mercoledì 31 dicembre 2008

[segue]

Donna morta dopo ustioni,9 indagati
Sassari, sono dipendenti dell'ospedale
Nove persone, fra cui il primario, una psichiatra, cinque infermieri e due ausiliari ospedalieri del reparto di Psichiatria dell'ospedale civile di Sassari, sono state iscritte nel registro degli indagati per la morte di Maria Grazia Pavin, deceduta nella struttura sanitaria sassarese dopo aver rifiutato l'amputazione di una mano e di un piede. L'accusa ipotizzata per tutti è di omicidio colposo.

L'inchiesta dovrà accertare come sia potuto accadere che la donna di 41 anni (originaria di Varese ma residente a Laerru, nel Sassarese) il 7 dicembre sia rimasta ustionata nell'80 per cento del corpo, all'interno di un bagno del reparto di Psichiatria, in cui era ricoverata da qualche tempo.

Il cuore della donna si era fermato il 26 dicembre, dopo 18 giorni di agonia, nel reparto di Rianimazione dell'ospedale civile Santissima Annunziata di Sassari. Per tentare di salvarle la vita, i medici volevano amputarle una mano e un piede. Ma lei, pochi giorni prima di morire, aveva negato il consenso davanti a tre magistrati.

Sul corpo della donna è stata eseguita l'autopsia, affidata a Vindice Mingioni, primario del Servizio di Anatomia Patologica dell'ospedale San Francesco di Nuoro. Mingioni ha chiesto al magistrato 120 giorni di tempo per poter eseguire ulteriori esami istologici e altri accertamenti. Solo a test completati si potrà avere un quadro chiaro della situazione.

Dopo l'autopsia il corpo della donna à stato restitutito alla famiglia. Le esequie si tengono oggi nella chiesa parrocchiale di Laerru. (da tgcom 31 dicembre 2008)

domenica 28 dicembre 2008

CAPACITA' DI INTENDERE E DI VOLERE?

CAPACITA' DI INTENDERE E DI VOLERE?
Questa storia ce la racconta La Nuova Sardegna, che riferisce il caso di una donna di 41 anni, ricoverata nel repartino di Psichiatria dell'ospedale di Sassari. La donna era schizofrenica ed era ricoverata per provare una nuova cura. Il 7 dicembre, mentre era nel bagno del reparto, i suoi vestiti sono andati a fuoco, e non è ancora chiara la ragione. Ha riportato ustioni molto gravi, e le fu proposta l'amputazione di una mano e di un piede. Lei rifiutò, nella consapevolezza che senza l'amputazione sarebbe certamente morta. Due sostituti Procuratori, un giudice civile e un perito si sono recati al capezzale della donna, per valutare la validità del dissenso all'intervento. I genitori della donna volevano seguire la volontà di lei. A cenni (era tachetomizzata), la donna fece capire che rifiutava l'intervento. L'intervento non fu eseguito. Dopo un paio di settimane la donna morì. Dovrà essere eseguita l'autopsia. La storia è qui http://lanuovasardegna.repubblica.it/dettaglio/Chiede-di-rinunciare-alle-cure-e-muore/1567431?edizione=EdRegionale


Questo caso mi lascia molti dubbi. Ma ora non ho voglia di approfondire. Fatelo voi, se credete.

lunedì 22 dicembre 2008

ZANZARE E DNA

Finlandia: sospetto ladro d'auto
incastrato da una zanzara
Dal Dna del sangue nell'insetto, trovato sui sedili, la polizia è risalita al presunto autore del furto


La polizia scientifica finlandese è riuscita a risalire al presunto colpevole di un furto d'auto attraverso l'analisi del Dna condotto sul sangue di una zanzara trovata sui sedili delle vettura rubata (Ansa)HELSINKI - Il Dna del sangue succhiato da una zanzara ritrovata in un'automobile rubata ha permesso alla polizia finlandese di arrestare un sospetto. «Una pattuglia della polizia ha proceduto all'ispezione dell'auto e ha notato una zanzara che aveva succhiato del sangue. - ha raccontato lunedì l'ispettore Sakari Palomaki - Dopo averla inviata in laboratorio è stato verificato che il sangue apparteneva ad un uomo già presente negli schedari della polizia».

RICERCHE METICOLOSE - «Non è proprio una cosa abituale utilizzare zanzare in una indagine» ha detto l'ispettore, aggiungendo che l'episodio mostra quanto sono diventate meticolose le ricerche della polizia. L'auto era stata rubata a giugno a Lapua, 380 chilometri a nord di Helsinki, e ritrovata vicino ad una stazione ferroviaria a Seinajoki, una ventina di chilometri più lontano. Un procuratore dovrà ora decidere se la prova è sufficiente per incolpare il sospetto, che nega di aver rubato l'auto, affermando di aver solo fatto autostop.

sabato 20 dicembre 2008

LA CORRUZIONE INCONSAPEVOLE CHE AFFONDA IL PAESE

Scrive su Repubblica Roberto Saviano un articolo dal titolo http://www.repubblica.it/2008/12/sezioni/cronaca/arresti-napoli/saviano-corruzione/saviano-corruzione.html "la corruzione inconsapevole che affonda il paese". Andatelo a leggere.
Dice Saviano, in sostanza, riferendosi a fatti recentissimi di Napoli, che non esiste la percezione dell'illegalità nella condotta degli indagati, perchè non ci sarebbe stato passaggio di denaro, ma solo di favori. Il che non viene percepito come fenomeno corruttivo.
E' diverso, però, se lo scambio di favori avviene fra privati, o fra enti pubblici, o fra pubblico e privato. Solo in quest'ultimo caso il fenomeno può essere criminale, o semplicemente illegale. E' la commistione fra pubblico e privato che genera il fenomeno criminale, e quanto maggiore è la commistione tanto maggiore è il numero dei delitti di corruzione e concussione. Non può essere diversamente, basta osservare quel che accade ogni giorno: il nobile sport di farsi togliere una multa per infrazione alle regole del traffico rappresenta efficacemente quanto sto dicendo. Sono tuttavia consapevole che le regole del traffico debbono essere rispettate. Ma nessuno si sentirebbe colpevole di un qualche reato se si facesse togliere una multa. In questo Saviano ha ragione.
Ma, diversamente da Lui, io non ho né ricette né speranze. Non vedo persone od eventi che potrebbero modificare dei comportamente appresi al punto che diventano semplicemente regole di sopravvivenza. Le regole sono sempre quelle dettate lucidamente dal vecchio Guicciardini. La storia si ripete.

venerdì 19 dicembre 2008

MEDICINA DIFENSIVA

(ASCA) - Roma, 19 dic - Paura di contenziosi legali, paura di eventi imprevisti nel corso dell'atto medico pericolosi per il paziente, paura di curare pazienti ''difficili'': il 77,9% dei medici italiani, come i colleghi d'oltre oceano, lavora sotto la scure del rischio di controversie legali medico-paziente e praticano la medicina difensiva. E' quanto emerso da un'indagine promossa dalla Societa' Italiana di Chirurgia (Sic), coordinata dai professori Gabrio Forti, Ordinario di Diritto penale e Criminologia presso la Facolta' di Giurisprudenza dell'Universita' Cattolica del S.C. di Milano, Direttore del Centro Studi ''Federico Stella'' sulla Giustizia penale e la Politica criminale, Maurizio Catino, Associato di Sociologia dell'organizzazione presso la Facolta' di Sociologia dell'Universita' di Milano - Bicocca, Condirettore della rivista ''Studi Organizzativi'', e condotta dall'avvocato Paola Cattorini e dalla dottoressa Chiara Locatelli. Dall'indagine e' emerso che, tra i medici che hanno assunto una condotta difensiva durante l'ultimo mese di lavoro, l'82,8% ha inserito in cartella clinica annotazioni evitabili, il 69,8% ha proposto il ricovero di un paziente gestibile ambulatorialmente, il 61,3% ha prescritto un numero maggiore di esami diagnostici rispetto a quello necessario, il 58,6% ha richiesto un consulto non necessario di altri specialisti ed infine il 26,2% ha escluso pazienti a ''rischio'' da alcuni trattamenti. Ad avere piu' paura sono i medici piu' giovani che dichiarano in misura maggiore di adottare comportamenti difensivi: la percentuale di coloro che ammette di ricorrere ad atteggiamenti difensivi raggiunge il 92,3% all'interno della classe di soggetti che hanno tra i 32 e i 42 anni di eta', contro il 67,4% dei soggetti aventi tra i 63 e i 72 anni. ''Preoccupata dal possibile evolversi del fenomeno della medicina difensiva nel nostro paese e del rischio ad esso connesso in termini di qualita' di cura - ha spiegato il presidente Sic Enrico De Antoni - la Societa' di Chirurgia ha commissionato questa ricerca all'Universita' Cattolica. Il pericolo e' che si arrivi a una chirurgia finalizzata a ridurre il rischio contenzioso piuttosto che a curare il paziente in modo ottimale''.

domenica 14 dicembre 2008

AMIANTO

http://www.repubblica.it/2008/10/sezioni/cronaca/incidenti-lavoro-1/fincantieri-amianto/fincantieri-amianto.html

Si è conclusa l'inchiesta della Procura Generale di Trieste sulle morti da amianto fra i lavoratori della Fincantieri. 42 i morti e 14 le richieste di rinvio a giudizio.

mercoledì 10 dicembre 2008

STRAGI ARGENTINE

Desaparecidos: in Argentina scoperti migliaia di frammenti ossei
10 dic 00:08 ESTERI

BUENOS AIRES - Un muro usato per fucilare i detenuti e "piu' di 10mila frammenti di ossa umane calcinate". La scoperta, 25 anni dopo la fine dell'ultima dittatura, e' stata fatta da un gruppo di medici forensi argentini in uno dei centri di tortura dei militari nella provincia di Buenos Aires. ''E' la prima volta che frammenti delle ossa dei desaparecidos vengono trovati in un centro di tortura" ha spiegato la segretaria dei diritti umani di Buenos Aires, Sarah Derotier De Cobacho. (Agr)

Qui c'è il link al quotidiano El Clarin di Buenos Aires http://www.clarin.com/diario/2008/12/09/um/m-01818879.htm Il lavoro di scoperta è stato compiuto da un gruppo di antropologi forensi argentini.

domenica 7 dicembre 2008

SUICIDIO ASSISTITO

Usa: nel Montana diventa legale il suicidio assistito
07 dic 06:21 ESTERI

HELENA - Lo stato americano del Montana ha autorizzato i suicidi assistiti da un medico. La decisione viene da un giudice dello stato del nord-ovest in merito a un uomo malato di cancro: si riconosce al paziente il diritto di morire 'con dignita'' e di ottenere medicinali da auto-somministrarsi per placare il dolore. La sentenza autorizza anche i medici a prescrivere tali medicine. Il Montana diventa il terzo stato degli Usa a legalizzare il suicidio con assistenza medica. (Agr)

Leggi questo articolo http://www.huffingtonpost.com/2008/12/06/montana-assisted-suicide_n_148994.html

sabato 29 novembre 2008

FARMACI E CONDOTTA

CASI GIUDIZIARI
Spinto da cura del morbo di Parkinson
a molestie sessuali: assolto
Riconosciuto il vizio totale di mente a un uomo di 37 anni in terapia

FIRENZE - Il tribunale di Firenze ha assolto un invalido di 37 anni dall'accusa di violenza sessuale poichè l'uomo, malato di morbo di Parkinson, al momento dei fatti era curato con un farmaco che tra gli effetti collaterali ha quello di generare disturbi psicotici, come scatenare pulsioni sessuali e rimuovere i freni inibitori. Il tribunale gli ha riconosciuto il vizio totale di mente. I fatti risalgono al 2004 quando l'imputato era curato con un farmaco basato sulla pergolide..


PRECEDENTI - Il difensore dell'invalido fiorentino, avvocato Sandro Guerra, ha dimostrato l'influenza del farmaco anti-Parkinson sui comportamenti dell'imputato. Nel processo l'invalido era accusato di alcuni episodi, in particolare di aver palpeggiato due donne tentando di indurle a rapporti sessuali completi, anche pronunciando frasi sconnesse. A Carrara emerse una situazione analoga circa un mese fa quando un uomo di 56 anni ha fatto causa alla Asl perchè un farmaco anti-Parkinson prescrittogli lo ha reso dipendente dal gioco d'azzardo tanto da perdere in poco tempo 300 mila euro.


