Come sapete bene, i danni più gravi, in termini di importo del risarcimento, sono quelli derivanti da lesioni cerebrali del feto al termine del parto o durante o subito dopo il parto. Ero fermo a 2000 Euro, ma un giudice di Napoli ne ha concessi 3000, al termine di un processo travagliato, se è vero che ora la "neonata" ha 13 anni. Leggi da http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it
La nascita avvenne al Cardarelli Danni cerebrali durante il parto, genitori
di una bambina risarciti con tre milioni Lo ha disposto il giudice Gatto del Tribunale di Napoli
NAPOLI - I genitori di una bambina con gravi danni cerebrali (patrocinati dagli avvocati partenopei, Paolo e Valerio Minucci) che sarebbero stati provocati durante il parto nell’ospedale Cardarelli di Napoli hanno ottenuto un maxirisarcimento di 3 milioni di euro come danno materiale e morale. È quanto ha disposto il giudice Gaetano Gatto della dodicesima sezione civile del Tribunale di Napoli. La bimba, che si chiama Gaia, ha oggi 13 anni, non parla, non può muoversi ed ha frequenti crisi epilettiche. Il fatto - riferito dal Mattino - risale al 2 novembre del ’94, quando nacque la piccola. Secondo la ricostruzione della magistratura, ci furono diversi e determinanti errori nelle fasi che portarono al parto, con un nesso evidente - per i giudici - tra ritardi nell’assistenza e danni cerebrali oltre a problemi derivanti dal guasto di un macchinario per monitorare le condizioni del feto.
16 novembre 2007
3 commenti:
Caro Prof, visto il blog precedente capisco (e condivido) la necessità di osteggiare la cultura araba in tutte le sue accezioni... ma rivaluti una delle poche cose giuste che hanno fatto ovvero l'introduzione dell'uso del numero 0.
a meno che non sia un tentativo di rivalutare ulteriormente l'Euro, in ottica di una sua futura candidatura della direzione della BCE...
scherzi a parte, in tali tipi di valutazione economica ritengo che sia eccessivamente lasciato alla discrezionalità del giudice; sarei curioso di leggere le motivazioni a un tale risarcimento in quanto (con il mio maestro e socio Paolo C.) stiamo già da tempo cercando di individuare se vi possano essere dei criteri di oggettivizzazione in casi analoghi, da introdurre nella nostra valutazione specifica, atta a dare una fotografia quanto più fedele possibile della situazione a chi debba prendere una decisione in merito.
Infatti riteniamo, e predichiamo a volte invano, che ciò che dovrebbe differenziare noi medici legali dai liquidatori delle compagnie e dai titolari o "manutentori" di infortunistiche deve essere la nostra capacità di fornire dei pareri medico-legali motivati e specifici per ciascun singolo caso e non dei semplici numeri come spesso accade:
ecco che forse la mia affermazione fatta inizialmente sui numeri arabi forse è stata troppo benevola... sigh l'unico apprezzamento che mi rimane per gli arabi, a questo punto, è per il contributo dato nell'elaborare le ricette della cassata o del cannolo siciliano: sarà forse perché si appropinqua l'ora della colazione...
Anche a me la cifra liquidata appare eccessiva, ma non sono in grado di accedere alle motivazioni della sentenza. Se il tuo maestro e socio è Paolo Cortivo, salutamelo tanto. Ciao.
...sarebbe stato più bello ed interessante per eventuali nuovi lettori continuare a mantenere un alone di mistero... comunque ricambia
se solo riuscissi (ma non ci conto) a fargli superare la tecnofobia e avvicinarlo al blog...
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