STRAGE AD ASSAGO, ALLE PORTE DI MILANO (da www.corriere.it)
Uccide moglie e suocero e poi si spara
Fa fuoco contro la donna e il padre di lei durante una lite. L'uomo voleva trasferirsi alle Mauritius con uno dei figli
MILANO - Vigilia di Natale di sangue in una casa di Assago, comune di circa 8 mila abitanti nella provincia di Milano. Un uomo, sembra dopo un litigio per futili motivi, ha ucciso a colpi di pistola sua moglie ed il suocero. Poi si è suicidato.
STRAGE IN FAMIGLIA - Il killer è Raffaele Saracino, 51 anni, il quale durante una lite famigliare all'interno della propria abitazione, ha sparato freddando la moglie Graziella, 46 anni, e il suocero Angelo Murgolo di 70 anni. Poi ha rivolto la pistola verso di sè e ha esploso un altro colpo, togliendosi la vita.
LA PISTOLA - I carabinieri stanno indagando su come Saracino abbia potuto entrare in possesso di una pistola che aveva la matricola abrasa. Forse si trattava di un'arma rubata. Secondo la ricostruzione dei militari, alla sparatoria era presente anche un fratello di Graziella Murgolo, che però è riuscito a fuggire. I rapporti tra Raffaele Saracino e la moglie, dalla quale ha avuto tre figli, erano da tempo compromessi e l'uomo, in passato, aveva avuto problemi con il nucleo famigliare della donna. La tragedia è avvenuta nel tardo pomeriggio della vigilia di Natale, che Saracino e la moglie non avevano intenzione di trascorrere con i suoceri.I MOTIVI DELLA LITE - A scatenare la lite sarebbe stata l'intenzione di Raffaele di trasferirsi con la propria attività di impianti idraulici alle isole Mauritius. Dagli elementi raccolti dai carabinieri di Corsico, dopo aver sentito due dei tre figli della coppia (la terza ha solo 11 anni) è infatti emerso che la situazione familiare sarebbe peggiorata con l'ideea del trasferimento di Saracino. L'uomo avrebbe avuto intenzione di portare con sè un figlio. La preoccupazione di vedere disgregato il nucleo famigliare aveva fatto sì che da parte dei genitori di Graziella Murgolo, la moglie di Saracino, vi fosse una ferma opposizione, fonte di litigi, intensificatisi negli ultimi tempi. Fino al tentativo di riappacificazione, naufragato, nel pomeriggio della vigilia di Natale e finito in tragedia.
24 dicembre 2007(ultima modifica: 26 dicembre 2007)
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giovedì 27 dicembre 2007
domenica 16 dicembre 2007
CONTINUA LA STRAGE IN FAMIGLIA
CARABINIERI CERCANO L'EX-CONVIVENTE E PADRE DEL BIMBO
Catania: uccisi madre e figlio di 4 mesi
La donna aveva 24 anni. Massacro poche ore prima del battesimo del piccolo Francesco. Fermato un uomo
CATANIA - Una giovane madre di 24 anni, Giovanna Toscano, e il figlio Francesco di 4 mesi sono stati uccisi a coltellate nella loro abitazione a Guardia Mangano, una frazione di Acireale (Catania). Il piccolo Francesco, secondo alcuni parenti radunati davanti la casa della donna, è stato ucciso poche ore prima di essere battezzato questo pomeriggio nella chiesa madre della piccola frazione acese. Un delitto terribile e inspiegabile. A trovare i due corpi, verso le 16, sono stati i genitori della donna che si erano recati a casa della figlia e del nipote per andare insieme in chiesa per celebrare il battesimo del piccolo Francesco. Sono stati loro ad avvertire i carabinieri che nel tardo pomeriggio nei pressi di Enna hanno fermato un uomo che era alla guida di una Fiat Punto, intestata alla donna. L'uomo, di cui non sono state rese note le generalità, sarebbe stato fermato dopo un incidente. Potrebbe trattarsi del convivente della donna, un quarantenne disoccupato, padre del bambino.
16 dicembre 2007
Catania: uccisi madre e figlio di 4 mesi
La donna aveva 24 anni. Massacro poche ore prima del battesimo del piccolo Francesco. Fermato un uomo
CATANIA - Una giovane madre di 24 anni, Giovanna Toscano, e il figlio Francesco di 4 mesi sono stati uccisi a coltellate nella loro abitazione a Guardia Mangano, una frazione di Acireale (Catania). Il piccolo Francesco, secondo alcuni parenti radunati davanti la casa della donna, è stato ucciso poche ore prima di essere battezzato questo pomeriggio nella chiesa madre della piccola frazione acese. Un delitto terribile e inspiegabile. A trovare i due corpi, verso le 16, sono stati i genitori della donna che si erano recati a casa della figlia e del nipote per andare insieme in chiesa per celebrare il battesimo del piccolo Francesco. Sono stati loro ad avvertire i carabinieri che nel tardo pomeriggio nei pressi di Enna hanno fermato un uomo che era alla guida di una Fiat Punto, intestata alla donna. L'uomo, di cui non sono state rese note le generalità, sarebbe stato fermato dopo un incidente. Potrebbe trattarsi del convivente della donna, un quarantenne disoccupato, padre del bambino.
16 dicembre 2007
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