martedì 27 febbraio 2007

VIOLENZA SULLE DONNE

Le cronache di ogni giorno offrono numerosi esempi di violenza sulle donne, ma tali esempi rappresentano solo una modesta percentuale di ciò che veramente accade e che viene taciuto per ragioni personali. E' perciò impossibile contare e classificare tutte le soperchierie che sono compiute a danni dell'altra metà del cielo. L' ISTAT ha il compito istituzionale di fare certe cose, e l'ha fatto anche in questo caso
http://www.istat.it/salastampa/comunicati/non_calendario/20070221_00/
Vai a questo sito, se vuoi leggere ed esaminare le tabelle.

domenica 25 febbraio 2007

VALVOLE CARDIACHE DIFETTOSE

Condannato un primario cardiochirurgo per corruzione nell'acquisto di valvole cardiche brasiliane rivelatesi poi difettose. Assolto dall'accusa di omicidi colposi plurimi, perchè la Corte ha ritenuto che il medico non fosse a conoscenza dei difetti delle valvole. Leggi qui http://www.repubblica.it/2007/02/sezioni/cronaca/valvole-molinette/valvole-molinette/valvole-molinette.html

venerdì 23 febbraio 2007

ACLM

Forse abbiamo bisogno anche noi di un sito come quello dell'American College of Legal Medicine, che trovi qui

https://www.aclm.org/Default.aspx

e che permette una vera discussione fra gli iscritti. Pensateci, non ne abbiamo neanche uno con le stesse caratteristiche.

Il sito dell'ACLM contiene anche una rivista elettronica. L'ACML pubblica anche una rivista cartacea, il Journal of Legal Medicine, che pochissimi conoscono, ma è la rivista che più si avvicina alle nostre.

giovedì 22 febbraio 2007

QUO USQUE TANDEM?

Fino a che età li dovremo mantenere, questi nostri figli?. Leggi cosa ne pensa la Corte di Cassazione.
22 feb 16:16
Cassazione: padre invalido dovra' continuare a mantenere figlio
ROMA - La Corte di Cassazione ha emesso una nuova sentenza che fara' discutere. Un padre invalido dovra' continuare a mantenere il figlio maggiorenne, nato da un matrimonio ormai finito, a meno che non possa provare la raggiunta autosufficienza economica del giovane. Gli ermellini della Suprema Corte hanno confermato la sentenza della Corte d'appello di Firenze, che aveva ridotto il contributo dovuto da un uomo al figlio stabilito al momento del divorzio. Il padre, invalido civile al 74%, vive con una pensione dell'Inps, e i problemi di salute ne hanno aumentato le spese. Secondo i giudici, benche' si possa "ragionevolmente presumersi, in base all'eta' del figlio, un inizio di autosufficienza economica, quanto meno parziale, di quest'ultimo", il padre dovra' comunque mantenere, seppur in maniera 'ridotta', il figlio 27enne. (Agr) (fonte: Corriere.it)

mercoledì 21 febbraio 2007

ERRORI IN MEDICINA

Provate a dirmi come le regole del post precedente avrebbero potuto evitare il trapianto di organi da cadavere di persona sieropositiva.

ERRORI MEDICI

Regole ministeriali e di altri per evitare gli errori medici
Le regole .
1. Adottare in ogni ospedale il Foglio Unico di Terapia (medico e infermiere).
2. Sottoporre a revisione le procedure usate in ospedale e negli ambulatori nei processi di prescrizione, trascrizione, allestimento, stoccaggio, preparazione, distribuzione dei farmaci e dei dispositivi medici, ponendo particolare attenzione ai passaggi a rischio di errore.
3. Attivare processi di formazione sulla sicurezza in cui coinvolgere tutti gli operatori sanitari interessati.
4. Attivare nelle Aziende Sanitarie organismi e protocolli di controllo dell'introduzione negli ospedali di nuove tecnologie e, in particolare, di dispositivi medici.
5. Diffondere l'uso di:
A. sistemi di distribuzione, prelievo e allestimento controllato di farmaci e di dispositivi medici,
B. sistemi di prescrizione informatizzata,
C. gestione dei trattamenti farmacologici basati sulla dose unitaria, privilegiando le tecnologie che dimostrino il miglior rapporto costo/efficacia.
6. Migliorare la tracciabilità dei farmaci (attraverso un utilizzo più efficiente del codice a barre) e attivare un sistema di tracciabilità dei dispositivi medici.
7. Attivare un registro nazionale del tipo "incident reporting" coordinato dal Ministero della Salute e dall'AI FA, per la registrazione e la valutazione di una serie limitata e predefinita di errori più frequentemente rilevati nel corso delle attività sanitarie.
8. Rendere obbligatorio l'utilizzo dello 0,05 per cento del budget assegnato alle Aziende Sanitarie per l'acquisizione di tecnologie di provata efficacia rispetto all'obiettivo di innalzare il grado di sicurezza delle pratiche sanitarie.
9. Introdurre l'obbligo per le Direzioni Generali delle Aziende Sanitarie di predisporre un Piano per l'innalzamento dei livelli di sicurezza delle attività sanitarie da inserire nell'Atto Aziendale e da aggiornare annualmente, modulato sulla base di linee guida appositamente predisposte dal Ministero della Salute e dall'AIFA.
10. Migliorare la comunicazione con il paziente/cittadino.

