martedì 31 luglio 2007

INFANTICIDI

ANCORA!
notizia ANSA

2007-07-30 21:56
Caserta: autopsia neonato, soffocato
Nato vivo: la madre l'ha chiuso in busta, domani i funerali
(ANSA) - CASERTA, 30 LUG - Secondo l'autopsia il neonato trovato morto tra i rifiuti venerdi', nel casertano, e' stato soffocato - dalla mamma - con una busta.I risultati degli esami dei periti sono stati confermati anche dal racconto della giovane 23enne che l'aveva dato alla luce, a Maddaloni. Il Gip, ha convalidato l'accusa di infanticidio nei confronti della giovane. I funerali del piccolo saranno celebrati domani mattina, alle 10, nella parrocchia di S. Sofia a Maddaloni.


ANCORA!
dal corriere.it

30 luglio 2007
I carabinieri indagano per capire se il piccolo sia stato gettato ancora vivo
Cadavere di neonato trovato in un canale
Il corpicino è stato rinvenuto in un fosso che costeggia una via di campagna nel Padovano. Attesa per gli esiti dell'autopsia
PADOVA - Il cadavere di un neonato è stato trovato nelle acque di un canale che costeggia una via di campagna a Caltura (Padova). Secondo un primo esame, il piccolo sarebbe venuto alla luce appena alcune ore prima del ritrovamento. Solo l'autopsia, però, potrà stabilire se il piccolo era già morto al momento della nascita o se è stato gettato in acqua ancora vivo. Sul posto sono intervenuti i carabinieri e i vigili del fuoco che hanno recuperato il corpicino.
Ne ho abbastanza di chiacchiere, di vallette, di corone, di mele e quant'altro, e di soldi pubblici buttati via. Signor Stato, dobbiamo migliorare l'educazione delle persone e riformare una morale comune, e tornare ad essere un paese normale.

lunedì 30 luglio 2007

INFANTICIDI

30 lug 19:16
Usa: Maryland, trovati quattro cadaveri di neonati
OCEAN CITY (Stati Uniti) - La polizia di Ocean City, nello Stato americano del Maryland, ha trovato quattro cadaveri di neonati nell'abitazione di una donna di 37 anni. Numerosi agenti stanno scavando nel giardino della casa col timore di scoprire altri orrori. Christy Freeman, che gestisce un servizio di taxi e che viveva nella casa con il fidanzato e altri quattro figli, era stata ricoverata giovedi' scorso in ospedale a causa di un'emorragia. I medici, dopo aver trovato placenta e cordone ombelicale, ma non il neonato, hanno avvertito la polizia. Il cadavere del piccolo e' stato rinvenuto nel bagno, avvolto in una coperta. La donna e' stata subito incriminata per omicidio volontario, preterintenzionale e colposo. Oggi gli agenti hanno trovato i resti di altri tre bambini, tutti nati prematuri: due erano in un sacco delle immondizie, nella stanza da letto della donna, mentre il terzo feto e' stato trovato in una roulotte parcheggiata in giardino. (Agr)

INFEZIONI NOSOCOMIALI

INFEZIONI NOSOCOMIALI
Prima di scordarmelo, scrivo il link del New York Times http://www.nytimes.com/2007/07/27/us/27infect.html?em&ex=1185854400&en=98b809dde0d40d90&ei=5087%0A

Il NYT scrive di un dato dell'ospedale dei reduci di Pittsburgh. In quell'ospedale le infezioni da stafilococchi meticillino resistenti erano molto frequenti, e molti erano i morti per questa infezione contratta in ospedale, finchè qualcuno non ha avuto l'idea di obbligare medici e infermiere di lavarsi le mani passando da un paziente all'altro. Oltre ad altre procedure di disinfezione, naturalmente, e di prevenzione, di carattere molto semplice. E' bastato questo per ridurre drasticamente la infezioni da questo temutissimo germe.

Da anni vado dicendo, anche nelle relazioni peritali, che le infezioni nosocomiali sono per lo più trasmesse attraverso le mani dei medici e degli infermieri, e attraverso strumenti di uso molto comune in corsia. Non voglio dire che l'ospedale di Pittsburgh mi abbia dato retta, ma soltanto comunicare a chi mi legge che non avevo tutti i torti a dimostrarmi così noioso, e pregare i lettori che eventualmente dovessero ricoverarsi in ospedale di fare bene attenzione all'igiene dell'ambiente, delle cose, e delle mani delle persone.