29 novembre 2008 (da corriere.it)

martedì 25 novembre 2008

AGGRESSIONI DOMESTICHE DA PARTE DI MINORI

Leggi questo articolo del Dipartimento americano della Giustizia.
http://www.ncjrs.gov/pdffiles1/ojjdp/219180.pdf

venerdì 21 novembre 2008

EMBOLIA POLMONARE

Taranto, gira tre ospedali in 14 giorni:
muore per un'embolia in ambulanza


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TARANTO (21 novembre) - È stata un'embolia a provocare la morte di Rossella Sportelli, di 28 anni, di Laterza (Taranto), deceduta il 14 novembre scorso mentre veniva trasportata in ambulanza dall'ospedale di Castellaneta (Taranto) all'ospedale “Moscati” di Taranto.

Lo ha accertato il medico legale Marcello Chironi, che ha compiuto l'autopsia su richiesta del pm inquirente, Daniela Putignano. Nell'indagine sono indagate per omicidio colposo nove persone tra medici e infermieri dell'ospedale “Miulli” di Acquaviva delle Fonti (Bari). Proprio per accertare eventuali responsabilità professionali il medico legale ha deciso di compiere esami istologici e di laboratorio.

La ventottenne si sentì male il 1 novembre scorso accusando problemi respiratori, decise così di andare all'ospedale di Castellaneta, dove i medici le prescrissero esami specialistici. Il giorno dopo, la donna per poter eseguire gli esami è stata ricoverata al “Miulli” di Acquaviva, dove rimase in terapia intensiva per sei giorni. Il 9 novembre i medici la mandarono a casa, ma la paziente continuò ad avere disturbi respiratori.

Il 14 novembre la situazione si aggravò nuovamente e la ragazza tornò nell'ospedale di Castellaneta dove le fu praticata una tracheotomia. Viste le su condizioni, i medici decisero di trasferirla all'ospedale Moscati, ma questa volta Rossella Sportelli non ce l'ha fatta, morendo nell'ambulanza che la portava a Taranto. (da ilmessaggero 21 nov. 2008)

domenica 9 novembre 2008

FABBRICHE DI BAMBINI

http://www.corriere.it/esteri/08_novembre_09/bambini_venduti_nigeria_d19167cc-ae76-11dd-a27b-00144f02aabc.shtml
In Nigeria è stata scoperta una clinica, utilizzata come fabbrica di bambini, fatti nascere per essere venduti.

MILITARI E ORDINE PUBBLICO

SE FUNZIONA, PERCHE' TOGLIERE I MILITARI?

Roma,"Meno reati grazie a militari"
Alemanno: "Loro impiego è stata svolta"
I militari impegnati nei controlli a Roma, in base alle misure adottate a livello nazionale per garantire la sicurezza nella città, lasceranno la capitale quando saranno in funzione i nuovi sistemi di vigilanza e il loro impiego "ha rappresentato una svolta e ha consentito di avere un minor numero di reati rispetto agli ultimi 10 anni". Lo ha detto il sindaco Gianni Alemanno all'inaugurazione dell'esposizione di mezzi militari al Circo Massimo.

"Le Forze Armate - ha detto il sindaco - dovranno tornare ai loro compiti di istituto e le forze dell'ordine dovranno fare la loro opera di vigilanza interna. Dobbiamo superare l'emergenza, quando saremo più attrezzati e a Roma avremo installato diversi sistemi di vigilanza, come le telecamere e la sala sistema di Roma, probabilmente potremo ringraziare l'Esercito e voltare pagina". Secondo il sindaco di Roma il bilancio sulla presenza dell'Esercito nella capitale "è molto positivo, sia come azione diretta sia come possibilità di liberare forze di polizia per attività investigative". (tgcom 9 novembre 2008)

giovedì 6 novembre 2008

ERRORI MEDICI

05-11-2008 14:48
Samita': Camera approva Commissione per errori medici
(ANSA) -ROMA 5 NOV- L'aula della Camera ha approvato in via definitiva la proposta di legge che istituisce la Commissione di inchiesta sugli errori medici. La Commissione ha gia' ricevuto nelle scorse settimane il voto favorevole della Commissione Affari sociali della Camera e i pareri della commissione Affari costituzionali e Bilancio. Il presidente della commissione verra' nominato dal presidente della Camera e i componenti saranno 21. 'Vogliamo una commissione d'inchiesta sugli errori in campo sanitario e sulle cause dei disavanzi regionali', ha detto alla Camera Nunzio Testa (Udc).'Gli errori sanitari -ha continuato Testa- costano milioni di euro l'anno e gli sprechi incidono del 60-80% sulle spese regionali'. La Commissione, spiega Domenico Di Virgilio(Pdl) avra' 'poteri anche su strutture pubbliche e private'. 'Maggioranza e opposizione - ha sottolineato Testa- devono lavorare insieme per affrontare il problema dei grossi disavanzi e della cattiva organizzazione sanitaria. La commissione d'inchiesta deve essere la cartina tornasole dello stato di salute della nostra sanita', pubblica e privata. Si auspica che i lavori della commissione stimolino il governo ad una fattiva collaborazione per avviare una riforma sanitaria sostanziale'.(ANSA).

venerdì 31 ottobre 2008

RIVEDRO' SINGAPORE?

Livorno: sequestrate 5 tonnellate di pesce al mercurio, due denunce
31 ott 16:54 CRONACHE

LIVORNO - Cinque tonnellate di pesce spada con una quantita' di mercurio superiore a quella consentita sono state sequestrate dai carabinieri. Il pesce proveniva da Singapore. Due persone sono state denunciate. L'azienda importatrice del prodotto, con stabilimento a Livorno, avrebbe poi rivenduto il pesce spada a grandi catene di distribuzione. (Agr)

Vi ricordate della baia di Minamata?

giovedì 30 ottobre 2008

AMORE E ODIO

Odio e amore: stesse aree cerebrali
Scoperti i circuiti coinvolti dai due sentimenti opposti. Ma l'emozione negativa è più «razionale»


Odio e amore hanno gli stessi «interruttori» cerebrali (Grazia Neri)
Nel cervello odio e amore hanno uno stesso «interruttore». A scoprirlo è stato un gruppo di ricercatori guidati da Semir Zeki, dell'University College di Londra. I risultati della sperimentazione decgli scienziati britannici sono stati pubblicati sulla rivista scientifica «Plos One». Zeki e i suoi colleghi hanno «fotografato» la mente di un gruppo di volontari che erano impegnati a guardare la foto di qualcuno che detestavano cordialmente e hanno scoperto che i circuiti cerebrali attivati dall'odio hanno parecchio in comune con quelli dell'amore. Un risultato che potrebbe spiegare perchè questi due sentimenti possano portare a gesti simili e di tipo estremo, eroici o delittuosi, spiega Zeki.

