venerdì 27 aprile 2012

suicidi


Suicidi per motivi economici
Incremento del 24,6 % nel 2010

Le cifre rese note dalla Cgia di Mestre. Crescono anche i tentativi di togliersi la vita per lo stesso motivo. Coinvolti imprenditori, lavoratori dipendenti e pensionati. Bortolussi: "Ci vuole un fondo di solidarietà per aiutare chi vive fortemente la crisi"

MESTRE - Tra il 2008 ed il 2010, segnala la CGIA di Mestre, i suicidi per motivi economici sono aumentati del 24,6%, mentre i tentativi di suicidio, sempre legati alle difficoltà economiche, sono cresciuti leggermente meno: + 20%.

Dopo l’ennesimo suicidio di un imprenditore avvenuto oggi a Roma, la CGIA di Mestre torna su questa piaga sociale analizzando i dati sui suicidi denunciati alle forze dell’ordine in questi ultimi anni di dura crisi economica. Purtroppo, segnalano dalla CGIA, i dati forniti dall’Istat non ci consentono di riconoscere la professione svolta da queste persone (ovvero, se fossero imprenditori, lavoratori dipendenti, pensionati, etc.).
 
In termini assoluti, a fronte di 150 suicidi per ragioni economiche registrati nel 2008, nel 2010 (ultimo anno disponibile) i gesti estremi per motivi economici sono saliti a 187, mentre i tentativi di suicidio sono passati da 204 a 245. "Dopo gli ennesimi gesti estremi che si sono verificati in questi giorni - sottolinea il segretario della Cgia, Giuseppe Bortolussi, è necessario intervenire con misure emergenziali. Sicuramente c'è un effetto imitazione e, come spesso succede in questi casi, il denominatore comune di tutte queste tragedie è la crisi economica. La sua gravità ha suscitato in molti piccoli imprenditori la perdita di sicurezza, solitudine, disperazione e ribellione contro 
un mondo che si sta rivelando cinico e inospitale. Come Associazione - conclude Bortolussi - ci siamo attivati sia a livello nazionale, sia a livello regionale, per dare vita ad un fondo di solidarietà col fine di evitare i suicidi tra i piccoli imprenditori". 



 
(05 aprile 2012)


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