venerdì 27 aprile 2012

neonato morto


Neonato morto, arrestato primario
«Hanno distrutto la cartella clinica»

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NAPOLI - Sarebbero state delle manovre «improprie», praticate all'atto della nascita, a causare il decesso di un neonato, morto qualche tempo fa, dopo alcuni giorni di ricovero, all'ospedale Monaldi di Napoli. Per questo presunto caso di malasanità la polizia giudiziaria del commissariato di Torre Annunziata ha eseguito un'ordinanza di custodia cautelare nel confronti di Luigi Marciano, primario di Ginecologia a Boscotrecase, finito agli arresti domiciliari, di Amedeo Desgro, altro medico ginecologo (per il quale è stato disposto il divieto di dimora) e per Gelsomina Donadio, ostetrica, anche lei finita ai domiciliari. Le indagini sono scaturite da una denuncia presentata dal marito della donna che ha partorito, secondo il quale sarebbero state commesse delle negligenze dal personale medico all'atto del parto.

Esami non fatti.Secondo le indagini, le manovre (in particolare quella di «Kristeller») alla base di una grave ipossia, non sarebbero state riportate nella cartella clinica, nella quale era stato inserito anche un tracciato cardiotocografico mai effettuato sulla paziente. Anche altro personale infiermieristico, spiega la procura in una nota, avrebbe fornito versioni dei fatti che avvalorano la tesi difensiva del primario, che di fatto ha negato di aver mai praticato le contestate manovre di Kristeller, confermando, invece, la dinamica del parto come riportato nella cartella clinica.

Documenti alterati.I successivi approndimenti, spiega ancora la Procura della Repubblica, hanno permesso di acclarare che la cartella clinica originaria era stata in realtà distrutta e sostituita da una nuova, di contenuto però falso al fine di coprire le responsabilità degli indagati.La nuova cartella, si legge nel comunicato, era stata predisposta durante un incontro tra il personale medico e infermieristico coinvolto. Incontro registrato da uno dei partecipanti: proprio questo elemento ha permesso alla Procura di fare piena luce sulla vicenda. La manipolazione delle cartella clinica è stata anche confermata da un altro sanitario che aveva avuto in cura la partoriente.

L'inchiesta.Agli indagati sono contestati reati che vanno dall'omicidio colposo al concorso in falso per soppressione aggravato e falso ideologico aggravato.
«Si tratta di un gravissimo episodio di mala-sanità dai connotati criminali particolarmente gravi - spiega la procura nel comunicato - Gli indagati, proprio nel tentativo di occultare le loro responsabilità, hanno falsificato la documentazione».
Giovedì 26 Aprile 2012 - 17:32    Ultimo aggiornamento: 17:39

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