GAY PROSSIMO CONGIUNTO
2008-07-26 17:44
COMPAGNO MORI' IN INCIDENTE, GAY RISARCITO
VENEZIA - Si è visto riconoscere dalla compagnia assicurativa il danno morale "come prossimo congiunto" della vittima il gay che ha ottenuto dalle Generali un risarcimento per la morte del compagno, in un incidente. Così spiega la vicenda svoltasi a Venezia l'avvocato Augusto Palese, che ha patrocinato il "vedovo" gay - un francese da molti anni residente a Venezia - davanti alle Assicurazioni Generali. "Non c'é stato bisogno di alcuna causa - osserva l'avv. Palese -. I due si erano uniti civilmente in Francia con il 'patto civile di solidarieta''. Ho argomentato che le Generali, presenti in Francia, avrebbero in quel Paese equiparare la vittima dell'incidente al 'marito' del mio assistito. Se ciò era valido per la Compagnia nel paese transalpino doveva esserlo anche in Italia". "Una tesi - aggiunge - che le Generali hanno accolto con disponibilità e una grande attenzione alle nuove sensibilità sociali". Il compagno dell'uomo, anch'egli francese, era rimasto vittima di un incidente al Lido di Venezia, investito da un automobilista assicurato con Generali. Sull'incidente - dalla dinamica controversa, ammette lo stesso Palese - era stata aperta anche un'inchiesta penale per omicidio colposo, che si avvia però all'archiviazione. "Era doveroso - conclude Palese - riconoscere il risarcimento, perché la loro era un'unione bella e buona e non poteva non parlarsi, per chi aveva perso il compagno, di prossimo congiunto". (ANSA)
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