LO STUDIO - Proprio per capire in che modo due passioni così differenti possono spingere verso azioni simili gli studiosi hanno reclutato alcuni volontari, 17 dei quali professavano un odio viscerale e profondo per qualcuno. I ricercatori hanno poi analizzato l'attività dei circuiti neurali che si attivavano nel cervello alla vista del volto della persona odiata, scoprendo che i circuiti dell'odio includono parti del cervello (putamen e insula) note per essere collegate a disprezzo e disgusto, ma anche in parte al sistema necessario per controllare movimento e azione. «Ma, cosa ancor più significativa, putamen e insula sono attivate anche dall'amore romantico - precisa Zeki - In particolare, il putamen potrebbe essere coinvolto nella preparazione di azioni aggressive in un contesto passionale, come ad esempio situazioni in cui un rivale rappresenta un pericolo».

AMORE IRRAZIONALE - Una delle maggiori differenze tra odio e amore sembra essere collegata alla razionalità. Larghe parti della corteccia cerebrale - associate con giudizio e ragionamento - sono disattivate nel caso dell'amore, mentre questo accade solo in piccola parte per l'odio. «Può sembrare sorprendente, dal momento che questo sentimento consuma e brucia come il suo opposto. Ma se nell'innamoramento spesso si è poco critici nei confronti dell'amato, nel caso dell'odio le nostre indagini rivelano che siamo più razionali: spesso si calcolano bene prima le mosse mirate a danneggiare il nemico o a vendicarsi per qualcosa». (DA CORRIERE.IT, 30 OTTOBRE 2008)

lunedì 27 ottobre 2008

SANITA' CALABRESE

Carabinieri sequestrano reparti Ospedale Vibo Valentia: 33 indagatiEsisterebbero "situazioni di pericolo concreto e gravi carenze sia sotto il profilo igienico-sanitario che sotto quello della prevenzione degli infortuni sul luogo di lavoro" ma le prestazioni sanitarie non sono sospese

Vibo Valentia, 27 ott. - (Adnkronos) - E' in corso da questa mattina un'operazione dei carabinieri del Comando provinciale di Vibo Valentia, del Noe di Reggio Calabria e dei Nas di Catanzaro all'ospedale civile Jazzolino di Vibo Valentia. I militari stanno procedendo al sequestro dei reparti di Ortopedia, Immunoematologia e Pronto soccorso su esecuzione di un provvedimento di urgenza emesso dalla Procura vibonese. L'intervento di sequestro si rende necessario a causa delle "gravi inadeguatezze evidenziate nel corso delle precedenti ispezioni e mai sanate".Secondo quanto rilevato dagli investigatori e dalla Procura, esisterebbero "situazioni di pericolo concreto e gravi carenze sia sotto il profilo igienico-sanitario che sotto quello della prevenzione degli infortuni sul luogo di lavoro". Contemporaneamente i carabinieri stanno notificando 33 avvisi di garanzia nei confronti di medici, dirigenti e responsabili di settore dell'ospedale civile. I reati contestati vanno dall'abuso d'ufficio all'illecito stoccaggio di rifiuti speciali, al mancato rispetto delle normative antinfortunistiche e sanitarie. La Procura precisa che le prestazioni sanitarie non sono sospese. La legge inoltre obbliga il commissario straordinario del Nas di Vibo Valentia a provvedere all'adeguamento strutturale entro 30 giorni.

CONCORSO?

Vince il concorso a Medicina
ma è laureata in Lettere

di MARINO BISSO E CARLO PICOZZA


ROMA - Et voilà, dal cilindro di un docente a contratto escono i nomi dei vincitori di due concorsi per tre posti da ricercatore. Accade prima che si svolgano le prove. Teatro: la facoltà di medicina dell'università Cattolica del Sacro Cuore. Così, quei concorsi che appaiono pilotati, finiscono nel mirino delle indagini coordinate da Maria Cordova, procuratore aggiunto di Roma. La previsione centrata e non solo: a incuriosire gli inquirenti, ci sarebbero i titoli dei vincitori. In particolare, il possesso di una laurea in lettere per un concorso in medicina legale vinto dalla figlia di un ordinario della facoltà e componente del consiglio di amministrazione dell'ateneo. 

Gli inquirenti vogliono chiarire se le prove sostenute da diversi aspiranti ricercatori per l'istituto di Medicina legale dell'università Cattolica del Sacro Cuore siano state decise anzitempo. In anticipo, come le previsioni di un candidato escluso. I carabinieri della sezione di palazzo di giustizia hanno concentrato le indagini proprio sul concorso svolto per la nomina di un ricercatore a Medicina legale e vinto da una candidata con una laurea in Lettere. 

Il sostituto procuratore Maria Cristina Palaia ha disposto nei giorni scorsi l'acquisizione della documentazione inerente la selezione. L'inchiesta, al momento contro ignoti, è scattata dopo alcuni esposti. In particolare quelli di uno dei candidati che aveva partecipato alle due selezioni e previsto i risultati delle prove. E per dare maggiore valore probatorio ai suoi pronostici, aveva inviato una lettera al ministro dell'Università e della Ricerca con i nomi dei futuri vincitori, quando ancora non si conoscevano numero e identità dei concorrenti. In effetti, su sei candidati, ha centrato il nome dei due fortunati. 

A tutta risposta, dal ministero è arrivata al docente a contratto la comunicazione che le sue segnalazioni erano state girate alla magistratura. E adesso, con la procura di Roma, a occuparsi del caso sono anche i giudici del Tribunale amministrativo regionale del Lazio. 

