DIRE E FARE
Dire compete a tutti, e chiunque può dire la sua. Molti quotidiani in internet invitano i lettori a dire la loro opinione. Molti uomini politici dicono la loro, talora sopra le righe, talora contraddicendo le loro parole con la loro condotta. Dire spetta soprattutto al Parlamento, che ha il compito di approvare le leggi.
Fare compete a tutti i cittadini, ma in particolare a coloro che hanno il compito di tradurre in pratica le leggi approvate dal Parlamento.
Dire è un'attività molto diffusa, fare lo è molto meno. Esemplifico: a fronte di un aumento delle aggressioni sessuali (vedi il Rapporto sulla Sicurezza per il 2006), una parlamentare se ne esce invocando una legge. Forse ignora la parlamentare che dal 1996 abbiamo una legge che punisce molto severamente le violenze sessuali (anche la pacca sul sedere) e che è stata trasferita nel codice penale (art. 609 bis fino a decies). Non c'è bisogno di un'altra legge, è sufficiente mettere in pratica quella che c'è già.
Il problema vero è quello delle denuncie, della ricerca del colpevole, dell'inizio di un processo e della sua conclusione, cioè del fare. Esemplifico nuovamente: l' INAIL è soggetto ad una pioggia di leggi, decreti, circolari, nella misura di circa una al giorno, alle quali l'Istituto si deve adeguare in un perpetuo mutamento formale e talora anche sostanziale. La fase terminale è rappresentata dall'impiegato che deve dare un indennizzo, dal medico che deve valutare l'entità dell'infortunio o della malattia professionale, dal datore di lavoro che deve pagare di più per essere assicurato. Ancora sull'INAIL: molti infortuni accadono per la mancata osservanza delle norme di sicurezza nei cantieri: Ma l'INAIL e l'Ispettorato del Lavoro non hanno la possibilità di effettuare controlli preventivi, per mancanza di un numero sufficienti di ispettori.
Ecco, a me pare che dovremmo dedicare più tempo e denaro a far funzionare le cose, piuttosto che a proporre leggi, norme, decreti che poi nessuno o quasi è in grado di far osservare. Potremmo, per esempio, spostare dei fondi da coloro che parlano a coloro che fanno, e cioè dal Parlamento e dai Consigli Regionali agli organi tecnici che debbono fare.
P.S. Non mi nascondo il fatto che io sto "dicendo" e non "facendo" qualcosa.