giovedì 31 gennaio 2008

PIANGETE

Da il messaggero.it del 31 gennaio 2008

Rifiuti in Campania, ultimo avviso Ue all'Italia«Situazione intollerabile, chi protesta ha ragione»
ROMA (31 gennaio) - La Commissione europea ha oggi deciso di inviare al governo italiano un parere motivato relativo all'emergenza rifiuti in Campania: è l'ultimo avvertimento ufficiale della procedura di infrazione prima di un eventuale deferimento dell'Italia alla Corte di giustizia Ue. Nel lanciare l'ultimo avvertimento all'Italia - che avrà solo un mese di tempo per rispondere, rispetto ai due normalmente previsti - il commissario all'ambiente Stavros Dimas ha detto a chiare lettere: «La situazione in Campania è intollerabile e capisco molto bene la frustrazione dei residenti che temono per la loro salute. È essenziale - ha proseguito il commissario - che le autorità italiane non solo prendano le misure efficaci per risolvere l'attuale emergenza, come stanno già facendo, ma anche che realizzino l'infrastruttura di gestione dei rifiuti necessaria per prevedere una soluzione durabile ai problemi che risalgono già a più di 10 anni». Per il futuro Dimas ribadisce che «la Commissione europea continuerà la sua azione legale e se necessario utilizzerà i suoi poteri di imporre delle multe se la situazione in Campania non verrà portata in linea con gli standard europei di gestione dei rifiuti, che sono stati sottoscritti dall'Italia e da tutti gli altri stati membri». Oggi le indicazioni definitive del commissario De Gennaro su siti di stoccaggio e discariche in Campania. Ma le proteste non si fermano. A Marigliano, nel napoletano, già teatro di scontri tra manifestanti e forze dell'ordine stamani i cittadini hanno bloccato l'A30, l'ingresso all'Interporto di Nola e i binari di una tratta ferroviaria regionale. A Pozzuoli cittadini in piazza per chiedere la rapida rimozione della spazzatura che ancora giace nelle strade. Nonostante gli appelli continuano anche i roghi dei cumuli di rifiuti: nella notte sono stati 70 gli interventi dei vigili del fuoco, soprattutto nel vesuviano e nell'area nord di Napoli.

Catanzaro, bimba di due mesi muore in ospedale
CATANZARO (31 gennaio) - La Procura della Repubblica di Catanzaro ha aperto un' inchiesta sulla morte di una bambina, Cathareena Martin, due mesi, deceduta dopo il ricovero nell'ospedale «Pugliese» di Catanzaro, presumibilmente a causa di una broncopolmonite bilaterale estesa. La bambina, figlia di due filippini regolarmente residenti nel capoluogo calabrese, è stata accompagnata, martedì sera, dal padre nel pronto soccorso dell'ospedale perché aveva problemi respiratori. Dopo una prima visita medica è stata trasferita nel reparto di pediatria, in seguito a causa dell'aggravarsi della situazione, è stata portata in rianimazione, dove è morta.I genitori della bambina hanno presentato una denuncia alla Procura della Repubblica di Catanzaro che ha avviato un'inchiesta. Su disposizione del sostituto procuratore, Salvatore Curcio, i carabinieri del Nas hanno sequestrato la cartella clinica. Nelle prossime ore sarà affidato l'incarico per l'autopsia.

Genzano, rapina alla posta: liberi gli ostaggiCaccia ai banditi fuggiti con la volante della polizia
GENZANO (31 gennaio) - Tre rapinatori a volto coperto e armati di pistola hanno fatto irruzione questa mattina verso le 8 nell'ufficio postale di Genzano, ma l'allarme scattato nei locali ha fatto arrivare subito dopo una volante della polizia. Per fuggire i malviventi hanno allora preso in ostaggio due donne e hanno costretto i poliziotti a consegnare le chiavi della volante. Poi si sono allontanati sull'auto degli angenti. Le due donne sono state liberate poco dopo. Secondo una prima ricostruzione, tre uomini sono entrati nell'ufficio postale in via Fratelli Rosselli, a Genzano, per mettere a segno il colpo. Ma il tentativo è stato bloccato dall'immediato arrivo di una «volante». I rapinatori, che ancora non si erano impadroniti del bottino, per coprirsi la fuga, hanno preso in ostaggio due donne, hanno minacciato con le armi tutti i presenti e gli agenti e si sono fatti consegnare l'auto di servizio: poi, insieme agli ostaggi, si sono allontanati a bordo della vettura. Poco dopo hanno fatto scendere dall'auto prima una delle donne e poi, più avanti, anche l'altra e infine hanno abbandonato la vettura che è stata ritrovata alla periferia di Genzano. Non c'è stato nessun ferito e anche le donne, se pure un po' spaventate, sono in buone condizioni. Caccia all'uomo nella zona per rintracciare i malviventi.

Meredith, simulata la violenza sessualeCambia l'ora del delitto
di Italo Carmignani e Vanna Ugolini
PERUGIA (31 gennaio) - La scienza questa volta si allarga: la morte di Meredith Kercher, la studentessa inglese uccisa con una coltellata alla gola, può essere collocata in un arco temporale più ampio rispetto a quello indicato all’inizio dell’inchiesta. Inizialmente si parlava di un intervallo compreso tra le 22 e le 24, ora, alla luce dei nuovi elementi emersi dall’autopsia, invece si parte dalle 21 e si arriva fino alle quattro del mattino. Per l’americana Amanda Knox, il suo fidanzato Raffaele Sollecito e l’ivoriano Rudy Hermann Guede, tutti in carcere per l’omicidio di Mez, cambia poco: impronte, dna e alibi poco convicenti li collocano comunque nella villetta in cui è stata ammazzata l’inglese. Ma quel range così largo in teoria richiama in causa anche la presenza di Patrick Lumumba, già arrestato e poi rilasciato per il delitto, perché falsamente indicato da Amanda come l’assassino. Lumumba infatti, ora libero ma indagato, ha un alibi solo fino alle 3 di notte quando lascia il locale. Va comunque detto che neanche una minima traccia di Lumumba è stata mai trovata in casa di Mez. Dal rapporto di Luca Lalli, il consulente del pm Giuliano Mignini, che ieri ha incontrato i periti di parte Valter Patumi e Laura Paglicci Reattelli, emerge anche dell’altro: sul corpo della ragazza non risultano segni evidenti di violenza sessuale. La conclusione però potrebbe essere un’altra: gli assassini hanno sicuramente simulato il furto e allo stesso modo potrebbero avere simulato la violenza. Intanto davanti agli investigatori della polizia continuano a sfilare i testimoni. Devono essere riascoltate tutte le persone già sentite nella prime ore del delitto. Il motivo è semplice: molti sono stati ascoltati quando c’era solo Meredith uccisa con nessuno in carcere. Ora con Amanda, Raffaele e Rudy detenuti a Capanne con l’accusa di omicidio, le testimonianze dei vicini di casa e degli amici possono assumere aspetti diversi. Soprattutto rispetto ad Amanda. Tanto che uno dei primi teste che frequentava la casa ha già spiegato: «Tra Amanda e Meredith non c’erano rapporti idilliaci, anzi erano abbastanza tesi. Tra di loro parlavano in lingua inglese, quindi spesso non si riusciva a capire cosa si dicessero, ma la tensione si intuiva dal tono...». L’altra testimonianza da riascoltare è la sua coinquilina Filomena: è lei che ha seguito con attenzione la vita all’interno della casa anche se all’inizio aveva spiegato: «Le due ragazze avevano orari simili, ma diversi dai miei e dall’altra ragazza italiana con cui dividevo l’appartamento».

Dal tgcom.it

Nas: "Metà ospedali fuori legge"
Indagine durata un anno,Sud pecora nera
Si fuma in corsia, i medicinali sono scaduti, mancano le attrezzature di emergenza, il cibo è contaminato, i locali sono umidi e l'immondizia è lasciata nei corridoi: è quanto trapela dall'indagine dei Nas partita un anno fa che ha visto mettere sotto la lente dei carabinieri 854 ospedali italiani. La metà è risultata fuori norma. Fanalini di coda Sicilia e Calabria. Almeno 778 le persone segnalate. A rivelarlo è il Corriere della Sera.
Ma anche al Nord non si ride: Toscana ed Emilia Romagna devono fare i conti con i loro ospedali non a norma. Anche in queste regioni, considerate il fiore all'occhiello della sanità, la metà dei nosocomi è stato "rimandato". Il top è invece il Trentino: qui le 17 strutture analizzate sono risultate perfette. L'umidità e la sporciziaIl reato più spesso contestato è la scarsa igiene. Al Nord come al Sud in decine di ospedali sono stati riscontrati acqua nei corridoi, muffe nelle cucine, rifiuti lasciati nei corridoi. E anche quando i servizi vengono appaltati all'esterno, come la ristorazione, la situazione non cambia. Disastrosa è la situazione in Calabria dove 36 ospedali su 39 sono mentre in Sicilia sono 67 su 81. Grave anche la Sardegna: su 45 strutture, ben 32 sono risultate fuori regola. E nella maggior parte dei casi le contestazioni hanno riguardato "l’omesso adeguamento strutturale dei reparti".Il fumo in corsiaNonostante le ferree leggi, spesso i carabinieri si sono ritrovati nei corridoi degli ospedali gente che fumava. Ma anche, e forse fatto ancor più grave, medicinali scaduti. Per non parlare delle camere affollate: lettini volanti e corsie stracariche per far fronte all'emergenza posti letto. E infine la mancanza di macchinari, dai semplici lava-padelle ai più vitali defibrillatori. Insomma, quando si parla di malasanità si pensa sempre al Sud, dall'indagine dei Nas, invece, è chiaro che è un'emergenza nazionale.

"Toccare ascelle?Violenza sessuale"
Cassazione conferma pena per un 65enne
La corte di Cassazione, confermando la condanna per un ragioniere 65enne della provincia di Campobasso, ha sancito che anche accarezzare le ascelle e le spalle costituisce violenza sessuale. L'uomo aveva costretto una sua praticante "a subire atti sessuali consistiti nell'infilare la mano sotto la maglietta e nell'accarezzarle le spalle e le ascelle in corrispondenza del seno". La Suprema Corte ha dichiarato inammissibile il ricorso del 65enne.
L'episodio si era verificato a Larino (Campobasso), il 23 gennaio del 1997. In primo grado il tribunale locale, nell'aprile 2002, aveva condannato il ragioniere a due anni e 2 mesi di reclusione, oltre alle pene accessorie e a risarcire i danni morali subiti da Amelia, la pena fu sospesa dalla condizionale.
In secondo grado, la Corte di Appello di Campobasso, nel novembre 2006, aveva confermato il verdetto ora convalidato anche dalla sentenza 4538 dei Supremi giudici. Piazza Cavour ha infatti dichiarato inammissibile il ricorso di Pasquale V. (1942) e lo ha condannato anche a versare mille euro alla Cassa delle Ammende.

Questi eventi, che vi rappresento, sono riportati nei giornali on- line di oggi. Io non li voglio commentare, fatelo voi. Abbiamo la solita monnezza napoletana, gli ospedali in orrido stato, una bambina di due anni che muore in ospedale, la Polizia che si fa portare via da rapinatori la “volante” di servizio, l’ora ballerina della morte di Meredith e nuove tracce di sconosciuti DNA, e l’ineffabile sentenza di Cassazione. Per “fortuna” ci sono anche tre o quattro normalissimi omicidi, che evito di riportare.

