Presentata una denuncia. Ma si sospetta una malformazione congenita
Bimba muore in ospedale dopo biopsia
I genitori: «Chi ha sbagliato ora paghi»
La piccola Nicole, 7 mesi, è deceduta al Santa Margherita di Torino dopo un ricovero per una forma influenzale
Presentata una denuncia. Ma si sospetta una malformazione congenita
Bimba muore in ospedale dopo biopsia
I genitori: «Chi ha sbagliato ora paghi»
La piccola Nicole, 7 mesi, è deceduta al Santa Margherita di Torino dopo un ricovero per una forma influenzale
TORINO - La loro bambina, di soli sette mesi, è morta all'ospedale a seguito di una biopsia. E ora non riescono a darsi pace. Il decesso della piccola Nicole ha gettato nel dolore più profondo i genitori, Nicola Coratella e Denise Magno, operaio di 29 anni lui e casalinga di 25 lei. Ma ora, più di tutto, vogliono sapere la verità e cosa sia successo veramente durante il ricovero della piccola. «Se dagli accertamenti emergesse che la nostra Nicole aveva una malformazione, o che ci fosse una patologia per la quale non si poteva fare nulla, allora ci metteremmo l'anima in pace - spiegano all'Ansa -. Ma se, come sospettiamo, ci fossero stati degli errori, allora chi ha sbagliato deve pagare».
LA DENUNCIA - La coppia ha presentato una denuncia perchè venga fatta chiarezza. «Pensiamo - dicono - che vi sia stata una serie di errori. A cominciare dalla pediatra, che ha sottovalutato la situazione. Nostra figlia soffriva da due mesi di una forma influenzale e aveva iniziato a non mangiare e, a causa della tosse, a non dormire. Ci è stato fatto acquistare un antibiotico ma ci è stato detto di non somministrarlo. E di recente la dottoressa ci aveva detto avremmo dovuto portare Nicole al mare». Quanto al ricovero in ospedale, il «Santa Margherita» di Torino, «al pronto soccorso le avevano assegnato un codice verde, segno che non si erano accorti della gravità della situazione. Solo in un secondo momento dagli esami è emerso che Nicole aveva il cuore ingrossato».
«NESSUNA INFORMAZIONE» - La coppia lamenta anche una mancanza di informazione da parte del personale ospedaliero. «Non pensavamo che la biopsia fosse un esame tanto rischioso. Se ce lo avessero detto ci avremmo pensato di più prima di autorizzarlo. Inoltre, a un certo punto ci è stato detto che il torace era stato richiuso, mentre invece non era così. Poi ci hanno detto che si era aggravata e aveva avuto un'emorragia».
Redazione Online
19 aprile 2011
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