mercoledì 13 giugno 2007

I FATTI E LE OPINIONI

Anni fa, il motto di un settimanale, tuttora fra i grandissimi, era di tenere separati i fatti dalle opinioni. Lodevole intento, beninteso, ma quanto difficilmente raggiungibile, dato che i fatti sono esaminati da una persona, e questo significa che la persona ha la sua esperienza, le sue conoscenze, il suo modo di ragionare e vedere le cose, cosicchè l'esame dei fatti non può non procedere pari passo con la loro interpretazione. Se io, per esempio, faccio la diagnosi di "ferita d'arma da fuoco" do già l'interpretazione di un evento, non mi limito, come inizialmente dovrei, alla pura e semplice descrizione di quella ferita. Per continuare nell'esempio, una ferita d'arma da fuoco può somigliare molto- a parte la presenza eventuale di residuo di sparo visibili ad occhio nudo- ad una ferita da punta, prodotta da un punteruolo, o da un trapano, o da un ramo puntuto, o comunque da oggetti dotati di una punta e capaci di penetrare la cute. La diagnosi differenziale richiede ulteriori esami.

Solo a questo punto mi è consentito di esprimere un parere tecnico, dicendo anche le ragioni che lo sostengono, ma esso rimane comunque un parere. E' solo il vaglio processuale che permette il passaggio da un semplice parere tecnico ad un parere giudiziario, cioè ad una sentenza, la quale si basa, come spesso si sente dire, sul libero convincimento del giudice. E' questo l'unico modo che abbiamo per terminare un processo; in alcuni Paesi, sono invece i giurati che decidono circa la colpevolezza dell'imputato, e al giudice spetta solo il compito di irrogare eventualmente la pena.

Nonostante i vari gradi di giudizio, che dovrebbero porre al riparo da sentenze sbagliate, queste si possono comunque verificare, perchè siamo nel campo dell'operare dell'uomo. Se andate nel sito dell' FBI, trovate che numerosi processi sono stati rifatti, perchè ora sono possibili indagini sul DNA che fino al 1986 non erano fattibili, e negli anni immediatamente successivi erano molto difficili da realizzare, e comunque soggette ad errori. E forse accadrà lo stesso in futuro, per le indagini eseguite oggi.

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