giovedì 26 maggio 2011

BAMBINI


«Non dimenticate i bimbi scomparsi»
In Italia 718 casi irrisolti in soli nove mesi

Appello di Telefono Azzurro nella Giornata internazionale dedicata ai minori spariti. Caffo scrive a Napolitano:
«Le istituzioni diano risposte all'angoscia dei genitori»

Un manifesto chiede  di trovare la bambina inglese Maddie McCann, rapita in Portogallo durante una vacanza
Un manifesto chiede di trovare la bambina inglese Maddie McCann, rapita in Portogallo durante una vacanza
ROMA - Solo una minoranza di casi fa notizia. Purtroppo. Bambini inghiottiti dal nulla, e spesso mai ritrovati. Roma, come molte altre capitali, partecipa alla Giornata Internazionale dei Bambini Scomparsi, in programma mercoledì 25 maggio. Un’iniziativa lanciata nel 1983 a New York per ricordare il piccolo Ethan Patz, rapito il 25 maggio del 1979.
A Roma, Telefono Azzurro ha organizzato un convegno – «Bambini scomparsi. Un fenomeno da conoscere e interpretare. Quali dimensioni, quale prevenzione e quali interventi?» – ospitato nella biblioteca del Senato «Giovanni Spadolini». I dati sono allarmanti anche in Italia. Tra il primo gennaio e il 30 settembre 2010, i minori italiani o stranieri scomparsi (e mai ritrovati) sono 718, secondo i dati riferiti dal commissario straordinario per le persone scomparse, Michele Penta.
NOVEMILA SVANITI NEL NULLA  «I minori scomparsi dal ‘74 sono più di 9 mila - osserva Penta, nel corso del convegno– Di questi, oltre due terzi sono minori stranieri non accompagnati, quindi il fenomeno è connesso all’immigrazione clandestina». Il numero 11.60.00, affidato dal ministero dell’Interno a Telefono Azzurro, in due anni, ha gestito 202 casi di scomparsa. Nella maggioranza delle volte, il 54%, si è trattato di sottrazioni internazionali, mentre quelle nazionali sono state il 16%.
Un appello dei genitori di Angela Celentano scomparsa sul monte Faito nel 1996 (Ansa)
Un appello dei genitori di Angela Celentano scomparsa sul monte Faito nel 1996 (Ansa)
IL 18% FUGGE DI CASA - Il 18% dei minori scomparsi è fuggito da casa o da un istituto, per il 12% dei piccoli, la situazione è ancora da chiarire. Telefono Azzurro ha inoltre gestito 148 avvistamenti e 41 ritrovamenti. A questi casi, si aggiungono le 239 scomparse gestite dall’associazione e segnalate a Emergenza infanzia tra il 2006 e il 2011 e i 145 della linea 196196. A denunciare la scomparsa sono padri (31.3%) ed estranei (25.2%). La Polizia si occupa, ogni anno, di 3.000 piccoli scomparsi. Dati preoccupanti, all’interno di un fenomeno mondiale: negli Stai Uniti, nel 2010, i minori scomparsi sono stati 800.000, oltre 2000 al giorno.
VICINI «SENTINELLE» – Dietro la scomparsa, oltre alla fuga volontaria, spesso, si scoprono situazioni drammatiche (abusi sessuali, fisici e psicologici). «E’ importante che l’intera collettività - sottolinea Ernesto Caffo, presidente di Telefono Azzurro - dalle famiglie alle istituzioni, dalle scuole alle Forze dell’Ordine, passando per i mass media e tutta la società civile, siano sempre più attenti al tema della scomparsa minorile. Fondamentale che anche in Italia vengano quanto prima recepite le linee guida europee e ci si adegui al modello dell’Amber Alert per la segnalazione dei bambini rapiti». Insomma che tutti, dagli amici ai vicini di casa, si trasformino in sentinelle della sicurezza e serenità dei bambini.
Le ricerche dei piccoli Francesco e Salvatore Pappalardo scomparsi a Gravina nel 2007 e poi ritrovati morti in un pozzo
Le ricerche dei piccoli Francesco e Salvatore Pappalardo scomparsi a Gravina nel 2007 e poi ritrovati morti in un pozzo
TRAGICHE STORIE - «Il dramma della scomparsa, anche solo temporanea, di un bambino - scrive il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano - e angoscia dei suoi familiari devono trovare una risposta nell’impegno sempre più attivo delle istituzioni». Hanno voluto far sentire il loro sostegno alla Giornata dedicata ai bambini scomparsi anche il presidente della Camera, Gianfranco Fini, e quello del Senato, Renato Schifani.
«La scomparsa dei minori spesso nasconde tragiche storie di abusi e violenze – scrive Fini a Telefono Azzurro – e stride con i più elementari principi giuridici e morali di una società civile». «Si tratta di un fenomeno drammatico e angosciante che riguarda tutti noi – commenta Schifani – e impone alle istituzioni di promuovere attivamente e con decisione una sempre più piena tutela dei diritti dei bambini e degli adolescenti».
AMNESTY INTERNATIONAL – E nel ventennale della ratifica dell’Italia della Convenzione sui diritti dell’infanzia, il 27 maggio 2011, sono in uscita le prime tre pubblicazioni della collana i Quadernoni di Amnesty, quaderni da leggere e colorare che insegnano ai bambini i loro diritti giocando. I quadernoni, editi da Notes edizioni, tornano in libreria in un’edizione riveduta e corretta: il numero 1, «per scoprire cosa sono i diritti dei bambini», è rivolto ai bambini di 6 e 7 anni, mentre il 2 è dedicato alla «scoperta degli altri intorno a noi» e si rivolge ai piccoli di 7 e 8 anni. Il Quadernone 3 di Amnesty, «storie fantastiche e fatti reali sulle bambine e i bambini del mondo», è invece rivolto ai bambini di 9-10 anni.
Simona De Santis
25 maggio 2011