ONORATA SANITA'

ONORATA SANITA'
In Calabria sono stati arrestati dirigenti amministrativi e medici per collusione con la 'ndrangheta. Si tratta di soldi, non di omicidi, almeno questa volta. Melito Porto Salvo è il luogo dove sembra risiedere la maggior parte di queste brave persone. Leggi qui http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=237301

ONORATA SANITA'

ONORATA SANITA'
Dopo l'ospedale di Vibo, tocca a quello di Melito Porto Salvo. Puoi leggere tutto qui
http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=17905&sez=HOME_INITALIA
E' uno schifo!

Inviato da: gvgiusti
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ONORATA SANITA'
Sono dirigenti e medici: le misure scattate dopo il controllo straordinario disposto dal ministeroNella struttura diversi decessi sospetti nell'ultimo anno, tra cui due ragazze minorenniVibo Valentia, 30 denunce all'ospedale"Non rispettate le norme di sicurezza"
VIBO VALENTIA - Trenta persone, tra dirigenti e medici, sono state denunciate dai Carabinieri del Nas di Catanzaro in seguito al controllo straordinario eseguito nell'ospedale "Jazzolino" di Vibo Valentia, disposto dal ministero della Salute. Le persone denunciate sono ritenute responsabili, a vario titolo, dell'inosservanza delle norme tese a garantire la sicurezza e la salubrità nei luoghi di ricovero e di lavoro. In particolare nel corso delle verifiche, è stata rilevata la presenza di impianti elettrici non a norma; l'omessa custodia di rifiuti sanitari a rischio infettivo; la mancanza di requisiti igienico-sanitari e strutturali; umidità e scarsa pulizia negli ambienti di lavoro; l'impraticabilità delle vie di fuga perché ostruite; la mancanza dei cartelli segnaletici di sicurezza; la non corretta tenuta dei registri di entrata ed uscita dei farmaci ad azione stupefacente. Circa 800 le infrazioni nel totale. L'ospedale vibonese, nel corso dell'ultimo anno, è balzato agli onori delle cronache nazionali in seguito ad alcuni decessi sospetti, tra cui quelli delle sedicenni Federica Monteleone ed Eva Ruscio e dell'ottantaseienne pensionato Orazio Maccarone. (29 gennaio 2008) (da repubblica.it)

ONORATA SANITA'
Leggete da Repubblica la storia di Villa Anya, la clinica della 'ndranghetahttp://www.repubblica.it/2008/01/sezioni/cronaca/arresti-ndrangheta/villa-anya/villa-anya.html

mercoledì 30 gennaio 2008

MOGLIE UCCISA

Padova: uccide la moglie e ferisce gravemente figlio, poi si costituisce
30 gen 15:50
PADOVA - Un pensionato 65enne di Pozzonuovo, in provincia di Padova, ha ucciso questa mattina la moglie con un colpo di fucile al termine di un violento litigio. L'uomo ha successivamente ferito con la stessa arma anche il figlio, ora ricoverato in gravi condizioni all'ospedale di Padova. Il pensionato si e' quindi costituito ai carabinieri. (Agr)

lunedì 28 gennaio 2008

SFREGIO

Trento, picchia e sfigura con l'acido la moglie
TRENTO (28 gennaio) - Prima è stata picchiata brutalmente, poi sfigurata con l'acido muriatico. Quindi è stata abbandonata per strada in stato di choc. La vittima di questa bestiale storia di violenza è una ragazza di 24 anni di Trento. A colpirla e sarebbe stato il marito, un immigrato magrebino di 26 anni, per ragioni ancora da chiarire. La ragazza, che è stata ricoverata prima all'ospedale Santa Chiara di Trento e poi trasferita per le sue gravi condizioni al Centro grandi ustionati dell'ospedale di Verona dove ora si trova in prognosi riservata, è stata trovata nella notte lungo la statale della Valsugana. Erano da poco passate le due quando un automobilista di passaggio nei pressi del Cirè di Pergine l'ha notata mentre vagava lungo la strada: aveva mani e volto segnati e non riusciva a spiegare cosa le fosse accaduto.La donna è stata raggiunta al volto e poi ha tentato di proteggersi con le mani. L'uomo risulterebbe latitante già dal novembre del 2007 e ora è ricercato anche per lesioni gravissime alla consorte. Secondo una prima, sommaria ricostruzione dei fatti, l'aggressione sarebbe avvenuta proprio al Cirè, vicino al distributore dell'Agip, e si tratta di aggressione molto presumibilmente premeditata, dal momento che l'acido muriatico non è un liquido che si trovo facilmente. (da ilmessaggero.it)

domenica 27 gennaio 2008

MANUALE DI MEDICINA FORENSE


E' uscito da CEDAM il mio MANUALE DI MEDICINA FORENSE per i giuristi.

sabato 26 gennaio 2008

GIUSTIZIA LUMACA

Le considerazioni di Claudio Fancelli, procuratore reggente della Corte d'Appello di Roma, sulle disfunzioni della giustizia a Roma, e in articolare sulla lentezza dei processi lumaca. Leggi qui http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=17709&sez=HOME_ROMA

venerdì 25 gennaio 2008

AGGUATI DI CAMORRA

25-01-2008
20:54
Napoli: due agguati in poche ore, muore 20enne incensurato
(ANSA) - NAPOLI, 25 GEN - Due agguati sono avvenuti nel giro di pochi mibnuti a Napoli: morto un ventenne, gravemente ferito un uomo di 38 anni. La vittima si chiamava Vittorio Iodice, era incensurato, ed e' morto in un agguato nel quartiere di Secondigliano. Era a piedi quando e' stato raggiunto da colpi d'arma da fuoco alla testa. E' in gravi condizioni invece Patrizio Zinco, di 38 anni, ferito a Fuorigrotta. Ha precedenti per associazione mafiosa, e risulta essere il fratello di un noto boss.

DURATA DEI PROCESSI

ROMA (25 gennaio) - La lunghezza dei processi in Italia è scandalosa. E crescono in maniera abnorme anche le spese che lo Stato deve fronteggiare per risarcire cittadini vittime di procedimenti lumaca. E' l'allarme lanciato oggi all'inaugurazione dell'anno giudiziario. Durata processi scandalosa. La malattia fondamentale che colpisce il nostro sistema giudiziario è «l'abnorme e scandalosa durata dei nostri processi», ha affermato nell'intervento all'inaugurazione dell'anno giudiziario, il procuratore generale della Cassazione, Mario Delli Priscoli. Anche da tale punto di vista, secondo il pg, per quanto «necessariamente ancora provvisorio», il bilancio della riforma dell'ordinamento giudiziario «presenta luci e ombre». Servono, ha aggiunto, misure «radicali».Arretrati triplicati in vent'anni. «Negli ultimi vent'anni il numero delle cause civili arretrate si è pressochè triplicato; nel 2004, tra primo e secondo grado, ha superato i 3 milioni di procedimenti», ha sottolineato il primo presidente della Cassazione, Vincenzo Carbone. Nello stesso periodo, ha proseguito, «i procedimenti penali pendenti in primo grado sono più che raddoppiati». Negli ultimi quattro anni, inoltre, il costo per il risarcimento per l'eccessiva durata dei processi è aumentato dell'800 per cento.Nel 2006 erano stati accordati 3.664 indennizzi, mentre nel 2007 gli indennizzi concessi sono stati 5.014 con un aumento di 1.350 decreti di accoglimento. Delli Priscoli segnala le «gravi conseguenze economiche per l'erario dello Stato» - conseguenti all'applicazione della legge Pinto - «anche per il numero sempre crescente dei giudizi instaurati». E la situazione «pare destinata ad aggravarsi, in quanto la Corte Europea dei diritti dell'uomo ha, con recenti decisioni, affermato che l'indennizzo va commisurato non già con riferimento ai soli anni eccedenti la ragionevole durata, ma alla intera durata del processo».Prodi: momento travagliato. «L'inaugurazione dell'Anno giudiziario coincide questa volta con un momento particolarmente travagliato della nostra vita istituzionale», ha detto il premier dimissionario con l'interim alla Giustizia. Il premier parla del ruolo dei giudici: «Il compito dei magistrati è quello di applicare in modo imparziale la volontà della legge. C'è un principio fondamentale che va rispettato: i giudici sono soggetti solo alle leggi», ma «non sono semplicemente bocca della legge». «Se si verificasse che taluni magistrati utilizzano gli strumenti di una investigazione e dell'azione fuori dei casi strettamente previsti dalla legge, saremmo ben al di là di una ipotesi di supplenza; saremo di fronte a fenomeni assai più gravi di vera e propria distorsione per non dire di eversione del tessuto istituzionale». Politica non invochi immunità. «Chi è investito di compiti politici non può invocare esenzioni o prerogative di fronte alla giurisdizione diverse da quelle previste dalla Costituzione», ha detto ancora Prodi. «Peraltro - ha aggiunto il premier - va sempre ricordato che anche le immunità e le prerogative contenute nella Carta fondamentale devono essere considerate sempre come eccezioni rispetto al principio generale dell'eguaglianza di fronte alla legge stabilita dall' art. 3 della Costituzione. Proprio per questo esse devono essere applicate con criteri di tassatività. Ne è conferma la giurisprudenza della Corte Costituzionale che, proprio a questi principi ha tante volte dovuto censurare leggi di privilegio o annullare deliberazioni di organi politici ».Basta processi mediatici. «Non si può continuare ad assistere a processi mediatici, fuori del processo, che turbano la serenità e ostacolano la tempestività della Giustizia». E' l'avvertimento lanciato dal primo presidente della Cassazione nella sua relazione per l'inaugurazione dell'Anno Giudiziario a cui è intervenuto anche Romano Prodi. «I processi mediatici, e non la comunicazione dei fatti, sono dannosi e inutili: a un aumento dell'audience - ha osservato Carbone - non corrisponde un miglioramento del servizio della Giustizia e il conto lo paga tutta la collettività. Tutti, pertanto, dobbiamo fare un passo indietro perché il sistema possa fare un passo avanti di equilibrio, serenità, funzionalità».No a contrapposizione tra politica e giustizia. Il primo presidente della Suprema Corte di Cassazione ha poi ammonito a «rifiutare ogni contrapposizione tra politica e giustizia», ricordando che la Costituzione detta «il giudice soggetto solo alla legge». I magistrati devono resistere alla «tentazione» di svolgere funzioni di «supplenza» delle istituzioni anche se a ciò sono spinti dalle carenze del sistema, ha poi sottolineato il primo presidente della Cassazione. «All'impegno dei giudici deve anche corrispondere quello degli altri poteri pubblici a un migliore esercizio delle loro funzioni istituzionali. Perché, se la funzionalità di questi ultimi è carente, - sottolinea Carbone - se vi è un forte disagio nel funzionamento delle istituzioni il sistema tende a spingere i magistrati ad una impropria funzione di 'supplenzà. Il giudice deve resistere a questa tentazione. Ma non dovrebbe neppure esservi indotto». Mancino: non delegittimare giudici. «Un magistrato può sbagliare ed è giusto risponda degli errori commessi per dolo o grave negligenza». Ma questo non può «autorizzare nessuno a delegittimare quella stragrande maggioranza, spesso silenziosa, di magistrati che, pur nelle difficoltà del sistema-giustizia, lavorano con scrupolo, coscienza e rispetto della Legge». Il monito viene dal vicepresidente del Csm Nicola Mancino, nel suo intervento alla cerimonia di inaugurazione dell'Anno Giudiziario. «Sul conto dei magistrati c'è chi commentando anche alcuni recenti provvedimenti giurisdizionali, ha riesumato la parola emergenza. Quando vengono confusi gli effetti, senza tener conto delle cause, ci si comporta a volte - sottolinea ancora Mancino - come gli abitanti dei masi chiusi, che non comunicano e non ammettono interferenze. Non dobbiamo mai confondere la parte con il tutto e non dobbiamo commettere l'errore di attribuire al tutto la responsabilità della parte». (da ilmessaggero.it)