Ragazzi, proprio non ci siamo. Queste non sono regole, sono il libro dei sogni. Passeranno mesi, o anni per l’istituzione di linee guida (art. 9), per attivare il registro nazionale (figuriamoci!), o la prescrizione informatizzata, o i meccanismi di controllo. E poi chissà se funzioneranno.
Ci sono cose assai più semplici ed efficaci, per esempio lavarsi le mani fra una visita e l’altra, non entrare in sala operatoria se non si è sterili, isolare gli infettivi, fare a tutti la sierodiagnosi per HIV, HBV e HCV (anche se c’è una seria limitazione di legge per HIV, ma se non si fa vedete cosa poi succede), eccetera.
Succede con le “regole” quello che succede con le leggi: le regole ci sono, ma tutti se ne infischiano. Non ci dovrebbe essere bisogno di una regola per tenere puliti i pavimenti, o per isolare gli infettivi.
Insomma, ci vuole una maggiore diligenza, da parte di tutti gli addetti.
Lasciatevelo dire da uno che ha una casistica vastissima di responsabilità medica.

martedì 20 febbraio 2007

URANIO IMPOVERITO

URANIO IMPOVERITO

Missione nei Balcani/ Uranio impoverito, ancora una vittima
Lunedí 19.02.2007 17:07

Sale a 45 il numero delle vittime della cosiddetta Sindrome dei Balcani, dovuta a una presunta contaminazione da uranio impoverito. Lo evidenzia Domenico Leggiero, dell'Osservatorio militare, dopo la morte di un soldato avvenuta a Roma per un tumore forse provocato dall'agente nocivo. Il giovane, riferisce Leggiero, era un volontario dell'Esercito, più volte in missione nell'area balcanica, dalla quale era tornato affetto da Linfoma di Hodgkin. Non a caso - ha ricordato il responsabile dell'Osservatorio - "gli era stata riconosciuta la causa di servizio ma non aveva ancora preso un soldo".

Nonostante i militari italiani reduci dalla missione nei Balcani continuino a morire e ad ammalarsi, secondo le conclusioni stilate nel 2001 dalla Commissione presieduta dal celebre oncologo Franco Mandelli, non ci sono prove del nesso tra esposizione all'uranio impoverito e decessi per tumore.

Il militare deceduto aveva prestato servizio in particolare nel 19/o reggimento 'Guide' di Salerno, prendendo parte, ha ricordato Leggiero, "alla missione nella famigerata 'Tito Barrak' di Sarajevo che gli è stata fatale". Secondo il responsabile dell'Osservatorio sono "sono ben 13 le vittime tra i soldati che hanno prestato servizio nella caserma maledetta".

Eppure, malgrado questi dati inquietanti, la relazione conclusiva della commissione Mandelli nel 2001 ha stabilito che la "sindrome dei Balcani" non può essere provata. Il numero di neoplasie maligne rilevate sui soldati, spiegava l'equipe medica guidata dall'oncologo incaricata dal governo di indagare il fenomeno, è infatti "significativamente inferiore a quello atteso".

Mandelli ammetteva che fra i membri del contingente era stato riscontrato un eccesso di linfomi Hodking (9 rispetto ai 4 attesi sulla base delle statistiche), ma lo definiva "statisticamente non significativo". Troppo poco, quindi, per dire che quelle leucemie erano state provocate dall'uso di proiettili all'uranio impoverito durante le missioni. "Allo stato attuale tale risultato può essere dovuto al caso", concludeva tranquillizzante il medico, sollecitando però ulteriori accertamenti (fonte: Affari Italiani).

Mio commento. Sono troppo numerosi i casi di linfomi e leucemie tra i soldati che hanno prestato servizio nei Balcani, e che sono stati attribuiti all'uranio impoverito, materiale con il quale erano costruiti i proiettili. Credo proprio che sia il caso di procedere ad una indagine parlamentare.

