giovedì 17 dicembre 2009

TRAUMI E AVVELENAMENTI IN EUROPA

Traumi e avvelenamenti in Europa
di Criel, 16 dicembre 2009 Un commento
Pubblicato oggi dall’Istituto Superiore di Sanità il rapporto europeo Injury Database 2009.


The European Injury Database (IDB)
Ogni anno, nell’Unione Europea, circa 7 milioni di persone sono ricoverate in ospedale e 35 milioni giungono in pronto soccorso a causa di un traumatismo o di un avvelenamento conseguente ad incidente o violenza.

Eurosafe, l’associazione europea per la prevenzione degli infortuni e la promozione della sicurezza, e la rete del sistema europeo di sorveglianza degli incidenti Injury Database (IDB) supportato dalla Commissione Europea presentano il rapporto 2009 Injuries in the European Union, contenente i dati rilevati dal sistema nel periodo 2005-07.

Secondo i dati, i gruppi di popolazione a maggior rischio di incidente sono i bambini, i giovani (in particolare adolescenti), gli anziani e gli utenti deboli della strada quali pedoni e ciclisti. Le attività prevalenti sono quelle sportive e quelle legate all’uso di prodotti per il consumatore, al suicidio e alla violenza interpersonale.

Dal rapporto emergono alcune informazioni chiave:


Ogni due minuti una persona muore per infortunio, per un totale di un quarto di milione di morti per infortunio ogni anno nell’Unione Europea.
C’è una forte differenza nei tassi di mortalità tra i Paesi dell’Unione. Più di 100.000 persone ogni anno potrebbero essere salvate se ciascuno dei 27 Paesi membri riducesse il proprio tasso di mortalità per infortuni al livello minimo di mortalità osservato tra i paesi dell’Unione.
Ogni anno un ammontare di almeno 15 miliardi di Euro viene speso nell’Unione per il solo trattamento ospedaliero dei ricoverati per infortunio.
Tre quarti degli infortuni avvengono per incidente domestico e del tempo libero.
L’andamento della mortalità per infortuni stradali, anche grazie allo specifico programma comunitario di contrasto, negli ultimi anni risulta in diminuzione.
Analoga riduzione si osserva nelle morti per incidente sul lavoro.
Per gli infortuni domestici e del tempo libero si ha invece una modesta riduzione, indice di una tuttora difficile capacità di controllo del fenomeno.
I dati sugli incidenti e la violenza possono essere ottenuti da un ampio spettro di fonti quali i rapporti di polizia, quelli dei servizi di emergenza non sanitaria (es. Vigili del Fuoco) e i dati assicurativi. Sfortunatamente queste fonti sono frammentarie e spesso incomplete. Al contrario, i dati ospedalieri costituiscono la fonte informativa più attendibile sugli infortuni, specialmente per quelli più gravi che normalmente vengono trattati nei servizi di emergenza e nei reparti ospedalieri.

Tredici Paesi dell’Unione, tra cui l’Italia, tramite l’Istituto Superiore di Sanità e la rete di ospedali che con esso collaborano sul tema, stanno raccogliendo dati sugli infortuni, secondo un formato comune europeo, nei servizi di emergenza ospedaliera. Questi dati sono detenuti e diffusi dalla Direzione Generale Salute Pubblica della Commissione Europea.

Ad oggi circa 350.000 accessi all’anno in pronto soccorso ospedaliero vengono registrati dall’IDB, consentendo di avere informazioni sul luogo e le circostanze dell’incidente, nonché sui prodotti coinvolti nel medesimo.

L’Istituto Superiore di Sanità, coordinatore per l’Italia dell’IDB nell’ambito delle attività del Sistema Informativo Nazionale sugli Infortuni in Ambienti di Civile Abitazione (SINIACA), rende disponibile sul proprio sito il rapporto.

Fonti:

ISS – Rapporto IDB 2009
The European Injury Database (IDB)(17 DIC. 2009 DA EUMED.ORG)

3 commenti:

Massimo Pacifici ha detto...
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Giusto Giusti ha detto...
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Massimo Pacifici ha detto...
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