CADAVERE CARBONIZZATO

ASCOLI PICENO (25 gennaio) - È quasi interamente divorato dal fuoco, ed era nudo, senza documenti accanto o altri oggetti che possano aiutare a identificarlo, il cadavere del giovane fra i 20 e i 30 anni rinvenuto stamani da alcuni abitanti di Acquaviva Picena lungo una stradina di campagna a un chilometro dal paese, in località Contrada di Fonte Pezzana. Impossibile, al momento, stabilire l'identità della vittima (si era parlato di un extracomunitario, forse un albanese, ma allo stato si tratta di voci senza conferma), anche perchè in zona non si sono registrate di recente segnalazioni di scomparsa.Il magistrato inquirente, il sostituto procuratore Carmine Pirozzoli, ha disposto per domani l'autopsia, affidata al medico legale Claudio Cacaci, che dovrebbe essere affiancato anche da un tossicologo. Uno dei quesiti cui l'esame necroscopico dovrà dare risposte è se l'uomo sia stato prima ucciso (e come) e poi dato alle fiamme o bruciato quando era ancora vivo. Resta da capire anche se l'omicidio sia stato commesso nel luogo del ritrovamento o altrove, da qualcuno che poi si è disfatto del corpo, abbandonandolo nei campi. (da ilmessaggero.it)

DONNA STRANGOLATA

Bergamo: slovacca 37enne strangolata in casa
25 gen 08:41
BERGAMO - Potrebbe essere stata strangolata la 37enne slovacca trovata morta ieri sera intorno alle 20 nella sua abitazione di Bonate Sopra, in provincia di Bergamo. Il corpo della donna era disteso sul letto e l'appartamento era a soqquadro. E' probabile che il decesso risalga a 24 ore prima del ritrovamento del cadavere. Sono stati i vicini a dare l'allarme insospettiti nel vedere la porta aperta dell'appartamento della donna. (Agr)

MESSINA MALASANITA'

Messina: donna morta in ospedale, Procura apre inchiesta
25 gen 17:4
MESSINA - La Procura di Messina ha aperto un'inchiesta sulla morte di Giuseppa Rao, 35 anni, deceduta mercoledi' scorso al Policlinico di Messina, dopo circa un mese di degenza e due interventi chirurgici. Dodici medici sono stati iscritti sul registro degli indagati, mentre e' stata posta sotto sequestro l'intera documentazione sanitaria della donna. Secondo la denuncia presentata dai familiari, la donna era giunta in ospedale con forti dolori al basso ventre. I medici che l'hanno visitata le hanno diagnosticato una colica uro-renale, prescritto dei farmaci e dimessa. Le condizioni della donna sono peggiorate, e cosi' il giorno dopo e' stata operata per una sospetta peritonite, e alcuni giorni dopo sottoposta a un nuovo intervento, dal quale non si e' piu' ripresa. Mercoledi' scorso il decesso. (Agr)

BAMBINO MORTO

(ANSA) - CATANZARO, 25 GEN - La Procura di Lamezia terme ha aperto un'inchiesta sulla morte di un bambino di 2 anni e mezzo nell'ospedale locale. Il piccolo era stato ricoverato per convulsioni febbrili dopo essere stato nel pronto soccorso di Vibo Valentia. Alcuni medici dell'ospedale di Lamezia sono gia' stati sentiti dai Carabinieri, a cui si e' rivolto il padre del piccolo. I militari sentiranno in giornata anche altri medici e gli infermieri del reparto di pediatria.

giovedì 24 gennaio 2008

RUMENI UCCISI

Torino: duplice omicidio nella notte
24 gen 09:53
TORINO - Una coppia di rumeni - Gabriela Nicoara, 22 anni e Valerica Dascalu, 37 anni - e' stata uccisa a colpi di pistola per strada a Torino. Il duplice omicidio e' stato commesso nella notte, intorno all'una, in via Lima. L'uomo e' stato raggiunto da sei colpi e la donna da cinque, tutti sparati da una pistola semiautomatica e per loro, nonostante l'immediato soccorso e il ricovero d'urgenza al Cto del capoluogo piemontese, non c'e' stato nulla da fare. Indaga la squadra mobile, ma non ci sono testimoni. (Agr)

mercoledì 23 gennaio 2008

PROCREAZIONE MEDICALMENTE ASSISTITA

CHIESTO ALLA CONSULTA UN PARERE SULLA COSTITUZIONALITA' DELLA LEGGE 40
Procreazione: Tar Lazio stop a linee guida
Il Tribunale ha accolto il ricorso di un gruppo di associazioni sul divieto di diagnosi preimpianto
ROMA - Il Tar del Lazio ha accolto il ricorso di un gruppo di associazioni, fra le quali Madre Provetta, Amica Cicogna e Warm, annullando per eccesso di potere le linee guida sulla fecondazione medicalmente assistita, la legge 40. In particolare la parte contestata riguarda il divieto di diagnosi preimpianto agli embrioni contenuto nelle linee guida. Lo ha annunciato l'avvocato Gianni Baldini in rappresentanza dell'associazione Madre Provetta. Il tribunale amministrativo ha anche chiesto alla Consulta di pronunciarsi sulla costituzionalità della legge 40.

23 gennaio 2008 (da corriere.it)

domenica 20 gennaio 2008

NEWSLETTER GENNAIO 2008

MEDICO LEGAL NEWSLETTER GENNAIO 2008 (anno secondo)

Grazie ad Antonello Tagliaferri Scotti, gli abstracts degli articoli delle più importanti riviste internazionali di medicina legale e scienze forensi giungono ai nostri computer. Le riviste italiane di medicina legale consentono soltanto la pubblicazione dei titoli degli articoli. Chiedo a questi Editori di consentire anche la pubblicazione dei riassunti, e che gli Autori scrivano riassunti seri, leggibili e comprensibili, nello stile di PubMed (fino a 250 parole). Se volete ricevere gli abstracts, chiedete a antony@unipv.it

Il Disturbo post- traumatico da stress è una malattia professionale del medico- legale? O almeno di quelli che si occupano di catastrofi, attentati, tombe collettive, ecc? Questo articolo pare promettente, ma il riassunto è un esempio di ciò che un riassunto non deve essere, e cioè una semplice estensione del titolo. http://www.sciencedirect.com/science?_ob=ArticleURL&_udi=B8CY1-4P7FJ20-9&_user=10&_coverDate=02%2F29%2F2008&_rdoc=1&_fmt=&_orig=search&_sort=d&view=c&_acct=C000050221&_version=1&_urlVersion=0&_userid=10&md5=85797428721e711372453f868940dc59

Sta iniziando a svilupparsi la micologia forense, cioè lo studio dei funghi del cadavere. http://www.sciencedirect.com/science?_ob=ArticleURL&_udi=B6W7W-4JD0YJN-3&_user=10&_origUdi=B6W7W-4NY4WM5-2&_fmt=high&_coverDate=05%2F31%2F2006&_rdoc=1&_orig=article&_acct=C000050221&_version=1&_urlVersion=0&_userid=10&md5=c381d548223b3786f92257e3f8acb386 A mio parere, anche le muffe cadaveriche meritano di essere studiate.

Law&Policy è una rivista che solo da pochi giorni Antonello ci invia. Questo articolo “Working to death” è dedicato ai rischi che derivano per l’eccesso di lavoro di medici e infermieri. Meriterebbe di essere letto per intero, ma vi posso offrire solo il (breve) riassunto. http://www.blackwell-synergy.com/doi/abs/10.1111/j.1467-9930.2008.00271.x

Questo è un caso di rottura traumatica del cuore, e il testo è intero, una volta tanto. http://www.sciencedirect.com/science?_ob=ArticleURL&_udi=B7CRN-4NWN8XF-1&_user=10&_coverDate=01%2F31%2F2008&_rdoc=1&_fmt=&_orig=search&_sort=d&view=c&_acct=C000050221&_version=1&_urlVersion=0&_userid=10&md5=fab30b805d5ac0684c876c50c19be02e

E questo invece è un caso di impalamento della pelvi con il pedale del freno, a seguito di incidente stradale. Ringrazio la rivista Injury Extra che ci consente la lettura del testo per esteso, come nel caso precedente. http://www.sciencedirect.com/science?_ob=ArticleURL&_udi=B7CRN-4NNPH7T-1&_user=10&_coverDate=01%2F31%2F2008&_rdoc=1&_fmt=&_orig=search&_sort=d&view=c&_acct=C000050221&_version=1&_urlVersion=0&_userid=10&md5=22d8c1e60a35f239465157081b5fdc9d




CONGRESSI E SEMINARI
February 2008
The American Academy of Forensic Sciences (AAFS) will hold its 60th Anniversary Meeting February 18-23, 2008, at the
Marriott Wardman Park Hotel in Washington, DC. Information is available at: www.aafs.org

April 2008
The American Society of Addiction Medicine (ASAM) will hold its 39th Annual Medical-Scientific Conference, April 10-13,
2008 in Toronto, Ontario, Canada. Information can be found at: www.asam.org

June 2008
The International Association of Forensic Toxicologists (TIAFT) will hold its 46th Annual Meeting June 2-8, 2008 in
Martinique, French West Indies. Two additional societies will participate: the French Society of Analytical Toxicology (SFTA) and the Society of Hair Testing (SoHT). Information can be found at: www.tiaft.org

July 2008
The International Association of Forensic Sciences (IAFS) will hold its 18th Triennial Meeting July 21-26, 2008, at the
New Orleans Marriott Hotel in New Orleans. The theme of the meeting is “Forensic Science in an Instant Access World.”
Information can be found at: www.iafs2008.com

Si svolgerà a Sanremo dal 1 al 4 ottobre 2008 il VII Convegno Nazionale Comlas "Benchmarking europeo di medicina legale, bioetica e scienze forensi".Con l'occasione si terrà anche il I° Simposio internazionale della I.A.S.P.H.A. (International Association for Scientific Progress and Human Aid).

Sulla procreazione medicalmente assistita, puoi leggere qui http://www.altalex.com/index.php sentenze e ordinanze. Il settore è in evoluzione.
Vi segnalo il convegno di CittadinanzAttiva del 4 febbraio prossimo http://www.altalex.com/index.php?idstr=19&idnot=39817

Altalex ti propone Altalexmese http://www.altalex.com/index.php?idstr=303&idnot=36339 che contiene una sintesi dei più importanti documenti e sentenze che contano. L’abbonamento annuale è 149 € + IVA.
Purtroppo, Altalex vuol essere pagato per essere letto.

