venerdì 30 novembre 2007

BANDITI ROMENI ANCHE A LONDRA

LONDRA - Un'italiana di 21 anni è rimasta per venti giorni prigioniera di due romeni che l'hanno portata a Londra con la promessa di un lavoro in un bar, sottoposta a continue sevizie e costretta a prostituirsi. Grazie all'intervento di un ex maresciallo dei carabinieri, la ragazza è stata rintracciata giovedì da agenti di Scotland Yard a Kinsbury - un quartiere a nord della metropoli britannica - e i due romeni sono stati arrestati.
Il consolato italiano a Londra ha avuto un ruolo nella vicenda ma per rispetto della privacy non ha divulgato informazioni dettagliate, che sono state invece fornite dal detective privato Fedele De Pasquale, ex maresciallo collaboratore della società De Pasquale Investigazioni, che ha dato l'allarme dopo aver ricevuto dalla Gran Bretagna una telefonata della ragazza nei guai. L'uomo ha raccontato che la giovane - residente a Pinerolo in provincia di Torino e di origine calabrese - è stata nelle mani di Daan Cardei e Florentin Nikita, che «oltre a costringerla a prostituirsi la tenevano sequestrata in una abitazione nei pressi della stazione di Kinsbury» e «le hanno procurato lesioni fisiche gravi».
L'ex carabiniere ha spiegato che si è messo in contatto con Scotland Yard e col consolato italiano di Londra dopo un'angosciata telefonata della ragazza che era riuscita a mettere le mani su un cellulare dei due rapitori e implorava aiuto.
(da ilgazzettino.it, 30 novembre 2007)

ECCO PERCHE'!

30 nov 15:56
Sudan: folla chiede fucilazione per insegnante inglese
KHARTOUM - Una folla di migliaia di persone ha manifestato oggi per protestare contro la condanna a Gillian Gibbons, maestra inglese giudicata colpevole come blasfema per aver consentito ai propri alunni di chiamare 'Maometto' un orsacchiotto di pezza. La donna rischiava sei mesi di carcere, ma e' stata condannata a 15 giorni e all'esplulsione dal Paese. Secondo i manifestanti la condanna sarebbe troppo leggera. I manifestanti, con coltelli, spranghe e bastoni, ne ha chiesto la fucilazione. (Agr) (corrieredelmezzogiorno.it)

giovedì 29 novembre 2007

MORTE FRA I RIFIUTI

In u paesino vicino a Varese, ASL e Carabinieri hanno trovato, in una villetta, un anziano morto, vegliato dal figlio 45enne, perito informatico, in mezzo a montagne di rifiuti, una vera discarica che invadeva l'appartamento e il cortile. Leggi qui http://www.corriere.it/cronache/07_novembre_28/Vegliava_padre_morto_56e4a5dc-9d8a-11dc-bac3-0003ba99c53b.shtml
Ne ricordo un caso del tutto simile, che ebbi occasione di osservare molti anni fa, in un appartamento semicentrale di Roma. Quella volta si trattava di due anziane sorelle che vegliavano la terza sorella, deceduta. Tutto l'appartamento era occupato dai sacchi neri pieni di spazzatura, corrente elettrica e telefono erano staccati. Mi occupai del morto, non dei vivi, ed era una morte naturale. Non ricordo cosa sia accaduto delle sorelle superstiti.

ABORTI ALL'OTTAVO MESE

E' successo in Spagna, dove sembra che questa pratica (un vero e proprio infanticidio!) sia relativamente frequente. Ne abbiamo avuto un esempio anche in Italia qualche anno fa. Leggi
http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=14016&sez=HOME_NELMONDO

mercoledì 28 novembre 2007

SERIAL KILLER FRANCESE

Francia: arrestato serial killer sospettato di 18 omicidi
28 nov 17:33 Esteri
PARIGI - E' in carcere da ieri in Francia un uomo di 68 anni sospettato di 18 omicidi commessi fra il 1980 e il 2002. Tra le sue vittime, per lo piu' omosessuali. L'uomo e' un artista travestito che si e' esibito in cabaret in Alsazia e Germania. L'inchiesta si occupa per ora di sei omicidi. Dei 18 omicidi di cui si parla, quindici sono stati commessi nell'est della Francia, tre vicino Parigi. (Agr)

lunedì 26 novembre 2007

URANIO IMPOVERITO

Una breve storia dell'uranio impoverito

L'uranio torna alla guerra
Giorgio Nebbia, da "Liberazione", 13 aprile 1999
Cinquantaquattro anni fa l'uranio è entrato nel vocabolario della guerra quando il mondo ha saputo che le bombe atomiche di Hiroshina e Nagasaki avevano scatenato la loro potenza distruttiva mediante la fissione del nucleo dell'uranio e del plutonio, a sua volta ottenuto dall'uranio. L'uranio, che era stato isolato dalla pechblenda da Klaproth già nel 1789, aveva svelato la sua capacità di trasformarsi spontaneamente in radio e radon, in seguito alle ricerche dei coniugi Curie, della cui scoperta ricorreva l'anno scorso il centenario.
Peso atomico 235
Le ricerche della prima metà di questo secolo permisero di capire il meccanismo della scomposizione radioattiva dell'uranio e dei suoi "figli" e l'esistenza di vari isotopi di ciascun elemento chimico, e di provocare una scomposizione, o "fissione" di alcuni elementi, uranio e plutonio, con liberazione di energia; l'anticamera della fabbricazione delle bombe atomiche e delle centrali nucleari commerciali. La materia di partenza è in ogni caso, l'uranio, in particolare l'isotopo dell'uranio con peso atomico 235, che accompagna, in natura, il più comune isotopo 238, in ragione di circa un atomo di uranio 235 ogni 140 atomi di uranio 238. Le bombe nucleari, che utilizzano uranio 235 quando la sua concentrazione è superiore al 70%, o le centrali nucleari, che "bruciano" uranio 235 in concentrazione di almeno il 3 %, hanno richiesto la separazione dell'isotopo 235 dall'isotopo 238 con delicati e complessi processi. In ogni caso si ha una massa di uranio "arricchito" al 70-80 % o al 3-4 %, e una "coda", uno scarto, di uranio "impoverito", costituito quasi esclusivamente da uranio 238. Un residuo da tenere nei magazzini, che non serve a niente.
Ma le fertili menti degli ingegneri non si fermano mai; l'uranio è un metallo pesante, oltre una volta e mezzo più pesante del piombo, oltre due volte più pesante dell'acciaio, e, se finemente suddiviso, si infiamma spontaneamente: è, come si dice, piroforico; si presta, inoltre, a formare leghe con vari metalli. Perché tenere nei magazzini l'uranio impoverito, quando le sue proprietà potrebbero consentirne l'utile impiego nei proiettili dei cannoni o dei missili?
Le sue caratteristiche fisiche sembrano ideali per aumentare la penetrazione dei proiettili, in modo da sfondare meglio le corazze di acciaio dei carri arenati e gli edifici blindati e anzi, se l'uranio si polverizza nell'impatto contro la struttura del nemico, il fatto che si incendi spontaneamente ne facilita l'effetto distruttivo.
La sindrome del Golfo
C'è, è vero, il piccolo inconveniente che l'uranio è tossico, se respirato dalle persone, ed è radioattivo, e che la sua fine polvere resta negli edifici e nel terreno ed espone alla radioattività il territorio nemico e i suoi abitanti, ma a questo penseranno gli abitanti del futuro. E' vero che il territorio nemico, durante una guerra, viene spesso occupato dai soldati vincitori e che anche questi saranno esposti alla radioattività, ma anche a questo si penserà in futuro. Quello che conta è vincere e sterminare il nemico.
Così il "metallo del disonore" è entrato, alla fine degli anni ottanta, negli arsenali americani e dei loro alleati. La prova su larga scala dell'efficacia dell'uranio impoverito, o "depleted uranium", DU, come ormai si chiama in sigla, si è avuta nel 1991, durante la guerra del Golfo. Ne sono state usate circa 600 tonnelIate e di queste oltre 300 tonnellate si trovano ancora sparse in polvere finissima sul suolo in Irak e Kuwait.
I proiettili all'uranio impoverito sono in normale dotazione sui jets americani A-10, sugli elicotteri Apaches e sui carri armati M1 Abrams e Bradley. Gli A-10 sono macchine "perfette", dotate di un cannone da 30 millimetri a sette canne, capace di sparare 4200 proiettili al minuto.
I soldati americani, ai tempi della guerra del Golfo, non sono stati avvertiti dei pericoli a cui sono stati esposti e vari reduci, si calcola circa centomila, hanno manifestato malattie (la sindrome del Golfo) attribuibili all'esposizione all'uranio impoverito impiegato in guerra dai loro stessi generali. Simili malattie sono state osservate e denunciate nella popolazione civile dell'Iraq meridionale dopo il 1991. Proiettili-all'uranio impoverito sono stati anche usati in Bosnia nel 1995. I terreni contaminati da polvere di uranio impoverito restano tossici e radioattivi per secoli.
La condanna dell'Onu
La Commissione per i diritti umani delle Nazioni Unite ha condannato l'uso di queste armi nella sessione dell'agosto 1996 e ha chiesto (risoluzione 1997/36) al Segretario generale un'inchiesta che riconosca che i proiettili all'uranio impoverito DU sono armi di distruzione di massa, con effetto indiscriminato, vietate dalle convenzioni internazionali e in particolare da quella dell'Aia del 1899, di cui quest'anno si celebra il centenario.
E, ironicamente, proprio nel centenario di tale convenzione ispirata a risparmiare sofferenze alle popolazioni civili, la Nato ha usato proiettili all'uranio impoverito in Serbia e Kosovo. Chi vuole saperne di più può consultare il libro, Metal of disbonor. How depleted uranium penetrates steel, radiates people and contaminates the environment (International Action Center, NewYork), apparso nel 1998 ma di cui sta uscendo una seconda edizione "aggiornata".
E l'Italia che parte ha in questo gioco di morte? Che posizione ha preso, al livello delle Nazioni Unite, nelle procedure di divieto dell'uso dei proiettili a uranio impoverito? Non ci sarà qualche parlamentare che vorrà interrogare il governo per sapere quanti proiettili all'uranio impoverito si trovano sul territorio italiano e sono in dotazione alle forze armate italiane? Vorrà questo giornale farsi promotore di una raccolta di firme per un appello che riconosca che le armi all'uranio impoverito rappresentano un inaccettabile rischio per la vita umana e una violazione delle leggi internazionali e che chieda un impegno internazionale, senza condizioni, che vieti la ricerca, la fabbricazione, la sperimentazione, il trasporto e il possesso dell'uranio impoverito a fini militari e che imponga una bonifica delle zone contaminate e uno sforzo per curare le persone che sono state esposte a tale arma micidiale?

