CASSINO (Frosinone) - Una donna di 56 anni è deceduta venerdì sera nell'ospedale Santa Scolastica di Cassino dopo che, secondo il racconto dei familiari, sarebbe rimasta ben otto ore al pronto soccorso con uno stato di affaticamento respiratorio e dolori al petto. Una volta concluso l'iter di accertamenti i medici avrebbero stabilito il suo ricovero nel reparto di ortopedia.
IL PRIMARIO: «NON È VERO» - Il primario del Pronto soccorso, Ettore Urbano, dà una versione diversa. La donna deceduta ha atteso «soltanto due minuti» prima di essere visitata. L'ho visitata e monitorata io personalmente. Non è stata otto ore in attesa, ma in trattamento e in osservazione».
INFARTO IN ASCENSORE - Mentre la signora, residente a Cassino, veniva trasferita ai piani superiori, è stata colta in ascensore da un improvviso infarto ed è morta. In ospedale sono immediatamente arrivati i carabinieri della Compagnia di Cassino che ora dovranno accertare quanto accaduto e se, come dicono i familiari della donna, realmente sia rimasta otto ore al pronto soccorso senza che nessuno si rendesse conto che i dolori e l'affaticamento respiratorio potevano arrivare da un problema cardiaco in corso.
NEONATA DECEDUTA - L'episodio denunciato venerdì 4 febbraio segue di poche settimane un altro evento luttuoso che avrebbe avuto origine nello stesso ospedale di Cassino: la magistratura indaga infatti sulla morte di una neonata, avvenuta lo scorso 19 novembre al Policlinico Umberto I di Roma, dopo che la piccola era nata con cesareo nel nosocomio di Cassino; la bimba aveva subito mostrato una grave insufficienza cardiaca. Secondo i genitori, il cesareo sarebbe stato eseguito in ritardo e ciò avrebbe causato danni e problemi alla neonata che non ce l'ha fatta.
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