Studio Cataldi stamane 20 gennaio è lentissimo. Con santa pazienza, ti ho trovato questa sentenza di cassazione (840/2007) nella quale si conferma la condanna di un neurologo per omicidio colposo da sovradosaggio farmacologico. http://www.studiocataldi.it/news_giuridiche_asp/news_giuridica_5187.asp


Dal sito di Carmelo Lavorini http://www.detcrime.com/ vi segnalo i seguenti incontri e seminari
Seminario SABATO 9 FEBBRAIO 2008
ore 9,30 - 13,30 / 14,30 - 18,30
ROMA
"GLI AGGRESSORI SESSUALI:
dal profilo criminologico all'analisi investigativa criminale"
Istituto San Giuseppe, Aula Bacciarini
ROMA - Via Giovanni Bovio 44
DOCENTI:
Prof. Matteo Villanova
Dott. Carmelo Lavorino
Quota iscrizione euro 96 (Iva compresa)
Programma Domanda iscrizione

***
Seminario 23 Febbraio 2008
PERUGIA - HOTEL PLAZA
“Il Delitto "perfetto" e l'Analisi Criminale"
Esiste il delitto perfetto? L'errore giudiziario è delitto perfetto o indagine inadeguata? Omicidi di Garlasco, Cogne, Arce, Olgiata, Via Poma, Mostro di Firenze ... ed altri, sono delitti perfetti, irrisolti, fortunati, impuniti o cos'altro?
Quota iscrizione: euro 96 (Iva compresa)
Domanda iscrizione Programma
****************************
Seminario 7, 8, 9 MARZO 2008
reggio emilia - mauriziano
“ANALISI INVESTIGATIVA CRIMINALE.
SCENA DEL CRIMINE. CRIMINAL PROFILING"
Venerdì 7 marzo: ore 16,00 - 20,00
Sabato 8 marzo: ore 9,30 - 13,00 / ore 15,00 - 19,30
Domenica 9 marzo: ore 9,30 - 12,30
Quota iscrizione:
euro 180 (Iva compresa) per 3 giorni
Referente AISFIC per Reggio Emilia - Consigliere nazionale Dante Davalli
Domanda iscrizione Programma
***
Seminario 4, 5 APRILE 2008
BATTIPAGLIA - HOTEL PALACE
“SICUREZZA ANTICRIMINE E
INVESTIGAZIONE CRIMINALE "
Venerdì 7 marzo: ore 16,00 - 20,00
Sabato 8 marzo: ore 9,30 - 13,00 / ore 15,00 - 19,30
Domenica 9 marzo: ore 9,30 - 12,30
Quota iscrizione:
euro 150 (Iva compresa)
Referenti AISFIC - Consiglieri nazionali:
Dott. Massimo Labruna - Cav. Oreste Addonizio
Domanda iscrizione Programma


TROVI QUESTA NEWSLETTER ANCHE IN www.freewebs.com/gvgiusti e in http://giustogiusti.blogspot.com
Ciao, alla prossima!
GVG

SUICIDIO IN CARCERE

VITERBO (19 gennaio) - Si è suicidato in carcere Claudio Tomaino, di 30 anni, reo confesso dello sterminio di quattro suoi familiari accaduto il 27 marzo del 2006 nelle campagne di Caraffa di Catanzaro. Tomaino si è ucciso nel carcere di Viterbo, soffocandosi con una busta di plastica. A dare notizia del suicidio di Tomaino sono stati i difensori del pluriomicida, gli avvocati Clara ed Armando Veneto, informati dalla direzione del carcere di Viterbo. Secondo quanto hanno riferito i due penalisti, Tomaino si è infilato una busta di plastica in testa ed è morto soffocato. Nella busta il pluriomicida ha anche infilato il fornellino a gas che utilizzava per scaldarsi le vivande.A constatare il suicidio di Tomaino è stato stamattina un agente di custodia che si era recato nella cella del giovane per portargli le medicine che prendeva quotidianamente per i disturbi psichici di cui era affetto. La Corte d'assise di Catanzaro, su richiesta dei difensori, aveva disposto di sottoporre Tomaino a perizia psichiatrica, l'esito della quale avrebbe dovuto essere esaminato nell'udienza fissata per il prossimo 19 febbraio. Nella strage di Caraffa furono assassinati l'infermiere Camillo Pane, zio di Tomaino; la moglie, Annamaria, ed i figli Eugenio e Maria. La strage fu provocata da un movente economico. Tomaino, infatti, aveva un debito di 450mila euro con Camillo Pane, insieme al quale gestiva un'attività di compravendita immobiliare.Claudio Tomaino in passato aveva già tentato quattro volte il suicidio: lo hanno riferito i suoi difensori dicendo che Tomaino in un'occasione si era tagliato le vene e in un'altra aveva inghiottito alcune lamette. Altre due volte, inoltre, il giovane aveva preso un consistente quantitativo di barbiturici. (da ilmessaggero.it)

sabato 19 gennaio 2008

OMICIDIO DEL BUTTAFUORI

Civitavecchia, lite in discoteca: ucciso il buttafuori
ROMA (19 gennaio) - Il buttafuori di una discoteca che si trova sull'Aurelia nei pressi di Civitavecchia è stato ucciso la notte scorsa, verso le 4, da un cliente che poi è fuggito, a bordo di un'auto di grossa cilindrata. Tra i due sembra fosse scoppiato un diverbio quando, all'improvviso, l'avventore, che sembra sia abbastanza conosciuto nella zona, ha estratto l'arma e ha sparato. Per il buttafuori è stato inutile ogni tentativo di soccorso. I carabinieri hanno avviato le indagini.
(da ilmessaggero.it)

venerdì 18 gennaio 2008

OMICIDIO- SUICIDIO

Modena, donna rincasa e scopre che il maritoha ucciso a coltellate la figlia e si è suicidato
MODENA (18 gennaio) - Un uomo di 37 anni ha ucciso a coltellate la figlia di sette anni è si è suicidato con la stessa arma. E' accaduto questa mattina in via Quattro Passi a Formigine, paese a dieci km da Modena, ma il fatto è stato scoperto solo nel tardo pomeriggio. A mettere in moto i controlli che hanno portato al ritrovamento dei cadaveri nella camera da letto dell'abitazione, un amico che non riusciva a contattarlo. L'abitazione teatro del fatto di sangue si trova in una palazzina di recente costruzione, alla periferia sud di Formigine. La moglie dell'omicida-suicida, e madre della bimba, ha avuto un malore ed è stata trasportata all'ospedale del capoluogo. Operaio Ferrari. L'uomo, Antonio Bove, ha inferto più coltellate alla figlioletta Erica, e si è poi ucciso colpendosi con un fendente all'altezza del cuore. I corpi sono stati trovati nella camera da letto. Bove era operaio alla Ferrari, dove lavora anche la moglie, Antonella Ferrone, 36 anni, da cui da alcuni mesi era separato di fatto, anche se vivevano sotto lo stesso tetto. Nell'abitazione non sarebbero stati trovati biglietti per spiegare il gesto. Nell'azienda di Maranello Bove aveva anche un incarico sindacale per la Fiom; gli stessi compagni di lavoro lo avevano cercato oggi, perchè non si era presentato in azienda nonostante una prevista manifestazione dei metalmeccanici, ma senza esito. La scoperta, il malore. All'arrivo della moglie a casa nel tardo pomeriggio la donna, presente l'amico, ha cercato di aprire la porta dell'abitazione con le chiavi, ma la porta era bloccata con un fermo dall'interno. Assieme ai carabinieri si è reso così necessario l'intervento dei vigili del fuoco, e la porta è stata sfondata. Subito dopo, la macabra scoperta. La donna, alla vista dei corpi, si è messa a gridare, sotto choc, ed è stato poi necessario il suo trasferimento all' ospedale di Sassuolo, dove le sono state prestate le prime cure ed è stata sedata. (da ilmessaggero.it)

CSI NAPOLI

Questo articolo sul Corriere del Mezzogiorno http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/campania/cronache/articoli/2008/01_Gennaio/18/csi_scientifica.shtml
sembra dettato dall'Ufficio Stampa della Polizia, ma non significa obbligatoriamente che sia bugiardo. La Polizia ha ritenuto di potersene far vanto, e io sono contento che vengano apprezzate le tecniche delle Scienze Forensi: nella fattispecie, le impronte digitali, le impronte palmari, le tecniche del DNA si sono mostrate indispensabili a risolvere problemi di natura crimanale, a Napoli.

giovedì 17 gennaio 2008

CONTROTENDENZA

Teramo: uccide marito a coltellate, arrestata cinese
17 gen 11:15
TERAMO - Una 22enne cinese ha ucciso il marito di 26 anni con una coltellata al cuore nella loro abitazione di Campli, in provincia di Teramo. La donna e' stata arrestata. (Agr)

ALLEVATORI UCCISI

Oristano, due fratelli allevatori uccisi in un agguato
CAGLIARI (17 gennaio) - Duplice omicidio nelle campagne di Sedilo, in provincia di Oristano. Due fratelli allevatori sono stati uccisi questo pomeriggio a colpi di fucile in località Lonne, non distante dalla Carlo Felice, la principale strada della Sardegna.

mercoledì 16 gennaio 2008

NEONATO MORTO

16 gen 13:40
Padova: neonato morto durante il parto, inchiesta della procura
PADOVA - Neonato muore durante il parto in ospedale a Padova. La procura ha ordinato l'acquisizione della cartella clinica e aperto un'inchiesta. Secondo i genitori il parto si sarebbe svolto regolarmente, ma il piccolo ha avuto un arresto cardiaco e circolatorio e non ha emesso alcun vagito al momento della nascita. (Agr)

STUPRATORE CONDANNATO E UCCISO

Nuoro, 20enne giustiziato in un bar:un mese fa fu condannato per stupro a una 55enne

