Italia 150, festa in tutto il Paese
Napolitano, "Se divisi spazzati via"
FOTO ANSA
Da Nord a Sud l'Italia festeggia il 150esimo anniversario della sua unità, con spettacoli, musei aperti ed eventi in tutta la Penisola. "Se fossimo rimasti come nel 1860, divisi in otto stati, senza libertà e sotto il dominio straniero, saremmo stati spazzati via", ha detto il Presidente Napolitano. Anche il presidente Usa, Barack Obama, ha proclamato a sorpresa il 17 marzo 2011 "Giorno del 150esimo Anniversario dell'Unificazione d'Italia".
12.40 - Alemanno: voci leghiste poche e condannabili
"Il dato principale della manifestazione è la partecipazione, questa manifestazione non va rovinata nè dai leghisti, che sono voci isolate, assolutamente stonate e condannabili, nè da chi ne approfitta per fare polemica politica". Lo dice il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, a margine di un incontro informale in Campidoglio con la presidente della Regione Lazio, Renata Polverini.
12.34 - Barroso: all'Europa serve un'Italia forte e unita
"Un'Europa forte e unita ha più che mai bisogno di un'Italia forte e unita". E' un passaggio del videomessaggio del presidente della Commissione Europea Josè Manuel Barroso. "Questa data rappresenta non solo un avvenimento cruciale nella storia dell'Italia, ma anche una conquista per l'intero continente europeo" dice nel messaggio. Il capo dell'esecutivo europeo ricorda "la lunga e ricca storia" dell'Italia, "il suo immenso patrimonio artistico e culturale" e afferma che "grazie al grande spirito europeista e al suo ruolo chiave di Stato fondatore, l'Italia è diventata protagonista anche della costruzione della casa comune europea".
12.27 - Bagnasco: non retorica, ma preziosa eredità
"Nè retorica nè nostalgia" nel dire "grazie a Dio" per l'Italia, "ma consapevolezza che la Patria che ci ha generato è una preziosa eredità e insieme una esigente responsabilità". Questi sentimenti sono statei espressi dal cardinale Angelo Bagnasco nell'omelia della messa in Santa Maria degli Angeli voluta dalla Chiesa italiana per commemorare i 150 anni dell'unità del Paese, e alla quale partecipano le più alte cariche dello Stato.
12.02 - Bandiera a mezz'asta
''L' Italia, che oggi dovrebbe essere unita, non ci e' vicina, per questo tengo la bandiera a mezz'asta, in segno di protesta'': lo ha dichiarato il sindaco di Lampedusa, Bernardino De Rubeis, sottolineando la ''sofferenza'' degli operatori turistici dell'isola ''a causa della presenza di tremila immigrati'' che, aggiunge, dovrebbero invece trasferiti altrove.
11.50 - Formigoni: federalismo è il nome nuovo dell'Unità
Nel festeggiare i 150 anni dell'Unità d'Italia il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, ha sottolineato che i valori risorgimentali si declinano oggi nel nuovo processo che farà della nazione un Paese federale. "Oggi celebriamo l'unità del nostro paese - ha detto -, un Paese a cui oggi vogliamo cambiare la forma mantenendone la sostanza: da stato centralista a stato federalista. Il federalismo è il nuovo nome dell'Unità".
11.38 - E Zaia con la coccarda
IIl governatore leghista del Veneto Luca Zaia ha partecipato oggi a Padova alle manifestazioni organizzate dal Consiglio regionale del Veneto all'Universita' del Bo per i 150 anni dell'Unita' d'Italia esibendo una coccarda tricolore al petto. Ad appuntargliela il presidente del consiglio regionale Clodovaldo Ruffato. ''Sembra che tutti i problemi che ha l'Italia - ha commentato con i cronisti il governatore - si risolvano con il fatto che io mi metta la coccarda''
11.32 - C'è anche Tosi.
