VERGOGNA! Mi domando se i municipi siano a difesa dei cittadini, o servono solo ad opprimerli. A pensarci bene, forse il comune doveva pensarci da solo a costruire una pedana, dato che il comune necessariamente deve sapere che Maria è disabile e che per accedere alla casa ed uscirne una pedana le è necessaria. Quanto alla multa dei vigili, si tratta solo di una cosa vergognosa.
Niscemi, costruisce scivolo per amica disabile Multato dalla polizia municipale
CALTANISSETTA (21 marzo) - Maria La Rocca, 69 anni, di Niscemi in provincia di Caltanissetta, sulla sedia a rotelle, il 28 febbraio scorso ha presentato domanda al Comune per realizzare uno scivolo di fronte alla sua abitazione perché cinque gradini le impedivano di uscire. A sua insaputa, il vicino di casa, Giuseppe Maida, ne ha realizzato uno in legno e l'ha montato. Per questo è stato multato dagli agenti della polizia municipale della sezione vigilanza edilizia. Il Comune infatti non aveva ancora dato la concessione. Racconta Maida al Giornale di Sicilia: «Dopo le sollecitazioni di molti cittadini e dopo avere appreso che Maria aveva presentato negli anni diversi progetti per l'abbattimento delle barriere architettoniche senza avere avuto un riscontro positivo, ho fatto realizzare la pedana rimuovibile per consentire provvisoriamente il passaggio della mia amica disabile». Il sindaco. Ma il sindaco di Niscemi, Giovanni Di Martino replica: «nessun cittadino può permettersi di fare come Maida. Non siamo in un Comune dove le regole possono essere infrante da chicchessia. E inoltre non mi pare che l'amministrazione sia in ritardo nel dare una risposta alla disabile».La donna protagonista della vicenda commenta così l'accaduto: «Abito a due passi dalla piazza centrale e dalla matrice. Ma non posso uscire perchè da sola non so come superare i gradini».
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venerdì 21 marzo 2008
venerdì 29 febbraio 2008
SINDACO BRUCIATO VIVO
Agguato nel Casertano: ad ottobre era andato a "Mi manda Rai Tre"
Sindaco di Cervino bruciato vivo nell'autoEra uscito dal municipio con due persone
Cadavere carbonizzato: era stato eletto con il centrosinistraNegli ultimi tempi aveva sospeso alcuni dipendenti del Comune
CASERTA - Legato con il fil di ferro e rinchiuso in un’auto (con la quale era stato sequestrato) alla quale è stato dato fuoco. Morte atroce per Giovanni Piscitelli, 52 anni, sindaco di Cervino – piccolo comune ai confini tra Caserta e Benevento – il cui cadavere semicarbonizzaato è stato trovato in una zona montuosa di Durazzano, a pochi chilometri da Cervino. Il primo cittadino, eletto nel 2004 a capo di una lista di centro-sinistra, svolgeva l’attività di infermiere presso l’ospedale civile di Caserta: giovedì sera, dopo una riunione in municipio, Piscitelli non ha fatto ritorno a casa allarmando i familiari che hanno presentato una denuncia di scomparsa intorno alle 23,30.
Il sindaco ucciso Le modalità - Il primo cittadino sarebbe stato avvicinato da un’auto, con a bordo una o più persone armate che lo avrebbero «invitato» a salire. Secondo i primi accertamenti, Piscitelli è stato rinchiuso, dopo essere stato legato e ferito con un corpo contundente (forse il calcio di una pistola), nella sua stessa auto. Il veicolo è stato cosparso di liquido infiammabile e dato alle fiamme. L’uomo è, comunque, riuscito ad aprire uno sportello e ad uscire dall'abitacolo, avvolto dalle fiamme. Il cadavere, infatti, è stato trovato nei pressi dell'auto.
La scoperta del cadavere - Le ricerche erano appena cominciate quando al centralino del comando provinciale dei carabinieri di Caserta è giunta la comunicazione di un agricoltore di Durazzano, il quale segnalava un incendio in una zona isolata. I carabinieri si sono così recati sul posto ed hanno scoperto il cadavere. Piscitelli aveva i piedi legati con del filo di ferro. Per la sua attività di sindaco, Piscitelli era stato coinvolto in alcune inchieste per abuso d’ufficio. Negli ultimi tempi i suoi rapporti con alcuni dipendenti del Comune si erano fatti tesi ed aveva anche adottato per qualcuno provvedimenti di sospensione. Circostanza che il 19 ottobre scorso, lo aveva visto protagonista nel salotto della trasmissione «Mi manda Rai Tre» al cospetto di una vigilessa "demansionata" e passata da responsabile dell'area vigilanza a semplice impiegata (ruolo nel quale, ironia della sorte, doveva presentarsi sempre con la divisa di vigile).