URANIO IMPOVERITO

URANIO IMPOVERITO
Porto qui, da un mio altro blog, parte delle questioni relative all’uranio impoverito, e alle discussioni tenute su quel blog.
09-10-2007 - 16:20

URANIO IMPOVERITO
L'argomento che vi propongo è IMPORTANTE. Nel corso delle guerre nei Balcani, soldati italiani si sono ammalati di forme tumorali maligne (per lo più linfomi), e parecchi sono morti. La causa è stata da alcuni ricondotta all'uso di proiettili fabbricati con uranio impoverito, anzichè con piombo. L'uranio è un elemento che emette radiazioni ionizzanti capaci di causare tumori. Si dice "impoverito" perché sarebbe povero di radiazioni ionizzanti. Una ricerca, commissionata anni or sono ad un notissimo ematologo (il prof. Mandelli), ha concluso dicendo che i dati statistici non erano significativi. Può darsi che ora i dati siano significativi. Io ne sono convinto, perchè la numerosità della casistica, in soggetti peraltro giovani e sani prima delle operazioni di guerra, lo dimostra. Fate delle ricerche prima di intervenire e di fare commenti. Vorrei che potessimo portare un contributo a far riconoscere questi tumori come causati dal servizio militare. Scatenatevi. Ne vale la pena per rendere giustizia.
09 ott 15:02 Cronache
ROMA - Sono 255 i militari italiani impegnati, tra il 1996 e il 2006, in missioni all'estero che hanno contratto malattie tumorali. Tra questi, si contano anche 37 morti. Lo ha rivelato il ministro della Difesa, Arturo Parisi, davanti alla Commissione d'inchiesta sull'uranio impoverito del Senato. Sull'incidenza dell'uranio impoverito rispetto alle patologie tumorali , secondo il ministro della Difesa, ci sarebbe comunque "una evidente incertezza". Parisi ha ribadito che "l'Italia non ha mai fatto uso di armamento ad uranio impoverito, ne' risulta che nel nostro poligono possa essere stato utilizzato da altri. (Agr)


Inviato da deontologiaetica il 09/10/07 @ 17:18 via WEB
Chi ha detto che in Iraq non vi sono armi di distruzione di massa? Il terreno, l'aria, i polmoni della gente ne sono pieni: e' l'uranio impoverito, l'arma di distruzione di massa che ha avvelenato il territorio iracheno e ne ha decimato la popolazione. Resta attivo per milioni di anni, condanna a morte orribile chi lo inala o lo ingerisce, causa deformazioni ai nascituri e danni irreversibili a chi ne viene in contatto. Gli USA lo hanno riversato in Iraq con un accanimento che ha dell'incredibile: un crimine di guerra che grida giustizia. DOCUMENTATI SU QUESTO ARGOMENTO : Uranio impoverito: un crimine di guerra che non ha mai fine di Paul Rockwell (http://italy.indymedia.org/mail.php?id=493880)

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Inviato da gvgiusti il 09/10/07 @ 17:50 via WEB
Aggiungo io dallo stesso sito: Dopo la guerra del 1991, gli ospedali iracheni hanno registrato un incremento notevole di casi di cancro e di malformazioni neonatali. Le statistiche dell'ospedale di Basra mostrano che nel 1988, per ogni 100.000 persone si registravano 11 casi di cancro. Tale percentuale � salita a 116 casi nel 2001 ed e' in costante aumento, con picchi di casi di cancro al polmone ed alla mammella e leucemia nei luoghi maggiormente contaminati dall'uranio impoverito. Il dottor Jawad Ali, oncologo al Basra Training Hospital, ha notato che "l'unico fattore che e' mutato, qui, dalla guerra del 1991, e' l'aumento esponenziale del livello di radioattivit�". Tredici membri del suo staff specialistico si sono ammalati di cancro dopo che l'area dell'ospedale fu bombardata.

Inviato da arza1 il 09/10/07 @ 17:22 via WEB
già prima della guerra del golfo si sapeva che c'era una correlazione tra esposizione all'uranio impoverito e malattie oncologiche ( in particolare leucemia...) C'è, su questo tema, un utile contributo in "STUDIO DELLE RELAZIONI TRA ESPOSIZIONE A URANIO IMPOVERITO E CANCRO" di Davide Borelli ( http://www.microonda.net/angulusridet/scienza/uranio_impoverito/uranio_impoverito.htm)

Inviato da gvgiusti il 09/10/07 @ 17:57 via WEB
Per favore ARZA porta e pubblica questo argomento, eventualmente riducendo il numero delle righe, fino a renderlo leggibile per chiunque. Ricordati che la Commissione ad hoc ha ritenuto che i dati non fossero statisticamente significativi.

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Inviato da gvgiusti il 09/10/07 @ 18:02 via WEB
Ero ancora studente (illo tempore) e già lo sapevo.


Inviato da servoarbitrio il 09/10/07 @ 17:29 via WEB
RIASSUMO DAL TGCOM DI POCHI MINUTI FA: Secondo i dati forniti dalla Direzione di sanità militare, "sono in totale 255 i militari che hanno contratto malattie tumorali e che risultano essere stati impegnati nei Balcani, in Afghanistan, in Iraq e in Libano nel periodo dal 1996 al 2006. Di questi militari, 37 sono morti". Lo ha riferito il ministro della Difesa, Arturo Parisi, davanti alla Commissione d'inchiesta del Senato sull'uranio impoverito. Dei 255 militari malati di tumore che risultano essere stati impiegati in missione all'estero, 161 appartengono all'Esercito, 47 alla Marina, 26 all'Aeronautica e 21 all'Arma dei Carabinieri. Dei 37 morti, 29 erano dell'Esercito, 1 dell'Aeronautica e 7 dei Carabinieri. Oltre ai dati relativi ai militari inviati in missione all'estero, Parisi ha fornito anche le cifre riguardanti i militari che si sono ammalati tra il 1996 e il 2006 pur non avendo partecipato a operazioni internazionali. "Si tratta - ha precisato il ministro - di 1.427 militari (604 dell'Esercito, 45 della Marina, 49dell'Aeronautica, 729 dell'Arma dei carabinieri). La direzione generale di sanità - ha rilevato Parisi - non è al momento in grado di verificare quanti di questi militari estranei alle missioni all'estero abbiano operato in poligoni di tiro nazionali". Il ministro, secondo cui quello dei dati relativi ai militari malati è "un argomento molto controverso", ha affermato che "non esiste alcun segreto di Stato sull'argomento", ma "vari fattori ci hanno impedito sinora di raggiungere una solida base informativa". Per questo è stato deciso di "cambiare metodologia, utilizzando dati classificati in modo omogeneo, con l'obiettivo finale di creare un data base accessibile a chi ne abbia titolo". "Queste - ha detto Parisi - sono le cifre che risultano dalla raccolta dei dati in possesso del sistema sanitario nazionale". Cifre, ha avvertito, che possono variare di qualche unita' dopo le ulteriori verifiche di dati clinici e libretti personali, ma l'ordine di grandezza è questo. Dal conteggiano restano tuttavia fuori i casi di militari che si sono congedati da anni e che non hanno chiesto riconoscimento della causa di servizio, "con la conseguenza - ha spiegato Parisi - che la loro malattia potrebbe essere nota solo al sistema sanitario nazionale e non anche a quello militare". Nell'impiego di militari "in zone critiche", la Difesa "sta applicando ogni misura precauzionale", ha sottolineato Parisi, che ha aggiunto: "La Difesa non intende in alcun modo sottovalutare il fenomeno e tantomeno dissimularlo".


Inviato da luigiarusso il 09/10/07 @ 17:50 via WEB
La radioattività da Uranio Impoverito sparsa in Iraq nella guerra del 2003 è notevolmente più alta che in ogni altro conflitto recente. In maniera inattesa, ora i dati emergono e sono riconosciuti a livello internazionale. Gli effetti prossimi venturi delle due guerre, a livello di decine di migliaia di morti di tumore che dovremo attenderci nei prossimi anni, sono agghiaccianti.


Inviato da luigiarusso il 09/10/07 @ 17:53 via WEB
• L’Uranio impoverito (DU) è un materiale nucleare noto sin dagli anni ‘40, ma è divenuto famoso in seguito alle guerre “del Golfo” (1991), della Somalia e “dei Balcani” (Bosnia 1995 e Kosovo 1999). E’ stato usato anche recentemente in Afghanistan e di nuovo in Iraq nel 2003 • Il DU (composto principalmente da un isotopo chiamato U-238), è un materiale radioattivo a lunghissima vita, ed emette essenzialmente radiazioni • La sua pericolosità, qualora inalato o ingerito, è nota sin dagli anni ’50, quando l’inalazione di polveri di Uranio fu causa di malattia professionale fra gli addetti all’industria della preparazione del combustibile nucleare. • Le patologie indotte dalla incorporazione di Uranio sono essenzialmente tumori: in particolare, ai linfonodi (linfomi di Hodgkin), leucemie, tumori ai polmoni. • A causa della sua densità (un litro di DU pesa 19 chili) e della sua capacità di infiammarsi per attrito, il DU è stato utilizzato a scopi militari, per appesantire le punte di proiettili e missili, nonché come corazza nei carri armati. • L'attacco più massiccio è stato portato all'Iraq sia nel 1991 che nel 2003. Per quanto riguarda la guerra del 2003, i dati sull’utilizzo di DU da parte degli anglo-americani – quantunque esso fosse accertato – erano lacunosi. • Un dibattito molto ampio si è sviluppato negli anni 90 intorno alla pericolosità del DU: da molte parti si è sostenuto che le concentrazioni di DU nell’ambiente – a causa dell’utilizzo bellico – erano troppo basse e rendevano trascurabili gli effetti, e che non vi sarebbe evidenza epidemiologica statisticamente certa di effetti del DU sulle popolazioni. • Ricordiamo, solo pochi anni fa, la lunga disputa sulla “Commissione Mandelli” per i malati di tumore in eccesso nei soldati italiani nei Balcani: solo dopo tre relazioni e con molta difficoltà la Commissione ha riconosciuto che l’incidenza di linfoma di Hodgkin fra i soldati italiani è di 3,5 volte il normale. Molte critiche sono state sollevate sull’operato di questa Commissione. ________________________________________ FONTE: EFFETTI SANITARI DELL’URANIO IMPOVERITO IN IRAQ MASSIMO ZUCCHETTI, RICCARDO CHIARELLI DIPARTIMENTO DI ENERGETICA POLITECNICO DI TORINO CORSO DUCA DEGLI ABRUZZI 24 – 10129 TORINO

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Inviato da gvgiusti il 09/10/07 @ 18:00 via WEB
Grazie, Luigia, un contributo chiaro ed essenziale. Qualcuno ha dati numerici diversi?