sabato 21 maggio 2011

keith middleton

Secondo InTouch Kate Middleton è sterile, non potrà mettere al mondo un altro erede al trono.L'indiscrezione lascia alquanto perplessi: possibile che in casa Windsor non abbiano rivoltato la moglie del principe William come un calzino prima che andasse all'altare con il futuro re d'inghilterra? Eppure il tabloid lancia la notiziona in copertina.

Stando a indiscrezioni, Camilla Parker-Bowles, moglie di Carlo, avrebbe spifferato a intimi che Kate non potrebbe rimanere incinta per colpa di complicazioni ginecologiche avute durante l'adolescenza. Intanto pare che la famiglia reale stia già facendo pressioni affichè la neo coppia metta al mondo un pargoletto e se nei prossimi mesi il pancione non ci sarà, i rumors diventerannoancora più assordanti, almeno secondo il biografo ufficiale dei sangue blu inglesi Andrew Morton. Tra l'altro, solo il mese scorso ilNational Enquier aveva pubblicato un articolo in cui si diceva che la Middleton e il principe William avevano il grande desiderio di adottare un bebè. E se il sogno alla fine nascondesse una necessità...?

giovedì 19 maggio 2011

non nata

Il figlio di un genitore morto per incidente stradale ha diritto al risarcimento del danno patrimoniale e non patrimoniale anche se all'epoca del sinistro non era ancora nato. A stabilirlo è stata la Corte di Cassazione con una sentenza in materia di assicurazioni che è stata depositata martedì scorso, 3 maggio 2011. A riportarlo è il Portale di informazione giuridica "Studio Cataldi" nel sottolineare come la vicenda processuale, che poi è sfociata in un'importante sentenza, abbia riguardato la figlia di un genitore morto in un incidente stradale che s'era visto negato il riconoscimento del risarcimento in quanto all'epoca del sinistro non era ancora nata. In prima battuta, infatti, ilrisarcimento del danno patrimoniale e non patrimoniale era stato riconosciuto solo alla sorella ed alla moglie della persona morta nell'incidente.
Ma la madre stessa è stata a presentare il ricorso a favore della figlia minore che, in un primo momento s'era visto negato l'accesso alrisarcimento in quanto, riporta lo Studio Cataldi, era stata giudicata "priva della capacità giuridica alla data dell'evento dannoso". Ma la Cassazione ha ribaltato tutto.