Le indagini dei pm tendono a chiarire se il possesso di una laurea in lettere per un concorso in Medicina legale, sia titolo adeguato. Tanto più che le prove vertevano sugli accertamenti dell'autopsia. Certo, nel bando la Cattolica chiede che i candidati sappiano anche di Bioetica clinica. Ma proprio sulle parole sembra consumarsi l'equivoco. E la vittoria del concorso. La candidata scelta, infatti, ha sì un curriculum orientato sulla Bioetica ma non, naturalmente, su quella clinica. I magistrati vogliono far luce sulla regolarità delle prove e sulle procedure. 

E sciogliere ogni dubbio sui possibili vantaggi derivanti dalla parentela stretta della vincitrice con un prof di Medicina che siede anche nel cda dell'università. 
Ora il candidato escluso dopo cinque anni di insegnamento si sfoga: "Non è la prima volta con lo stesso presidente di commissione: anche l'anno scorso fui l'unico escluso in un concorso per dottorato in Scienze medico-forensi pur essendo il solo ad avere in tasca la laurea in Medicina". (da repubblica.it, 27 ottobre 2008) 

SUGGESTIONE IPNOTICA?

Re dell´ipnosi
violentava le anoressiche

di Marino Bisso
L´ex primario di Villa San Pietro condannato a 5 anni e mezzo
Curava con l´ipnosi le pazienti anoressiche, le addormentava sul lettino dell´ospedale e poi abusava di loro. È stato condannato anche in appello l´ex primario di chirurgia dell´ospedale Villa San Pietro nonché docente universitario di tecnica chirurgica e grande studioso dell´ipnosi, da lui utilizzata per interventi in sala operatoria senza ricorrere all´anestesia. Il professore Aldo Antonino Sodaro, 75 anni, specializzato nella cura dell´anoressia, è stato condannato a cinque anni e mezzo. I giudici della terza sezione penale della corte d´appello, pur riducendo la pesante condanna rimediata in primo grado nel 2003 (8 anni di reclusione) hanno creduto alla tesi dell´accusa.

Le violenze denunciate risalirebbero agli inizi del Novanta quando Sodaro, in servizio presso l´ospedale romano sulla Cassia, si sarebbe «congiunto carnalmente» con due pazienti e avrebbe indotto altre cinque a commettere atti di libidine su se stesse o su di lui approfittando «della loro malattia di mente» o «dell´incapacità di resistergli a causa delle loro condizioni di inferiori psichica, da lui stesso aggravate mediante suggestione ipnotica» o, comunque «adottando una condotta insidiosa e fraudolenta (simulazione di atti terapeutici) o improvvisa, tale da non rendere possibile un´adeguata difesa».

Fu proprio la denuncia presentata da una ex paziente, poi seguita da altre donne, a determinare le indagini del pm Marcello Cascini anche se soltanto due, attraverso gli avvocati Antonio Cardamone e Marcello Di Sante, hanno trovato la forza per costituirsi parte civile. Le accusatrici di Sodaro, che avevano all´epoca tra i venti e i trenta anni, si trovavano tutte in una situazione psicologica di estrema debolezza. La maggior parte soffriva di grossi problemi di anoressia, qualcuna era alle prese con crisi di ansia e ripetuti stati di panico. Per la difesa, rappresentata dagli avvocati Franco Coppi e Vincenzo Crupi, il racconto delle parti offese, da inquadrare come espressione di una patologia di gruppo, era frutto di un delirio erotico o di uno stato di allucinazione indotto dall´ipnosi.

Il professor Sodaro, la cui terapia prevedeva pressioni su alcune parti del corpo (tra l´ombelico e il pube) per stimolare le funzioni nervose, ha sempre respinto le accuse sostenendo di essere stato vittima delle fantasie di un gruppo di pazienti, in contatto tra di loro, che avrebbero travisato la realtà. Invece, per i giudici, che si sono serviti anche di una perizia collegiale, le accuse contro il medico hanno un fondamento di verità, anche se pronunciate da pazienti tuttora con problemi e disturbi.(DA REPUBBLICA.IT 27 OTTOBRE 2008)

domenica 26 ottobre 2008

STATO VEGETATIVO

Errore al parto, maxi risarcimento

La Spezia,bimba vive da vegetale:4 mln

Il tribunale civile della Spezia ha emesso una sentenza a favore di una bambina nata invalida al 100% a causa di un errore al parto. Per il danno morale e biologico la Asl 5 dovrà risarcire la famiglia con 4 milioni e 200mila euro. La bimba, che ora ha 15 anni, è in stato vegetativo dalla nascita in conseguenza delle sofferenze patite nel travaglio.

Secondo quanto stabilito, alla nascita, la notte del 25 maggio del 1993 all'ospedale di Sarzana fu commesso più di un errore. Si scelse di non procedere con un parto cesareo, malgrado il travaglio fosse difficile. Venne utilizzata una ventosa e non fu intubata la piccina appena nata. 

Per il giudice, la ricostruzione di quelle drammatiche ore mostra che l'assistenza fu "deficitaria". E non solo: già prima, malgrado le sette ecografie fatte, non fu ben colto il "quadro complessivo", che avrebbe dovuto far presagire le difficoltà. 

La sentenza è parziale perché non quantifica ancora i danni patrimoniali. L'invalidità ha infatti privato Chiara della possibilità di lavorare, e ha costretto la mamma a licenziarsi per starle vicino. (da tgcom 26 ottobre 2008)

martedì 14 ottobre 2008

IL DISASTRO DELLA THYSSENKRUPP

Thyssen,pm:"Fu omicidio volontario"

"La politica aziendale era rischiosa"

Udienza preliminare davanti al gup di Torino per la strage della Thyssenkrupp. Sul banco degli imputati i vertici del colosso dell'acciaio. Dall'altra parte i pm che nella loro requisitoria hanno lanciato pesanti accuse: "Il rogo che ha causato la morte di 7 operai è frutto di una politica aziendale, tutti sapevano che nello stabilimento di Torino si correvano dei rischi". Con queste motivazioni si è chiesto il rinvio a giudizio per omicidio volontario.

Ad essere chiamati in causa sono sei dirigenti più la stessa multinazionale (nella veste di persona giuridica) perché, come ha precisato il procuratore Raffaele Guariniello, "i reati sono stati commessi nell'interesse della società". Lo dimostrano, per l'accusa, gli elementi illustrati dal pm Francesca Traverso. Nel febbraio del 2007, qualche mese dopo il rogo che devastò uno stabilimento in Germania, la Thyssenkrupp convocò una riunione per parlare del problema incendi.