Le prime indagini - Secondo una prima ricostruzione aveva lasciato giopvedì sera il Comune, dopo una riunione e a bordo di una Fiat Brava si sarebbe allontanato insieme con una o due persone. Piscitelli potrebbe essere stato tramortito prima di essere bruciato. Il medico legale, infatti, non avrebbe riscontrato sui resti del cadavere semicarbonizzato fori di entrata di proiettili. Comunque solo l’autopsia, già disposta dalla Procura della Repubblica di S.Maria Capua Vetere e che sarà eseguita nell’istituto di Medicina Legale dell’ospedale di Caserta, potrà chiarire le cause della morte. I carabinieri hanno già interrogato i familiari della vittima, alcuni suoi amici, consiglieri e assessori comunali.
Giorgio Santamaria
29 febbraio 2008(CORRIERE DEL MEZZOGIORNO.IT)
Sindaco di Cervino bruciato vivo nell'autoEra uscito dal municipio con due persone
Cadavere carbonizzato: era stato eletto con il centrosinistraNegli ultimi tempi aveva sospeso alcuni dipendenti del Comune
CASERTA - Legato con il fil di ferro e rinchiuso in un’auto (con la quale era stato sequestrato) alla quale è stato dato fuoco. Morte atroce per Giovanni Piscitelli, 52 anni, sindaco di Cervino – piccolo comune ai confini tra Caserta e Benevento – il cui cadavere semicarbonizzaato è stato trovato in una zona montuosa di Durazzano, a pochi chilometri da Cervino. Il primo cittadino, eletto nel 2004 a capo di una lista di centro-sinistra, svolgeva l’attività di infermiere presso l’ospedale civile di Caserta: giovedì sera, dopo una riunione in municipio, Piscitelli non ha fatto ritorno a casa allarmando i familiari che hanno presentato una denuncia di scomparsa intorno alle 23,30.
Il sindaco ucciso Le modalità - Il primo cittadino sarebbe stato avvicinato da un’auto, con a bordo una o più persone armate che lo avrebbero «invitato» a salire. Secondo i primi accertamenti, Piscitelli è stato rinchiuso, dopo essere stato legato e ferito con un corpo contundente (forse il calcio di una pistola), nella sua stessa auto. Il veicolo è stato cosparso di liquido infiammabile e dato alle fiamme. L’uomo è, comunque, riuscito ad aprire uno sportello e ad uscire dall'abitacolo, avvolto dalle fiamme. Il cadavere, infatti, è stato trovato nei pressi dell'auto.
La scoperta del cadavere - Le ricerche erano appena cominciate quando al centralino del comando provinciale dei carabinieri di Caserta è giunta la comunicazione di un agricoltore di Durazzano, il quale segnalava un incendio in una zona isolata. I carabinieri si sono così recati sul posto ed hanno scoperto il cadavere. Piscitelli aveva i piedi legati con del filo di ferro. Per la sua attività di sindaco, Piscitelli era stato coinvolto in alcune inchieste per abuso d’ufficio. Negli ultimi tempi i suoi rapporti con alcuni dipendenti del Comune si erano fatti tesi ed aveva anche adottato per qualcuno provvedimenti di sospensione. Circostanza che il 19 ottobre scorso, lo aveva visto protagonista nel salotto della trasmissione «Mi manda Rai Tre» al cospetto di una vigilessa "demansionata" e passata da responsabile dell'area vigilanza a semplice impiegata (ruolo nel quale, ironia della sorte, doveva presentarsi sempre con la divisa di vigile).
Le prime indagini - Secondo una prima ricostruzione aveva lasciato giopvedì sera il Comune, dopo una riunione e a bordo di una Fiat Brava si sarebbe allontanato insieme con una o due persone. Piscitelli potrebbe essere stato tramortito prima di essere bruciato. Il medico legale, infatti, non avrebbe riscontrato sui resti del cadavere semicarbonizzato fori di entrata di proiettili. Comunque solo l’autopsia, già disposta dalla Procura della Repubblica di S.Maria Capua Vetere e che sarà eseguita nell’istituto di Medicina Legale dell’ospedale di Caserta, potrà chiarire le cause della morte. I carabinieri hanno già interrogato i familiari della vittima, alcuni suoi amici, consiglieri e assessori comunali.
Giorgio Santamaria
29 febbraio 2008(CORRIERE DEL MEZZOGIORNO.IT)
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