PATERNITA' INCERTA

Il caso precedente riguardava una cameriera della Val Venosta, incerta fra 9 possibili padri, fra cui mezza squadra di calcio. Leggi qui http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2007/02_Febbraio/02/test_paternita.shtml

PATERNITA' INCERTA

TEST DI PATERNITA'

Sposata, chiede test di paternità a 13 uomini
La donna, una quarantenne con figli, ha fatto recapitare la richiesta anche ad alcuni politici locali
ISERNIA - Ha chiesto la prova del Dna per conoscere il padre di suo figlio. A 13 persone. Ma stavolta, contrariamente alla single protagonista di una vicenda simile accaduta in Alto Adige, l'iniziativa è stata adottata da una donna sposata, una 40enne con figli, che vive nell'hinterland di Agnone (Isernia). La richiesta è stata firmata da un legale e poi recapitata a 13 abitanti della zona, tra cui alcuni politici del posto.

POLITICI - Lo rivela il quotidiano regionale «Primo Piano». Alcuni dei politici interessati dal provvedimento, però, sarebbero pronti a non darla vinta alla donna e a rispondere legalmente alla richiesta da lei avanzata.
20 febbraio 2007 (fonte: Corriere.it)

Ragazze, non vi sembra di esagerare?

ORGANI DI SIEROPOSITIVA

ORGANI DI SIEROPOSITIVA

L'episodio «molto grave» all'ospedale di Careggi di Firenze
Impiantati organi di una sieropositiva
Erano stati espiantati da una donna di 41 anni. Per errore sono andati a tre pazienti toscani
FIRENZE - Gli organi espiantati da una donna di 41 anni, sieropositiva, sono stati impiantati su tre pazienti toscani. Un errore umano, all'origine dell'incidente giudicato dai sanitari «un evento estremamente grave», avvenuto all'ospedale fiorentino di Careggi. A rendere noto il fatto, a poche ore dall'emergere dell'errore, sono stati il direttore dell'Organizzazione toscana trapianti, Franco Filipponi, e il direttore sanitario dell'Azienda Ospedaliero Universitaria di Careggi Mauro Marabini
20 febbraio 2007 (fonte Corriere.it)
Non è la prima volta che succede. Purtroppo.

lunedì 19 febbraio 2007

UN PAESE DI TRUFFATORI

ANSA) - TARANTO, 19 FEB - I carabinieri del Nas di Taranto hanno arrestato 2 farmacisti e 10 medici per associazione per delinquere finalizzata a truffe al SSN. I carabinieri hanno scoperto che migliaia di bollini segnaprezzo di medicinali gia' spesati erano stati rubati da un deposito della locale Asl per poi essere ricettati da farmacisti e medici che con false ricette le riproponevano in pagamento. Il valore della truffa e' stato stimato in oltre 400 mila euro.

Non c'è proprio speranza per questo Paese, se appartenenti a categorie privilegiate si mettono a fare di queste truffe. Non mi consola il fatto che categorie ancora più privilegiate facciano truffe ancora più consistenti.

venerdì 16 febbraio 2007

DISCRIMINAZIONE GENETICA

Anche negli Stati Uniti si sta facendo strada l'idea di vietare la discriminazione genetica in ambito assicurativo. Leggi qui http://www.fiercehealthcare.com/story/genetic-discrimination-ban-gains-support/2007-02-15
Nei Paesi europei tale divieto esiste fin dalla Convenzione di Oviedo del 1997.

giovedì 15 febbraio 2007

OGM

Per essere continuamente aggiornato sugli OGM, vai qui
http://www.merid.org/fs-agbiotech/?gclid=CKX7qrGAsYoCFSgxZwodtQ6Tiw

ORGANISMI GENETICAMENTE MODIFICATI

La questione degli Organismi Geneticamente Modificati è di interesse mondiale, e non sarò certo io a contribuire a risolverla. Posso solo offrirti, caro Lettore, una breve panoramica dei problemi e della legislazione, che trovi qui
http://www.rfb.it/csa/links/ogm.htm
Se ne è occupato il Consiglio di Stato
http://www.ambientediritto.it/sentenze/2003/CdS/gen-giugno/Cds%202003%20n.1313.htm
e più recentemente anche la Corte Costituzionale
http://www.ambientediritto.it/sentenze/2006/Corte%20Cost/C.C.%202006%20n.116.htm

mercoledì 14 febbraio 2007

STORIELLA MEDICO LEGALE

Questa storiella mi è proprio piaciuta. (A= avvocato; T= teste medico legale)

(A) "Dottore, prima di eseguire l'autopsia, ha controllato la presenza del battito cardiaco?"
(T) "No"
(A) "Allora ha controllato la pressione del sangue?"
(T) "No"
(A) "Ha controllato se respirasse?"
(T) "No"
(A) "Allora e' possibile che il paziente fosse vivo quando ha cominciato l'autopsia?"
(T) "No"
(A) "Come puo esserne cosi' sicuro dottore?"
(T) "Perche' il suo cervello era in un contenitore sulla mia scrivania"
(A) "Ma e' tuttavia possibile che il paziente possa essere stato ancora vivo?"
(T) "Si', e' possibile che fosse vivo e che stesse facendo l'avvocato da qualche parte!"

