Dipendenti come schiavi, 3 arresti
Cinesi sfruttati in azienda di Modena
Lavorare 18 ore al giorno per guadagnare 25 euro al mese. Succede a Modena dove i carabinieri hanno arrestato tre cinesi titolari di un'azienda tessile, accusati di reati di riduzione in schiavitù, sequestro di persona ed estorsione ai danni di connazionali. I tre costringevano i lavoratori a turni massacranti, rinchiusi per ore nel laboratorio anche in condizioni di salute precarie, e riforniti con cibo di scarsa qualità.
La ricostruzione della vicenda è stata formulata dal Pm della Dda di Bologna Lucia Musti e che ha portato all'emissione da parte del Gup Gabriella Castore di un'ordinanza di custodia cautelare a carico di tre cittadini cinesi residenti nel Modenese. Si tratta di padre, figlio e la moglie di quest'ultimo, gestori di un laboratorio tessile a Cavezzo (Modena), per i reati di riduzione in schiavitù, sequestro di persona ed estorsione ai danni di connazionali. Per il figlio la custodia è stata disposta in carcere, per gli altri due ai domiciliari. Sequestrata anche l'azienda.(da tgcom)
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sabato 10 gennaio 2009
venerdì 18 gennaio 2008
OMICIDIO- SUICIDIO
Modena, donna rincasa e scopre che il maritoha ucciso a coltellate la figlia e si è suicidato
MODENA (18 gennaio) - Un uomo di 37 anni ha ucciso a coltellate la figlia di sette anni è si è suicidato con la stessa arma. E' accaduto questa mattina in via Quattro Passi a Formigine, paese a dieci km da Modena, ma il fatto è stato scoperto solo nel tardo pomeriggio. A mettere in moto i controlli che hanno portato al ritrovamento dei cadaveri nella camera da letto dell'abitazione, un amico che non riusciva a contattarlo. L'abitazione teatro del fatto di sangue si trova in una palazzina di recente costruzione, alla periferia sud di Formigine. La moglie dell'omicida-suicida, e madre della bimba, ha avuto un malore ed è stata trasportata all'ospedale del capoluogo. Operaio Ferrari. L'uomo, Antonio Bove, ha inferto più coltellate alla figlioletta Erica, e si è poi ucciso colpendosi con un fendente all'altezza del cuore. I corpi sono stati trovati nella camera da letto. Bove era operaio alla Ferrari, dove lavora anche la moglie, Antonella Ferrone, 36 anni, da cui da alcuni mesi era separato di fatto, anche se vivevano sotto lo stesso tetto. Nell'abitazione non sarebbero stati trovati biglietti per spiegare il gesto. Nell'azienda di Maranello Bove aveva anche un incarico sindacale per la Fiom; gli stessi compagni di lavoro lo avevano cercato oggi, perchè non si era presentato in azienda nonostante una prevista manifestazione dei metalmeccanici, ma senza esito. La scoperta, il malore. All'arrivo della moglie a casa nel tardo pomeriggio la donna, presente l'amico, ha cercato di aprire la porta dell'abitazione con le chiavi, ma la porta era bloccata con un fermo dall'interno. Assieme ai carabinieri si è reso così necessario l'intervento dei vigili del fuoco, e la porta è stata sfondata. Subito dopo, la macabra scoperta. La donna, alla vista dei corpi, si è messa a gridare, sotto choc, ed è stato poi necessario il suo trasferimento all' ospedale di Sassuolo, dove le sono state prestate le prime cure ed è stata sedata. (da ilmessaggero.it)
MODENA (18 gennaio) - Un uomo di 37 anni ha ucciso a coltellate la figlia di sette anni è si è suicidato con la stessa arma. E' accaduto questa mattina in via Quattro Passi a Formigine, paese a dieci km da Modena, ma il fatto è stato scoperto solo nel tardo pomeriggio. A mettere in moto i controlli che hanno portato al ritrovamento dei cadaveri nella camera da letto dell'abitazione, un amico che non riusciva a contattarlo. L'abitazione teatro del fatto di sangue si trova in una palazzina di recente costruzione, alla periferia sud di Formigine. La moglie dell'omicida-suicida, e madre della bimba, ha avuto un malore ed è stata trasportata all'ospedale del capoluogo. Operaio Ferrari. L'uomo, Antonio Bove, ha inferto più coltellate alla figlioletta Erica, e si è poi ucciso colpendosi con un fendente all'altezza del cuore. I corpi sono stati trovati nella camera da letto. Bove era operaio alla Ferrari, dove lavora anche la moglie, Antonella Ferrone, 36 anni, da cui da alcuni mesi era separato di fatto, anche se vivevano sotto lo stesso tetto. Nell'abitazione non sarebbero stati trovati biglietti per spiegare il gesto. Nell'azienda di Maranello Bove aveva anche un incarico sindacale per la Fiom; gli stessi compagni di lavoro lo avevano cercato oggi, perchè non si era presentato in azienda nonostante una prevista manifestazione dei metalmeccanici, ma senza esito. La scoperta, il malore. All'arrivo della moglie a casa nel tardo pomeriggio la donna, presente l'amico, ha cercato di aprire la porta dell'abitazione con le chiavi, ma la porta era bloccata con un fermo dall'interno. Assieme ai carabinieri si è reso così necessario l'intervento dei vigili del fuoco, e la porta è stata sfondata. Subito dopo, la macabra scoperta. La donna, alla vista dei corpi, si è messa a gridare, sotto choc, ed è stato poi necessario il suo trasferimento all' ospedale di Sassuolo, dove le sono state prestate le prime cure ed è stata sedata. (da ilmessaggero.it)
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