NUORO (16 gennaio) - Un ragazzo di 20 anni, Sebastiano Sale, è stato ucciso durante la notte in un bar di Dorgali con due colpi di pistola. Meno di un mese fa Sale era stato condannato dalla Sezione minori della Corte d'appello di Sassari a cinque anni di reclusione per uno stupro compiuto quattro anni fa ai danni di una 55enne del paese. L'omicidio è avvenuto poco prima delle 23 in un locale del centrale corso Umberto. Un individuo mascherato è entrato nel bar e ha sparato contro Sale, che ha cercato di rifugiarsi dietro il bancone. L'assassino è riuscito a dileguarsi, mentre il ragazzo è stato subito soccorso, ma è morto poco dopo. Gli investigatori non escludono alcuna ipotesi, fra cui anche quella legata alla recente condanna inflitta al giovane.Il 18 dicembre scorso i giudici della Corte d'Appello sassarese avevano ribaltato la sentenza del Tribunale dei minorenni che, un anno prima, aveva assolto Sale dall'accusa di essere il terzo uomo dello stupro di Bados, in una villetta alla periferia di Dorgali, dove il 14 febbraio di quattro anni fa una donna di 55 anni venne violentata da tre balordi. Assolto dall'accusa di sequestro di persona, il giovane era stato condannato a cinque anni per rapina aggravata, violenza sessuale di gruppo e porto abusivo d'arma. Quando venne compiuta la violenza, Sale era minorenne, così come uno dei suoi complici che erano stati condannati. A Luigi Fancello, di 21, erano stati inflitti cinque anni con rito abbreviato dal Tribunale di Nuoro, e a Gabriele Piredda, 20 anni, il Tribunale dei minori di Sassari aveva inflitto tre anni e dieci mesi. (da ilmessaggero.it)

martedì 15 gennaio 2008

OMICIDI- SUICIDIO

Probabilmente si tratta di un caso di omicidio-suicidio
Tragedia in un hotel nel Genovese, 3 morti
Le vittime sono tre anziani fratelli, un uomo e due donne, proprietari dell'albergo a Tiglieto
GENOVA - Tre cadaveri sono stati trovati in una stanza dell'albergo-ristorante Pigan dei tre germani, chiuso d'inverno, a Tiglieto, nell'entroterra di Genova., alle falde del parco naturale del monte Beigua. Secondo le prime informazioni, si tratta di tre fratelli, due donne e un uomo, proprietari dell'hotel. Sul posto sono intervenuti i carabineri. Tra le ipotesi avanzate dai minitari, quella di un duplice omicidio compiuto da una delle tre vittime che poi si sarebbe tolta la vita.
LE VITTIME - Le vittime sono Giampiero Assandri, 69 anni, e le due sorelle Alsia, 84, e Tersilla, 80 anni. Secondo la prima ricostruzione Assandri sarebbe entrato nella stanza da letto delle due sorelle la notte scorsa, con una torcia e una pistola, legalmente detenuta. Ha sparato contro una delle due donne, che dormivano nello stesso letto, uccidendola sul colpo. Quindi ha freddato anche la seconda, che, spaventata dallo sparo, si stava alzando e che è crollata ai piedi del letto. Infine è uscito dalla stanza e ha rivolto l'arma contro se stesso, uccidendosi. I carabinieri della compagnia di Arenzano e del comando provinciale di Genova hanno dovuto forzare stasera la porta d'ingresso dell'albergo-ristorante per entrare e scoprire così i corpi. A dare l'allarme sarebbero stati alcuni conoscenti dei tre anziani che, non sentendoli da alcuni giorni, avrebbero avvisato i carabineri del vicino Comune di Rossiglione.
RISERVATI - «Erano persone tranquille ma molto riservate. Vivevano nel loro mondo», ha dichiarato un'abitante di Tiglieto, che conosceva da molto tempo i tre fratelli Assandri. «Prima erano proprietari di un albergo che poi hanno lasciato per trasferirsi in un altro poco distante, quasi di fronte al primo. La loro vita si è svolta sempre lì. Curavano il loro locale nei minimi particolari, in maniera meticolosa, anche quando non era frequentato dagli ospiti». (da corriere.it)

domenica 13 gennaio 2008

RIFIUTI IN CAMPANIA

Metto in questo blog alcuni articoli sui rifiuti in Campania. Non ne metto altri, aveva ragione Saviano, è un affare di camorra e nessuno ha il coraggio di dirlo.


04-01-2008 - 16:54
LA MAMMA DEI CRETINI ...
Rifiuti,Iervolino sta con "ribelli""Sono sola, ma lavoro per voi"
Il sindaco di Napoli, Rosa Russo Iervolino, ha chiamato telefonicamente il presidio dei manifestanti di Pianura, ribadendo di essere contraria alla riapertura della discarica. "Non so dove arriverò, sono sola, l'unica che lavora in altre direzioni sono io. Non voglio dare troppe speranze però, la cosa più brutta sarebbe che poi la gente perdesse la fiducia nelle istituzioni. Io ci metto tutta la mia buona volontà", ha detto. (da tgcom)
04-01-2008 - 17:11
LA MAMMA DEI CRETINI ...
da Berlino«L'Italia è l'unico Paese europeo per il quale realizziamo lo smaltimento dei rifiuti sul territorio tedesco». In parole semplici, l'Italia è l'unico Paese europeo che può annoverare nella tabella delle esportazioni una voce non proprio edificante come quella dell'immondizia. La certificazione viene da Michael Schneider, responsabile della comunicazione della Remondis, l'impresa tedesca che ogni giorno smaltisce una tonnellata di rifiuti campani e che, secondo indiscrezioni di stampa, avrebbe offerto alla Regione Campania di prendersi carico di tutto lo smaltimento dei rifiuti, puntando su un business doppiamente lucrativo: reperire materia prima per produrre energia e farsela anche pagare. Per una regione con l'acqua alla gola, il miraggio di porre fine all'emergenza rifiuti in tempi brevi. Per i suoi cittadini, un paradosso economicamente molto costoso. (da ilgiornale.it)
04-01-2008 - 23:13
LA MAMMA DEI CRETINI ...
I rifiuti campani fanno il giro del mondo

Dal New York Times ai siti sudafricani: tutti parlano della monnezza
Dall'Europa fino agli Stati Uniti e all'Australia: la «rubbish emergency» campana (ph. Pressphoto) invade le testate online di tutto il mondo. Lo spagnolo El Paìs scrive: «Napoli brucia», e il parigino Le Monde «conta» le tonnellate di monnezza non raccolta. Foto-shock a ViennaIl sindaco Iervolino ai manifestanti, via cellulare: «Sono con voi»Il governatore Bassolino: non mi dimetto, resto al mio postoCaos immondizia, Napolitano: preoccupato? No, sono allarmatoSan Giorgio, trovato il sito di stoccaggio: è vicino al cimiteroFOTOGALLERY / Rabbia e roghi nell'inferno dell'immondizia
(da ilcorrieredelmezzogiorno.it)
08-01-2008 - 09:24
LA MAMMA DEI CRETINI ...
(da ilgiornale.it)
Napoli - Mentre i militari sbarcano nelle strade di Caserta, per ripulirle dalle centinaia di tonnellate di monnezza non raccolta da giorni (spettatori centinaia di netturbini di Napoli, pagati per starsene in vacanza o a guardare la tv), la polizia e i carabinieri napoletani, battono in ritirata dinanzi all'incalzare dei dimostranti di Pianura che non vogliono la riapertura della discarica di Contrada Pisani. E in tarda serata alcuni vigili del fuoco che cercavano di spegnere alcuni roghi appiccati dalla folla sono finiti in ospedale picchiati e presi a sassate dai manifestanti. «Siamo nell’impossibilità di intervenire - denunciano dalla centrale operativa di Napoli - sebbene scortati dai mezzi blindati dei carabinieri, non riusciamo a superare i blocchi stradali dove veniamo accolti dal lancio di sassi. I componenti di una nostra squadra sono finiti in ospedale pur riportando ferite lievi».
L'improvviso e inatteso dietro front, delle forze dell’ordine è arrivato intorno alle 17,30 di ieri, quando, i blindati, i gipponi, le volanti e le gazzelle hanno abbandonato la discarica di Contrada Pisani. A quel punto, dopo giorni di tensioni e violenze, è esplosa la gioia dei napoletani. «Vittoria, vittoria», hanno urlato i dimostranti, alzando le braccia al cielo e facendo segno alla gente affacciata ai balconi, di scendere in strada per festeggiare. «Fuori, fuori», hanno gridato duemila pianuresi alle forze dell'ordine in ritirata. Poi, una volta transitato l'ultimo convoglio di poliziotti e militari, la gente ha invaso la discarica. «Chi non salta Bassolino è» hanno urlato, saltellando i più giovani. Perché la ritirata clamorosa dei tutori dell'ordine pubblico? Dalla Questura veniva diramata la notizia che la «fuga» si era resa necessaria per «alleggerire la tensione con i manifestanti». Qualche poliziotto, imbronciato, intravedeva nella ritirata, una sorta di «Caporetto» delle istituzioni. Smaltita l'euforia, nella gente è subentrato il sospetto che la «fuga» di polizia e carabinieri, fosse stata solo un escamotage per far abbassare la guardia ai dimostranti. «Torneranno con i carri armati per cacciarci via definitivamente», vaticinava più di uno.
11-01-2008 - 18:10
LA MAMMA DEI CRETINI ...
(da corrieredelmezzogiorn.it)
Rifiuti in Germania, 200 mila euro al giorno
Ogni giorno passano le Alpi due treni con mille tonnellate

NAPOLI - Ogni giorno lo Stato italiano spende circa 200mila euro al giorno per mandare i rifiuti campani in Germania. La notizia è stata riportata dal sito del settimanale tedesco Der Spiegel e la fonte è un manager di Ecolog (una divisione delle Ferrovie italiane), che però ha preferito rimanere anonimo. Secondo le informazioni fornite dal manager, ogni giorno attraversano le Alpi due treni che trasportano circa mille tonnellate di rifiuti, ovvero un settimo delle 7200 tonnellate prodotte quotidianamente dalla Campania.
Lo smaltimento costa tra 170 e 200 euro a tonnellata, trasporto incluso. In tutto, 200mila euro circa al giorno. Der Spielberg scrive che i rifiuti (non differenziati) vengono eliminati in parte nell'inceneritore di Bremerhaven (nord), mentre un'altra parte finisce alle porte di Lipsia (Sassonia), dove sorge il più grande impianto di trattamento meccanico-biologico dei rifiuti in Germania. In media qui arriva un treno al giorno.
Secondo il sito tedesco i carichi provenienti da Napoli aiutano a sfruttare al massimo l'impianto. L'affare va avanti da sette anni. Intanto, ieri, proprio uno di questi convogli, che trasportava 150 tonnellate di rifiuti urbani di Napoli, diretto a Grosspoesna (vicino a Lipsia) in Germania, è stato sequestrato dal Nucleo operativo ecologico dei carabinieri di Trento al Brennero. Lo stop è arrivato perché i militari dell’Arma hanno riscontrato problemi tecnici ad alcuni vagoni e non perchè i rifiuti erano imballati male, come invece era stato riferito in un primo momento. Le operazioni di controllo erano scattate dopo che gli abitanti del paesino di Brennero nei pressi del confine con l’Austria avevano denunciato disagi per il fetore proveniente dal convoglio fermo alla stazione.
11 gennaio 2008
MA PERCHE' MAI DEBBONO ESSERE GLI ALTRI ITALIANI A PAGARE PER LA MONNEZZA DEI NAPOLETANI? O I SARDI A SEPPELLIRLA? O BUTTARE DENARO QUANDO GLI ALTRI NE RICAVANO? CE L'HANNO UN INCENERITORE NATURALE, SI CHIAMA VESUVIO, LA BUTTASSERO LI' LA LORO MONNEZZA!

sabato 12 gennaio 2008

PRONTO SOCCORSO DI VIBO VALENTIA

12 gen 00:00
Vibo Valentia: mori' dopo ore al pronto soccorso, indagati 4 medici
VIBO VALENTIA - Mori' dopo aver atteso per circa quattro ore al pronto soccorso un posto letto in un ospedale, indagati dalla procura di Vibo Valentia quattro medici dell'ospedale cittadino. L'indagine della procura della citta' calabrese dopo l'esposto presentato dai familiari di Orazio Maccarone, 88 anni. Il reato ipotizzato sarebbe quello di omicidio colposo. La Procura ha disposto la riesumazione del corpo dell'uomo per effettuare l'autopsia. (Agr)

venerdì 11 gennaio 2008

STRAGE IN FAMIGLIA

Pordenone, uccide moglie e figlioPoi si impicca nel bagno
PORDENONE - Un uomo ha ucciso la moglie e il figlio e si è suicidato in una casa di accoglienza a Pordenone. I tre corpi sono stati trovati stamani da un sacerdote che si era recato a far visita alla famiglia. La donna e il figlio erano sul letto con un laccio di stroffa stretto intorno al collo, l'uomo, impiccato, era nel bagno. Secondo le prime informazioni, la famiglia viveva dallo scorso luglio nella casa di accoglienza dopo una grave crisi economica che li aveva ridotta praticamente sul lastrico. Una situazione che aveva gettato l'uomo nella più cupo depressione.(11-01-2008)
(da repubblica.it)

giovedì 10 gennaio 2008

PARTO NATURALE O PARTO CESAREO?

