Palermo,neonato morto in cassonetto
Sospettata la madre di sedici anni
Una ragazza di 16 anni è piantonata dalla polizia nell'ospedale Ingrassia a Palermo, accusata di avere ucciso il neonato che aveva appena partorito, nascondendo la gravidanza alla famiglia. Il neonato, secondo una prima ricostruzione, sarebbe stato trovato in un cassonetto dell'immondizia da alcuni passanti che hanno avvertito il 113. Sulla vicenda indaga la Procura dei minorenni che potrebbe accusare la ragazza di infanticidio. (da tgcom.it)
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martedì 17 febbraio 2009
giovedì 7 febbraio 2008
NEONATO BUTTATO VIA
Varese, trovato neonato abbandonato
Era in un cassonetto, si cerca la madre
Un neonato è stato trovato abbandonato in un cassonetto dove vengono raccolti gli abiti usati a Cassano Magnago, in provincia di Varese. Il piccolo, di carnagione chiara, è stato trovato da due extracomunitari di passaggio avvolto in un asciugamano, semiassiderato ma vivo. E' stato subito portato in ospedale: secondo i medici era stato partorito da poche ore. Indagini sono in corso per individuare la madre.
Stefano, così è stato chiamato, deve la vita a due sudamericani dipendenti di una ditta di autotrasporti, Miguel Rivas e Ibar Borda Agnes. Il primo a raccogliere il sacchetto, del tipo usati per la spesa, è stato Miguel che inizialmente pensava potesse contenere un gatto. Poi, resosi conto che in realtà era un neonato con ancora attaccato il cordone ombelicale, ha avuto paura.
In quel momento sono transitate Ida Dissimile e Antonella Pignataro che abitano nella struttura che al pianterreno ospita un supermercato della catena Gs. Una stava accompagnando il figlio a scuola, l'altra era diretta al lavoro.
Così mentre veniva chiamato il 118, le due donne si sono premurate di portare il neonato all'interno del supermercato dove gli addetti lo hanno avvolto in alcune coperte e poi adagiato sotto i soffioni dell'aria calda.
In pochi minuti è arrivata l'ambulanza e subito dopo i carabinieri. Stefano è stato portato all'ospedale "Filippo Del Ponte" di Varese in condizioni definite piuttosto gravi. Tuttavia i medici non lo ritengono in pericolo di vita anche se per precauzione mantengono riservata la prognosi. (da tgcom 6.2.08)
Era in un cassonetto, si cerca la madre
Un neonato è stato trovato abbandonato in un cassonetto dove vengono raccolti gli abiti usati a Cassano Magnago, in provincia di Varese. Il piccolo, di carnagione chiara, è stato trovato da due extracomunitari di passaggio avvolto in un asciugamano, semiassiderato ma vivo. E' stato subito portato in ospedale: secondo i medici era stato partorito da poche ore. Indagini sono in corso per individuare la madre.
Stefano, così è stato chiamato, deve la vita a due sudamericani dipendenti di una ditta di autotrasporti, Miguel Rivas e Ibar Borda Agnes. Il primo a raccogliere il sacchetto, del tipo usati per la spesa, è stato Miguel che inizialmente pensava potesse contenere un gatto. Poi, resosi conto che in realtà era un neonato con ancora attaccato il cordone ombelicale, ha avuto paura.
In quel momento sono transitate Ida Dissimile e Antonella Pignataro che abitano nella struttura che al pianterreno ospita un supermercato della catena Gs. Una stava accompagnando il figlio a scuola, l'altra era diretta al lavoro.
Così mentre veniva chiamato il 118, le due donne si sono premurate di portare il neonato all'interno del supermercato dove gli addetti lo hanno avvolto in alcune coperte e poi adagiato sotto i soffioni dell'aria calda.
In pochi minuti è arrivata l'ambulanza e subito dopo i carabinieri. Stefano è stato portato all'ospedale "Filippo Del Ponte" di Varese in condizioni definite piuttosto gravi. Tuttavia i medici non lo ritengono in pericolo di vita anche se per precauzione mantengono riservata la prognosi. (da tgcom 6.2.08)
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lunedì 17 dicembre 2007
NEONATI BUTTATI VIA
Varese, trovato neonato abbandonato (tgcom 17.12.07)
Era in un cassonetto, si cerca la madre
Un neonato è stato trovato abbandonato in un cassonetto dove vengono raccolti gli abiti usati a Cassano Magnago, in provincia di Varese. Il piccolo, di carnagione chiara, è stato trovato da due extracomunitari di passaggio avvolto in un asciugamano, semiassiderato ma vivo. E' stato subito portato in ospedale: secondo i medici era stato partorito da poche ore. Indagini sono in corso per individuare la madre.
Stefano, così è stato chiamato, deve la vita a due sudamericani dipendenti di una ditta di autotrasporti, Miguel Rivas e Ibar Borda Agnes. Il primo a raccogliere il sacchetto, del tipo usati per la spesa, è stato Miguel che inizialmente pensava potesse contenere un gatto. Poi, resosi conto che in realtà era un neonato con ancora attaccato il cordone ombelicale, ha avuto paura.
In quel momento sono transitate Ida Dissimile e Antonella Pignataro che abitano nella struttura che al pianterreno ospita un supermercato della catena Gs. Una stava accompagnando il figlio a scuola, l'altra era diretta al lavoro.
Così mentre veniva chiamato il 118, le due donne si sono premurate di portare il neonato all'interno del supermercato dove gli addetti lo hanno avvolto in alcune coperte e poi adagiato sotto i soffioni dell'aria calda.
In pochi minuti è arrivata l'ambulanza e subito dopo i carabinieri. Stefano è stato portato all'ospedale "Filippo Del Ponte" di Varese in condizioni definite piuttosto gravi. Tuttavia i medici non lo ritengono in pericolo di vita anche se per precauzione mantengono riservata la prognosi.
Era in un cassonetto, si cerca la madre
Un neonato è stato trovato abbandonato in un cassonetto dove vengono raccolti gli abiti usati a Cassano Magnago, in provincia di Varese. Il piccolo, di carnagione chiara, è stato trovato da due extracomunitari di passaggio avvolto in un asciugamano, semiassiderato ma vivo. E' stato subito portato in ospedale: secondo i medici era stato partorito da poche ore. Indagini sono in corso per individuare la madre.
Stefano, così è stato chiamato, deve la vita a due sudamericani dipendenti di una ditta di autotrasporti, Miguel Rivas e Ibar Borda Agnes. Il primo a raccogliere il sacchetto, del tipo usati per la spesa, è stato Miguel che inizialmente pensava potesse contenere un gatto. Poi, resosi conto che in realtà era un neonato con ancora attaccato il cordone ombelicale, ha avuto paura.
In quel momento sono transitate Ida Dissimile e Antonella Pignataro che abitano nella struttura che al pianterreno ospita un supermercato della catena Gs. Una stava accompagnando il figlio a scuola, l'altra era diretta al lavoro.
Così mentre veniva chiamato il 118, le due donne si sono premurate di portare il neonato all'interno del supermercato dove gli addetti lo hanno avvolto in alcune coperte e poi adagiato sotto i soffioni dell'aria calda.
In pochi minuti è arrivata l'ambulanza e subito dopo i carabinieri. Stefano è stato portato all'ospedale "Filippo Del Ponte" di Varese in condizioni definite piuttosto gravi. Tuttavia i medici non lo ritengono in pericolo di vita anche se per precauzione mantengono riservata la prognosi.
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