La città più pericolosa del mondo?
Si trova in Honduras
San Pedro Sula, secondo il report dell'Onu: assediata dal crimine
in ogni sua forma tra gang violente, estorsioni e omicidi
Scene ordinarie a San Pedro Sula (Ap)
MILANO – L’ultimo report delle Nazioni Unite redatto dallaUnited Nations Office on drugs and crime dal titolo “2011Global Study on Homicide trends, contexts, data” mette San Pedro Sula in vetta alla classifica delle città più violente, con circa 90 omicidi all’anno ogni 100.000 abitanti, circa 20 volte il tasso di violenza registrato negli Stati Uniti . E’ una città martoriata dal crimine, in ogni sua forma, e se l’Honduras non ha equivalenti come stato in fatto di violenza, la sua città San Pedro Sula vince all’interno dello stato sudamericano la palma di posto più pericoloso al mondo.
HONDURAS - In Honduras vengono infatti uccise 86 persone ogni centomila abitanti. Ma San Pedro Sula, affacciata sul Mar dei Carabi, cuore economico del Paese e capitale del dipartimento di Cortés, riesce addirittura a registrare 90 omicidi ogni 100mila abitanti. Qui la vita vale ancor meno e come in altre capitali della violenza essere un giovane maschio significa avere molte probabilità di perdere la vita per omicidio. Un ventenne su 50 non raggiunge i 31 anni e sta diventando normale morire in una sparatoria, una sparatoria come tante. Per intenderci nei Paesi “normali” il tasso di probabilità di essere uccisi è quattrocento volte più basso. Ma soprattutto qui non si fanno indagini: «No se investiga nada», dice la gente, alludendo all’atteggiamento delle forze dell’ordine, che lasciano correre, chiudono un occhio e cercano di non disturbare più di tanto le guerre locali per il controllo del narco-traffico . A San Pedro Sula infatti le bande di narcotrafficanti raffinano la cocaina che poi spediscono negli Stati Uniti. «Bisogna togliere le mele marce» dice qualche poliziotto in buona fede. Ma evidentemente dall’alto manca la volontà ed esiste troppa corruzione.
DROGA, MA NON SOLO - Juana Carlos Zuniga, sindaco della capitale mondiale del crimine, lamenta il fatto di non avere gli strumenti adeguati per combattere la criminalità. Il problema è soprattutto la droga, ma esiste anche una mafia locale, come spiega un taxista che vuole rimanere anonimo, che obbliga molte categorie a pagare un pedaggio mensile paragonabile alle imposte governative annuali. Una delle organizzazioni criminali più celebri di questa cittadina si chiama Mara Salvatrucha, nota anche come MS-13 , che opera impunita da tempo, nell’indifferenza delle autorità che non riescono a controllare il territorio. Nata negli anni 80 in California da immigrati salvadoregni per tutelare i connazionali dalle gang afroamericane e messicane, ora si occupa soprattutto di contrabbando e di spaccio di droga. Nonostante nel 2004 l’FBI abbia creato la MS-13 Gang Task Force per operare contro l'attività della banda negli Stati Uniti, in molti Paesi dove trova terreno fertile a causa della debolezza delle autorità rimane una potenza, anche per la sua tendenza a reclutare ragazzi disadattati sempre più giovani, che sviluppano un fortissimo sentimento di affiliazione.
SUDAMERICA E RESTO DEL MONDO – «E’ difficile crederci, ma tutti i giorni arrivano al pronto soccorso feriti da arma da fuoco e ogni giorno sentiamo la stessa storia», dichiara Natalia Goldamez, medico a San Pedro Sula e tristemente abituata a curare le persone vittime di violenza. Eppure è la normalità in questa città e nella gran parte del Sud America, dove la criminalità e la violenza sono tornati ai livelli del 1995, fatta eccezione per la Colombia, dove il numero di omicidi ogni centomila persone è sceso da 72 a 33. Nel mondo invece la situazione è articolata: circa 80 nazioni presentano 3 omicidi annuali ogni centomila abitanti, 35 Paesi hanno più di 20 omicidi all’anno ogni centomila abitanti e circa 50 ne contano 80 per lo stesso numero i abitanti. I rimanenti stati, che rappresentano circa il 44 per cento del totale, hanno una media di omicidi ogni centomila abitanti oscillante tra i 3 e i 20. In Asia la nazione più a rischio è invece il Kazakistan, in Africa sono il Lesotho e il Sudafrica e in Europa la Federazione Russa.
10 aprile 2012 | 14:51
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