CARABINIERI CERCANO L'EX-CONVIVENTE E PADRE DEL BIMBO
Catania: uccisi madre e figlio di 4 mesi
La donna aveva 24 anni. Massacro poche ore prima del battesimo del piccolo Francesco. Fermato un uomo
CATANIA - Una giovane madre di 24 anni, Giovanna Toscano, e il figlio Francesco di 4 mesi sono stati uccisi a coltellate nella loro abitazione a Guardia Mangano, una frazione di Acireale (Catania). Il piccolo Francesco, secondo alcuni parenti radunati davanti la casa della donna, è stato ucciso poche ore prima di essere battezzato questo pomeriggio nella chiesa madre della piccola frazione acese. Un delitto terribile e inspiegabile. A trovare i due corpi, verso le 16, sono stati i genitori della donna che si erano recati a casa della figlia e del nipote per andare insieme in chiesa per celebrare il battesimo del piccolo Francesco. Sono stati loro ad avvertire i carabinieri che nel tardo pomeriggio nei pressi di Enna hanno fermato un uomo che era alla guida di una Fiat Punto, intestata alla donna. L'uomo, di cui non sono state rese note le generalità, sarebbe stato fermato dopo un incidente. Potrebbe trattarsi del convivente della donna, un quarantenne disoccupato, padre del bambino.
16 dicembre 2007
1 commento:
"Uccisi con un fendente alla gola"
Acireale,medico su morte mamma e figlio
Dall'esame del medico legale, emergono alcuni dettagli sull'uccisione di Giovanna Toscano e del figlio Francesco di 4 mesi, assassinati domenica nella loro abitazione di Guardia Mangano di Acireale, alcune ore prima del battesimo del piccolo. Madre e figlio sarebbero stati uccisi con una coltellata alla gola ciascuno. Mentre è in stato di fermo il convivente della donna e padre del bambino, ricoverato in ospedale dopo un incidente stradale.
L'esame medico legale compiuto sui due corpi in attesa dell'autopsia (che non è stata ancora eseguita perché la Procura di Catania non ha ancora conferito l'incarico) ha rivelato che i colpi inferti alle due vittime sono stati particolarmente violenti e sarebbero stati letali. Per il duplice omicidio è in stato di fermo Giovanni Prescimone, 48 anni, che è ricoverato nell'ospedale di Caltanissetta per un incidente stradale avvenuto dopo la tragedia mentre, secondo i carabinieri, l'uomo stava fuggendo per rendersi irreperibile.
I militari dell'Arma hanno concluso gli interrogatori, accertando che al momento della tragedia l'uomo aveva portato con sé la figlia di 11 anni avuta dalla sua ex moglie, ma che la ragazzina non era in casa e non ha assistito al delitto. Il movente del folle gesto sarebbe da collegare a gelosia e a problemi economici familiari.
(tgcom 17. dice. 2007)
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