SCHIZOFRENIA

SCHIZOFRENIA
Che la schizofrenia sia una malattia a carattere familiare, e quindi legata ad una struttura genica, è noto da decenni. Me l'hanno insegnato a scuola. Malintesi concetti a carattere sociale hanno affossato per anni queste idee, ma ora c'è un modello sperimentale: topi che hanno il gene DISC1 difettoso, e poi selezionati e allevati, o addirittura creati, mancano dell'enzima cui si debbono alcune modalità di comportamento tipiche della schizofrenia, della depressione maggiore, ecc. Naturalmente le associazioni animaliste insorgono. Per me è il primo segno di un reale progresso in psichiatria, e se mi permettete in accordo con quanto ho sempre sostenuto, fin da quando ero studente. Una volta o l'altra vi racconterò la storia. Intanto leggetevi questo testo http://schizophreniaforum.org/new/detail.asp?id=1344

Vi ricordo che in Europa la schizofrenia interessa l' 1-2% delle persone, più frequente nel Nord- Europa rispetto al Sud- Europa.

martedì 24 luglio 2007

INFERMIERE BULGARE

E' terminata la storia infinita della infermiere bulgare e del medico palestinese. Come ricorderete, nel 1999 le infermiere e il medico, che prestavano servizio nell'ospedale pediatrico di Bengasi, furono arrestati perchè accusati di avere volontariamente diffuso l'AIDS nell'ospedale pediatrico. Da allora fino ad oggi essi sono stati tenuti in carcere. Vi è stata una condanna a morte per fucilazione, ribadita nel giudizio d'appello e nel giudizio di legittimità. Essi denunciarono che la confessione fi estorta con la tortura, ed affermarono che la diffusione dell'AIDS si doveva alle pessime condizioni igieniche dell'ospedale. Solo dopo il versamento di un milione di euro per ciascuno dei bambini deceduti o infettati [non è noto chi abbia materialmente pagato]la condanna a morte è stata commutata nell'ergastolo. Grazie all'esistenza di un trattato fra Bulgaria e Libia, i condannati sono stati consegnati alla Bulgaria, per scontare la pena in quel paese.
Oggi, 24 luglio, i condannati sono stati imbarcati a bordo dell'aereo presidenziale della Francia e sono già arrivati in Bulgaria. Il presidente della Repubblica di Bulgaria ha affermato che quanto prima concederà la grazia.
Rimangono questioni in sospeso. Tra queste, la legittimità di estorcere denaro in questo modo, probabilmente per ritorsione sul pagamento effettuato dalla Libia per il disastro di Lockerbie, l'uso del processo penale a fini politici, chi abbia sborsato il denaro. Ci si augura che questo sia l'ultimo capitolo di una storia quasi decennale, e che la Jamairhia torni ad essere un paese del quale ci si possa fidare.

domenica 22 luglio 2007

SBALLO

L'articolo, del quale ti allego il file, è un articolo che non si doveva scrivere. Chiacchiere invece di fatti. Fatti che risalgono a due anni fa, e che sono certamente incompleti, perchè la misura del tasso alcolemico si fa troppo raramente, e in caso di incidente spesso soltanto sul morto. Se davvero vogliamo ridurre il numero degli incidenti stradali e dei morti negli incidenti stradali, una delle vie da battere seriamente è rappresentata dai controlli alcolemici con l'etilometro. Signori della Polizia e dei Carabinieri: mettete una pattuglia dotata di etilometro all'uscita delle discoteche, e controllate chi si mette alla guida. E' utile. Lo so che ci vogliono uomini, ma il numero dei Carabinieri supera le 100.000 unità, e i Poliziotti sono circa 70-80.000. Fateli bastare.
http://roma.repubblica.it/dettaglio/Lo-sballo-della-discoteca-due-morti-ogni-sabato-notte/1343035

ANORESSIA

Non è la prima volta che mi capita di verificare abusi di vario tipo su persone anoressiche. Questa volta, a quanto pare, ci sono anche gli abusi sessuali e l'esercizio abusivo della professione medica.
Come posso farvi capire che l'anoressia è una malattia seria e grave, per la quale si può anche morire. Non fatevi ingannare. Se non sapete dove andare, rivolgetevi all'Ordine dei Medici della vostra città e troverete le giuste indicazioni.
Leggi qui quel che è successo vicino a Como.
http://www.repubblica.it/2007/07/sezioni/cronaca/anoressia/sesso-suicidio/sesso-suicidio.html

EBBREZZA ALLA GUIDA

Sono decenni che noi medici legali lo diciamo. Ci siamo offerti anche per aiutarvi a fare i controlli, e qualche volta ci avete anche accettati. Ma quando capirete che i controlli bisogna farli? Una volta tanto che li fate, vedete quanti ubriachi trovate. Vorrei tanto vedere i dati per intero, e cioè: quanti controlli, quali livelli alcolemici, quali danni causati. Leggi qui
22 lug 09:08
Roma: ubriachi al volante, 19 patenti ritirate
ROMA - Diciannove patenti ritirate, 350 automobili controllate. Sono questi i numeri di un'operazione della polizia la scorsa notte ad Ostia. I giovani a cui e' stata ritirata la patente avevano eta' compresa tra i 20 e i 30 anni e sono stati tutti trovati al volante in stato di ebbrezza. (Agr)

I controlli li avete fatti a Ostia, dove ci sono molte discoteche. Il numero dei controlli è basso: se aveste controllato 3500 conducenti, gli sbronzi sarebbero stati 190. E se i controlli li aveste fatti in città, la percentuale degli sbronzi sarebbe stata più alta, perchè il ritorno a casa sarebbe stato più breve e quindi teoricamente meno pericoloso.
I controlli sono doverosi, e nel resto d'Europa ne fanno almeno cento volte più di noi.

PENA DI MORTE

22 lug 09:23
Iran: eseguite 12 impiccagioni
TEHERAN - Giustiziate tramite impiccagione dodici persone in Iran. Droga e stupro i reati per i quali erano stati condannati. Dall'inizio dell'anno a meta' luglio sono state eseguite oltre 110 condanne a morte. Lo ha riferito l'agenzia France Presse. (Agr)

TONSILLECTOMIA

21 lug 18:45
Salerno: morto dopo tonsillectomia, autopsia esclude legami
SALERNO - Non e' stato l'intervento di tonsillectomia a causare la morte di un ragazzo di 15 anni, deceduto giovedi' scorso all'ospedale di Polla, in provincia di Salerno, dopo essere stato ricoverato in condizioni disperate. Lo ha stabilito l'autopsia eseguita sul corpo del giovane, che ha escluso connessioni tra il decesso e l'intervento chirurgico, eseguito in una clinica salernitata alcuni giorni prima. (Agr)

Immagino si tratti di morte tardiva per emorragia dopo tonsillectomia, che raramente si può verificare alla caduta dell'escara. Evidentemente, se così fosse, il nesso causale esiste, ma non c'è la responsabilità del chirurgo.

venerdì 20 luglio 2007

IDROCEFALIA

Un uomo vive con un cervello grande come un uovo, apparentemente in modo normale. La scoperta è stata casuale. Il suo QI è 75, il QI verbale 84. Leggi qui http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2007/07_Luglio/20/cervello_piccolo.shtml

MALASANITA'

GASTROSCOPIA 20 LUGLIO 2007

20 lug 12:39
Malasanita': donna grave dopo gastroscopia, aperta indagine
LECCE - Una donna di 46 anni e' ricoverata in gravi condizioni al policlinico di Bari per una sospetta lesione all'esofago causata da una gastroscopia a cui si era sottoposta il 9 luglio scorso nell'ospedale di Scorrano, nel leccese. La Procura della Repubblica di Lecce ha aperto un'inchiesta ipotizzando il reato di lesioni colpose. La denuncia e' stata presentata dal figlio. La donna starebbe meglio anche se nei prossimi giorni dovra' essere sottoposta ad un nuovo intervento chirurgico, il terzo da quando ha fatto l'esame. La direzione generale dell'Asl di Lecce ha provveduto ad avviare un'inchiesta interna. I carabinieri hanno sequestrato la documentazione e la cartella clinica. (Agr)