10 gen 19:11
Trapani: neonato morto, ginecologo condannato
MARSALA (Trapani) - Quattro anni di carcere. Questa la condanna per un ginecologo dell'ospedale San Biagio di Marsala, alla fine di un processo per omicidio colposo e lesioni gravi. Secondo l'accusa, il medico avrebbe causato la morte di un neonato e provocando inoltre danni cerebrali ''irreparabili'' al fratello gemello, aspettando il parto naturale invece di applicare il taglio cesareo a una donna giunta in ospedale con forti dolori pre-parto. I fatti risalgono all'ottobre del 2002. (Agr)

BRUNO CONTRADA

Ho raccolto qui alcuni articoli, citando le fonti, che riguardano Bruno Contrada, l'altissimo funzionario del SISDE condannato a 10 anni di carcere per appoggio esterno alla mafia. Non intendo entrare nel merito del processo, anche se, come parte degli Italiani, ho dubbi sulla sussistenza del reato. Voglio invece mettere in rilievo quello che accade quando un vecchio (ora Contrada ha 76 anni) si ammala in carcere. La mia conclusione è che la natura del reato conta assai più delle condizioni di salute.
27-12-2007 - 15:36
BRUNO CONTRADA
Bruno Contrada ora ha 76 anni. Era un alto funzionario del SISDE, impegnato nella lotta alla mafia. E' stato accusato e condannato in via definitiva a 10 anni di detenzione per collusione con la mafia. Ora sta male (vedi sotto quel che dice l'avv. Lipera, suo difensore). Per l'età e per le sue patologie, a mente del codice, Contrada non dovrebbe stare in carcere. Si sta dibattendo chi dovrebbe muovere i primi passi per concedergli la grazia, dimenticando peraltro che per i condannati in via definitiva, quando il detenuto si trovi in condizioni di salute particolarmente gravi che non consentono le cure necessarie nello stato di detenzione, basta il Tribunale di sorveglianza. Il Tribunale di sorveglianza può agire in base ad una relazione sanitaria del carcere, oppure, se ha dei dubbi, in base ad una perizia d'ufficio, che può disporre.
Fa parte dei nostri codici l'idea che l'interesse della salute dell'individuo e della collettività prevalga sull'interesse giudiziario, ma spesso accade che detenuti, che abbiano compiuto reati molto gravi o particolari, benchè seriamente malati, non escano dal carcere, e muoiano in carcere. Il caso di Contrada non è certamente unico, ne esistono molti di simili, dato che i codici lasciano ai magistrati una certa discrezionalità.
Il delitto compiuto da Contrada, del quale molti dubitano, è particolarmente odioso, ed è assimilabile al tradimento. Se l'ha compiuto.
Le sue condizioni sarebbero queste, secondo l'avv. Lipera (da corriere.it): Il legale di Contrada intanto, l'avvocato Giuseppe Lipera, fa sapere che «lo stato di salute» del suo assitito «si aggrava» ma che «ancora il magistrato di sorveglianza di Santa Maria Capua Vetere non ha deciso sulla richiesta di scarcerazione per motivi di salute: ogni ora di ritardo può essere letale». «Contrada - sottolinea il penalista - non riesce a dormire, nonostante assuma dei sonniferi, per lo stato di ansia e agitazione, che non riescono a calmare neppure le gocce di sedativo. È in forte stato di astenia perchè si alimenta pochissimo ed ha tachicardia e difficoltà a respirare».
29-12-2007 - 08:00
BRUNO CONTRADA
Contrada trasferito in ospedaleSu disposizione giudice di sorveglianza
Bruno Contrada è stato trasferito all'ospedale Cardarelli di Napoli su disposizione del giudice di sorveglianza di Santa Maria Capua Vetere per motivi di salute. L'ex funzionario del Sisde è piantonato dai carabinieri. Lo ha reso noto il suo legale, l'avvocato Giuseppe Lipera, che ha dichiarato:"E' stato ricoverato perché è gravemente malato, adesso occorre fare presto per farlo tornare in famiglia".
"Adesso - ha aggiunto - spero che il ministero della Giustizia si attivi velocemente per le pratiche necessarie alla concessione della grazia per permettere a un servitore dello Stato gravemente malato di poter tornare a casa propria". In precedenza il Tribunale di sorveglianza di Napoli aveva deciso di anticipare al 10 gennaio prossimo l'udienza per trattare la richiesta di scarcerazione per motivi di salute.
Il funzionario del Sisde aveva inviato una lettera al Foglio per ribadire la sua innocenza e sottolineare che non ha mai chiesto nessun atto di clemenza: "All'inizio del 16.mo anno del mio calvario intendo urlare la totale estraneità alle accuse rivoltemi. Per questo motivo non ho chiesto la grazia, poichè questa riguarda i colpevoli". "Voglio rasserenare i parenti delle vittime della mafia che hanno manifestato le loro opinioni senza conoscere personalmente l'uomo Bruno Contrada", ha scritto. (da tgcom.it del 29 dic. 2007)
29-12-2007 - 17:27
BRUNO CONTRADA
da tgcom.it del 29.12.07
Napoli, Contrada torna in carcereHa firmato per lasciare l'ospedale
Bruno Contrada ha firmato, contro il parere dei medici dell'ospedale Cardarelli, la richiesta di dimissioni dalla struttura sanitaria dove era ricoverato da venerdì sera. L'ex dirigente del Sisde, dopo aver ultimato le formalità di rito, è uscito per fare ritorno nel carcere di Santa Maria Capua Vetere (Caserta). Secondo i medici Contrada è affetto da ischemia cerebrale e versamento pleurico e sarebbero necessari altri accertamenti.

