NEL PADOVANO
Strangola il padre malato
davanti agli occhi della madre
Grantorto. Un 46enne, pare con problemi psichici, ha aggredito l'anziano che stava riposando nel salotto di casa. Arrestato
I carabinieri davanti all'abitazione di Grantorto (Bergamaschi)
PADOVA - Livio Stivanin, 46 anni, pare con problemi psichici, avrebbe strangolato il padre Massimiliano di 72 anni nel soggiorno dell'abitazione dove vivevano a Grantorto, nell'Alta Padovana. L'uomo è stato arrestato per omicidio dai carabinieri di Cittadella, chiamati da Bruna Stivanin, la moglie della vittima, che ha assistito impotente alla scena dello strangolamento attraverso una finestra. L'episodio è successo attorno alle 16.30. Nella casa di Grantorto abitavano i due genitori anziani e il figlio di 46 anni. Gli altri quattro fratelli, invece, si erano trasferiti altrove. L'anziano era convalescente per i postumi di un intervento chirurgico alla gamba che gli impediva di camminare correttamente e stava riposando nel divano del salotto. La moglie è uscita di casa per prendere la legna e ha chiesto al figlio di dare un occhio al padre. Quando è rientrata, ha trovato il portoncino della casa chiuso con un giro di chiave. Dall'esterno dell'abitazione, si è affacciata alla finestra che dà sul soggiorno e ha visto il figlio che stringeva le mani al collo del marito. La donna, sconvolta, è corsa dalla figlia che abita vicina per avere le chiavi e chiamare i carabinieri. Quando i militari sono arrivati, per l'anziano non c'era più niente da fare. Il giovane, seduto su una panchina all'esterno dell'abitazione in stato confusionale, è stato arrestato e portato nella caserma di Cittadella.
Ri. Ba.
15 marzo 2011
Visualizzazione post con etichetta strangolamento. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta strangolamento. Mostra tutti i post
giovedì 17 marzo 2011
venerdì 8 ottobre 2010
Sarah
Sabrina:"Mai dubitato di mio padre"
Le figlie dell'"orco" Michele al Tg5
Mentre Avetrana piange la morte di Sarah Scazzi, trucidata dallo zio Michele, parlano le figlie dell'assassino. Sabrina e Valentina, in esclusiva al Tg5 raccontano il loro sgomento per aver scoperto di aver vissuto per anni con un padre "mostro". "Non ho mai dubitato di mio papà, mai avrei pensato a lui come un assassino", dice Sabrina. E monta la rabbia nel Paese che medita vendetta nei confronti dell'uomo. Sabato i funerali della ragazza.
"Mio padre ha preso in giro tutta l'Italia. Noi non avevamo alcun sospetto", aveva detto dopo aver saputo della confessione dell'uomo. Lui sentiva tutti i nostri discorsi anche quelli con i miei amici. Ho abboccato a tutto quello che mi ha detto, ci ha preso in giro per 42 giorni, non pensavo di avere l'orco in casa. Spero che paghi". "L'unica cosa che dovrebbe fare - commenta invece Claudio Scazzi, fratello di Sarah - è suicidarsi. In qualunque modo, basta che la faccia finita". "Se si suicida fa l'unica cosa giusta della sua vita - si mette a pari col disastro che ha combinato». "Non deve più esistere", conclude.
Infine un cenno sull'esito dell'autopsia, effettuata giovedì sul corpo straziato di Sarah. L'esame ha confermato che la causa della morte è stato lo strangolamento, ma per tutta una serie di altri elementi sarà necessario attendere i risultati di laboratorio. In particolare si attendono i riscontri delle analisi per accertare se vi sia stata davvero violenza sessuale, come ha confessato Michele. Come è di prassi la perizia medico legale è attesa entro 30 giorni.
"Aveva il pantaloncino e la maglietta rosa"
"Ero nel mio garage, come sempre. Aggiustavo il trattore che aveva avuto un problema ed ero molto arrabbiato, nervoso perché non riuscivo a mettero in moto". Così Michele Misseri racconta quel tragico 26 agosto secondo quanto riporta il quotidiano Repubblica. "Saranno state le 14.30 e ho visto Sarah che si è affacciata alla porta del garage". Sono gli ultimi momenti di vita della giovane, lei è arrivata a casa dello zio per andare al mare con la cugina Sabrina. Indossa un pantaloncino, la maglietta rosa, le infradito. "Mi ha detto che aspettava Sabrina - dice Misseri - era leggermente in anticipo. Mia figlia era ancora in casa, l'altra amica Mariangela ancora non era arrivata. Le ho fatto segno di scendere. Non so cosa mi è scattato, all'improvviso Sarah mi intrigava, è successo tutto in un momento".