Inviato da educatrice2 il 09/10/07 @ 18:02 via WEB
http://www.osservatoriobalcani.org/article/articleview/6418/1/42/

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Inviato da gvgiusti il 09/10/07 @ 18:14 via WEB
Dal lungo articolo di Morfini e Cortellessa nel sito citato da Edu, riporto queste poche righe. Il lavoro della dottoressa Jovanovic indica che le persone che abitavano nelle zone dove è avvenuta l’esplosione dei proiettili si sono ammalati di tumore e sono morti in percentuale maggiore rispetto alla popolazione non esposta. Invece, per quanto riguarda l’aumento della mortalità nella popolazione attualmente residente, l’unica segnalazione è quella proveniente dal dato del raddoppio della mortalità nei bambini che vivono intorno a Sarajevo.


Inviato da educatrice2 il 09/10/07 @ 18:24 via WEB
Chi non è troppo sensibile può vedere questo sito in francese: ( http://mondialisation.ca/index.php?context=va&aid=6867)Maladies non diagnostiquées et guerre radiologique par Asaf Durakovic Mondialisation.ca, Le 23 septembre 2007 Croatian Medical Journal

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Inviato da gvgiusti il 09/10/07 @ 18:33 via WEB
Il Croatian Medical Journal è un giornale medico serissimo. L'articolo (del 2003) è stato ripreso dal Reseaux Francais il 21 settembre scorso. Vai anche a vedere le immagini su bambini colpiti da radionuclidi. E' impossibile riportare l'articolo, ma ti riporto le conclusioni. La bibliografia è ricchissima. La guerre CBRN moderne et la possibilité que des terroristes utilisent clandestinement des engins de dispersion de matières radioactives récents donnent une nouvelle dimension à la gestion de masses de victimes. Le rôle de la médecine dans la guerre nucléaire et radiologique est limité en raison du manque universel de capacités de réagir aux conséquences complexes du syndrome radiologique aigu, des blessures combinées ou de la contamination de la biosphère et de la population humaine. Des maladies récentes à l’étiologie inexpliquée, la pathogenèse et les manifestations cliniques contraignent les médecins à intervenir alors que les modalités de traitement posent des problèmes non résolus. Les effets nocifs des radionucléides qui se sont déposés dans l’organisme à la suite des conflits militaires des dernières décennies, en particulier les effets des isotopes d’uranium, sont traités abondamment dans la littérature récente. Suscitant les progrès inévitables d’une recherche objective et non biaisée visant à faire toute la lumière sur les maladies inexpliquées qui ont suivi les conflits, le besoin d’analyses interdisciplinaires bien préparées et coordonnées sur les conséquences environnementales et médicales de la guerre CBRN générera des connaissances approfondies dans ce chapitre exigeant de la science médicale.


Inviato da gvgiusti il 09/10/07 @ 18:26 via WEB
Da yahoo notizie traggo: Parisi ha poi richiamato l'attenzione sul fatto che alcuni casi di tumore possono essere sfuggiti all'esame: si tratta dei casi di militari che si sono congedati da anni e che potrebbero non aver chiesto il riconoscimento della causa di servizio. "Proprio per questo si sta elaborando una convenzione con il ministero della Salute che consentirà a breve di incrociare e correlare i dati". Precisando che i dati -- che potrebbero registrare ancora variazioni -- verranno forniti ufficialmente alla Commissione presieduta dalla senatrice Lidia Menapace entro fine mese, Parisi ha spiegato che l'obiettivo è un database con l'elenco nominativo di tutti i casi di malattia che hanno interessato le forze armate nell'ultimo decennio. Il titolare della Difesa ha inoltre annunciato la volontà di creare un "Centro" che si occupi della questione, che opererebbe presso la Direzione generale di sanità e potrebbe ricevere direttive da un comitato scientifico formato dai magginri esperti in materia. Secondo alcune organizzazioni che si occupano delle vittime dell'uranio impoverito, i militari morti per l'esposizione a questa sostanza durante il servizio sarebbero oltre 50.

Inviato da bibiosa il 09/10/07 @ 18:28 via WEB
Nel 1990 l'Iraq (reduce dalla guerra svolta contro l'Iran per il possesso di alcuni territori di confine ricchissimi di petrolio, 1980-1988) invase il Kuwait per prendere il controllo dei suoi giacimenti petroliferi e per ottenere uno sbocco sul Golfo Persico, dando inizio alla guerra del Golfo. Il 16 gennaio del 1991 l'Onu autorizzò l'operazione Desert Storm (tempesta del deserto) per la quale gli USA e gli altri stati della NATO schierarono quasi un milione di soldati e migliaia di mezzi, terrestri, aerei e navali. La guerra fu estremamente dura e sebbene non documentato o non documentato correttamente, si ipotizza che siano state usate armi chimiche e batteriologiche da entrambi le parti, oltre ai proiettili all'uranio impoverito. Il problema principale di questa guerra, legato all'uranio impoverito è che i proiettili furono sparati mentre i soldati erano in azione (magari per distruggere il nemico a poca distanza o per fornire copertura) e quindi i soldati si trovarono anche a dover respirare il pulviscolo di carri o siti distrutti da pochissimo o breve distanza. Alcuni militari alleati vennero addirittura bombardati per errore da quello che viene definito fuoco amico (e cioè dai loro stessi compagni) con proiettili all'uranio impoverito. Vi è poi il rischio di contaminazione ambientale. E’ stato stimato che, alla fine della guerra del 1991, siano rimasti in Medio Oriente fra le 40 e le 400 tonnellate di DU, sotto forma di proiettili. Gli USA mandarono il maggior numero di uomini in guerra e proprio tra i reduci si sviluppò una misteriosa sindrome denominata GWS (Golf War Syndrome) riconosciuta dal Pentagono. Dei 697.000 soldati U.S. che hanno combattuto nel Golfo, più di 90.000 hanno accusato gravi problemi medici. I sintomi comprendono disfunzioni respiratorie, epatiche e renali, perdita di memoria, cefalee, febbre, bassa pressione sanguigna. Sono stati riportati difetti neonatali nei loro figli nuovi nati e l'uranio impoverito fa parte della lista dei sospetti per questi disturbi (insieme alle armi chimicho-batteriologiche e ai vaccini sperimentali forniti ai soldati). Gli effetti sulla popolazione residente in Iraq sono molto più gravi.( http://www.uranioimpoverito.it/golfowar.htm)


Inviato da auroraml il 09/10/07 @ 18:35 via WEB
"Il principio di precauzione doveva essere usato. E' stato usato? Da quando? Adeguatamente? Inoltre e' stato fatto anche qualcosa di preventivo per chi andava in quelle zone?" Cosi' Lidia Menapace, senatrice di Rifondazione comunista e presidente della Commissione di inchiesta sull'uranio impoverito, commenta ad Agr l'audizione del ministro della Difesa Arturo Parisi. Secondo Menapace e' importante stabilire anche quando sono state eventualmente adottate le misure di precauzione. (Agr)


Inviato da gvgiusti il 09/10/07 @ 19:07 via WEB
Una magnifica osservazione. Chi abbia voglia di sapere cosa è il principio di precauzione, vada sul sito del Comitato Nazionale di Bioetica e troverà un lungo papiro al riguardo. Apri la voce "pareri" e scrolla i titoli. Sono certo che la sen. Menapace cercherà la verità.


Inviato da gvgiusti il 09/10/07 @ 19:43 via WEB
Il principio di precauzione è trattato qui dal CNB http://www.governo.it/bioetica/testi/principio_precauzione.pdf Si tratta di 46 pagine in formato pdf, che esaminano essenzialmente i riflessi dell'attività industriale sull'ambiente. In senso lato, possiamo ricomprendere anche l'uso di proiettili ad uranio impoverito. Essenzialmente, non pare sufficientemente meditato l'impiego di questi proiettili, che disperdono radionuclidi nell'ambiente, dove rimarranno per secoli e colpiranno anche le generazioni future.
(Rispondi)


Inviato da gvgiusti il 09/10/07 @ 19:47 via WEB
Nessuno ha voglia di occuparsi di questi due punti? 1° tipologia delle malattie contratte dai soldati; 2° tipologia delle malattie contratte dai figli dei soldati della guerra del Golfo, e dai figli dei superstiti di Hiroshima e Nagasaki. Qualcuno potrebbe aver voglia di conoscere quello che è successo nei territori attorno al lago d'Aral, al tempo della Unione Sovietica, ma i risultati si vedono ora.