non ancora nata

Il figlio di un genitore morto per incidente stradale ha diritto al risarcimento del danno patrimoniale e non patrimoniale anche se all'epoca del sinistro non era ancora nato. A stabilirlo è stata la Corte di Cassazione con una sentenza in materia di assicurazioni che è stata depositata martedì scorso, 3 maggio 2011. A riportarlo è il Portale di informazione giuridica "Studio Cataldi" nel sottolineare come la vicenda processuale, che poi è sfociata in un'importante sentenza, abbia riguardato la figlia di un genitore morto in un incidente stradale che s'era visto negato il riconoscimento del risarcimento in quanto all'epoca del sinistro non era ancora nata. In prima battuta, infatti, ilrisarcimento del danno patrimoniale e non patrimoniale era stato riconosciuto solo alla sorella ed alla moglie della persona morta nell'incidente.
Ma la madre stessa è stata a presentare il ricorso a favore della figlia minore che, in un primo momento s'era visto negato l'accesso alrisarcimento in quanto, riporta lo Studio Cataldi, era stata giudicata "priva della capacità giuridica alla data dell'evento dannoso". Ma la Cassazione ha ribaltato tutto.

un prete


L'EX SACERDOTE: DI NOTTE ERA SEMPRE IN GIRO. L'OMBRA DEL SATANISMO

«Il prete spendeva in droga
fino a 300 euro al giorno»

L'indagine dei Nas. Il mistero dei soldi di don Riccardo

Don Riccardo Seppia (Ansa)
Don Riccardo Seppia (Ansa)
Ne consumava tre, quattro grammi al giorno. La cocaina per don Riccardo Seppia era ormai un'ossessione, aveva bisogno di migliaia di euro, gli investigatori parlano di circa trecento al giorno per almeno venti giorni al mese, per acquistare quella che nelle intercettazioni telefoniche chiama «la bianca» e «la neve». Comprava per sé e per offrirla in pagamento ai ragazzi perché accettassero le sue morbose attenzioni: «Vieni. Ho la neve», è il messaggino che è stato trovato sul suo cellulare.
Don Riccardo si riforniva da tre pusher, giovani, italiani, ai quali chiedeva sempre più spesso oltre alla droga di procurargli «bambini». Ma come poteva un sacerdote con uno stipendio di 1.200 euro permettersi i continui viaggi a Milano, le nottate in discoteca e in locali gay frequentati da giovanissimi, e soprattutto tutta quella cocaina? I Nas di Milano stanno passando al setaccio i conti correnti e le disponibilità finanziarie del sacerdote cinquantenne, arrestato a Genova venerdì con l'accusa di cessione di stupefacenti e di abusi sessuali su un chierichetto quindicenne.
Don Riccardo può aver avuto un aiuto economico dagli ignari genitori, ma certo non avrebbe potuto giustificare richieste di denaro così ingenti. E più le indagini vanno avanti e viene alla luce la doppia vita del sacerdote, più riesce difficile capire come nessuno in Curia si fosse mai accorto di niente.
Nei giorni scorsi don Piercarlo Casassa, parroco di don Riccardo nel 1985 a Recco, cittadina del Levante genovese, è stato ascoltato a lungo come testimone dai detective dell'Arma di Milano. Don Casassa ha ripetuto ai militari che i comportamenti del prete appena uscito dal seminario non gli sembravano adeguati alla tonaca. Ha ricordato una gita al mare organizzata da don Riccardo con i bambini del catechismo e di come i bambini si fossero rifiutati di ripetere l'esperienza. «I carabinieri - dice don Casassa - mi hanno chiesto perché non ho fatto denuncia all'epoca, ma io non potevo denunciare nulla di concreto. Non ravvisavo nessun reato». E ancora: «Don Seppia stava fuori tutte le notti e dormiva per l'intera mattina. La sua non mi sembrava una vera vocazione. Così ho avvertito i miei superiori».
Come dagli atteggiamenti disinvolti di venticinque anni fa don Seppia sia arrivato alla cocaina e all'ossessione per il sesso e i ragazzini è un percorso che bisognerà ricostruire. Dalle intercettazioni degli ultimi mesi don Riccardo sembra aver perso ogni freno. È lui che contatta i giovani in discoteca o ci arriva attraverso alcuni amici omosessuali che gli procurano il numero telefonico di ragazzini «disponibili». Oppure sono gli stessi pusher che, oltre alla droga, gli danno dritte in quel senso. Ma non è tutto: don Riccardo, nei suoi malsani comportamenti fa pensare persino al satanismo. Gli investigatori, infatti, si sono soffermati sul tatuaggio che il sacerdote ha sulla schiena, un sole a sette raggi con significati satanici, e su certe frasi blasfeme sull'ostia che rimandano a rituali e messe nere codificate in un manuale del Settecento e descritte dall'occultista Papus.
Erika Dellacasa
19 maggio 2011

