Tutto in ordine nell'abitazione: forse conoscevano l'assassino e lo hanno fatto entrare
Coppia massacrata in casa, giallo a Verona
Due anziani coniugi uccisi con colpi alla testa nella loro villa di Lugagnano di Sona. I corpi scoperti dal nipote
VERONA - Li hanno uccisi dopo averli colpiti più volte alla testa con un corpo contundente ancora non identificato. Luigi Meche e la moglie Luciana Rambaldo, due coniugi di Lugagnano di Sona, nel Veronese, rispettivamente di 60 e 57 anni, sono morti in modo atroce e violento. E, per ora, senza che vi sia un plausibile motivo.
IL RITROVAMENTO DEI CORPI - L'omicidio è avvenuto con tutta probabilità nella giornata di mercoledì, ma il loro ritrovamento è avvenuto poco prima dell'una ad opera di un nipote della coppia, che non aveva figli, che aveva deciso di raggiungere la loro abitazione dopo avere tentato per tutto il pomeriggio di mettersi in contatto con loro telefonicamente. I due, secondo quanto riferiscono le agenzie di stampa, avevano profonde ferite al capo.
LE INDAGINI DEI CARABINIERI - Nella casa, un'elegante villa con piscina, pare che fosse tutto in ordine e quindi i carabinieri di Verona che svolgono le indagini ritengono che i due coniugi conoscessero il loro assassino e che per questo lo abbiano fatto entrare. Già nella notte i militari dell'arma, coordinati dal pm Fabrizio Celenza hanno iniziato a sentire parenti e amici delle vittime per cercare qualche elemento che possa portare ad individuare l'omicida. (DA CORRIERE.IT)
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