Inviato da gvgiusti il 10/10/07 @ 22:41 via WEB
Traggo da Osservatorio militare del 10 ottobre 2007. Non posso farne una sintesi. I dati riportati sono molto diversi da quelli ufficiali. E' dunque necessario che si indaghi. Notizie prese da ANSA.IT » 2007-10-09 21:04 URANIO IMPOVERITO: IN 10 ANNI 37 MILITARI ITALIANI MORTI DI TUMORE ROMA - Secondo i dati del sistema sanitario militare sono 255 i soldati che hanno contratto malattie tumorali - le cui cause non sono state accertate - e che sono stati impegnati nei Balcani, in Afghanistan, in Iraq e in Libano nel periodo 1996-2006. Di questi militari, 37 sono morti. Numeri, quelli forniti oggi dal ministro della Difesa Parisi alla Commissione d'inchiesta sull'uranio impoverito del Senato, contestati da alcune associazioni. "Le vittime sono molte di più", dicono. Per chiarire queste "divergenze", la Commissione farà una verifica. PARISI, 255 MALATI - In dieci anni di missione, ha affermato Parisi, si sono ammalati di tumore 255 militari (161 dell'Esercito, 47 della Marina, 26 dell'Aeronautica e 21 Carabinieri) e 37 di questi sono morti (29 dell'Esercito, 7 dell'Arma, uno dell'Aeronautica). Sono stati invece 1.427 i militari malati che non hanno partecipato ad operazioni 'fuori area', ma ancora non si sa quanti di questi abbiano operato nei poligoni, né quanti siano morti. A questi dati vanno aggiunti quelli che si stanno ancora raccogliendo negli ex distretti e quelli dei militari congedati da anni, ma che non hanno chiesto la causa di servizio: si cercherà di risalirvi tramite il servizio sanitario nazionale. '2.536 MALATI, 164 DECEDUTI' - Domenico Leggiero, dell'Osservatorio militare, dice di essere in possesso di "un documento della sanità militare dello Stato maggiore della Difesa" in cui si parla di "2.536 militari affetti da patologie tumorali, di cui 164 deceduti". "Siamo rimasti basiti dalle parole di Parisi - aggiunge Leggiero - ma siamo pronti a mettere immediatamente a disposizione della magistratura il documento'. Anche secondo Falco Accame, presidente dell'Anavafaf, quelli di Parisi sono dati "incompleti e al ribasso". VERIFICHE - Le divergenze con i dati della Difesa dunque ci sono "e i nostri stessi esperti - ha detto Lidia Menapace, presidente della Commissione d'inchiesta - sono preoccupati da questo divario. Per questo stanno chiedendo di confrontare i criteri con cui i dati sono raccolti, perché le variazioni possono essere determinate da questo". Ma anche se il numero fosse quello, "sarebbe comunque una cosa drammatica". CAUSE NON ACCERTATE - Numeri a parte, resta il fatto che non c'é alcuna certezza sulla causa delle patologie, come ha ribadito Parisi. "Ci muoviamo in un settore della conoscenza umana - ha affermato - estremamente incerto, dove la precisa individuazione del nesso causa-effetto è ancora oggetto di verifica". Ma "individuare tutte le cause delle gravi malattie che possono colpire i nostri militari - ha assicurato - è per noi sentita come una priorità assoluta". IL 'CENTRO' - Per questo il ministro ha annunciato che la Difesa intende istituire un apposito 'Centro', presso la Direzione generale di sanità , per la "verifica puntuale e continuativa delle diverse ipotesi sul tappeto". Il Centro "potrebbe ricevere le direttive da un Comitato scientifico formato dai maggiori esperti della materia" e, per la sua attività , può già contare su 10 milioni di euro stanziati in Finanziaria. "In questo quadro sarà possibile avviare un monitoraggio sistematico del poligono di Salto di Quirra", ha detto il ministro, aggiungendo che "l'Italia non ha mai fatto uso di armamento ad uranio impoverito, né risulta che nel nostro poligono possa essere stato utilizzato da altri" RISARCIMENTI - E' di 170 milioni di euro per il 2007 lo stanziamento che servirà a risarcire le vittime del dovere, compresi i militari italiani morti o malati per presunta contaminazione da uranio impoverito. Per ottenere il riconoscimento della causa di servizio, ai fini del risarcimento, basta "l'evidenza di partecipazione ad attività in particolari condizioni di ambiente operativo".



Inviato da educatrice2 il 11/10/07 @ 18:08 via WEB
ARDUINO ROSSI COSI' SI PRONUNCIA : L'uranio impoverito uccide i nostri soldati? L'uranio impoverito torna alla ribalta e questa volta in modo ufficiale: ci sarebbero 37 militari italiani morti di tumore e altri centinaia ammalati. I dati sono ufficiali, insicuro invece è l'incidenza del uranio su queste morti: non ci sono certezze scientifiche che provino il rapporto tra questo elemento chimico, usato da molti eserciti nel mondo e il grande numero di ammalati di tumore tra le forze armate italiane, ma pure straniere. Le domande sono parecchie e solite. Se, come si afferma ufficialmente, l'uranio non è usato dalle nostre truppe, perché si parla ancora una volta di questa sostanza chimica, utile a perforare le corazze dei carri armati? Queste armi sembra che lascino sul terreno una polvere radioattiva, che provoca leucemie e tumori tra gli abitanti dei territori bombardati con bombe e proiettili inquinanti. Quindi le popolazioni dei conflitti armati dovrebbero soffrire molte morti e avere parecchie ammalati, anche tra i bambini? I numeri in questione sono contraddittori e celati, secondo alcuni, alterati e falsati, secondo altri. Le commissioni di inchiesta internazionale non hanno portato a nessuna sentenza certa, mentre gli effetti dell'uranio impoverito non sono particolarmente letali, secondo altri studi scientifici. Dove sta la verità? I pacifisti non hanno dubbi e sono certi della pericolosità dell'uso di queste armi, mentre i falchi delle guerre deridono tutti i sostenitori delle ricerche alternative, sostenendo che sono sciocchezze e i loro avversari non sappiano leggere bene i valori statistici. Sostengono che non ci sia nulla in grado di provare la gravità dell'inquinamento radioattivo da armi convenzionali. Che si può dire? Tutti hanno interesse a mentire e ora la scelta di denunciare queste morti, ma non portare prove certe della causa e dell'effetto, non aiuta a comprendere. Qualcosa di strano c'è in tutto questo: i morti per cancro ci sono e non basta sostenere che non hanno a che vedere con i conflitti e gli interventi militari del recente passato. Forse il cancro dei nostri soldati, dei civili dei territori colpiti dalle armi contaminate e degli altri soldati alleati hanno un'altra origine, per l'uso di sostanze cancerogene diverse, la cui causa non è ancora stata provata. Solo un clima scientifico libero da veti e da pregiudizi potrebbe portare a chiarimenti sicuri.



URANIO IMPOVERITO
Questo è il blog delle vittime dell'uranio impoverito
http://inchiestauranio.blogspot.com/2007/05/uranio-killer-due-perizie-dimostrano.html

URANIO IMPOVERITO
Uranio: sito vittime denuncia 5 nuovi casi di malattia
25 ott 15:45 Cronache
MILANO - Cinque nuovi casi di gravissime malattie dovute alla possibile contaminazione da uranio impoverito. Li denuncia Francesco Palese, responsabile del sito Vittimeuranio.com che ha ricevuto le segnalazioni negli ultimi giorni. "I casi - spiega - riguardano quattro militari della provincia di Roma e un civile, F.C. della provincia di Caserta, alle prese con un linfoma di Hodkgin dopo una missione nei Balcani nel 1999, come volontario per la Protezione Civile, entrando in contatto con carri armati e carcasse di veicoli squarciati da proiettili". (Agr)

Tags: forze armate, leucemie, linfomi, uranio impoverito
06-11-2007 - 16:27
MA QUANTI SONO?
Più volte ho rotto l'anima con la storia dell'uranio impoverito e delle malattie che esso ha causato. Ricorderete che meno di un mese fa il ministro della Difesa aveva fatto la conta dei malati di tumore, 255 nell'elenco ufficiale. Tuttavia le associazioni di tutela ne avevano contati più di 500, solo con le segnalazioni delle famiglie. Ieri i senatori della Commissione di inchiesta hanno trovato nella loro casella una lettera del ministro Parisi, in cui si dice che ai 255 malati se ne devono aggiungere altri 1427, e così in totale i malati sono 1682. Il ministro raccomanda di dare la massima divulgazione alla notizia, vista la gravità della situazione. (Fonte: Metro, del 6.11.07).
La questione dell'uranio impoverito sarà discussa all'assemblea delle Nazioni Unite il prossimo gennaio.

MARITO UCCISO (suicidio dell'omicida)

Aveva freddato con una fucilata alle spalle un compagno di caccia di vecchia dataall'origine del gesto ci sarebbero stati motivi passionali: arrestata la moglie della vittima
Finge incidente di caccia e uccide l'amico-dopo una settimana si toglie la vitaLA SPEZIA - Ha ucciso un amico, fingendo un incidente di caccia, ha cercato di tenere nascoste le proprie responsabilità ma non ce l'ha fatta, e si è tolto la vita. Una doppia tragedia quella che si è consumata tra le province di Massa e di La Spezia nell'ultima settimana. Domenica 18 novembre, nei boschi di Pallerone, in Toscana, era stato trovato il cadavere di Maurizio Cioni, 49enne magazziniere di Follo (La Spezia), ucciso da un colpo di fucile alle spalle. Ieri, il suo amico e compagno di caccia da una vita Giordano Trenti, 45 anni, dipendente dell'Enel, si è tolto la vita: alla famiglia ha lasciato una lettera in cui ha scritto di non essere il responsabile della morte dell'amico, ma forse è stato proprio il rimorso ad essergli fatale. All'origine di tutto vi sarebbero motivi passionali. Arrestata anche la moglie di Cioni, con l'accuso di concorso in omicidio. E' accaduto tutto durante una battuta di caccia al cinghiale. Il corpo di Cioni era stato rinvenuto la domenica mattina, ai margini di una radura, da alcuni passanti che avevano dato l'allarme. Al momento si era pensato a un colpo partito accidentalmente, sparato forse da un bracconiere nel corso di una battuta di caccia al cinghiale che, nel giorno del sabato, è vietata. Ad alimentare la tesi, il fatto che lo sconosciuto autore del gesto si fosse dato alla macchia. Sul caso avevano cominciato a indagare i carabinieri della stazione di Pontremoli (Massa). Ieri, il suicidio di Trenti. Accanto al cadavere, rinvenuto nei boschi di Pallerone (Massa), i militari dell'Arma hanno trovato il fucile da caccia, ma anche due biglietti. Su uno c'era scritto "non c'entro nulla con la morte del mio amico". L'uomo, sostiene l'accusa, non ha retto dopo quel che aveva fatto una settimana prima, e si è sparato con lo stesso fucile con il quale avrebbe freddato il suo amico, sembra per motivi passionali. Un rancore, secondo indiscrezioni, che nutriva da molto tempo nei confronti di Cioni.
I carabinieri hanno arrestato anche la moglie di Cioni, Clara Maneschi, con l'accusa di concorso in omicidio. Da tempo la donna conosceva Trenti e, secondo gli investigatori, con una telefonata lo avrebbe avvertito che quella mattina suo marito sarebbe andato a caccia. Nei giorni scorsi lo stesso Trenti era stato ascoltato a lungo dagli investigatori, insieme agli altri cacciatori aveva anche cercato il cadavere dell'amico e aveva partecipato al funerale. (26 novembre 2007) (da repubblica.it)

UXORICIDIO

Imola, strangola la moglie mentre i figli dormonoErano di fatto separati ma ancora conviventi
IMOLA (26 novembre) - Una donna di 38 anni è stata strangolata dal marito a Toscanella di Dozza, nei pressi di Imola. L'uomo, Vincenzo Longo, secondo i carabinieri ha ucciso la moglie, Francesca Catalano, 38 anni, con la quale condivideva ancora l'abitazione nonostante fossero di fatto separati, è stato arrestato. La coppia - lui originario di Gioia dei Marsi, lei di Bisceglie - era sposata dal 1992 e ha due figli. Si erano trasferiti a Toscanella nel 2004. Ad avvertire i carabinieri il personale del 118 intervenuto questa mattina all'alba, che ha riscontrato alcuni segni sul collo della donna. Longo ha chiamato attorno alle cinque e mezzo il 118, sostenendo di essersi svegliato nella sua stanza, di essersi alzato e di avere raggiunto la camera dove dormiva la coniuge, trovandola già morta, vestita sul letto. In casa, in via Pio La Torre, acquistata con un piccolo mutuo nel 2004 e intestata solo alla donna, cameriera nella vicina Castel San Pietro, erano presenti anche i due figli, un maschio di 15 anni e una femmina di 14, che dormendo non si sarebbero accorti di nulla. L'uomo è stato portato in caserma dai carabinieri e sottoposto a interrogatorio e la sua versione è stata vagliata, risultando non credibile: gli è stata così contestata l'accusa di omicidio che ha fatto scattare le manette. (DA ILMESSAGGERO.IT, 26 NOVEMBRE)

domenica 25 novembre 2007

FIGLICIDIO

Questo caso mancava ancora nella collezione di questi ultimi giorni.


25-11-2007
19:16
Pensionato uccide figlio violento e si costituisce
(ANSA) - MONZA, 25 NOV - Stanco delle violenze che insieme alla moglie subiva dal figlio psicolabile, un uomo di 57 anni di Monza ha sparato al giovane, uccidendolo. Flavio Francesco Vescovino ha scaricato l'intero caricatore della sua pistola calibro 7,65 contro il figlio Gabriele, poi ha chiamato il 113 e si e' costituito. L'omicida e' un bancario in pensione e viveva con la moglie e il figlio, da poco rientrato dagli Usa dove si era trasferito a lavorare. Il ragazzo spesso sfogava la sua rabbia con i genitori.
ANSA

TASER

In Canada, il TASER fa la terza vittima in un mese. Che non ci venga in mente di darlo alla nostra Polizia, non la finiremmo più!
Leggi qui http://www.corriere.it/cronache/07_novembre_25/taser_terza_vittima_in_un_mese_3d35c290-9b6b-11dc-8d30-0003ba99c53b.shtml

PATRICIDIO

Dopo il post dedicato all'abbandono di neonato, ora l'omicidio da parte di un figlio.
Figlio uccide padre dopo una lite
L'anziano aveva 85 anni, l'omicida 55, forse con problemi mentali. Ora è in stato di fermo

VENEZIA - Un anziano di 85 anni è stato ucciso dal figlio, di 55 anni, pare con problemi di salute mentale, nel corso di una lite scoppiata in un appartamento a Spinea (Venezia). Quando sono arrivati i soccorsi, il corpo dell'anziano è stato trovato a terra in una pozza di sangue e il congiunto è stato immobilizzato e posto in stato di fermo. L'allarme è stato dato da una badante di origini moldave che nel corso della notte ha chiamato il 113 dicendo che il figlio stava picchiando violentemente l'anziano. La lite è probabilmente degenerata dopo che la donna ha chiuso la comunicazione e mentre sul posto stavano arrivando le volanti. Quando sono saliti al secondo piano dell'edificio e hanno suonato alla porta, gli agenti non avrebbero ricevuto risposte e sono dovuti intervenire anche i vigili del fuoco per aprire.
25 novembre 2007 (da corriere.it)

sabato 24 novembre 2007

NEONATO GETTATO VIA

UN ALTRO! MA QUESTO SI E' SALVATO!

Genova: neonato abbandonato in ingresso palazzo
24 nov 20:28 Cronache
LAVAGNA (Genova) - Un neonato e' stato abbandonato questa sera nell'androne di un palazzo di Lavagna, in provincia di Genova. Il piccolo, un maschietto di carnagione bianca e con i capelli biondi, e' stato trovato da una donna e dalla figlia, che hanno immediatamente avvertito il 112. Il neonato, ricoverato nel reparto di neonatologia dell'ospedale di Lavagna, e' in buone condizioni di salute. (Agr)

SUICIDIO

Aprilia, Tiziana B., 35 anni, si è lanciata dal terzo piano con il bimbo di 3 annie la figlioletta di 7 che è in condizioni preoccupanti. Era in cura da tempo
Giù dal balcone con i figli in braccioTragedia della depressione a Latina
In casa c'era il marito che non si è accorto di nulla. La donna non ha lasciato alcun bigliettoAPRILIA (LATINA) - Un volo di circa dodici metri, con i figli in braccio. Si è tolta la vita così Tiziana B., 35 anni, mentre i bambini, un maschio di 3 anni e una femmina di 7, saranno trasferiti dall'Ares 118 al Cto di Roma. Le condizioni più preoccupanti sono quelle della piccola. E' accaduto poco dopo le 17,30 in pieno centro ad Aprilia, una popolosa città a nord di Latina. Secondo i primi riscontri dei carabinieri in casa al momento della tragedia c'era il marito della donna che però non si sarebbe accorto di nulla. Si cerca di capire il movente del gesto, la donna non avrebbe lasciato alcun biglietto. Sulla tragedia stanno svolgendo accertamenti i carabinieri. Secondo i primi accertamenti dei carabinieri, la donna soffriva di crisi depressive ed era seguita da tempo dal dipartimento di salute mentale. Nulla, finora, aveva fatto presagire un gesto del genere. Secondo la ricostruzione effettuata dai militari, Tiziana B. ha improvvisamente preso i figli, è uscita e si è lanciata dal terzo piano. (24 novembre 2007) (da repubblica.it)

Sono piuttosto numerosi i casi in cui un adulto si uccide per depressione e tenta di portare con sè altri membri della famiglia. Pare possibile che questi casi siano legati ad insufficiente terapia farmacologica. Di solito, gli psichiatri dicono che la persona non si era più fatta vedere da tempo. E' lecito immaginare che in questi periodi di assenza dal Centro di Igiene Mentale la terapia non sia stata assunta. Cosa volete che vi dica, a me questi fatti ricordano la parabola del Buon Pastore, che va in cerca della pecorella smarrita. Intendo dire, che la terapia psichiatrica non può essere lasciata al desiderio del paziente, di farla oppure no, ma il paziente deve essere controllato, in particolare nei periodi in cui non si fa vivo al CIM. Non ci sono assistenti sociali a dare una mano?

FIGLI DI PUTTANA!

Questo è il comunicato stampa di Amnesty International, circa il caso della ragazza brasiliana tenuta in cella per un mese con venti maschi.

AMNESTY INTERNATIONALPRESS RELEASEAI Index: AMR 19/022/2007 (Public)News Service No: 227 23 November 2007
Brazil: Prison rape exposes increasing abuse of womenWomen in Brazil are the hidden victims of a crumbling detention system that exposes them to rape and other ill treatment, said Tim Cahill, Amnesty International’s researcher on Brazil.The statement came as reports emerged of the case of a young woman in the state of Pará -- northern Brazil -- who was left in a police cell with 20 men for a month and repeatedly sexually abused.“We receive extensive reports of women in detention who suffer sexual abuse, torture, substandard healthcare and inhuman conditions, showing that this case is far from isolated but continues to be hidden from the public,” said Tim Cahill. Even though women in Brazil make up a small percentage of the overall prison population, their numbers in detention are rising. There is a desperate need for the Government to address their needs, which are rarely if ever met. The case also highlights concerns around the treatment of juveniles illegally held with adults around Brazil. “At a time when some authorities and the media are consistently calling for a reduction of the age of criminal responsibility, this case shows how far Brazil is from ensuring the necessary minimum protections for its youth,” said Tim Cahill. While Amnesty International recognises that the federal and state authorities have responded rapidly to this case, many others go unreported or uninvestigated. It is essential that the authorities act in all such cases - not only those which receive extensive national and international media coverage. Amnesty International calls on State Governor Ana Julia Carepa and on the federal authorities to:• investigate the allegations and bring those responsible to justice, ensuring that the victim and her family receive effective protection• urgently review the whole of the detention system to ensure women are not exposed to human rights abuses and that juveniles are not illegally held with adults.
Public Document****************************************For more information please call Amnesty International's press office in London, UK, on +44 20 7413 5566Amnesty International, 1 Easton St., London WC1X 0DW. web: http://www.amnesty.orgFor latest human rights news view http://news.amnesty.org

I DELITTI DEI ROMENI

Caro Mario, mi dispiace mettere in evidenza i delitti dei tuoi connazionali, ma ne stanno combinando troppe e troppo gravi. Se mi leggi, prova a postare una risposta, questo messaggio sarà ripetuto. Ciao.

BRESCIA: 88ENNE UCCISO A SPRANGATE PER RAPINA,TERZO FERMO

Si e' chiuso il cerchio attorno alla gang di romeni che il 28 febbraio scorso consumo' un'efferata rapina ai danni di una famiglia di imprenditori agricoli di Dello (Brescia). I tre responsabili sono finiti in manette: due, un 33enne e un 28enne, appunto rumeni, furono arrestati a luglio dai carabinieri della compagnia di Verolanuova; l'ultimo, un 23enne residente nel Veronese ma di fatto domiciliato a Brescia, e' stato invece fermato ieri sera in un'abitazione alla periferia del centro. Il fermo e' in attesa della convalida. Pesanti le accuse per la banda: rapina aggravata, omicidio volontario, sequestro di persona, lesioni e porto abusivo di armi. La rapina ha avuto infatti un esito gravissimo: Giuseppe Mangiavini, 88enne, preso a sprangate, legato e poi buttato giu' dalle scale insieme ai due figli, non e' sopravvissuto all'aggressione e dopo molti mesi d'ospedale e' morto il 13 novembre. (AGI)

(24 novembre 2007 ore 17.48)

ANCORA STATUE CHE PIANGONO!

Periodicamente, compaiono statuine piangenti. E mai nessuno che dica che sono imbrogli. Stavolta è S. Antonio.
Dal corrieredelmezzogiorno.it

Nel Casertano
«Miracolo»: statua di Sant'Antonio lacrima. Pellegrinaggio di fedeli verso Prata Sannita .
Dall'occhio sinistro del Santo scorre un liquido che con il tempo diventa color ruggine. In quel punto c'era già stata un'apparizione
PRATA SANNITA (Caserta) - Si grida al miracolo nel Casertano, a Prata Sannita. Mercoledì 21 novembre una piccola statua di Sant'Antonio posizionata in una nicchia ungo una strada di montagna chiusa: ha cominciato a versare qualche «lacrima» ovvero del liquido trasparente (che al termine diventa color ruggine) dall'occhio sinistro.
Tutto sarebbe iniziato appunto pochi giorni fa , quando un uomo di mezza età, Antonio Riccio, abitante a Prata Sannita, durante un'escursione in montagna, ha notato questo liquido sulla guancia del santo. Ha quindi trasferito la notizia alle autirità ecclesiali del paesino. Dopo la diffusione del «miracolo», è iniziato il tam tam tra i fedeli che hanno dato vita a un incessante pellegrinaggio. Nelle ultime due sere si stanno tenendo delle veglie davanti alla statua del santo che piange.
La statua era stata posizionata in quel punto, in aperta campagna, lungo una strada che porta al massiccio del Matese, perché in quel punto una bambina, molti anni fa, ebbe l'apparizione del santo. Per questo motivo, una volta adulta ha fatto costruire il piccolo tabernacolo.
Giancarlo Izzo
22 novembre 2007

venerdì 23 novembre 2007

FIGLI DI PUTTANA!

Stuprata in carcere da 20 uomini
Una minorenne rinchiusa in una cella e violentata per un mese in cambio di cibo

Il governatore dello Stato di Parà, Ana Julia CarepaBRASILIA - A quindici anni è stata rinchiusa in cella per più di un mese assieme ad oltre 20 uomini che l'hanno stuprata ripetutamente, costringendola a subire gli abusi in cambio di cibo. È scandalo in Brasile per una vicenda emersa in seguito alla denuncia dell'organizzazione umanitaria 'Children and Adolescent Defense Center' (Cedeca). Un caso che ha scosso l'opinione pubblica, tanto che il governatore locale, Ana Julia Carepa, ha richiesto «punizioni esemplari» per i responsabili, annunciando l'apertura immediata di un'inchiestaNESSUNA GIUSTIFICAZIONE - Una storia agghiacciante, stando alle ricostruzioni che sono emerse. La giovane sarebbe finita in carcere per un furto (anche se le accuse nei suoi confronti non sarebbero ancoa del tutto chiare). La cosa certa è che il suo ingresso in una prigione dello stato di Parà si è tramutato da subito in un incubo peggiore di quanto potesse immaginare. «È stata stuprata dal primo giorno dai suoi compagni di cella che avevano da 20 a 34 anni», racconta il Cedeca. La giovane era stata arrestata nella capitale di Parà, Abaetetuba, il 21 ottobre, ed era finita in guardina fino a quando qualcuno non ha informato con una soffiata la stampa. La polizia, secondo il legale dell'adolescente, non ha saputo indicare per quale caso di furto fosse stata imprigionata e si è difesa affermando che non si erano accorti che fosse minorenne. «Ma questa non è una giustificazione. Se avesse avuto 15, 20, 50, 80 o 100 anni non doveva essere rinchiusa con altri uomini», ha dichiarato il governatore. PRECEDENTI - I media brasiliani riferiscono però che non si tratta del primo caso del genere: in precedenza una ragazza di 23 anni era stata sbattuta in un altro carcere dello stesso Stato per un mese, stavolta con 70 uomini.
23 novembre 2007

giovedì 22 novembre 2007

EUTANASIA?

22-11-2007
14:47
Donna di 50 anni uccide la figlia disabile
(ANSA) - PESARO, 22 NOV - Una donna di 50 anni ha ucciso stamani la figlia disabile di 22 anni tagliandole la gola con un coltello. Poi ha cercato di suicidarsi. Ora e' ricoverata in gravi condizioni nell'ospedale di Ancona. Il fatto e' avvenuto a Ponte Rio di Monterado a Fano, al confine tra le province di Ancona e Pesaro. L'omicidio e' stato compiuto in un casolare ristrutturato. A scoprire l'accaduto, il marito della donna, un agricoltore. La ragazza era gravemente disabile dall'eta' di 4 anni.
ANSA

UN CONTINENTE CHE SNIFFA

BRUXELLES — Un continente che «sniffa ». Cocaina, mai così tanta, quasi una bufera di «neve» dallo stretto di Gibilterra ai Balcani, da Edimburgo ad Atene. Un milione in più di uomini e donne, da 3,5 a 4,5 milioni, che ammettono di averla provata solo nel corso dell'ultimo anno. E mai tanta «neve» fra i giovani, i giovanissimi: con l'Italia ai primi posti proprio per i consumi giovanili. Ma anche le altre droghe, tutte le droghe in genere, a cominciare da quei 16,3 milioni di pastiglie di ecstasy sequestrate dalle varie polizie, o dalle colle e altre sostanze chimiche inalanti che ormai, almeno in certi Paesi, sembrano divenute le predilette dagli undici-dodicenni, subito dopo gli spinelli di cannabis: l'Europa non è mai stata così intossicata come oggi, lo dice il rapporto 2007 dell'Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze (Oedt) che verrà diffuso stamane a Bruxelles. L'Oedt, il centro di informazione sulle droghe dell'Unione europea che ha la sua sede centrale a Lisbona, ha elaborato i dati raccolti nei 27 Paesi membri dell'Ue, compresi dunque i «nuovi arrivati» dell'Est, più la Norvegia e la Turchia. (dal corriere.it del 22 novembre 2007).

LA CITTA' CHE UCCIDE LE DONNE

A Ciudad Juarez, in Messico, la città che fronteggia El Paso al di là del confine, sono state uccise centinaia e centinaia di donne, e altrettante sono misteriosamente scomparse. E' il priù grave scandalo giudiziario del Messico. E' probabile che ciò dipenda dall'evoluzione industriale della città e dal traffico di droga. Leggi http://www.aprileonline.info/5160/la-citta-che-uccide-le-donne

mercoledì 21 novembre 2007

neonato buttato via

Provo sempre orrore quando sento queste notizie.
Napoli, ritrovato il cadavere di un neonato
Era in un canale nelle campagne di Camposano, piccolo comune del capoluogo campano
NAPOLI - Il cadavere di un neonato è stato ritrovato in un canale situato in via Polimeno, nelle campagne di Camposano, in provincia di Napoli. Sul fatto indagano i carabinieri del comando provinciale. Il cadavere apparterrebbe a un bimbo di pelle bianca e di sesso maschile. I militari stanno cercando i genitori del bambino per capire in che modo sia morto il neonato.

TELEFONATA ANONIMA - Due voci anonime, un ragazzo e una ragazza, in un'unica telefonata hanno avvertito intorno alle ore 14,30 il 112 che nel canale c'era il cadaverino di un bambino. Per il momento non è stato ancora stabilito se il corpicino appartenga ad un feto o un bambino appena nato. Il cadaverino era deformato, gonfiato dall'acqua. Quasi certamente è stato gettato nel canale altrove: sarebbe stata la corrente a farlo ritrovare in via Polimeno, in una zona scarsamente frequentata dai passanti.
21 novembre 2007 (da corriere.it)

martedì 20 novembre 2007

BERE LA CANDEGGINA

Ogni tanto salta fuori il cretino che si diverte a mettere qualche schifezza nella minerale del supermercato. Smettetela! di questo si può anche morire.

Enna: beve acqua alla candeggina, ricoverata 19enne
20 nov 20:09 Cronache
ENNA, 20 NOV - Una ragazza di diciannove anni, studentessa dell'Universita' di Kore, e' finita all'ospedale dopo aver bevuto dell'acqua da una bottiglia che risulta essere contaminata da candeggina. La bottiglia, sequestrata e analizzata dalla polizia, era stata acquistata in una grande supermercato a Enna Bassa. La giovane non e' in pericolo di vita. (Agr)

MORTE IMPROVVISA

Rovigo: donna muore mentre fa ginnastica
20 nov 19:13 Cronache
ROVIGO - Si e' accasciata al suolo mentre si stava allenando in palestra. E' morta cosi' Monica Passalacqua, una donna di 44 anni a Porto Tolle (Rovigo). Sara' l'autopsia a stabilire la causa del decesso. Secondo le prime informazioni, sembra che la donna fosse a dieta per il diabete e pochi giorni fa il cardiologo le avesse consigliato di fare anche un po' di moto. (Agr)

CADAVERE DEPEZZATO

Vercelli: trovato cadavere ridotto in pezzi
20 nov 19:22 Cronache
BORGOSESIA (Vercelli) - Il cadavere di un uomo ridotto in pezzi e' stato trovato questo pomeriggio a Varallo Sesia in un angolo di un appezzamento agricolo. Secondo le prime informazioni i lineamenti del volto corrisponderebbero a un uomo di origine araba. (Agr)

GIALLO NEL MAR IONIO

Giallo nello Ionio: imprenditore rinviato a giudizio per omicidio compagna
20 nov 19:38 Cronache

BUSTO ARSIZIO - E' stato rinviato a giudizio davanti alla Corte d'Assise con l'accusa di omicidio volontario Pietro Colombo l'imprenditore gallaratese ritenuto responsabile della morte per annegamento della sua compagna. L'uomo sara' processato il prossimo 22 gennaio. Lo ha deciso il Gup Luca Labianca, accogliendo la tesi sostenuta dall'accusa secondo la quale avrebbe provocato la morte della sua compagna Giuseppina Nicolini, caduta dalla barca a vela durante una crociera nelle acque del Mar Egeo la notte del 21 maggio 2004. Il movente dell'omicidio sarebbe legato ad un'assicurazione di un milione di franchi stipulata sulla vita della donna. (Agr)

Questo caso me ne ricorda un altro di parecchi anni fa, la vittima era una skipper di Ancona, se non ricordo male. Mi aiutate a ricordare?

lunedì 19 novembre 2007

SOLLETICO

Provate a solleticare qualcuno, facendogli vedere che anche un modesto messaggio blog ha visibilità internazionale, molto più che certe riviste nostrane, che non ti danno impact factor nè lettori. Forensic Scientist's blog http://www.microbloccorporation.com/page/2 trovi riuniti qui in varie lingue i post più recenti in medicina legale e scienze affini. Ci sono tutti i miei post, i commenti, e un sacco di altri post in varie lingue. Partecipa anche google, e se guardi alla home page del mio sito http://www.freewebs.com/gvgiusti, trovi scritto che l'ho sollecitato io stesso. Già che ci sei, vai anche a http://www.freewebs.com/giustogiusti, un sito che raccoglie un bel po' di tesi medico- legale, intere e gratuite e disponibili per la consultazione (GVG)

MONOSSIDO DI CARBONIO

Quando comincia a far freddo, cominciano anche le morti da monossido di carbonio. Non serve che io dica che fare, questo blog interessa solo a pochi e di certo gli extracomunitari non lo leggono. Nella zona di Ravenna ci sono stati sei morti in un giorno soltanto.
19 nov 00:38
Ravenna: intossicati da monossido, 6 diversi casi


RAVENNA - In una sola giornata 6 casi di avvelenamento da monossido di carbonio nella zona di Ravenna. L'ultima a sentirsi male nella sua casa e' stata una ragazza marocchina di 28 anni di Massalombarda: in ospedale le hanno confermato l'intossicazione che sarebbe stata provocata da un vecchio boiler del bagno. Gli altri 5 casi, che riguardano sempre extracomunitari, sono avvenuti a Ravenna e a Castiglione di Cervia. (Agr)

DURATA IRRAGIONEVOLE

Giustizia: 18 anni di processo, risarciti 20mila euro
19 nov 05:08 Cronache

TORINO - Un risarcimento da 20mila euro a carico dello stato e' stato deciso dalla corte d'appello di Torino per una causa civile durata troppo, ben 18 anni. Nel 1989 un'impresa aveva promosso a La Spezia una causa contro due comuni per questioni di confine. La decisione del tribunale ligure pero' e' arrivata solo quest'anno. Il ricorrente non ha ottenuto piena ragione ma avra' diritto a un risarcimento per la durata del processo, definita dai giudici "non ragionevole". (Agr)

domenica 18 novembre 2007

KHAT

Droga: Roma, sequestrati 20 kg. di khat. Due arresti
18 nov 08:25 Cronache

ROMA - I carabinieri del nucleo operativo di Roma hanno sequestrato 20 chilogrammi di 'khat' (catha-edulis), un'erba euforizzante il cui principio attivo - la catina - induce nei consumatori effetti simili all'anfetamina. Nell'ambito dell'operazione i militari hanno anche arrestato due persone - un romano di 59 anni e una somala 61enne - con l'accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. I due sono stati condotti nel carcere di Regina Coeli. (Agr)

Era un po' che non se ne sentiva parlare, del khat, un arbusto che cresce nel corno d'Africa, e che ha delle splendide foglioline color verde smeraldo, che vengono masticate. Solo da qualche anno è nell'elenco degli stupefacenti, e i suoi effetti dipendono dalla quantità assunta. Masticare qualche foglia fa l'effetto di un caffè, masticarne molte ha un effetto vicino a quello delle amfetamine. Dà una certa dipendenza, come quella del caffè.
[Nota: la donna non può essere stata condotta a Regina Coeli, un carcere esclusivamente maschile, semmai a Rebibbia femminile].

sabato 17 novembre 2007

PSICHIATRA CONDANNATO

Il Tribunale di Bologna ha condannato a quattro mesi di reclusione uno psichiatra, perchè un suo paziente schizofrenico aveva ucciso. La causa sarebbe stata individuata nella mancata somministrazione di haldol depot, che toglie i deliri ma è molto sgradito ai pazienti. L'articolo della Stampa è lungo e ti mando solo il link, se vuoi leggerlo http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/cronache/200711articoli/27668girata.asp#

venerdì 16 novembre 2007

DANNI DA RESPONSABILITA' CIVILE

Come sapete bene, i danni più gravi, in termini di importo del risarcimento, sono quelli derivanti da lesioni cerebrali del feto al termine del parto o durante o subito dopo il parto. Ero fermo a 2000 Euro, ma un giudice di Napoli ne ha concessi 3000, al termine di un processo travagliato, se è vero che ora la "neonata" ha 13 anni. Leggi da http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it
La nascita avvenne al Cardarelli Danni cerebrali durante il parto, genitori
di una bambina risarciti con tre milioni Lo ha disposto il giudice Gatto del Tribunale di Napoli
NAPOLI - I genitori di una bambina con gravi danni cerebrali (patrocinati dagli avvocati partenopei, Paolo e Valerio Minucci) che sarebbero stati provocati durante il parto nell’ospedale Cardarelli di Napoli hanno ottenuto un maxirisarcimento di 3 milioni di euro come danno materiale e morale. È quanto ha disposto il giudice Gaetano Gatto della dodicesima sezione civile del Tribunale di Napoli. La bimba, che si chiama Gaia, ha oggi 13 anni, non parla, non può muoversi ed ha frequenti crisi epilettiche. Il fatto - riferito dal Mattino - risale al 2 novembre del ’94, quando nacque la piccola. Secondo la ricostruzione della magistratura, ci furono diversi e determinanti errori nelle fasi che portarono al parto, con un nesso evidente - per i giudici - tra ritardi nell’assistenza e danni cerebrali oltre a problemi derivanti dal guasto di un macchinario per monitorare le condizioni del feto.
16 novembre 2007

CONDANNA ESEMPLARE

La Stampa http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/esteri/200711articoli/27631girata.asp dà notizia di una condanna, comminata in grado d'appello contro una ragazza saudita, "colpevole" di essere stata violentata dal branco (sei uomini, per due volte ciascuno). La storia è un po' complessa, ma la Stampa te la racconta tutta. La condanna è conforme alle regole della Sharjia, cioè del diritto coranico. Altri casi di questo genere sono noti, non solo per l'Arabia Saudita, ma anche per altri paesi musulmani. I violentatori, secondo la legge, avrebbero dovuto essere condannati a morte, ma sono stati invece condannati alla detenzione (da 2 a 9 anni di carcere). La ragazza è stata condannata a sei mesi di carcere e a 200 frustate (avete letto bene, duecento frustate, in pratica è una pena di morte). L'unica cosa positiva che io vedo in questo caso, è il fatto che il fidanzato non l'ha abbandonata.
Mi permettete, amici musulmani, di dire che punizioni di questo tipo dovrebbero essere abbandonate e lasciate nel medioevo giuridico che ancora vi avvolge?

mercoledì 14 novembre 2007

TELEFILM AMERICANO

AH, ECCO!

14 nov 16:45 Cronache

BERLINO - Secondo gli accertamenti della polizia tedesca, apparterrebbe alla fidanzata dell'uomo fermato il cadavere di donna, trovato ieri nel bagagliaio di un'auto con targa tedesca, ferma vicino al Petrolchimico di Marghera. Gli agenti hanno cercato invano la donna nella sua abitazione in Germania. (Agr)

CANNIBALISMO

MOSCA (14 novembre) - Dalla Russia una storia che non viene dal cinema dell'orrore ma direttamente dalla realtà. Un amico aveva ucciso un uomo in una rissa e per aiutarlo a far sparire il corpo, un abitante di Tiumen, in Siberia, ne ha cucinato la carne offrendola ai conoscenti. A riferirlo è l'agenzia Interfax, precisando che l'uomo è stato arrestato dopo una perquisizione della polizia nella sua baracca, che serviva da luogo di ritrovo per molti pregiudicati. A chi faceva notare un gusto curioso in quei piatti elaborati dall'ospite, questi assicurava che dipendeva dagli speciali condimenti usati. La legge russa continua a non prevedere il reato di cannibalismo o istigazione al cannibalismo, nonostante i numerosi episodi registrati soprattutto nelle regioni più estreme dell'immenso paese.

L'uomo verrà quindi rinviato a giudizio come complice dell'omicidio. Agli inquirenti che gli avevano chiesto perché non avesse dato il corpo in pasto ai cani, anzichè agli amici, il macabro cuoco ha spiegato di aver avuto paura che prendessero gusto alla carne umana. (dal messaggero.it)

Ho l'impressione che il cannibalismo in Russia sia relativamente frequente. Ogni tanto leggo la Pravda on line, e le segnalazioni mi sembrano numerose.

martedì 13 novembre 2007

TELEFILM AMERICANO

Come nei telefilm americani, i due sono stati identificati: lui è ucraino, lei è tedesca. Il caso sembrerebbe ormai risolto nelle sue linee essenziali. Grazie, Polizia.

TELEFILM AMERICANO

Neanche fossimo in un telefilm americano...erano anni che non ne sentivo parlare. Leggi qui da ilmessaggero.it
Uomo fermato con cadavere donna nel bagagliaio


VENEZIA (13 novembre) - Un uomo è stato fermato dalla polizia mentre trasportava, nel bagagliaio della propria auto, il cadavere di una donna. La pattuglia delle volanti è intervenuta dopo una segnalazione giunta al 113. L'uomo è stato bloccato, dopo un tentativo di fuga, a Marghera, nei pressi del Petrolchimico.

Sarebbe un ucraino o un georgiano, il cadavere è di una donna di 44 anni, di nazionalità tedesca, e riportava ferite d'arma da taglio. Gli agenti erano intervenuti dopo che il servizio di sicurezza del Petrolchimico aveva chiamato il 113 per segnalare che un uomo cercava di entrare con la vettura nell'area industriale. Giunta sul posto, la volante si è avvicinata alla vettura sospetta dalla quale è sceso un uomo che ha tentato di fuggire a piedi, ma è stato raggiunto e immobilizzato. La vettura sembra essere stata presa a noleggio, il cadavere era avvolto in una coperta.

Ma tutti gli assassini dell'Europa dell' Est sono venuti da noi? Non sarebe il caso di chiedergli il certificato penale prima di farli entrare?

lunedì 12 novembre 2007

MALASANITA': PENE PESANTI

DA ILMESSAGGERO.IT
Morti sospette in sala operatoria: cinque anni
al cardiochirurgo per duplice omicidio colposo

ROMA (12 novembre) - Cinque anni di reclusione per duplice omicidio colposo: è la condanna inflitta oggi dalla seconda Corte di Assise di Roma presieduta da Mario D'Andria al cardiochirurgo Tiziano Huscher che però potrà usufruire di un condono di tre anni. Al professor Huscher era stata contestata l'accusa di omicidio colposo in seguito alla morte della paziente Marisa Egidi avvenuta il 14 marzo del 2001 dopo un intervento chirurgico e di omicidio preterintenzionale per la morte di Federica Toninelli, avvenuta il 29 aprile del 2000, per aver sottoposto quest'ultima ad un intervento a grande rischio senza aver chiesto alla paziente il suo consenso e senza informarla dei rischi che correva. Ma anche per questo secondo caso l'imputazione è stata ridimensionata in omicidio colposo e perciò è stata ridimensionata la richiesta di condanna di Huscher a 14 anni e sei mesi di reclusione complessivi fatta dai pubblici ministeri Mirella Cervadoro ed Elisabetta Cennicola.

Per quanto riguarda la morte di Marisa Egidi insieme con Huscher erano stati rinviati a giudizio quattro suoi assistenti: Marco Maria Lirici e Andrea Mereu sono stati condannati a 8 mesi di reclusione ciascuno; mentre gli altri, Pietro Dell'Agli Domenico Ipri sono stati assolti perché i fatti contestati non sussistono.

Il processo che si è concluso oggi in Corte d'Assise era nato da una serie di denunce presentate dai parenti di diversi pazienti. Alcune delle denunce furono però ritenute infondate, mentre rimasero valide quelle relative alla morte della Toninelli e
della Egidi.

Per quanto riguarda la prima al primario, unico imputato, era stato contestato tra l'altro di aver disposto l'intervento chirurgico che non era urgente in maniera altamente demolitiva con asportazione di organi vitali tra cui l'intestino senza concrete indicazioni. Alla paziente poi non sarebbe stato richiesto alcun consenso.