Incalzata anche dalla compagnia assicuratrice, la dirigenza stanziò dei fondi per opere di miglioria. Che a Torino, però, non furono eseguite: la sede era sul punto di essere trasferita a Terni. Via da una città che, in un memorandum interno sequestrato dalla guardia di finanza, viene dipinta come un luogo difficile per una fabbrica: una "culla delle Brigate Rosse", dove i maggiori sindacalisti provengono dalla "scuola torinese filocomunista" e dove il magistrato Guariniello conduce indagini "controverse" ostentando "intransigenza" verso le industrie.

Ma non è stato il trasloco in Umbria a far chiudere la sede: è stato l'incendio del 6 dicembre, quello che per l'accusa si doveva abbondantemente prevedere. Quando la pm Laura Longo ha ricostruito l'accaduto, le mamme e le sorelle delle vittime sono uscite dall'aula: "Non ce la facciamo ad ascoltare come sono morti i nostri cari".

L'azienda: colpa degli operai
Nel memorandum, scritto una decina di giorni dopo, la colpa dell'incidente viene attribuita agli operai. C'era un nastro che scorreva irregolarmente spandendo scintille ma l'allarme non scattò: forse il personale non era al proprio posto. "Una squadra attenta (non era per niente stressata perché non c'era produzione in corso: era concentrata a fare una pausa) avrebbe dovuto accorgersene. Un'azione tempestiva avrebbe potuto evitare il primo incendio". E' possibile che la linea difensiva dell'azienda, al processo, sarà completamente diversa, meno dura. Ma il documento, in aula, è stato brandito da Sergio Bonetto, uno degli avvocati di parte civile, per lanciare strali contro la multinazionale.

L'imputazione più grave, l'omicidio volontario con dolo eventuale mossa all'ad Harald Espenhahn, potrebbe portare la causa - e sarebbe la prima volta in Italia per un incidente sul lavoro - in Corte d'Assise, come i delitti di mafia o terrorismo. L'avvocato Cesare Zaccone, dello staff difensivo, si dice perplesso: "Una Corte non è strutturalmente attrezzata a fronteggiare reati come questo. Potrebbe trovarsi in difficoltà". Non è escluso che diversi imputati chiedano il rito abbreviato. (da tgcom 14 ottobre 2008)

venerdì 10 ottobre 2008

ESERCIZIO ABUSIVO

Brescia, chiuso centro cura abusivo

Era gestito da falso medico cinese

Un centro di cura clandestino gestito da uno pseudo medico cinese è stato scoperto dai carabinieri del Nas di Brescia nel centro della città. Il poliambulatorio è stato chiuso mentre il cittadino cinese e il proprietario dell'immobile sono stati denunciati per l'esercizio abusivo della professione medica, detenzione e commercio di farmaci non conformi, importazione illegale di farmaci e smaltimento illegale rifiuti sanitari potenzialmente infetti. (da tgcom)

MORTE IN CUSTODIA

Doveva essere processato per direttissima. Disposta l'autopsia
Georgiano 25enne trovato morto in Questura
Sorpreso a rubare con due connazionali, ieri sera era stato messo in una cella singola. Nessun segno di violenza sul corpo
MILANO - Un ragazzo georgiano di 25 anni, Georgi B., senza fissa dimora, è morto nella notte in una camera di sicurezza della Questura di Milano. Ad una prima analisi si tratterebbe di decesso per cause naturali. Il ragazzo era giunto in Questura ieri verso le 20 e posto in una camera di sicurezza singola, dopo essere stato fermato per aver tentato di rubare Mp3 e altre apparecchiature elettroniche alla Feltrinelli di corso Buenos Aires con altri due connazionali.
LA SCOPERTA - Secondo una prima ricostruzione, stamani quando gli agenti hanno aperto la stanza per prelevare il ragazzo e portarlo in tribunale dove doveva essere processato per direttissima, lo hanno trovato cadavere. Sono in corso i rilievi del medico legale e del magistrato. La vittima non ha nessun segno di violenza sul corpo. Sarà l'autopsia ad accertare le cause del decesso.
09 ottobre 2008 (da corriere.it 9 ottobre)

giovedì 9 ottobre 2008

CASA PER ANZIANI

Roma: casa per anziani abusiva, 4 denunciati

09 ott 12:36 CRONACHE

ROMA - Pagavano una retta mensile di 1500 euro ma la casa di riposo era completamente abusiva, priva di autorizzazioni e assistenza medica qualificata. Quattro le persone denunciate: un 60enne romano, un 38enne e di una 36enne di Ardea e di una 36 enne romena, tutti incensurati. Gli anziani ricoverati erano 15. I carabinieri di Ardea hanno sequestrato la struttura, un villino unifamiliare. (Agr)

martedì 7 ottobre 2008

QUESTI SONO FUTILI MOTIVI!

L'uomo si era fermato a fare pipì in alcuni cespugli vicino al cancello di un bar. Il proprietario gli ha sparato

ALESSANDRIA - Un banale litigio sarebbe all'origine dell'omicidio avvenuto lunedì pomeriggio a pochi chilometri da Tortona. Daniele Picchi, 42 anni, autista abitante a Pavia e dipendente di una ditta di Stradella, sarebbe stato ucciso perchè si era fermato a urinare vicino ad alcuni cespugli, in una piazzola adiacente lo snack-bar 'La Capitania'. Arrestato il titolare del locale, Michele Maggio, 34 anni.

