMORE ROMA - Secondo i dati del sistema sanitario militare sono 255 i soldati che hanno contratto malattie tumorali - le cui cause non sono state accertate - e che sono stati impegnati nei Balcani, in Afghanistan, in Iraq e in Libano nel periodo 1996-2006. Di questi militari, 37 sono morti. Numeri, quelli forniti oggi dal ministro della Difesa Parisi alla Commissione d'inchiesta sull'uranio impoverito del Senato, contestati da alcune associazioni. "Le vittime sono molte di più", dicono. Per chiarire queste "divergenze", la Commissione farà una verifica. PARISI, 255 MALATI - In dieci anni di missione, ha affermato Parisi, si sono ammalati di tumore 255 militari (161 dell'Esercito, 47 della Marina, 26 dell'Aeronautica e 21 Carabinieri) e 37 di questi sono morti (29 dell'Esercito, 7 dell'Arma, uno dell'Aeronautica). Sono stati invece 1.427 i militari malati che non hanno partecipato ad operazioni 'fuori area', ma ancora non si sa quanti di questi abbiano operato nei poligoni, né quanti siano morti. A questi dati vanno aggiunti quelli che si stanno ancora raccogliendo negli ex distretti e quelli dei militari congedati da anni, ma che non hanno chiesto la causa di servizio: si cercherà di risalirvi tramite il servizio sanitario nazionale. '2.536 MALATI, 164 DECEDUTI' - Domenico Leggiero, dell'Osservatorio militare, dice di essere in possesso di "un documento della sanità militare dello Stato maggiore della Difesa" in cui si parla di "2.536 militari affetti da patologie tumorali, di cui 164 deceduti". "Siamo rimasti basiti dalle parole di Parisi - aggiunge Leggiero - ma siamo pronti a mettere immediatamente a disposizione della magistratura il documento'. Anche secondo Falco Accame, presidente dell'Anavafaf, quelli di Parisi sono dati "incompleti e al ribasso". VERIFICHE - Le divergenze con i dati della Difesa dunque ci sono "e i nostri stessi esperti - ha detto Lidia Menapace, presidente della Commissione d'inchiesta - sono preoccupati da questo divario. Per questo stanno chiedendo di confrontare i criteri con cui i dati sono raccolti, perché le variazioni possono essere determinate da questo". Ma anche se il numero fosse quello, "sarebbe comunque una cosa drammatica". CAUSE NON ACCERTATE - Numeri a parte, resta il fatto che non c'é alcuna certezza sulla causa delle patologie, come ha ribadito Parisi. "Ci muoviamo in un settore della conoscenza umana - ha affermato - estremamente incerto, dove la precisa individuazione del nesso causa-effetto è ancora oggetto di verifica". Ma "individuare tutte le cause delle gravi malattie che possono colpire i nostri militari - ha assicurato - è per noi sentita come una priorità assoluta". IL 'CENTRO' - Per questo il ministro ha annunciato che la Difesa intende istituire un apposito 'Centro', presso la Direzione generale di sanità , per la "verifica puntuale e continuativa delle diverse ipotesi sul tappeto". Il Centro "potrebbe ricevere le direttive da un Comitato scientifico formato dai maggiori esperti della materia" e, per la sua attività , può già contare su 10 milioni di euro stanziati in Finanziaria. "In questo quadro sarà possibile avviare un monitoraggio sistematico del poligono di Salto di Quirra", ha detto il ministro, aggiungendo che "l'Italia non ha mai fatto uso di armamento ad uranio impoverito, né risulta che nel nostro poligono possa essere stato utilizzato da altri" RISARCIMENTI - E' di 170 milioni di euro per il 2007 lo stanziamento che servirà a risarcire le vittime del dovere, compresi i militari italiani morti o malati per presunta contaminazione da uranio impoverito. Per ottenere il riconoscimento della causa di servizio, ai fini del risarcimento, basta "l'evidenza di partecipazione ad attività in particolari condizioni di ambiente operativo".
