SE E' VERO, VERGOGNA!
Palermo, bombola senza ossigeno: donna muore in ospedale
PALERMO (13 maggio) - I bocchettoni d'ossigeno erano tutti occupati, l'unica bombola disponibile era «quasi vuota». Caterina Intravaia, sessantenne di Monreale, è morta il 7 maggio scorso all'ospedale Ingrassia di Palermo. Secondo i parenti, la bombola d'ossigeno che doveva aiutarla a respirare «era in riserva, il manometro segnava rosso». Saranno ora gli inquirenti a verificare se l'ossigeno era nella quantità necessaria a fare fronte alla grave insufficienza respiratoria della donna e le eventuali responsabilità dei medici dell'ospedale siciliano. Come racconta l'edizione locale della Repubblica, domenica Caterina Intravaia, già ricoverata per un mese e mezzo alla Pneumatologia dell'Ingrassia, era arrivata in reparto poco dopo le 17.30 per una fibrosi polmonare con gravi complicazioni e i medici ne avevano disposto il ricovero, se pur in soprannumero. «A un certo punto - ha scritto il fratello della donna nell'esposto presentato alla polizia - ho notato che aveva la bocca nera. Ho verificato che il manometro indicava rosso. Ho chiamato subito l'infermiere». La bombola è stata staccata, la paziente inserita nella rete d'ossigeno dell'ospedale. Infermieri e medici hanno tentato di rianimarla ma le condizioni di Caternia Intravaia erano disperate, la donna è morta due ore dopo. Serafino Garda, direttore generale dell'ospedale, difende l'operato dei colleghi: «Per quanto mi è stato riferito da chi ha operato domenica pomeriggio in reparto - ha detto - non intravedo alcuna irregolarità in tutto ciò che è accaduto. Confidiamo nell'operato della magistratura». Gli investigatori hanno sequestrato la cartella clinica della donna, sulla quale verrà effettuato l'esame autoprtico per chiarirne le cause del decesso. (da ilmessaggero.it 13 maggio)
Nessun commento:
Posta un commento