CONVIVENTE OMOSESSUALE PARTE CIVILE

Un omosessuale è stato ucciso in casa da un rumeno. Il convivente ha chiesto di potersi costituire parte civile, e il GIP ha accettato, ritenendo documentalmente provato il rapporto di convivenza, ed il diritto all'eventuale risarcimento del danno. E' la prima volta che accade. E' aperta la possibilità di superare per via giudiziaria una legge che non arriva. Leggi qui la storia dal corriere.it
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2007/07_Luglio/20/gay_ucciso_compagno_parte_civile.shtml

lunedì 16 luglio 2007

vapori cancerogeni

Le gomme delle minimoto cinesi emettevano vapori cancerogeni, se suttiscaldate. Minimoto ritirate in tutta Italia. Dopo il dentifricio mortale, ora le gomme cancerogene. Dobbiamo stare assolutamente attenti con l'ambiente. Leggi dal corriere.it

16 lug 10:52
Vapori cancerogeni: sequestro di minimoto in tutta Italia
GENOVA - Le gomme surriscaldate emettevano vapori cancerogeni. Per questo la Guardia di finanza di Genova ha sequestrato presso un distributore di Roma un migliaio di minimoto cinesi gia' nazionalizzate, che presentavano anche numerose irregolarita' di tipo strutturale e meccanico come saldature difettose e una estrema facilita' a infiammarsi. La Procura di Genova ha emesso un provvedimento per cui le minimoto gia' commercializzate, si stima 13 mila esemplari, in tutta Italia siano ritirate dal mercato. (Agr)

ALIMENTI ADULTERATI

Il progetto è di depenalizzare i reati contro la salute pubblica. A mio parere, è un errore. Leggi il corriere.it


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16 luglio 2007
La depenalizzazione nella bozza del Codice di sicurezza alimentare
Vendere cibi adulterati non sarà più reato
Le nuove norme prevedono soltanto multe fino a 100 mila euro
MILANO — Le cozze infettate dal virus dell'epatite o, peggio, dal vibrione del colera potrebbero «costare» solo una multa a chi le alleva, pesca e offre in vendita ai consumatori. Da 10mila a 80mila euro al massimo, una volta provata la buona o cattiva fede dell'«inquinatore». Nessun reato penale, nessuna sanzione come il carcere, previsto dalla legge 283 del 1962 attualmente in vigore. La depenalizzazione è inserita nel nuovo Codice della sicurezza alimentare predisposto dal Dipartimento per la sanità pubblica veterinaria, la nutrizione e la sicurezza degli alimenti del ministero della Salute. La bozza del Codice (un decreto legislativo) è stata sottoposta all'esame delle Regioni e dovrà essere discussa al tavolo Stato-Regioni.
Verrebbero abrogate tutte le leggi in materia, accorpate e semplificate. Ma, sorpresa, al Capo VI, quello relativo alle sanzioni, sparisce l'azione penale. In soldoni niente più magistratura di mezzo, fatto salvo in caso di gravi intossicazioni o in caso di morte del malcapitato consumatore di cibo inquinato, adulterato, con un'etichetta non veritiera, e così via. Addio ai sequestri preventivi che scattano per ordine dei pm, come avvenuto nel caso di mucca pazza o delle acque minerali al cloroformio, del pane o della mortadella agli escrementi, dei tiramisù al botulino, del tè cinese al piombo o del miele agli antibiotici. E i famosi blitz dei carabinieri del Nas scatterebbero solo su richiesta di Asl o enti amministrativi.
Un alleggerimento per la magistratura? Senz'altro, ma anche un'arma in meno di prevenzione, perché la sanzione penale è un fortissimo deterrente. Un produttore di vino al metanolo non rischierebbe più il carcere ma una multa che, anche se alta (da mille a 100 mila euro in base al tipo d'illecito), potrebbe anche convenirgli rispetto al guadagno già fatto in modo fraudolento. E se ci scappa il morto? Allora subentra la magistratura (per reati come l'omicidio), ma una vittima non è certo prevenzione. Anzi è la prova di un fallimento nel campo della sicurezza alimentare. Senza contare che, senza informazione o sequestri, mentre si indaga di decessi potrebbero essercene altri.
Di che cosa si occupa la legge 283 destinata all'abrogazione? Solo nella prima metà del 2007, sono state oltre 150 le sentenze della Cassazione relative a reati contemplati proprio dalla 283. Ecco un drammatico elenco-esempio che riguarda reati da 283 commessi o finiti in giudicato negli ultimi 12 mesi: prodotti ayurvedici con troppo piombo o mercurio, tè cinese al piombo, miele agli antibiotici, bevande analcoliche ( soft drink) al benzene, acque minerali con cloroformio o con tetracloroetilene, molluschi e crostacei dell'Est «infetti», pesce fresco ricco di un parassita (anisakis) causa di gravi enterocoliti, animali allevati con ormoni, maiali alimentati con il cromo per renderne le carni più rosse (in apparenza più magre), salmone con additivi per renderlo più arancione, frutta e verdura ai pesticidi. Senza contare frodi come la vendita di prodotti surgelati spacciati per freschi o di cibi contenenti sostanze non indicate in etichetta, se non scaduti e riciclati.
Coinvolti nei reati produttori, importatori, venditori, ristoratori, mense e distributori. Soltanto sabato la procura di Torino ha aperto due inchieste: una su tonno fresco che presenta elevati tassi di istamina (potrebbe scatenarsi una crisi allergica anche in chi allergico non è), l'altra su 67 chili di pane fresco (sfornati da una panetteria di Torino) con escrementi di insetti e roditori.
Un'ultima annotazione: il punto 3 dell'articolo 64 del Capo VI del Codice punisce con una multa da 10mila a 100mila euro (la sanzione più alta prevista dal Codice) «chi comunica o diffonde anche a mezzo stampa informazioni suscettibili di creare panico o allarmismo tra i consumatori». Attenzione: non notizie false, ma solo suscettibili di creare allarmismo. Suona come un «bavaglio» all'informazione che, come è noto, è base della prevenzione e della capacità del consumatore di sapersi autotutelare.
Mario Pappagallo
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AMIANTO