MY WEBSITE

Visit http://www.freewebs.com/gvgiusti/

martedì 13 febbraio 2007


CONFLITTO DI INTERESSI

Ho conosciuto il prof. Giovanni Federspil quando, entrambi studenti, ma io un paio d'anni più giovane, prendevamo il treno delle 7.20 a Vicenza per andara all'università a Padova. Di certo Lui non si ricorderà di me, ma io l'ammiravo molto e poi ho seguito, sia pure alla lontana, la Sua carriera, e le Sue idee.
Questo parere del Comitato Nazionale per la Bioetica sul conflitto d'interesse nella ricerca biomedica e clinica è opera Sua. Leggilo. Qui http://www.governo.it/bioetica/pareri.html file pdf

ONCOLOGIA E CAMORRA

Qui http://espresso.repubblica.it/dettaglio-local/Camorra-arrestato-un-oncologo-minacci%C3%B2-un-perito-del-tribunale/1508241/6 è raccontata tutta la storia dell'oncologo napoletano (un professore associato) che minacciò un perito per avere una falsa diagnosi che permettesse alla sua assistita di uscire di prigione per motivi di salute. Naturalmente è una storia di camorra. L'oncologo è stato arrestato.

TOPI MAFIOSI

Mi è stato ricordato che, in un film di parecchi anni fa, di cui non ricordo il titolo (forse"mi manda Picone" o "pacco, contropacco..." o qualcosa del genere), veniva esattamente descritto come i topi facevano sparire i fascicoli processuali che si voleva far sparire. Bastava che un impiegato dell'archivio, ovviamente previo compenso, inserisse nel fascicolo, che si voleva far sparire, alcune "sottilette" di formaggio, e poi ci pensavano i topi a mangiare formaggio e fascicolo. Se non è vera, è certo ben trovata.

sabato 10 febbraio 2007

MALATI TERMINALI: OPZIONI TERAPEUTICHE

Le opzioni terapeutiche nei malati terminali sono queste:
1) insistere ed incrementare gli accertamenti e la terapia (accanimento terapeutico);
2) insistere con la terapia;
3) limitarsi all'assistenza e alla terapia palliativa;
4) rinunciare a qualsiasi forma terapeutica;
5) accelerare la morte mediante farmaci consegnati direttamente al paziente o impiegati dal medico, o con altri mezzi.

L'opzione 1 configura l'accanimento terapeutico, che è vietato nel codice deontologico.
L'opzione 4 può configurare l'eutanasia passiva, vietata nel codice deontologico e nel codice penale.
L'opzione 5 configura il cosiddetto suicidio assistito ovvero l'eutanasia attiva su paziente consenziente o che non ha dato il consenso, per ragioni diverse. Questa opzione è vietata nel codice penale.
Soltanto le opzioni 2) e 3) non rappresentano un'attività medica vietata, dal codice deontologico e/o dal codice penale. Queste sono anche le opzioni accettate, o consigliate, dalle dottrine religiose, compreso l'insegnamento della Chiesa cattolica.
Il punto principale del dibattito etico attuale è rappresentato dall'opzione 4 e da parte dell'opzione 5, e cioè dalla liceità, in talune situazioni, dell'eutanasia passiva e/o attiva effettuata con farmaci. Nell'attuale dibattito, non si discute del suicidio assistito nè della eutanasia attiva con mezzi diversi dai farmaci. Si discute invece, in sostanza, se il malato terminale possa essere lasciato morire o aiutato a morire.
E' probabile che lasciar morire il malato (il "letting die" della letteratura anglo-americana) sia una pratica frequente negli ospedali, ed anche nei pazienti dimessi dall'ospedale per consentire loro di morire a casa, mentre a me sembra che l'aiuto a morire sia molto meno frequente in Italia. Dati certi non ve ne sono.
La mia personale posizione è che sia necessaria una disposizione di legge riguardante i malati terminali. Sono anche dell'avviso che essa debba essere meditata profondamente e che sia molto rigida.
Sul piano etico, il mio personale punto di vista è che il malato terminale debba essere lasciato in pace ("the right to be let alone") e non tormentato con terapie inutili, limitandosi il medico all'assistenza. Posso comprendere come, in rari casi, il malato possa essere aiutato a morire mediante la sottrazione/somministrazione di farmaci. Si tratta di una decisione dolorosa, ma che talvolta deve essere presa per non far soffrire troppo il malato. Ribadisco tuttavia la necessità di una disposizione di legge, la quale, tuttavia, non può riguardare quei casi in cui sia già stata accertata la morte cerebrale, perchè si tratta di soggetti già deceduti.