Il Presidente della Commissione per la regolamentazione del nucleare USA, Gregory Jaczko, denuncia la gravita' della minaccia posta dalla situazione della centrale nucleare di Fukushima. Secondo gli esperti americani, almeno uno dei reattori della centrale, il numero 4, pone pericoli molto piu' gravi di quanto riconosciuto dal governo giapponese
11.25 - Il ruolo della Sardegna
La storiografia piu' attenta ci ricorda che lo Stato italiano di cui oggi celebriamo l'unita' altro non e' che l'antico Regno di Sardegna, esteso nei confini, variato nei modi e cambiato nel nome. Lo ha sostenuto il presidente della Regione Sardegna, Ugo Cappellacci, in un messaggio ''ai Sardi e ai Fratelli d'Italia'' ai quali ha ricordato le tre date storiche 1324, 1861 e 2011.
11.07 - Tricolore a Varese
Una bandiera tricolore è spuntata a sorpresa questa mattina sul balcone della sede della Lega Nord Varese, fatto che sta suscitando la curiosita' dei passanti nella giornata delle celebrazione per le celebrazioni dei 150 anni dell'Italia unita. I locali del Carroccio sono chiusi ma, interpellati telefonicamente alcuni iscritti hanno sostenuto di non sapere nulla della bandiera
11.00 - ...E incoraggiamenti
Il premier entra in auto e dalla folla arriva una serie di fischi. Ma c'è anche qualcuno che si rivolge al premier per incoraggiarlo: ''resisti, resisti'', urla rivolto al cavaliere.
10.53 - Contestato Berlusconi
Fischi e cori all'uscita del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi al Museo della Repubblica Romana al Gianicolo. Nella folla non e' mancato chi ha intonato qualche coro nei confronti del premier, urlando ''dimissioni, dimissioni''. Poco prima la gente aveva salutato il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, con un lungo applauso.
10.38 - Storia condivisa
''E' importante e fondamentale avere una storia condivisa. Dobbiamo essere consapevoli del nostro passato e di chi ha costruito la nostra casa comune. Pensiamo a chi ha costruito il mosaico della nostra storia. E per questo oggi abbiamo l'orgoglio di celebrare questa data''. Lo ha detto il ministro della Difesa, Ignazio la Russa, intervenendo ai microfoni di 'Italia Anch'io' su Radio 1 Rai per il 150esimo dell'Unità d'Italia.
10.18 - Fischi e polemiche
Fischi insistenti da parte di un gruppo di una decina di aderenti al movimento Veneti-Veneto Stato, hanno accompagnato l'alzabandiera del tricolore che ha dato il via a Padova alle cerimonie per i 150 anni dell'unita' d'Italia. Ai fischi hanno risposto alcuni cittadini, presenti alla cerimonia, che hanno piu' volte gridato ''andatevene'' all'indirizzo dei manifestanti.
10.01 - Napolitano al Gianicolo
Una ventina di colpi a salve sparati dai cannoni, bagno di folla ed applausi per l'arrivo del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano al belvedere del Gianicolo, dove e' stata scoperta una targa della Costituzione. Il Capo dello Stato e' stato accompagnato dai presidenti di Camera e Senato, Gianfranco Fini e Renato Schifani, dal presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, e dai rappresentanti delle amministrazioni locali.
09.41 - Stretta di mano
Una stretta di mano e un breve scambio di battute tra il Presidente della Camera, Gianfranco Fini, e il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, durante la cerimonia di deposizione di una Corona all'Altare della Patria per le celebrazioni dell'Unita' d'Italia. In attesa che arrivasse il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, Fini e Berlusconi si sono stretti la mano e hanno scambiato qualche parola.
06.38 - E' già polemica
Festeggiamenti con polemiche, ieri sera, al teatro Donizetti di Bergamo, durante le celebrazioni del 150/o anniversario dell'Unita' d'Italia: il presidente della Provincia, il senatore leghista Ettore Pirovano, e' stato infatti fischiato dalla platea durante il suo intervento di saluto sul palcoscenico. Il pubblico ha dato vita alla contestazione quando Pirovano, parlando di unita' nazionale ancora ''non perfetta'' e di federalismo, ha ricordato il senso di ''solidarieta' dei bergamaschi'', alludendo alle differenze tra nord e sud Italia. A quel punto molta gente in platea si e' alzata e ha iniziato a fischiare e ad urlare ''Viva l'Italia''.
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