L'amianto colpisce dopo molti anni, e non solo i lavoratori, ma anche le famiglie dei lavoratori (le mogli spazzolano i vestiti dei mariti che lavorano l'amianto)e gli abitanti dei luoghi. Casale Monferrato è la capitale del mesotelioma pleurico, oltre che sede dell' Eternit. La gente continua a morire anni dopo la chiusura della fabbrica. Leggi il corriere.it
16 luglio 2007
La storia della preside che ha fatto chiudere Eternit
Una vita contro l'amianto: «Malata anch'io»
A Casale Monferrato ci sono stati più di mille morti. Luisa Minazzi: «Non mi rassegno, lo Stato paghi le ricerche su questo tumore»
DAL NOSTRO INVIATO
CASALE MONFERRATO (Alessandria) — E quando succede, non sei mai pronto. Non puoi credere che sia davvero toccata a te. Una mattina di fine febbraio del 2006, la preside Luisa Minazzi si svegliò con un fastidioso mal di schiena, un dolore insistente appena sotto la scapola sinistra. Le tornò in mente l'operazione di scoliosi che aveva subito da piccola, si aggrappò a quello, che doveva fare. «È chiaro, avevo un pensiero che cercavo di ricacciare indietro. Mi sembrava una beffa cosmica. Pensavo che gli anni di lotta al "male grigio" producessero degli anticorpi. Che stupida».
Il mesotelioma pleurico se ne frega di chi sei. Qui a Casale Monferrato e nelle valli intorno alla colata di cemento che ha coperto l'Eternit, se ne frega di tutto. Con gli ultimi necrologi di luglio, sono stati superati i mille morti dall'inizio degli anni Ottanta. Una strage che passa sotto silenzio permanente. Luisa Minazzi siede dietro alla sua scrivania, da qualche mese è tornata al lavoro. Dirige le scuole elementari e dell'infanzia del secondo circolo di Casale. È una donna minuta, quasi austera nella sua sobrietà. Quella strage diluita nel tempo l'ha vissuta fin dall'inizio. «C'erano ex operai in pensione che mentre giocavano a bocce sentivano una fitta alla schiena. Andavano dal dottore e dicevano: "anduma propi mal". Già sapevano, rassegnati e increduli».
All'inizio degli anni Ottanta è stata una delle fondatrici di Legambiente a Casale. Cortei, picchetti e manifestazioni fino a quando, nel 1986, l'Eternit non venne chiusa. Nel 1995 divenne assessore all'Ambiente, e contribuì all'ordinanza con la quale si proibiva l'uso dei manufatti di Eternit sull'intero territorio. Nel casalese si continua a morire, oggi più di ieri. Se all'inizio erano solo gli ex operai Eternit, da un decennio il pulviscolo di amianto che galleggia nell'aria entra nei polmoni dei cittadini comuni. «Come quando in guerra cominciano a morire i civili», dice Bruno Pesce dell'Associazione vittime dell'amianto. Basta sfogliare il Monferrato, il bisettimanale locale che è costretto a tenere il conto. L'orafo di Valenza che una volta in pensione si era fatto la villa per far giocare i nipoti; la macellaia della frazione di Vignale che aveva passato la sua vita tra quarti di bue e campi; l'impiegato del Comune superstizioso che davanti all'Eternit non ci voleva passare, neppure dopo che nel 2001 è diventato un sarcofago di cemento. Gente che non centrava nulla con la fabbrica dei tumori. Solo, respirava quest'aria. Se ne sono andati con i polmoni pieni d'acqua, gonfi di morfina per non sentire il male.
