sabato 1 dicembre 2007

SCIOPERO DELLA FAME

Da oggi, 755 ergastolani in 5o penitenziari, inizieranno lo sciopero della fame per l'abolizione della pena dell'ergastolo, in quanto non può evidentemente tendere alla rieducazione del condannato. Altri condannati (non ergastolani) li seguiranno. http://www.repubblica.it/2007/12/sezioni/cronaca/carceri-sciopero-cibo/carceri-sciopero-cibo/carceri-sciopero-cibo.html
Se la protesta sarà attuata con determinazione, si porranno serissimi problemi per l'Amministrazione penitenziaria, a partire dalla decisione (che sarebbe illegittima) di nutrire a forza i detenuti. E anche per i medici delle carceri, dato che nel codice deontologico è chiarissimo il divieto -per loro- di partecipare alla nutrizione forzata. E anche per la società nel suo insieme, se cominceranno a verificarsi i primi casi di morte (dopo i primi 60+-10 giorni di digiuno).
Personalmente non credo che qualcuno sia in grado di proseguire il digiuno fino alla morte, dato che come popolo non possediamo la determinazione che altri popoli hanno.
Circa 25 anni fa, scrissi una delle mie prime monografie, dedicata appunto allo sciopero della fame. Era la tesi di laurea di Ida Allegranti, prima firmataria dell'opera, e CEDAM era l'editore. Credo che l'opera non sia più in catalogo. Era una buona cosa, e riuscimmo a trovare le disposizioni di legge di molti paesi, oltre a mettere insieme quadri clinici significativi partendo da notizie giornalistiche.

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