Inviato da educatrice2 il 11/10/07 @ 18:08 via WEB
ARDUINO ROSSI COSI' SI PRONUNCIA : L'uranio impoverito uccide i nostri soldati? L'uranio impoverito torna alla ribalta e questa volta in modo ufficiale: ci sarebbero 37 militari italiani morti di tumore e altri centinaia ammalati. I dati sono ufficiali, insicuro invece è l'incidenza del uranio su queste morti: non ci sono certezze scientifiche che provino il rapporto tra questo elemento chimico, usato da molti eserciti nel mondo e il grande numero di ammalati di tumore tra le forze armate italiane, ma pure straniere. Le domande sono parecchie e solite. Se, come si afferma ufficialmente, l'uranio non è usato dalle nostre truppe, perché si parla ancora una volta di questa sostanza chimica, utile a perforare le corazze dei carri armati? Queste armi sembra che lascino sul terreno una polvere radioattiva, che provoca leucemie e tumori tra gli abitanti dei territori bombardati con bombe e proiettili inquinanti. Quindi le popolazioni dei conflitti armati dovrebbero soffrire molte morti e avere parecchie ammalati, anche tra i bambini? I numeri in questione sono contraddittori e celati, secondo alcuni, alterati e falsati, secondo altri. Le commissioni di inchiesta internazionale non hanno portato a nessuna sentenza certa, mentre gli effetti dell'uranio impoverito non sono particolarmente letali, secondo altri studi scientifici. Dove sta la verità? I pacifisti non hanno dubbi e sono certi della pericolosità dell'uso di queste armi, mentre i falchi delle guerre deridono tutti i sostenitori delle ricerche alternative, sostenendo che sono sciocchezze e i loro avversari non sappiano leggere bene i valori statistici. Sostengono che non ci sia nulla in grado di provare la gravità dell'inquinamento radioattivo da armi convenzionali. Che si può dire? Tutti hanno interesse a mentire e ora la scelta di denunciare queste morti, ma non portare prove certe della causa e dell'effetto, non aiuta a comprendere. Qualcosa di strano c'è in tutto questo: i morti per cancro ci sono e non basta sostenere che non hanno a che vedere con i conflitti e gli interventi militari del recente passato. Forse il cancro dei nostri soldati, dei civili dei territori colpiti dalle armi contaminate e degli altri soldati alleati hanno un'altra origine, per l'uso di sostanze cancerogene diverse, la cui causa non è ancora stata provata. Solo un clima scientifico libero da veti e da pregiudizi potrebbe portare a chiarimenti sicuri.
URANIO IMPOVERITO
Questo è il blog delle vittime dell'uranio impoverito
http://inchiestauranio.blogspot.com/2007/05/uranio-killer-due-perizie-dimostrano.html
URANIO IMPOVERITO
Uranio: sito vittime denuncia 5 nuovi casi di malattia
25 ott 15:45 Cronache
MILANO - Cinque nuovi casi di gravissime malattie dovute alla possibile contaminazione da uranio impoverito. Li denuncia Francesco Palese, responsabile del sito Vittimeuranio.com che ha ricevuto le segnalazioni negli ultimi giorni. "I casi - spiega - riguardano quattro militari della provincia di Roma e un civile, F.C. della provincia di Caserta, alle prese con un linfoma di Hodkgin dopo una missione nei Balcani nel 1999, come volontario per la Protezione Civile, entrando in contatto con carri armati e carcasse di veicoli squarciati da proiettili". (Agr)
Tags: forze armate, leucemie, linfomi, uranio impoverito
06-11-2007 - 16:27
MA QUANTI SONO?
Più volte ho rotto l'anima con la storia dell'uranio impoverito e delle malattie che esso ha causato. Ricorderete che meno di un mese fa il ministro della Difesa aveva fatto la conta dei malati di tumore, 255 nell'elenco ufficiale. Tuttavia le associazioni di tutela ne avevano contati più di 500, solo con le segnalazioni delle famiglie. Ieri i senatori della Commissione di inchiesta hanno trovato nella loro casella una lettera del ministro Parisi, in cui si dice che ai 255 malati se ne devono aggiungere altri 1427, e così in totale i malati sono 1682. Il ministro raccomanda di dare la massima divulgazione alla notizia, vista la gravità della situazione. (Fonte: Metro, del 6.11.07).
La questione dell'uranio impoverito sarà discussa all'assemblea delle Nazioni Unite il prossimo gennaio.
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