LA DINAMICA - Secondo la prima ricostruzione fatta dai carabinieri, nel pomeriggio il barista stava verniciando con il padre una cancellata della loro casa, che è vicina al bar. Picchi è arrivato con il camion, si è fermato a bordo strada ed è andato a fare pipì vicino ad alcuni cespugli in fondo allo spiazzo. Quando il barista lo ha visto, è nato un litigio a distanza. Rientrato in casa a prendere la pistola, Michele Maggio avrebbe sparato per paura. Sembra infatti che, poco prima di fare fuoco, abbia visto il rivale mettere una mano in tasca come se volesse prendere qualcosa. La vittima è stata colpita alle gambe e alla schiena. Il barista lo ha trascinato dietro a due contenitori per i rifiuti e ha chiamato il 118, ma per l'uomo non c'è stato nulla da fare. (da corriere.it 7 ottobre)

sabato 4 ottobre 2008

IN CARCERE DONNA DI 76 ANNI

UN ANNO PER UN REATO DEL 1997, ARRESTATA 76ENNE

Una donna di settantasei anni e' stata arrestata e condotta in carcere perche' deve scontare un residuo di pena di un anno e dieci mesi per il reato di estorsione commessa ai danni di un familiare nel 1997. Antonietta Di Bona e' stata raggiunta questa mattina da una misura restrittiva eseguita dai carabinieri della compagnia di Casal Di Principe, nel casertano. L'anziana, secondo quanto si e' appreso, non ricordava nemmeno il reato commesso piu' di dieci anni fa e quando si e' vista giungere i militari a casa per notificare il provvedimento e' rimasta piu' che stupita. Ora trascorrera' in carcere quanto meno questa notte.


(03 ottobre 2008)

Le altre news

sabato 27 settembre 2008

TRAUMI CRANICI

http://www.medscape.com/viewarticle/581036?src=mpnews&spon=12&uac=23101PN
Il Governo americano rivaluta le rendite per le TBI (lesioni cerebrali traumatiche) riportate dai soldati nelle zone di guerra (Afghanistan, Iraq, ecc.), ed in particolare per le lesioni da scoppio che comportano esiti modesti (irritabilità, scarsa attenzione, sonnolenza, ecc.), ma che possono influire molto sulla qualità della vita e sulla capacità di lavorare e produrre reddito.
Ho sempre sostenuto che le lesioni del cervello, dalle più gravi alle minori, dovrebbero ricevere, nelle nostre tabelle valutative, un trattamento migliore, perchè i nostri cervelli sono noi stessi, ed anche modeste alterazioni funzionali influiscono molto su ciò che siamo. Auspico dunque un simile trattamento per la valutazione delle cosiddette (un tempo) sindromi soggettive del traumatizzato cranico, tanto vicine alla simulazione cosciente da essere spesso trattate come tali. Sono certo che se avessimo tempo, persone e denari per accertamenti migliori con le tecniche delle neuroscienze, avremmo delle sorprese. 

giovedì 25 settembre 2008

NUOVI SCHIAVI

Immigrazione: nigeriani spacciano minorenne per figlia loro, arrestati

25 set 06:50 CRONACHE

AGRIGENTO - Avrebbero tentato di far entrare in italia una minorenne spacciandola per figlia loro con l'intenzione, invece, di avviarla sul mercato della prostituzione. In manette una coppia di nigeriani sbarcata illegalmente a Lampedusa. Si tratta di un uomo di 30 anni e una donna di 28, che avrebbero ricevuto 30mila dollari per far giungere in Italia la ragazzina. (Agr)

Ricorderete che fu proprio una situazione analoga a questa che indusse il prof. Jeffries a testare la sua tecnica del DNA profiling, che ha dato luogo alla più importante applicazione del DNA in sede medico legale. Solo che in quel caso (amministrativo e non giudiziario) la ragazzina era davvero la nipote della signora che l'accompagnava. 

martedì 23 settembre 2008

ERRORI MEDICI

Fazio, istituiremo Agenzia di valutazione contro errori medici
Roma, 22 set. (Adnkronos Salute) - "Abbiamo in mente di istituire un'Agenzia nazionale 'ad hoc' per la valutazione dei problemi del Ssn. Un ente terzo che dovrà avere il compito di vigilare anche sugli errori medici e sui casi di malpractice". Ad annunciarlo è il sottosegretario al Welfare, Ferruccio Fazio, intervenuto telefonicamente a 'Repubblica Radio Tv', nel corso di una trasmissione in cui si è ritornati sulla dichiarazioni del ministro della Pubblica amministrazione e Innovazione, Renato Brunetta, che nei giorni scorsi si è pronunciato sulle singole capacità dei chirurghi e sulla necessità della pubblicazione dei loro curricula su internet. Dichiarazioni che il sottosegretario Fazio ha ritenuto "infelici nella forma, ma condivisibili nella sostanza". Perché, ha spiegato Fazio, "è necessario fornire ai cittadini più strumenti possibili per una migliore valutazione dei servizi sanitari". Una soluzione avanzata dal sottosegretario è appunto quella dell'istituzione di un'Agenzia di valutazione 'ad hoc'. "Certo sarà importante - ha sottolineato Fazio - stabilire come regolamentare l'Agenzia. Le valutazioni, ad esempio, dovranno riguardare non il singolo medico, ma la struttura sanitaria nel suo complesso. Solo così - conclude Fazio - si può migliorare la qualità delle prestazioni e l'appropriatezza delle cure". Alla trasmissione è intervenuto anche il presidente della Società italiana di cardiochirurgia (Sic), Ettore Vitali, che ha fatto notare al sottosegretario quanto le nuove norme sui turni di riposo dei medici possano influire sui casi di malpractice. "Norme che, assicura Fazio, l'Agenzia di valutazione potrebbe anche rivedere".

domenica 21 settembre 2008

GUARINIELLO E LA CINA

La Cina, nell'immediato periodo dopo le Olimpiadi, sta avendo una serie di rovesci ambientali e industriali. Questo ci riguarda in quanto tutti hanno l'obbligo etico di portare aiuto in caso di necessità. Dovremmo farlo. Ricordate "Un mandarino per Teo"?
La Cina però non sorveglia abbastanza le proprie esportazioni. Più di una volta ho invocato il dr Guariniello di effettuare indagini su giocattoli, strumenti, ecc. importati dalla Cina, e giudicati pericolosi. Ora si tratta del latte, ma a quanto pare non riguarda l'Italia, almeno spero. Il fatto è che sia il latte liquido sia il latte in polvere contengono melamina, una sostanza tossica che dovrebbe migliorare il contenuto proteico del latte. In Cina sarebbero già morti quattro bambini e migliaia sarebbero malati. 
Dottor Guariniello, è proprio sicuro di voler continuare a fare il sostituto procuratore? Io penso che Lei sarebbe molto più adatto per un sottosegretariato di alto contenuto tecnico, come quello del dr Bertolaso.

sabato 20 settembre 2008

COME RINGIOVANIRE LE SCATOLETTE

E' la forma più semplice di truffa. Non vedo come si possa dimostrare l'età di una scatola di pomodori, tanto per dire. Si toglie l'etichetta e se ne mette un'altra, e chissà quante di queste scatolette ho in casa (carne in scatola, tonno, pomodori) e quante confezioni (come si valuta l'età di un pacco di spaghetti? o di una bottiglia di minerale naturale? quella frizzante no, dopo qualche mese le bollicine sono scomparse, ecc. ecc.).