mercoledì 18 maggio 2011

bambini in auto


IL CASO

Dimenticata in auto per 6 ore
In coma bimba di 18 mesi

Quando la madre ha raggiunto la vettura, la piccola era già priva di sensi. Trasportata in elicottero da Teramo ospedale pediatrico "Salesi" di Ancona, è in gravi condizioni

ANCONA - È rimasta in auto sotto al sole per 6 ore. Ora una bimba abruzzese di 18 mesi è in coma. La piccola è stata trasportata in elicottero da Teramo, all'ospedale regionale di Torrette di Ancona per essere poi trasferita d'urgenza al vicino ospedale pediatrico "Salesi". Le sue condizioni sono molto gravi.

Stando alle prime indiscrezioni, la piccola è rimasta in macchina fino a quando la madre non si è accorta di averla scordata. Una volta uscita di casa e raggiunta l'auto, ha trovato la figlia priva di sensi. Chiamato il 118, sul posto è intervenuta un'ambulanza.

Il personale sanitario, vista la gravità in cui versava la piccola, ha però deciso di chiamare immediatamente l'eliambulanza che ha effettuato il trasporto dalla città abruzzese al capoluogo marchigiano dove è giunto intorno alle 16.30.

CAROTE

Mangiando carote si vive più a lungo

inserito da: Maria Brennapubblicato il: 18/05/2011 13:05
Mangiando carote si vive più a lungo(IAMM) Atlanta, 18 Mag 2011 - Chi è alla ricerca dell'elisir di lunga vita non sa che forse il segreto per vivere a lungo è in una bella insalata di carote. Da tempo sono noti i benefici di questi ortaggi: si sa che fanno bene alla vista, che stimolano l'abbronzatura e sono un ottimo alleato della pelle. Quello che si sa di meno è che la carota è ricca non solo di Betacarotene, a cui vengono attribuiti molti dei benefici di questi ortaggi, ma anche di alfa carotene. 
PUBBLICITA'
Proprio questo carotenoide è finito nel mirino degli esperti del Centers for Disease Control and Prevention di Atlanta, autori di una ricerca pubblicata 'Archives of Internal Medicine'. In base ai risultati, ottenuti dall'analisi dei dati relativi ad oltre 15mila persone monitorate per 20 anni nell'ambito del 'Third National Health and Nutrition Examination Survey Follow-up Study', i ricercatori guidati da Chaoyang Li hanno scoperto che i livelli plasmatici di alfa carotene sono inversamente associati al rischio di morte, in particolare per malattie cardiovascolari ecancro. Gli esperti concludono che questo studio è un ulteriore supporto alla tesi secondo cui un maggiore consumo di frutta e verdura è il segreto per prevenire la morte prematura e vivere più a lungo. 

mbr