IL SENSO DI UMANITA'

La maggior parte dei delitti si possono capire, talvolta anche giustificare. Alcuni sono efferati e crudeli, contrari al senso di umanità. E non si possono capire, se non pensando all'indole malvagia del colpevole, come si esprime il codice penale, in termini un po' antiquati, ma molto comprensibili.
Quello che è accaduto ieri in Brasile è crudele e inumano: rapinatori di automobili hanno fatto scendere la madre e i bambini, ma uno è rimasto agganciato alla cintura di sicurezza, e i banditi sono ripartiti senza dargli il tempo di sciogliere la cintura. Hanno zigzagato per alcuni kilometri per far staccare il bambino e fuggire più velocemente. Il bambino è morto per i ripetuti traumi cranici. I banditi sono stati arrestati.
Episodi come questo portano a pensare ad una legislazione penale specifica per delitti caratterizzati da crudeltà e mancanza di senso di umanità, qualunque sia la tipologia del delitto.

domenica 4 febbraio 2007

I NUOVI VANDALI

Branchi di giovani maschi si aggirano per le nostre città, in cerca di qualcosa da distruggere. I più miti si accontentano di sporcare i muri. Poi ci sono quelli che incendiano le automobili durante la notte. Ci sono gruppi che vanno allo stadio, e, protetti dalla moltitudine, iniziano disordini e scontri con altri spettatori e con la Polizia. Infine, ci sono quelli che cercano gli scontri con la Polizia, motivandoli con ragioni politiche.
Li chiamo i “Nuovi Vandali”, anche se le azioni dei Vandali non erano immotivate, dato che il loro motivo era la conquista del territorio.
I Vandali hanno lasciato da tempo il teatro della storia, e ne rimane una traccia solo nel nome di una regione spagnola (l’Andalusia).
I Nuovi Vandali non lasceranno traccia alcuna in tempi molto brevi. Non c’è bisogno di nuove leggi né di proclami. E’ sufficiente che lo Stato faccia sentire su costoro la propria forza. E’ la forza dello Stato che impedisce queste prevaricazioni e queste distruzioni.

sabato 3 febbraio 2007



Di questa splendida immagine ignoro l'autore, e non posso chiedegli perciò il permesso di pubblicarla. Lo ringrazio, ed è quello che posso fare.

INCIDENTI ALLO STADIO

Ieri, prima durante e dopo la partita di calcio Catania- Palermo, sono scoppiati violentissimi tafferugli a Catania. http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2007/02_Febbraio/02/scontri.shtml
Un ispettore di polizia è morto, colpito da una bomba carta, e un agente è gravissimo, i feriti sono un centinaio.
Gina Ferrero Lombroso, la figlia di Cesare Lombroso, in un libro di tanti anni fa ci ha parlato della violenza negli stadi. Per primo ce ne ha parlato Procopio di Cesarea.
Quali siano le ragioni di queste esplosioni di violenza non so. Procopio pensava ad una rivolta finalizzata ad abbattere il potere imperiale, e ne aveva motivo. Fatte le debite proporzioni, potrei pensare la stessa cosa, anche se ho sempre in mente la curva a campana di Gauss.
Quanto alla terapia: all'epoca ci pensò Teodora, la moglie di Giustiniano, che impiegò le truppe scelte (i pretoriani) per domare la rivolta. Dopo di allora, non ci furono più disordini e scontri all'ippodromo.

TOPI MAFIOSI

Pare che gli archivi antimafia siano stati mangiati dai topi. Leggi qui http://espresso.repubblica.it/dettaglio-local/%C2%ABL-Antimafia-fermata-dai-topi%C2%BB/1495498/6
L'articolo citato descrive lo stato di abbandono degli archivi giudiziari, ma io comincio a pensare che anche i topi siano mafiosi, e selettivi circa il pasto. Vorrei invitare il ministro a mandare qualche ispettore. Oltre alla derattizzazione, naturalmente.