Bari: prodotti scaduti rietichettati e venduti

20 set 09:09 CRONACHE

BARI - In un capannone nella zona industriale di Gioia del Colle, in provincia di Bari, i carabinieri del Nas hanno trovato e sequestrato 31 tonnellate di prodotti alimentari scaduti e invasi da topi e parassiti. Nel corso dell'indagine e' emerso anche che salumi, formaggi, pasta, farina, vino e altri alimenti, destinati a supermercati e ristoranti del barese, venivano rietichettati con una nuova data di scadenza e venduti. (Agr)

venerdì 12 settembre 2008

MORTE IN CUSTODIA

Velletri, detenuto muore dopo violenze
Antigone: picchiato dalla polizia, fare chiarezza

Il carcere di Velletri a contrada Lazzaria (foto Luciano Sciurba)

ROMA (12 settembre) - Sarebbe stato picchiato dalla polizia municipale di Velletri. E poi condotto in carcere, con l'accusa di resistenza a pubblico ufficiale. Si tratta di un detenuto tossicodipendente malato di cirrosi. Secondo quanto denuncia l'associazione "Antigone", che si batte per i diritti nelle carceri, in cella le condizioni dell'uomo si sarebbero aggravate. Fino alla morte, sopraggiunta subito dopo il trasporto in ospedale.

L'arresto dell'uomo sarebbe avvenuto alcuni giorni fa. Dopo essere stato fermato, sostiene l'associazione, il giovane è stato violentemente picchiato. In carcere sarebbe anche stato visitato dal medico del penitenziario, il quale il giorno dopo avrebbe constatato l'aggravarsi del suo stato di salute.

Patrizio Gonnella, presidente di “Antigone", chiede con tono deciso «un intervento delle autorità amministrative affinché facciano chiarezza sull'episodio». E poi  annuncia: «Segnaleremo il caso agli organismi internazionali che si occupano di tortura».

«Notizia di gravità inaudita». A raccogliere l'appello di Gonnella è Luigi Nieri, assessore al Bilancio, programmazione economico-finanziaria e partecipazione della Regione Lazio. «La notizia segnalata dall'associazione, se corrisponde al vero, è di gravità inaudita». Poi Nieri commenta: «E' dovere di chiunque abbia un ruolo istituzionale fornire chiarimenti sulla vicenda. Se i fatti corrispondessero a verità sarebbe evidente il nesso con un clima di violenza e di intolleranza che si respira nell'aria a causa di irresponsabili opzioni politiche della destra al governo. Auspico - conclude l'assessore - che si faccia luce sull'episodio, tanto più che come sempre la vittima non pare essere un pericoloso criminale, bensì una persona rispetto alla quale era prioritataria un'azione di sostegno sociale». (da ilmessaggero, 12 settembre)

giovedì 11 settembre 2008

COGLIONI!

Tè allucinogeno in Valtellina Raffica di malori tra i giovani

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Sondrio - Una nuova droga allucinogena si affaccia sul mercato valtellinese e già sta lasciando i primi preoccupanti segni: numerosi giovani si sono sentiti male e sono dovuti ricorrere alle cure mediche. Si tratta di un tè allucinogeno ritenuto dagli esperti particolarmente pericoloso.

L’ultimo caso di una certa gravità risale a domenica scorsa quando un ragazzo di 20 anni, dopo aver bevuto una infuso di tè allo stramonio, è stato assalito da una forte nausea. I genitori, preoccupati, hanno chiesto l’intervento del 118. Il ragazzo è stato portato in ospedale e dopo una lavanda gastrica ricoverato in Rianimazione. Le sue condizioni sono poi migliorate, mentre i medici hanno inviato campioni del suo sangue al centro veleni di Bergamo per alcune analisi mirate. Secondo quanto si apprende, questo sarebbe solo il caso più grave mentre non meno di una decina sarebbero le persone finite ’semplicementè al pronto Soccorso.

"Questa droga rappresenta la nuova frontiera dello sballo in Valtellina", spiegano le forze dell’ordine. Il tè allucinogeno non è una novità, è conosciuto da secoli. Proprio in questo periodo dell’anno vi è la sua fioritura e ciò coincide con l’attuale impennata di malori per la sua assunzione. (da ilgiornale.it, 11.9.08)

GIPF

Ricevo dalla prof. Rossana Cecchi, che tutti ringraziamo, notizia degli atti del convegno di Perugia.

Carissimi Colleghi ed Amici del G.I.P.F.,
sperando che la presente vi incontri rilassati e sereni dopo le “meritate” vacanze, vi informo che sono disponibili gli atti del Convegno del GIPF di Perugia.
Anche questa volta, nonostante molti problemi, purtroppo indipendenti dalla nostra volontà, che ne hanno ritardato la pubblicazione, il Gruppo è riuscito ad avere gli atti del proprio Convegno Nazionale, cosa che mi sembra non priva di rilevanza. 
Coloro che ne hanno già fatto richiesta, riceveranno il testo all’indirizzo da loro indicato. Qualora, per qualche disguido, gli atti non dovessero pervenire, si prega di reiterare la richiesta. 
E’ ovvio che la Società Editrice Universo è a disposizione per l’invio di copie a chiunque ne volesse ancora fare richiesta, la quale potrà essere inviata al mio indirizzo di posta elettronica. 
Colgo l’occasione per ricordarvi che il congresso SIAPEC di Bari (26 settembre p.v.) prevede una sessione del gruppo di patologia cardio-vascolare con il contributo del GIPF (v. allegato) che potrebbe essere di interesse per molti di voi. 

Sperando di potervi al più presto dare notizie su un prossimo seminario del Gruppo, vi saluto cordialmente e vi auguro un buon rientro nella “routine”.

Prof. Rossana Cecchi

Segretario G.I.P.F.