Uccisa nel garage poi gli abusi nel campo
"L'ho toccata, lei ha reagito e non ci ho visto più". Così il Corriere della Sera rivela stralci dell'interrogatorio di Michele Misseri. Lo zio di Sarah dice di aver visto la nipote appena giunta a casa sua, dove aveva appuntamento con la figlia Sabrina. E proprio nel garage è avvenuto l'omicidio. Sarah ha reagito all'avance dello zio e lui, con una corda che aveva in mano, l'ha strangolata. Poi ha spento il cellulare della ragazza e dopo aver parlato con la figlia ha portato il cadavere nel campo dell'orrore. Qui, ha raccontato agli inquirenti increduli, ha denudato Sarah: "Quando l'ho vista nuda non sono riuscito a fermarmi e ho avuto un rapporto sessuale con lei". "Quando lei era già morta?" chiedono i carabinieri. "Sì, non era passato molto tempo, poi ho gettato il cadavere nella vasca di raccolta dell'acqua piovana e ho bruciato i suoi vestiti".
Bruciata anche la corda usata per lo strangolamento
Misseri ha anche ammesso di aver bruciato la corda con la quale ha strangolato la nipote. L'uomo ha detto agli inquirenti che nel garage aveva a disposizione diversi tipi di corde. Nel momento in cui ha compiuto il delitto, Misseri ha detto di aver afferrato la prima corda a disposizione. Sul cadavere della ragazzina, che era saponificato dopo 42 giorni di permanenza in acqua nel pozzo-cisterna, il medico legale, Luigi Strada, ha riscontrato il segno dello strangolamento oltre a diversi danneggiamenti dovuti sia alla permanenza in acqua sia alle operazioni di abbandono e di estrazione del cadavere.
Sabato i funerali
La cerimonia funebre per la morte di Sarah si svolgerà sabato pomeriggio. L'annuncio lo ha dato il sindaco di Avetrana, Mario De Marco, dicendo che si deciderà con i carabinieri dove farli celebrare. Rispondendo alle domande dei giornalisti, il sindaco ha aggiunto che "il rito sarà sicuramente cattolico, anche se Sara non è stata battezzata". De Marco ha detto ai cronisti di "aver trovato una mamma molto determinata, è come l'avete vista in questi 40 giorni".
Ultimo aggiornamento ore 12:28
Le figlie dell'"orco" Michele al Tg5
Mentre Avetrana piange la morte di Sarah Scazzi, trucidata dallo zio Michele, parlano le figlie dell'assassino. Sabrina e Valentina, in esclusiva al Tg5 raccontano il loro sgomento per aver scoperto di aver vissuto per anni con un padre "mostro". "Non ho mai dubitato di mio papà, mai avrei pensato a lui come un assassino", dice Sabrina. E monta la rabbia nel Paese che medita vendetta nei confronti dell'uomo. Sabato i funerali della ragazza.
"Mio padre ha preso in giro tutta l'Italia. Noi non avevamo alcun sospetto", aveva detto dopo aver saputo della confessione dell'uomo. Lui sentiva tutti i nostri discorsi anche quelli con i miei amici. Ho abboccato a tutto quello che mi ha detto, ci ha preso in giro per 42 giorni, non pensavo di avere l'orco in casa. Spero che paghi". "L'unica cosa che dovrebbe fare - commenta invece Claudio Scazzi, fratello di Sarah - è suicidarsi. In qualunque modo, basta che la faccia finita". "Se si suicida fa l'unica cosa giusta della sua vita - si mette a pari col disastro che ha combinato». "Non deve più esistere", conclude.
Infine un cenno sull'esito dell'autopsia, effettuata giovedì sul corpo straziato di Sarah. L'esame ha confermato che la causa della morte è stato lo strangolamento, ma per tutta una serie di altri elementi sarà necessario attendere i risultati di laboratorio. In particolare si attendono i riscontri delle analisi per accertare se vi sia stata davvero violenza sessuale, come ha confessato Michele. Come è di prassi la perizia medico legale è attesa entro 30 giorni.
