martedì 25 marzo 2008

NUOVI SCHIAVI

25/3/2008 (12:14) - RETROSCENA
Otto assassini senza un volto
In strada: molte le nigeriane nel mercato della prostituzione

Nessun colpevole, si teme il serial killer
LODOVICO POLETTO
TORINOJoy, Viviane, Lizzy, Kate, Sherry, Esohe, Bose e Osawe: chi ha ammazzato queste donne, tutte di originarie dell’Africa centrale e tutte cadute sotto i colpi di killers rimasti senza nome? L’ultima vittima, in ordine di tempo, si chiamava Joy Isoken. Era una bella ragazza dalla pelle color mogano che vendeva il corpo su una strada di periferia, tra Ciriè e Robassomero. Originaria di Benin City, Nigeria, venne trovata senza vita un bosco la sera del 5 dicembre di 4 anni fa. Omicidio: Joy era stata ammazzata con un colpo di doppietta sparato al petto. L’assassino non è mai stato trovato nonostante i carabinieri abbiano tentato di tutto, nonostante le verifiche su centinaia di armi, i controlli e i tanti sospetti. La prima vittima di questo elenco, invece, si chiama Viviane Lahor, aveva 24 anni quando gettata da un’auto in corsa sulla tangenziale Nord di Torino. Era il 14 marzo del 1993 e anche la sua morte è rimasta senza un colpevole. Tra Joy e Viviane ci sono tutte le altre: vittime di omicidi non attribuibili a killers seriali come Maurizio Minghella oppure Giancarlo Giudice. Ecco in sintesi le loro storie. Primo novembre del 1994, Sherry Osan Cooper, 20 anni, viene pugnalata alla schiena a Nichelino; il 20 febbraio ‘95, in frazione Barauda di Moncalieri, qualcuno uccide Esohe Rihien, di 22 anni: l’assassino prima la strangola e poi la getta nel Po. Il 25 marzo ‘95 è la volta di Bose Iyoyoihe Osaze, 23 anni, accoltellata nei boschi di Avigliana; poche settimane dopo, il 18 aprile, Efemo Osawe Osaretin, 26 anni, e Igbinidum Lizzy, 27 anni, cadono sotto le coltellate di una banda di assassini. Il 5 agosto del ‘96 scompare Kate Ugochi Juliet Ipke, 25 anni: secondo gli investigatori anche lei è stata assassinata. Ma da chi? «Quando ti guadagni la pagnotta lavorando sulla strada lo sai a che cosa andrai incontro. Puoi trovare la persona per bene che cerca soltanto un po’ di trasgressione e magari ti dà anche dei soldi in più di quelli che hai chiesto, oppure il pazzo che tenta si stringerti le mani attorno alla gola. Puoi incontrare il delinquente che ti vuole rapinare o lo squilibrato che s’è messo in testa di salvarti a tutti i costi. E pur di farlo sarebbe anche disposto a prenderti a botte» racconta Elizabeth, ex prostituta, originaria del Ghana e finita sulla strada all’età di 19 anni. «Una sera sono arrivati due ragazzi. Sembravano per bene. Mi hanno caricata in auto e hanno tentato di violentarmi: avevano strane idee in testa, volevano fare delle cose pericolose. Ho reagito, mi sono messa a gridare e dare calci e pugni. Sono stata fortunata: sono riuscita a scappare» ricorda Bezzy. E aggiunge: «A tante mie colleghe, però, è andata peggio. Qualcuna è finita in ospedale, altre sono morte. Io da quel mondo ci sono uscita, ma non va sempre così. A volte ti fidi della persona sbagliata ed è fatta».

Nessun commento: