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lunedì 28 settembre 2009

MINORENNI ERGASTOLANI NEGLI USA

I centonove minorenni ergastolani:
ecco i ragazzi che sconvolgono gli Usa
Solo in Florida sono 77. A novembre la Corte suprema potrebbe decidere che le condanne violano la Costituzione

WASHINGTON - In America ci sono 109 detenuti condannati all’ergastolo per reati commessi in minore età, ma non per omicidi (quelli sono circa 2.500) bensì per rapine a mano armata, stupri, ecc. Detenuti che non usciranno vivi dai penitenziari in cui entrarono dai 13 ai 17 anni, ragazzi, addirittura bambini, a meno che la Corte suprema americana, che a novembre ne esaminerà il caso, non decida che la loro condanna viola la Costituzione. Lo riferisce il Los Angeles Times, precisando che i 109 sono stati scoperti da uno studioso della Florida, Paolo Annino, al termine di una lunga inchiesta.

77 IN FLORIDA - L’esistenza degli ergastolani minorenni era nota alle associazione dei diritti umani come Amnesty international, secondo cui l’America è l’unico paese al mondo che infligge questa pena per reati diversi dall’omicidio. Grazie a loro inoltre negli ultimi anni alcuni stati come la California hanno vietato l’ergastolo per i minori. Ma l’esito della inchiesta di Annino ha destato scandalo: nessuno sapeva che questi ergastolani fossero 109, di cui ben 77 in Florida, un triste primato. Il Los Angeles Times ha citato i casi di Joe Sullivan e di Terrance Graham, entrambi in Florida. Nell’89, quando aveva 13 anni, Sullivan rapinò e stuprò con alcuni compagni una donna, e ricevette l’ergastolo (successivamente i suoi compagni furono scarcerati). E nel 2005, quando ne aveva 16, Graham commise due rapine a mano armata, inducendo il giudice a definirlo «incorreggibile». Invano i loro legali presentarono ricorso: la Florida era scossa da un’ondata di violenza giovanile, che era costata la vita anche ad alcuni turisti europei, e la Corte d’appello decretò che le condanne erano giustificate.

NESSUNA PREVISIONE - Bryan Gowdy, il legale di Sullivan, ora trentatreenne, sostiene che con vent’anni di penitenziario il suo cliente ha saldato il conto con la giustizia, e che l’America deve abolire l’ergastolo «per i minorenni che non hanno ucciso nessuno». Ma sulla sentenza della Corte suprema americana non si fanno previsioni: il suo presidente John Roberts e altri 4 giudici (in tutto sono 9) sono conservatori. Gowdy punta sulla capacità di persuasione della giudice appena nominata da Obama, Sonia Sotomayor, una liberal. Dopo la condanna a morte, contro cui alcuni stati hanno adottato una moratoria, l’ergastolo ai minorenni che non si sono macchiati di omicidio diventa un problema di fondo per l’America. La Costituzione vieta pene «insolite e crudeli», e questa potrebbe esserlo.

Ennio Caretto
28 settembre 2009 (da corriere.it)

mercoledì 24 giugno 2009

NUOVI SICARI

Narcos messicani assoldano killer in Usa
Ragazzini minorenni americani dai 13 anni in su, di solito residenti in Texas. Fino a 50 mila dollari per omicidio



Rosario Reta in galera. Sul viso i tatuaggi della gang (da New York Times)WASHINGTON - Un numero crescente di ragazzi americani dai 13 anni in su, in genere residenti in Texas, viene assoldato e addestrato come killer dai narcotrafficanti messicani. Per conto dei signori della droga, i minorenni assassini commettono delitti sia negli Stati Uniti, dove continuano a vivere, sia in Messico. Vengono pagati 500 dollari la settimana, fino a 50 mila dollari per omicidio, e ricevono premi in cocaina, automobili, donne e così via. Lo rivela il New York Times in un articolo intitolato «I cartelli messicani degli stupefacenti inducono i teen ager americani a diventare killer». (da corriere.it)