sabato 29 novembre 2008

FARMACI E CONDOTTA

CASI GIUDIZIARI
Spinto da cura del morbo di Parkinson
a molestie sessuali: assolto
Riconosciuto il vizio totale di mente a un uomo di 37 anni in terapia

FIRENZE - Il tribunale di Firenze ha assolto un invalido di 37 anni dall'accusa di violenza sessuale poichè l'uomo, malato di morbo di Parkinson, al momento dei fatti era curato con un farmaco che tra gli effetti collaterali ha quello di generare disturbi psicotici, come scatenare pulsioni sessuali e rimuovere i freni inibitori. Il tribunale gli ha riconosciuto il vizio totale di mente. I fatti risalgono al 2004 quando l'imputato era curato con un farmaco basato sulla pergolide..


PRECEDENTI - Il difensore dell'invalido fiorentino, avvocato Sandro Guerra, ha dimostrato l'influenza del farmaco anti-Parkinson sui comportamenti dell'imputato. Nel processo l'invalido era accusato di alcuni episodi, in particolare di aver palpeggiato due donne tentando di indurle a rapporti sessuali completi, anche pronunciando frasi sconnesse. A Carrara emerse una situazione analoga circa un mese fa quando un uomo di 56 anni ha fatto causa alla Asl perchè un farmaco anti-Parkinson prescrittogli lo ha reso dipendente dal gioco d'azzardo tanto da perdere in poco tempo 300 mila euro.


29 novembre 2008 (da corriere.it)

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