Agguato nel Casertano: ad ottobre era andato a "Mi manda Rai Tre"
Sindaco di Cervino bruciato vivo nell'autoEra uscito dal municipio con due persone
Cadavere carbonizzato: era stato eletto con il centrosinistraNegli ultimi tempi aveva sospeso alcuni dipendenti del Comune
CASERTA - Legato con il fil di ferro e rinchiuso in un’auto (con la quale era stato sequestrato) alla quale è stato dato fuoco. Morte atroce per Giovanni Piscitelli, 52 anni, sindaco di Cervino – piccolo comune ai confini tra Caserta e Benevento – il cui cadavere semicarbonizzaato è stato trovato in una zona montuosa di Durazzano, a pochi chilometri da Cervino. Il primo cittadino, eletto nel 2004 a capo di una lista di centro-sinistra, svolgeva l’attività di infermiere presso l’ospedale civile di Caserta: giovedì sera, dopo una riunione in municipio, Piscitelli non ha fatto ritorno a casa allarmando i familiari che hanno presentato una denuncia di scomparsa intorno alle 23,30.
Il sindaco ucciso Le modalità - Il primo cittadino sarebbe stato avvicinato da un’auto, con a bordo una o più persone armate che lo avrebbero «invitato» a salire. Secondo i primi accertamenti, Piscitelli è stato rinchiuso, dopo essere stato legato e ferito con un corpo contundente (forse il calcio di una pistola), nella sua stessa auto. Il veicolo è stato cosparso di liquido infiammabile e dato alle fiamme. L’uomo è, comunque, riuscito ad aprire uno sportello e ad uscire dall'abitacolo, avvolto dalle fiamme. Il cadavere, infatti, è stato trovato nei pressi dell'auto.
La scoperta del cadavere - Le ricerche erano appena cominciate quando al centralino del comando provinciale dei carabinieri di Caserta è giunta la comunicazione di un agricoltore di Durazzano, il quale segnalava un incendio in una zona isolata. I carabinieri si sono così recati sul posto ed hanno scoperto il cadavere. Piscitelli aveva i piedi legati con del filo di ferro. Per la sua attività di sindaco, Piscitelli era stato coinvolto in alcune inchieste per abuso d’ufficio. Negli ultimi tempi i suoi rapporti con alcuni dipendenti del Comune si erano fatti tesi ed aveva anche adottato per qualcuno provvedimenti di sospensione. Circostanza che il 19 ottobre scorso, lo aveva visto protagonista nel salotto della trasmissione «Mi manda Rai Tre» al cospetto di una vigilessa "demansionata" e passata da responsabile dell'area vigilanza a semplice impiegata (ruolo nel quale, ironia della sorte, doveva presentarsi sempre con la divisa di vigile).
Le prime indagini - Secondo una prima ricostruzione aveva lasciato giopvedì sera il Comune, dopo una riunione e a bordo di una Fiat Brava si sarebbe allontanato insieme con una o due persone. Piscitelli potrebbe essere stato tramortito prima di essere bruciato. Il medico legale, infatti, non avrebbe riscontrato sui resti del cadavere semicarbonizzato fori di entrata di proiettili. Comunque solo l’autopsia, già disposta dalla Procura della Repubblica di S.Maria Capua Vetere e che sarà eseguita nell’istituto di Medicina Legale dell’ospedale di Caserta, potrà chiarire le cause della morte. I carabinieri hanno già interrogato i familiari della vittima, alcuni suoi amici, consiglieri e assessori comunali.
Giorgio Santamaria
29 febbraio 2008(CORRIERE DEL MEZZOGIORNO.IT)
2 commenti:
www.areagiuridica.com reca un caso simile di illegitimo demansionamento estromissione eliminazione dallo ufficio di un lavoratore,condanna datoriale(dopo 6 anni di processi)al reintegro esclusivamente nelle mansioni precedentemente svolte,reintegro eseguito dall'ufficiale giudiziario al termine dell'ulteriore processo di esecuzione,rentegro ritenuto nullo dal I°giudicante e dal tribunale collegiale il quale reputa necessario il giudizio di ottemperante,dinanzi al tar,a sentenza passata in giudicato,fra 10/15 anni
comandante vv.uu.dal feb 2002 illegittimo demansionamento estromissione eliminazione dall'ufficio,condanna datoriale al sedicente reintegro,esclusivamente nelle mansioni precedentemente svolte,in:http://www.areagiuridica.com
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