"Aveva il pantaloncino e la maglietta rosa"
"Ero nel mio garage, come sempre. Aggiustavo il trattore che aveva avuto un problema ed ero molto arrabbiato, nervoso perché non riuscivo a mettero in moto". Così Michele Misseri racconta quel tragico 26 agosto secondo quanto riporta il quotidiano Repubblica. "Saranno state le 14.30 e ho visto Sarah che si è affacciata alla porta del garage". Sono gli ultimi momenti di vita della giovane, lei è arrivata a casa dello zio per andare al mare con la cugina Sabrina. Indossa un pantaloncino, la maglietta rosa, le infradito. "Mi ha detto che aspettava Sabrina - dice Misseri - era leggermente in anticipo. Mia figlia era ancora in casa, l'altra amica Mariangela ancora non era arrivata. Le ho fatto segno di scendere. Non so cosa mi è scattato, all'improvviso Sarah mi intrigava, è successo tutto in un momento".
Uccisa nel garage poi gli abusi nel campo
"L'ho toccata, lei ha reagito e non ci ho visto più". Così il Corriere della Sera rivela stralci dell'interrogatorio di Michele Misseri. Lo zio di Sarah dice di aver visto la nipote appena giunta a casa sua, dove aveva appuntamento con la figlia Sabrina. E proprio nel garage è avvenuto l'omicidio. Sarah ha reagito all'avance dello zio e lui, con una corda che aveva in mano, l'ha strangolata. Poi ha spento il cellulare della ragazza e dopo aver parlato con la figlia ha portato il cadavere nel campo dell'orrore. Qui, ha raccontato agli inquirenti increduli, ha denudato Sarah: "Quando l'ho vista nuda non sono riuscito a fermarmi e ho avuto un rapporto sessuale con lei". "Quando lei era già morta?" chiedono i carabinieri. "Sì, non era passato molto tempo, poi ho gettato il cadavere nella vasca di raccolta dell'acqua piovana e ho bruciato i suoi vestiti".
Bruciata anche la corda usata per lo strangolamento
Misseri ha anche ammesso di aver bruciato la corda con la quale ha strangolato la nipote. L'uomo ha detto agli inquirenti che nel garage aveva a disposizione diversi tipi di corde. Nel momento in cui ha compiuto il delitto, Misseri ha detto di aver afferrato la prima corda a disposizione. Sul cadavere della ragazzina, che era saponificato dopo 42 giorni di permanenza in acqua nel pozzo-cisterna, il medico legale, Luigi Strada, ha riscontrato il segno dello strangolamento oltre a diversi danneggiamenti dovuti sia alla permanenza in acqua sia alle operazioni di abbandono e di estrazione del cadavere.
Sabato i funerali
La cerimonia funebre per la morte di Sarah si svolgerà sabato pomeriggio. L'annuncio lo ha dato il sindaco di Avetrana, Mario De Marco, dicendo che si deciderà con i carabinieri dove farli celebrare. Rispondendo alle domande dei giornalisti, il sindaco ha aggiunto che "il rito sarà sicuramente cattolico, anche se Sara non è stata battezzata". De Marco ha detto ai cronisti di "aver trovato una mamma molto determinata, è come l'avete vista in questi 40 giorni".
Ultimo aggiornamento ore 12:28
Etichette:
15enne,
Sarah,
strangolamento,
zio
venerdì 25 gennaio 2008
DONNA STRANGOLATA
Bergamo: slovacca 37enne strangolata in casa
25 gen 08:41
BERGAMO - Potrebbe essere stata strangolata la 37enne slovacca trovata morta ieri sera intorno alle 20 nella sua abitazione di Bonate Sopra, in provincia di Bergamo. Il corpo della donna era disteso sul letto e l'appartamento era a soqquadro. E' probabile che il decesso risalga a 24 ore prima del ritrovamento del cadavere. Sono stati i vicini a dare l'allarme insospettiti nel vedere la porta aperta dell'appartamento della donna. (Agr)
25 gen 08:41
BERGAMO - Potrebbe essere stata strangolata la 37enne slovacca trovata morta ieri sera intorno alle 20 nella sua abitazione di Bonate Sopra, in provincia di Bergamo. Il corpo della donna era disteso sul letto e l'appartamento era a soqquadro. E' probabile che il decesso risalga a 24 ore prima del ritrovamento del cadavere. Sono stati i vicini a dare l'allarme insospettiti nel vedere la porta aperta dell'appartamento della donna. (Agr)
Etichette:
bergamo,
donna slovacca,
strangolamento
Iscriviti a:
Post (Atom)