Il mesotelioma ha anche trent'anni di latenza, ma quando arriva va di fretta. Nel 2005, il Senato francese ci ha messo solo quattro mesi per stilare un rapporto sulla catastrofe sanitaria dell'amianto, dicendo che il peggio deve arrivare, sborsando soldi per la ricerca sulle cure. Di questa catastrofe europea, Casale Monferrato è la capitale indiscussa. Ma non ne parla nessuno. È un silenzio, racconta Luisa Minazzi, che è penetrato nelle coscienze. «Ci sono indignazione e paura mischiate ad un atteggiamento fatalistico. Prima o poi arriva, e non ci si può fare niente».
Le statistiche dicono che nel Casalese una persona su tre sa di cosa morirà. Luisa ha seguito il suo personale calvario, tre biopsie, due cicli di chemio, asportazione della pleura e di un pezzo di polmone, altri cinque cicli di chemio. Alla fine di aprile ha finito le cure. E come prima cosa ha scritto al Monferrato. Una lettera per raccontare la malattia, e dire che non tutto è perduto. La donna che «combattendo il male credeva di averlo esorcizzato», si è messa a nudo in pubblico, per dare forza agli altri come lei. «L'ho fatto perché non è vero che si deve morire per forza. Lo so che non si guarisce, che ancora oggi ho un focolaio da tenere sotto controllo. Ma ci sono delle cure sperimentali, dei vaccini che in alcuni casi hanno già fatto scomparire del tutto il tumore. Servono i finanziamenti dello Stato per gli studi, e questo silenzio non aiuta certo a trovarli».
Il padre di Luisa faceva l'operaio alla Eternit. Se l'è cavata con l'asbestosi. Quand'era bambina, lei giocava in cortile con la sorella sui cumuli di polverino Eternit. «Chi poteva sapere? È una vergogna, quello che è stato fatto a Casale Monferrato. I responsabili dell'Eternit, che sapevano ma non hanno hanno fatto nulla, dovrebbero processarli all'Aja per crimini contro l'umanità ». Quest'anno, Luisa ha presentato denuncia al procuratore Raffaele Guariniello, che sta chiudendo un'inchiesta per disastro doloso nella quale sono indagati Thomas e Stefan Schmidhaeny, proprietari della multinazionale Eternit.
Ancora adesso, per alcuni è come se quei mille morti, amici, conoscenti, parenti, fossero figli di nessuno. I lavori di ricerca e rimozione del micidiale polverino e dei manufatti in Eternit ogni tanto si scontrano con piccinerie che sfociano nell'incoscienza. Il garage del palazzo dove vive Luisa ha ancora il suo bel tetto in Eternit. I condomini si sono opposti alla sua rimozione fino a quando non è arrivato il contributo del Comune. Prima, costava troppo. È contro tutto questo che Luisa ha voluto urlare. Ha accettato di mostrare il suo corpo, smagrito, ma ancora in forma. È tornata a scuola, lavora e combatte il male grigio. I finanziamenti pubblici per la sperimentazione sono la chiave per scardinare il silenzio, servono a dare una speranza, a lei e a chi vive tra queste colline.
«Il mesotelioma non è una piaga nazionale, è una piaga casalese. E allora cosa vogliamo fare? Andare avanti così, a contare i morti per i prossimi cinquant'anni, considerandoli come effetti collaterali e ineluttabili? Ci deve essere un'altra possibilità, non solo per me. Perché tutto deve finire con la morte? ». La domanda va girata a chi deve erogare questi finanziamenti. Lei si alza dalla cattedra con sguardo deciso, quasi aggressivo. «Lo so cosa pensa, è in imbarazzo. Non sa come salutarmi. Il mesotelioma, la diagnosi più infausta. Io credo che si debba combattere. Mi dica arrivederci, e non addio».