''Mio fratello non vuole più vivere''. Così la sorella dell'ex funzionario del Sisde (che ha inviato una lettera al Foglio) ha commentato la decisione del fratello di voler abbandonare l'ospedale per fare ritorno in carcere. ''Non vuole la libertà, ma il suo onore. Non so come non è morto ancora di dolore - ha proseguito Anna Contrada - Se tornasse a casa potrebbe lenire la sua sofferenza grazie all'affetto dei suoi nipoti''. ''Non ce la fa a stare là dentro - ha spiegato - E' stato sempre dalla parte della giustizia e ora è pieno di fango. Non riesce a sostenere la condizione di detenuto, è un attacco alla sua dignita', una cosa atroce per un uomo dello Stato". ''Sono sconvolta. Non riesco a spiegarmi il perché di questa scelta'', è la reazione della moglie Adriana.
Il ricovero del 76enne era stato disposto venerdì sera con una mossa inattesa dal magistrato di sorveglianza Daniela Della Pietra. "Provino il ministro della Salute Livia Turco e il ministro della Giustizia Clemente Mastella a farsi ricoverare per un'ora in un reparto detenuti", ha detto il suo legale, l'avvocato Lipera. Adducendo gravissime ragioni di salute, l'avvocato ha inviato nei giorni scorsi al presidente della Repubblica una "accorata supplica" affinché il capo dello Stato prenda in considerazione l'ipotesi di concedere la grazia a Contrada, anche in assenza di una domanda in tal senso. Contrada non ha infatti mai chiesto l'atto di clemenza, come è richiesto per la concessione della grazia, non ritenendosi colpevole.
Intanto si attende per il 10 gennaio l'udienza davanti al tribunale di sorveglianza di Napoli sul differimento della pena chiesto dal legale per "gravissimi motivi di salute", iter che viaggia separatamente rispetto a quello della clemenza. Sul caso il Guardasigilli Mastella, che nei giorni scorsi ha avviato l'istruttoria di rito relativa alla supplica di grazia, ha ricordato che "la decisione circa l'istanza di differimento della pena per ragioni di salute è di esclusiva competenza della magistratura di sorveglianza". Nel caso in cui i giudici dovessero dare ragione alla difesa, Contrada tornerebbe in libertà o eventualmente a casa agli arresti domiciliari.
30-12-2007 - 15:54
BRUNO CONTRADA
Bruno Contrada e' ancora ricoverato presso il padiglione Giulio Palermo dell'ospedale Cardarelli di Napoli. L'ex dirigente del Sisde, nonostante la sua richiesta di dimissione dal nosocomio per far ritorno al carcere militare di Santa Maria Capua Vetere, e' ancora ricoverato per essere sottoposto ad una serie di accertamenti.
Il Tribunale di sorveglianza di Napoli gli ha infatti negato la possibilita' di ritornare in cella soprattutto per le sue condizioni di salute.
"Ho qui uno scritto di suo pugno - dice il suo legale Giuseppe Lipera - nel quale Contrada indica chiaramente che 'non ho chiesto ne' chiedo ne' chiedero' mai la grazia a quello Stato da cui mi sarei aspettato un grazie e non una grazia. Un grazie per tutto cio' che ho dato allo Stato e soprattutto alla polizia'.
Contrada ha chiesto di andare via, anche perche' questo non e' un ospedale militare e lui avrebbe diritto ad andare in quello del Celio". Lipera ribadisce inoltre l'intenzione del suo assistito di chiedere la revisione del processo, una istanza di revisione gia' pronta con un memoriale di sessanta pagine scritto dallo stesso Contrada cui sono allegati due volumi di documenti e una richiesta di acquisizione delle sentenze assolutorie nei confronti di Giulio Andreotti e Corrado Carnevale, pure indagati per concorso esterno alla mafia, e gli atti di un processo che si sta celebrando a Catania in cui si procede per calunnia aggravata con Contrada ammesso tra le parti civili".
Il legale sottolinea anche di aver telefonato ancora oggi al Tribunale di sorveglianza di Santa Maria Capua Vetere per ottenere risposte alla richiesta di Contrada di essere dimesso: "domani e' lunedi' - dice - il magistrato di sorveglianza non puo' negare la volonta' del detenuto/paziente di andare via. Chiunque ha il diritto di dire in ospedale non ci voglio stare". E poi conclude: "chiedero' un incontro con il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nella mia veste di cittadino, oltre che di legale di Contrada". (da RAINews24 del 30.12.07)
31-12-2007 - 19:42
BRUNO CONTRADA
«Vogliono che io muoia in carcere»Lo sfogo di Bruno Contrada contro il potere giudiziario.
NAPOLI - «Non mi faccio illusioni, perchè il potere giudiziario vuole che io muoia in carcere». Bruno Contrada, l'ex funzionario condannato a dieci anni per concorso esterno in associazione mafiosa e attualmente ricoverato all'ospedale Cardarelli di Napoli, lo ha ripetuto più volte. Lo ha fatto nel corso di un incontro che avuto con il senatore di Forza Italia, Emiddio Novi, il quale ne riferisce i contenuti. «Non chiederò mai la grazia - ha ribadito Contrada - preferisco morire in carcere, nella consapevolezza di essere del tutto innocente».
«CREDONO PIU' AI PENTITI» - Per Contrada, l'Italia «è un paese in cui la giustizia crede più ai pentiti che agli uomini di polizia». Ecco perchè, dice, «il mio posto è in carcere». Lì dove, ha ammesso l'ex funzionario del Sisde, «sono convinto di morire». All'ospedale Cardarelli di Napoli, nel corso di un incontro con il senatore di Forza Italia, Emiddio Novi, si è definito, spesso, un «servitore dello Stato, vittima di una sentenza eversiva». «Questo è un paese in cui la giustizia crede a quattro pentiti e non a capi della polizia che quei pentiti li ha fatti arrestare, o a capi dei carabinieri», ha detto Contrada a Novi.
AL QUIRINALE - Intanto il legale di Contrada, l'avvocato Giuseppe Lipera, si è recato al Palazzo del Quirinale dove si è recato per «depositare atti e chiedere formalmente un incontro con il capo dello Stato, Giorgio Napolitano». «Sono stato ricevuto da Luigi D'Ambrosio, un magistrato, consigliere del presidente della Repubblica per gli affari della giustizia», ha detto l'avvocato. «A lui ho consegnato la documentazione relativa al caso Contrada, atti che ritengo utili all'attività istruttoria di questa pratica. Poi ho depositato un'istanza formale per parlare con il presidente Napolitano. Ora aspetto una risposta».
31 dicembre 2007 (da corriere.it)
03-01-2008 - 16:56
BRUNO CONTRADA
SANTA MARIA CAPUA VETERE (3 gennaio) - «Mi ha abbracciato e mi ha stretto forte in silenzio, l'ho visto molto agitato e la cosa mi ha ulteriormente ferito». Sono le parole pronunciate da Vittorio Contrada all'uscita del carcere militare di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) dopo la visita al fratello Bruno, l'ex dirigente del Sisde che sta scontando una condanna a dieci anni per concorso esterno in associazione mafiosa. Con Vittorio, commercialista, c'era anche la sorella Ida, il marito di quest'ultima, Giancarlo Tirri, generale a riposo e un nipote. La visita è durata poco più di un'ora. «All'ospedale Cardarelli - ha commentato Vittorio Contrada - volevano fargli una radiografia con le manette dopo averlo rinchiuso 24 ore su 24 in una stanzetta angusta. Questa non è detenzione, lo stanno trattando peggio del 41 bis. Io parlo da familiare - ha aggiunto il fratello di Bruno Contrada - è uno sfogo da familiare che mi è permesso e mi è dovuto, se neanche questo posso fare... Qui tutti possono parlare e noi non possiamo dire mai niente. È una vicenda assurda». «Queste sono torture - ha concluso - non sono punizioni per detenuti, ma punizioni psicologiche». Richiesta scarcerazione. Una nuova istanza di scarcerazione o, in alternativa, la detenzione domiciliare è stata intanto chiesta dal legale di contrada, Giuseppe Lipera, dopo la consulenza del medico legale Carlo Torre che ribadisce le precarie condizioni di salute dell'ex 007. Giovedì sera Contrada è rientrato in carcere dopo alcuni giorni trascorsi all'ospedale Cardarelli di Napoli. L'ex poliziotto era stato ricoverato su disposizione della magistratura per eseguire esami clinici. È stato lo stesso Contrada a chiedere di lasciare l'ospedale in anticipo e di tornare in carcere perché, a suo dire, veniva «trattato come Riina o Provenzano». Le condizioni di salute dell'ex funzionario del Sisde, secondo la perizia di parte del prof. Torre, docente di Medicina legale all'università di Torino, sarebbero incompatibili con la detenzione e Contrada corre il «grave rischio» di «nuovi fatti ischemici cerebrali». Il docente nella consulenza ribadisce poi che Contrada «è depresso» e che «non può restare in carcere». (da ilmessaggero.it)
05-01-2008 - 10:53
CONTRADA
ROMA (4 gennaio) - Come anticipato ieri via fax, la difesa di Bruno Contrada ha depositato nella cancelleria del magistrato di sorveglianza, a Santa Maria Capua Vetere, l'istanza di scarcerazione per l'ex dirigente del Sisde. L'istanza è stata presentata dall'avvocato Grazia Coco, sostituto del legale Giuseppe Lipera. Dopo aver depositato la richiesta, l'avvocato Coco ha avuto un colloquio nel carcere con lo stesso Contrada. Per conoscenza l'istanza è stata trasmessa al Csm, al ministro Mastella e al Procuratore Generale della Corte Suprema di Cassazione. Ieri Bruno Contrada era stato visitato in carcere dal fratello Vittorio, che aveva parlato di vera e propria tortura alla quale viene sottoposto l'ex dirigente del Sisde. (da ilmessaggero.it)
08-01-2008 - 17:27
CONTRADA
Santa Maria Capua Vetere - Il magistrato di sorveglianza, dopo aver esaminato le consulenze sanitarie sullo stato di salute di Bruno Contrada, depositate dalla difesa dell’ex funzionario dei servizi segreti, condannato a dieci anni per associazione mafiosa, ritiene che "non ricorrono tuttora i presupposti per accedere al differimento dell’esecuzione della pena. Nulla quaestio in merito - si legge nel provvedimento del giudice - all’istanza di detenzione domiciliare, misura che nel caso in specie può essere concessa esclusivamente dal tribunale di sorveglianza".
Uscite le motivazioni della sentenza Sono molte e ricche di riscontri le testimonianze dei pentiti contro l'ex dirigente del Sisde, testimonianze che hanno avuto un peso decisivo sulla sua condanna per concorso esterno in associazione mafiosa, pronunciata dalla Corte d’appello di Palermo a febbraio del 2006 e poi confermata poco più di un anno dopo dalla Cassazione. Non solo. Contro di lui non c’è stata nessuna cospirazione per incastrarlo. Ecco perché il 10 maggio scorso, la sesta sezione penale della Suprema corte ha confermato la condanna all’ex numero due del Sisde. Le motivazioni sono state rese note soltanto oggi con il deposito della sentenza 542.
Contrada: "Io, un simbolo attaccato dalle istituzioni" "Ho avuto il torto di diventare il simbolo della polizia giudiziaria a Palermo in un trentennio di attività contro la mafia, un periodo in cui lo Stato veniva accusato di avere rapporti con la mafia. Che poi era anche vero, ma la cosa non riguardava certo il settore della polizia". L’ex dirigente del Sisde Bruno Contrada racconta la sua verità a Sky Tg24: "In tutta la mia vicenda processuale, dall’inizio, mi sono ripromesso un impegno fatto a me stesso: di difendermi e non accusare mai nessuno, e l’ho mantenuto. L’attacco è venuto da una parte che non mi aspettavo, le Istituzioni".
"Vorrei che ci fosse verità sulla mia vicenda: è vero che sono stato condannato con sentenza definitiva, ma - spiega - sono convinto che la mia vicenda giudiziaria non si chiude con questo processo. Sono convinto della necessità di una verità storica, oltre che giudiziaria. Sarebbe opportuno che una commissione parlamentare potesse fare un lavoro approfondito, degli accertamenti: so che ci sono delle proposte da parte di parlamentari per creare una commissione che tratti non solo della mia posizione ma, in generale, dei pentiti, di come sono stati gestiti e arruolati. Credo - ammette però - che sarà difficile, ci sono molti interessi contrari, principalmente della magistratura: sono sicuro che verrebbero fuori dei fatti non edificanti". (da ilgiornale.it)

PIANTINA DI CANNABIS

da repubblica.it
Cassazione, vietato coltivare cannabisAnche se si tratta di una sola piantina
Cassazione, vietato coltivare cannabisAnche se si tratta di una sola piantina" src="http://www.repubblica.it/2007/11/sezioni/cronaca/cassazione/no-coltiva/stor_3429001_37590.jpg" width=230> ROMA - Cambio di rotta della Cassazione sulla cannabis. Secondi i giudici la coltivazione domestica di piccole quantità di piante di canapa indiana non è lecita. Per i supremi giudici della IV sezione penale è da perseguire penalmente la coltivazione, sul balcone di casa, anche di una sola piantina di marijuana, indipendentemente dalle sue caratteristiche droganti. Una sentenza che ribalta quella di pochi mesi fa, quando la Suprema Corte aveva consentito la coltivazione domestica di piante di canapa destinate alla vendita per uso ornamentale. Con il verdetto depositato oggi gli 'ermellini' rilevano che è penalmente rilevante la coltivazione a prescindere dalla quantità: "La coltivazione di canapa indiana va sanzionata indipendentemente dall'ampiezza del numero di piante contenenti sostanze tossiche", si legge nella sentenza. La pronuncia della Cassazione nasce dalla condanna inflitta dalla corte d'Appello di Messina a una donna che aveva coltivato nel balcone della sua casa otto piantine di cannabis indica. La donna, allora, aveva presentato ricorso in Cassazione. Ma i giudici supremi le hanno dato torto. Una decisione basata sulle norme sulla droga riviste dopo il referendum e in base alla legge 'Fini-Giovanardi'. Ad avviso di Piazza Cavour, il referendum ha reso penalmente lecita solo la detenzione, l'importazione e l'acquisto di sostanze stupefacenti ad uso personale. Non la coltivazione, quindi, che resta "assolutamente vietata". Anche se si tratta di una sola piantina sul balcone di casa. La sentenza di oggi, però, smentisce quella del 10 maggio dello scorso anno. Allora la VI Sezione Penale della Suprema Corte aveva annullato la decisione della corte d'Appello di Roma che aveva condannato un giovane per aver coltivato nel proprio fondo cinque piante di marijuana. La Cassazione aveva assolto il ragazzo perché il fatto non sussisteva, individuando una netta differenza tra la coltivazione in senso tecnico e la detenzione per uso personale. Sostenendo che la cosiddetta coltivazione "domestica" era equiparata alla detenzione per uso personale, ragione per cui la condanna del giovane romano era stata annullata senza rinvio.
(10 gennaio 2008)

DONNA UCCISA

da ilmessaggero.it
Foggia, donna uccisa a calci e pugni: sparito il marocchino che viveva con lei
FOGGIA (9 gennaio) - Un cadavere di donna è stato trovato mercoledì sera in un fabbricato dismesso a Foggia. Secondo i primi accertamenti dei carabinieri, la donna sarebbe stata uccisa a calci e pugni. Sul volto e sul corpo della vittima il medicolegale ha notato infatti diversi ematomi. I carabinieri hanno sentito cinque marocchini che utilizzavano la vecchia struttura come dormitorio e che hanno detto di conoscere la vittima. Un altro marocchino che viveva con la donna si è reso irreperibile. Potrebbe essere stato lui a picchiare e a uccidere la donna. La donna, molto probabilmente di nazionalità ucraina, è stata trovata seminuda nella ex Scivar in viale Fortore, una palazzina un tempo occupata da una azienda tessile dove si rifugiano alcuni extracomunitari. La vittima aveva solo una maglietta sulle spalle, ma non avrebbe subito violenze.