Quanto alla Egidi sottoposta ad intervento di colecistectomia per via laparoscopica, l'operazione sarebbe proseguita nonostante l'insorgere di una situazione patologica sfociata poi in una peritonite diffusa estesa post operatoria diagnosticata in ritardo. Contro la sentenza i difensori hanno già preannunciato appello.

domenica 11 novembre 2007

INCIDENTI ALLO STADIO

Durante il regno di Giustiniano, imperatore di Bisanzio, scoppiarono gravissimi incidenti all'ippodromo, fra i sostenitori delle varie fazioni. Gli incidenti si riversarono in città, e la folla cominciò ad assalire i palazzi del potere e le caserme dei pretoriani. Il trono di Giustiniano era in pericolo. Il vero uomo della situazione si rivelò essere Teodora, la moglie dell'imperatore, che riuscì ad organizzare i pretoriani e a domare gli incidenti, con estrema durezza. La rivolta, perchè di questo si trattava e tutto era stato organizzato prima, durò parecchi giorni, e i morti furono parecchie decine di migliaia. Lo storico che descrive la rivolta è Procopio di Cesarea, l'autore della Guerra Gotica, un alto funzionario imperiale che scrisse anche un volumetto (le Carte Segrete) che contiene la cronaca di questi eventi. Le Carte Segrete, per suo ordine, furono pubblicate solo 50 anni dopo la sua morte, allo scopo di evitare ritorsioni su di sè e sulla sua famiglia.

Questo dimostra che gli incidenti allo stadio vi sono sempre stati, e che qualcuno può anche strumentalizzarli. Vedo delle analogie fra quello che è accaduto 15 secoli fa nella capitale dell'Impero d'Oriente e quello che è accaduto oggi in Italia. Gli eventi si sono susseguiti come se fossero stati programmati in anticipo, dopo il fatto che li ha casualmente innescati e che potrebbe essere stato preso a pretesto.

sabato 10 novembre 2007

SOCIOLOGIA CRIMINALE

Questo sito è dedicato alla sociologia criminale, ed è in costruzione. Del resto, ciò che faccio è sempre in costruzione. Vedi se trovi qualche utile infomazione. Ciao. GVG
http://www.pagii.com/@12111/36629

GELOSIA?

Un incontenibile moto di violenta gelosia. Questo avrebbe spinto Roberto Ierardi, carrozziere 26enne di Lecco a uccidere con un colpo di crick alla testa il pensionato Salvatore Centorbi, 68 anni, nella su villetta di Costa Masnaga. Il giovane, che si e' costituito poco dopo il delitto, e' rimasto negli uffici della Mobile fino a tarda sera prima di essere trasferito nel carcere di Pescarenico in attesa di comparire davanti al Giudice dell'Indagine Preliminare. Davanti al Sostituto Paolo Del Grosso, ha ammesso le sue responsabilita' raccontando di aver agito in preda ad un raptus dopo aver saputo che la vittima la sera precedente, quella di giovedi', aveva fatto alcune avance alla moglie. Ierardi era gia' conosciuto dalla Polizia. Pregiudicato, aveva avuto problemi con la giustizia per diversi reati. Un tipo violento, nel suo passato altre due aggressioni che lo avevano portato dietro le sbarre con conseguente condanna. Robertino, come lo conoscono nel quartiere di Germanedo, a poca distanza dall'ospedale Manzoni, dove risiede in via Capolino, nel dicembre 2002, dopo un banale tamponamento in centro Lecco era sceso dalla sua vettura scagliandosi contro l'altro automobilista, un extracomunitario, che aveva picchiato procurandogli la frattura di un dito nel marzo scorso era stato condannato per lesioni aggravate dai futili motivi a due anni di reclusione. Nel novembre 2005 era finito una seconda volta nei guai con la giustizia per aver picchiato un poliziotto intervenuto per sedare una lite tra lui e un altro uomo all'interno dell'ospedale Manzoni. L'agente fu giudicato guaribile in un paio di settimane, il carrozziere patteggio' il giorno dopo sei mesi per resistenza a pubblico ufficiale. (AGI) - Lecco, 10 nov. -
A me pare che non si tratti di gelosia, bensì -guarda all'anamnesi criminologica, che evidentemente esclude le bagattelle- di un disturbo di personalità, che andrebbe indagato a fondo. Avvocato difensore, chiedi la perizia psichiatrica!

venerdì 9 novembre 2007

CULTURA

E' stato detto che la cultura è ciò che ti rimane, dopo che hai dimenticato tutto quello che hai appreso. In altri termini, cultura è ciò che sei, grazie all'educazione ricevuta. Cultura è un modo di essere, non una somma di conoscenze. Dare una cultura è sempre stato lo scopo di tutte le società umane, e, per quello che più riguarda noi, cittadini dell'Europa e figli della cultura greco- romana, la cultura riguarda essenzialmente la capacità di vivere insieme possibilmente senza conflitti eccessivi.

Nell'ultimo secolo, l'Europa ha attraversato conflitti terribili, apparentemente, ma concretamente sedati dopo il 1945. Da alcuni decenni, cessati i conflitti fra le nazioni europee, compaiono i conflitti fra gruppi di cittadini e fra individui. Parlo dell'Italia, non avendo esperienza sufficiente di altri paesi per affermare le stesse cose, anche se le notizie date dai mezzi di comunicazione consentirebbero di farlo.

Esemplifico alcuni conflitti fra gruppi: criminalità organizzata contro cittadini, ma non una contro l'altra; partiti politici sempre più numerosi e dunque sempre più piccoli, tesi ad una sostanziale prevaricazione sui cittadini; associazione di vario tipo ed origine, nominalmente a carattere difensivo, in realtà anch'esse volte a prevaricare, ecc.

Esemplifico alcuni conflitti inter-individuali: sono i normali reati, come il furto, l'omicidio, ma anche l'illegalità diffusa, la cd. microcriminalità, ecc.

Se questa dunque è la nostra cultura, che si appalesa con deprecabili manifestazioni esteriori, temo che per noi non vi siano molte speranze nel breve periodo. Non voglio essere più pessimista di quanto io sia abitualmente, ma conflitti e contrapposizioni di vario tipo ci stanno portando allo sfascio.

Mi domanderete: cosa ha a che fare tutto questo con la medicina legale? Vi risponderò: niente, o quasi niente. I Giudici ci chiamano con un appellativo che a me pare umiliante, ma non è vietato pensare, anche in termini molto più ampi di quanto sia consentito ad un semplice professionista o insegnante. Sono dunque dell'idea che, fintantochè non avremo cominciato a sostituire i vetri rotti delle finestre, non ne usciremo.

FIGLIO AUTISTICO

Uccise figlio autistico, condannato

PALERMO - Il Gup Lorenzo Matassa ha condannato, col rito abbreviato, a 9 anni e 4 mesi di reclusione Calogero Crapanzano, 59 anni, che nel giugno scorso uccise il figlio autustico di 27 anni, strangolandolo con un grosso cavo elettrico. La tragedia familiare si è consumata nelle campagne di Gibilrossa, paesino alle porte di Palermo. Nella motivazione della sentenza, il giudice ha escluso la premeditazione condividendo quando sostenuto dal legale di Crapanzano, Giuspepe Sciarrotta. L'imputato, già dopo l' omicidio, aveva raccontato che il figlio aveva scatti violentissimi e rendeva la vita familiare impossibile.

La madre della vittima era stata citata come parte offesa dalla Procura, ma non si è costituita parte civile.

08/11/2007 (da lasicilia.it)

giovedì 8 novembre 2007

GLICOLE ETILENICO

Panama: medicinali contaminati, 107 vittime
08 nov 09:25 Esteri

PANAMA - Sono almeno 107 le persone che sono morte, alla fine del 2006 a Panama, dopo aver ingerito medicinali contaminati da un prodotto chimico industriale. Lo ha detto il procuratore Dimas Guevara. Il governo finora aveva fornito un bilancio di 80 vittime. "Le analisi effettuate su 156 pazienti - ha detto Guevara - hanno rivelato un'intossicazione da glicoldietilene. Di essi 107 sono morti e 49 sono sopravvissuti'' con gravi problemi renali. Il prodotto chimico in questione viene normalmente utilizzato come refrigerante nei radiatori dei veicoli. Il governo di Panama ha versato 6,2 milioni di dollari di indennizzi alle vittime o alle loro famiglie. E' stata arrestata all'inizio del 2007 la proprietaria della compagnia panamense Medicom, che aveva importato la glicerina contaminata tramite il gruppo spagnolo Rafer. (Agr)
[Il glicole etilenico è un anticongelante, non un raffreddante]

domenica 4 novembre 2007

ALCOOL E GUIDA

Permettetemi di fare pubblicità a questo blog http://blog.libero.it/alcolismo/
Il blog non è mio, è stato creato da Massimiliano Gentile, e riporta eventi e situazioni legati all'abuso di bevande alcoliche. Io trovo che sia molto utile. Grazie, MassimilianoGentile! (GVG)

sabato 3 novembre 2007

NEUROSCIENZE E CONDOTTA

Torno spesso nei miei blog sul tema della condotta, della condotta criminale in particolare, e dei risultati delle neuroscienze, che tendono a mostrare come alterazioni del cervello potrebbero condizionare la condotta delle persone. Ne viene inevitabilmente coinvolta la responsabilità penale, nel senso che un soggetto, imputato per qualche delitto, potrebbe eccepire di non essere imputabile in quanto affetto da una lesione del cervello. Questo articolo segue questa linea http://www.abc.net.au/news/stories/2007/11/02/2080086.htm

venerdì 2 novembre 2007

SOCIOLOGIA CRIMINALE

Sto costruendo questo piccolo sito dedicato alla Sociologa criminale. http://www.pagii.com/@12111/36629
Pagii è un posto simpatico, aperto alla collaborazione. Ditemi cosa ne pensate (GVG)

giovedì 1 novembre 2007

SOLDATINI DI PIOMBO

Usa: ritirati 16 mila giocattoli cinesi, eccesso di piombo
01 nov 02:37 Esteri

LOS ANGELES - Ancora giocattoli cinesi nel mirino. La Toys "R" Us, il colosso statunitense della vendita al dettaglio di giochi, ha ritirato dal mercato 16 mila soldatini prodotti dalla cinese Elite Operations dopo che la Consumer Product Safety Commission, agenzia statunitense per il controllo della sicurezza dei prodotti, ha rilevato un eccesso di piombo nei soldatini. (Agr)
Ma di cosa mai debbono essere fatti i soldatini di piombo? (GVG)