martedì 8 gennaio 2008

VIOLENZA SESSUALE

Cronache
08 gen 07:22
Sondrio: cinquantenne stuprata e uccisa dal convivente
SONDRIO - Picchiata a morte dal convivente, che voleva costringerla a un rapporto sessuale. E'successo sabato scorso a Sondrio: la vittima, una cinquantenne, e' stata ricoverata d'urgenza in gravissime condizioni all'ospedale Morelli di Sondalo, ma ieri e' morta. L'uomo, gia' noto alle forze dell'ordine per piccoli reati, e' stato fermato. Ora si trova nel carcere di Sondrio in attesa dell'interrogatorio di convalida; per lui l'accusa e' di violenza sessuale e omicidio preterintenzionale. (Agr)

sabato 5 gennaio 2008

SGOZZAMENTO

Roma,sgozzate e trovate in un hotel
Uccise due giovani romene
Due ragazze romene di 20 e 21 anni sono state trovate morte, con la gola tagliata, la notte scorsa nell'Hotel dei Mille in via dei Mille, nei pressi della stazione Termini, a Roma. Quando i carabinieri, allertati da una telefonata, intorno alla mezzanotte sono arrivati nell'albergo, hanno trovato prima una delle due donne sgozzata all'interno di una stanza; poi la scoperta anche dell'altro corpo in una camera attigua.
Dai documenti che sono stati trovati indosso alle giovani risultano essere cittadine romene e sono in corso accertamenti da parte dei militari per ricostruire la vita delle due donne. I carabinieri del reparto operativo di Roma hanno avviato immediatamente le indagini per ricostruire gli ultimi attimi di vita delle due romene e quello che e' accaduto nella camera dell'albergo. (da tgcom)

COSENZA

Cadavere carbonizzato nel Cosentino
Uomo trovato su auto data alle fiamme
Il cadavere carbonizzato di un uomo non ancora identificato, dall'età apparente di circa 30 anni, è stato trovato dai carabinieri a Torano Castello, un centro a pochi chilometri da Cosenza. Il cadavere si trovava su una automobile (una Fiat Panda) data anch'essa alle fiamme. Secondo quanto è emerso dai primi accertamenti, lo sconosciuto potrebbe essere stato ucciso e il suo cadavere lasciato nella Panda, poi incendiata. (da tgcom)

venerdì 4 gennaio 2008

ORGOSOLO

Temo che la Befana abbia portato altro lavoro per Franco Paribello.
ANSA) - NUORO, 4 GEN - Due fratelli il cui cognome e' Mattana sono stati uccisi a colpi di fucile nelle campagne di Orgosolo (Nuoro). I corpi sono stati trovati poco prima delle 16,30 dentro la loro auto, una Fiat Panda, all'ingresso del loro ovile, in localita' 'Lutture'', a pochi chilometri dal paese. Sul posto sono interventi gli uomini del commissariato di Orgosolo e della Squadra Mobile della Questura di Nuoro.

ERRORE IN SALA PARTO

04 gen 09:45
Sanita': maxi risarcimento dopo errore in sala parto
CHIAVARI (Genova) - La Asl di Chiavari ha risarcito una famiglia di Lavagna con 500 mila euro per aver rotto un braccio a un neonato a causa di una manovra errata, in sala parto, durante l'uscita: al piccolo e' stata riscontrata un'invalidita' permanente del 40 per cento. (Agr)
Probabilmente si tratta di paralisi del nervo brachiale.

giovedì 3 gennaio 2008

ANCORA VIBO VALENTIA

Nel 2007 nello stesso nosocomio erano morte due sedicenni
Ospedali pieni, muore dopo ore di attesa
Un ottantenne ha perso la vita a Vibo Valentia opo una crisi respiratoria. Nessuna struttura aveva posto per lui
VIBO VALENTIA - Un uomo di 80 anni, Orazio Maccarone, di San Calogero, è morto dopo essere rimasto quattro ore nel pronto soccorso dell'ospedale di Vibo Valentia perché non si trovavano posti letto nei vari ospedali calabresi. A raccontarlo alla Gazzetta del Sud, che giovedì pubblica la notizia, sono stati i familiari, che hanno annunciato di non voler presentare una denuncia.
IL RICOVERO - L'uomo è stato portato in ospedale il 26 dicembre per difficoltà respiratorie ed una grave forma di bronchite, ma per il suo caso, ha raccontato il figlio, Michele, alcuni medici hanno avuto un approccio «superficiale e strafottente». Secondo il racconto dei familiari di Maccarone, sono stati cercati posti letto nei reparti di medicina degli ospedali della Piana di Gioia Tauro, di Reggio Calabria, di Lamezia Terme, di Catanzaro e di Cosenza, ma senza risultato. Alla fine è stato trovato un posto nel vicino ospedale di Tropea, ma le condizioni di Maccarone si sono improvvisamente aggravate e l'uomo è morto.

I PRECEDENTI - Nel 2007, nell'ospedale di Vibo Valentia, erano morte due sedicenni, Federica Monteleone ed Eva Ruscio. In seguito all'ultimo caso, alcuni reparti e una sala operatoria sono stati chiusi. In altre unità i posti letto sono stati ridotti e sono state avviate misure straordinarie di adeguamento della struttura.
03 gennaio 2008 (da corriere.it)

martedì 1 gennaio 2008

MORTE IN CUSTODIA

La morte in custodia (prigioni, celle, ospedali psichiatrici, ecc.) è un serio problema, e il governo inglese ne è avvertito. Nell’ultimo anno, le morti in custodia sono state più di 500, la maggior parte per cause naturali negli ospedali psichiatrici. Vedi qui http://news.bbc.co.uk/2/hi/uk_news/7005556.stm
Quest’anno sono aumentati anche i suicidi (92 casi per una popolazione carceraria di circa 80.000 persone). Si ritiene, in genere, che il sovraffollamento sia la causa dei suicidi in carcere. Vedi qui http://news.bbc.co.uk/2/hi/uk_news/7166763.stm Le cifre che trovate si riferiscono solo a Inghilterra e Galles.
Volendo fare qualche confronto, appare encomiabile che già il primo dell’anno siano disponibili cifre accurate: quanto a noi, chissà se mai le vedremo, le nostre. La popolazione di Inghilterra e Galles è numericamente inferiore alla popolazione italiana, ma la popolazione carceraria è assai superiore (circa 80.000 contro circa 50.000 attualmente, e salvi errori). Anche il numero di suicidi è superiore, ancorché il tasso per 100.000 sia approssimativamente eguale (in Italia, una sessantina di casi per 50.000 detenuti). Questo tenderebbe a dimostrare che è la carcerazione in sé il fattore causale del suicidio, anche per il fatto che la composizione della popolazione carceraria potrebbe essere alquanto differente, prevalendo in Inghilterra i cd. “definitivi” e in Italia i cd. “detenuti in attesa di giudizio”. Ma sono dati che non sono per me disponibili.

CRONACHE DI INIZIO ANNO

Inizio le cronache del 2008 riportando alcuni tra gli episodi delle ultime ore, senza alcun desiderio o possibilità di completezza. Fatti accidentali non ancora del tutto chiariti si mescolano con fatti dolosi. Nei giorni che seguiranno vi sarano forse alcune certezze.

Napoli,ucciso da proiettile vagante (da tgcom)
Vittima stava festeggiando Capodanno
Tragedia di fine anno: a Torre Annunziata, nel Napoletano, un uomo è stato ucciso da un proiettile vagante, mentre era in casa, al nono piano di un palazzo. La vittima si chiamava Giuseppe Veropalumbo, 30 anni, sposato e padre di un bambino in tenera età. Secondo quanto riferito dai suoi familiari l'uomo stava giocando a carte per festeggiare l'arrivo del nuovo anno, quando è stato raggiunto da un colpo di pistola esploso dall'esterno.
Roma, 15enne muore durante festa (da tgcom)
Il giovane si è accasciato sul divano
Un ragazzo di 15 anni ha avuto un improvviso malore ed è morto in casa di amici, durante i festeggiamenti per la notte di San Silvestro. La tragedia è avvenuta in un appartamento di via Valesio, nella zona dell'Appio. Il ragazzo ha accusato un dolore alla spalla e al braccio e difficoltà a respirare e si è accasciato su un divano. E' stato chiamato il 118, ma il giovane è morto prima dell'arrivo nell'ospedale San Giovanni.
Bimbo grave a Caserta (da tgcom)In Campania, nel Casertano, un bambino tunisino di 10 anni è stato ferito con un colpo da arma da fuoco alla testa mentre si trovava nel giardino della sua abitazione, a Trentola Ducenta, per festeggiare . Il bambino, figlio di un immigrato da diversi anni in Italia, è stato soccorso dai familiari e portato all'ospedale di Aversa. Successivamente, per la gravità delle ferite, è stato trasferito al Santobono di Napoli. Le sue condizioni sono preoccupanti.
Romena uccisa,fermato il convivente (da tgcom)
R.Calabria, sparo durante un litigio
Deve rispondere di omicidio volontario e porto e detenzione illegale di armi Giuseppe Ceravolo, 29enne fermato a Rosarno (Reggio Calabria) per la morte della convivente, una 17enne romena. Inizialmente si pensava che il decesso fosse stato causato da un proiettile vagante, ma le indagini hanno individuato in un litigio la scintilla del delitto: lei voleva infatti lasciarlo. Il 29enne e la vittima avevano avuto due mesi fa una bimba.
Cuneo, due giovani uccisi dopo lite (da tgcom)
Fermato 18enne indiziato dell'omicidio
Due giovani sono stati uccisi a coltellate in un appartamento a Racconigi, nel Cuneese. Alla base del duplice delitto vi sarebbero motivi passionali.. Le vittime sono Michele Boeti, 29 anni, il padrone di casa, morto quasi subito, e A.l., 16 anni, deceduto all'ospedale di Savigliano. I casa c'era anche una ragazza genovese di 20 anni. I carabinieri hanno fermato il presunto omicida, il 18enne Alessandro Alessio, di Genova.
Modena, 24enne ammazza il padre (da tgcom)
Colpi di sedia in testa dopo una lite
E' sfociata in omicidio una lite tra padre e figlio: a Varana di Serramazzoni, sull'Appennino modenese, un ragazzo di 24 anni, Marcello Casadei, ha ucciso la scorsa notte il padre Giuseppe, 64 anni. Secondo la prima ricostruzione dei carabinieri lo avrebbe prima preso a pugni e calci, poi gli avrebbe rotto la testa con una sedia. Il giovane è stato arrestato per omicidio volontario aggravato. Da chiarire il motivo della lite.
Capodanno: fermato convivente della romena uccisa da proiettile (da corriere.it)
01 gen 11:48 Cronache
REGGIO CALABRIA - Sarebbe stato il convivente a uccidere la romena 17enne raggiunta da un colpo di pistola mortale la scorsa notte a Rosarno, nel reggino. Giuseppe Ceravolo, 28 anni, e' stato fermato dalla Polizia, mentre altre due persone sono ancora ricercate. L'uomo avrebbe sparato durante i festeggiamenti di Capodanno mentre era per strada con la compagna e altri due amici, ferendo pero' mortalmente la ragazza. (Agr)
Capodanno: Palermo, colpita da proiettile mentre e' al balcone (da corriere.it)
01 gen 11:15 Cronache
PALERMO - Colpita mentre guardava i fuochi d'artificio di mezzanotte affacciata al balcone: ora, una donna di 41 anni di Palermo e' in gravi condizioni all'ospedale. L'incidente nella zona della Fiera del Mediterraneo, dove la donna vive. (Agr)