A CESENA
Uccisa a coltellate a 20 anni
L'ex interrogato dalla polizia
La ragazza è stata colpita in centro. Soccorsa, è morta all'ospedale per le ferite, di cui almeno una al collo
Una ragazza è morta dopo essere stata accoltellata, nel primo pomeriggio, a Cesena: aveva 20 anni. Stefania Garattoni, questo il nome della vittima, subito soccorsa, è spirata all’ospedale per le ferite, di cui almeno una al collo. Il presunto omicida, ex fidanzato della giovane, è stato portato in commissariato per essere interrogato.
L'AGGRESSIONE - Stando alle prime informazioni, la ragazza sarebbe stata colpita con un coltello mentre passeggiava, insieme con un’amica, attorno alle 14,30 in via Mazzoni, nel centro storico della città. Era appena uscita dal centro di recupero scolastico Cartesio, che frequentava per ottenere il diploma di scuola superiore. Il suo aggressore, dopo averla accoltellata, avrebbe rubato una moto in un vicino concessionario per poi scappare. Sarebbe arrivato a casa e da lì si sarebbe allontanato in bicicletta.
IL FERMO - Da subito, la polizia si è messa alla ricerca di un ex fidanzato della vittima, un coetaneo con il quale la ragazza avrebbe avuto una lunga relazione. Verso le 17,30 è stato bloccato il presunto aggressore: è stato trovato in una pista ciclabile a San Carlo, a pochi chilometri dalla città, ed è stato portato in commissariato per essere interrogato.
09 marzo 2011
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giovedì 10 marzo 2011
domenica 13 febbraio 2011
schizofrenia
Vercelli, uccide la madre a coltellate
e fugge: arrestato a Milano
L'uomo, 39 anni, soffre di disturbi psichiatrici. Dopo il delitto si è allontanato in treno, poi ha telefonato
MILANO - Una tragedia della follia: è questa la spiegazione che, finora, viene data all'omicidio di Maria Rosa Barberis, 67 anni, la donna uccisa ieri a coltellate nella sua abitazione di Tronzano (Vercelli). Il figlio Gabriele Romanato, 39 anni, sofferente di disturbi psichiatrici, fermato dai carabinieri a Milano, avrebbe agito in preda a un raptus, ma soltanto gli sviluppi dell'indagine potranno chiarire definitivamente tutti gli aspetti della vicenda. Maria Rosa era separata dal marito, che vive a Tronzano, e aveva un altro figlio, il quarantaquattrenne Marco.
LA VICINA - L'allarme è stato dato da una vicina di casa che, ieri mattina, verso le 10.30, ha affermato di aver sentito delle urla. I carabinieri di Vercelli, per aprire la porta al secondo piano della palazzina di via Cava Grande, hanno dovuto chiamare i vigili del fuoco, e già in quel momento si è cominciato a pensare che non si poteva trattare dell'irruzione di uno sconosciuto. La donna era a terra, in una pozza di sangue, e di Gabriele non si avevano più notizie: si era allontanato a piedi e probabilmente aveva già preso un treno.
LA CACCIA ALL'UOMO - Le ricerche, cui ha preso parte anche la squadra elicotteri di Volpiano, sono scattate immediatamente. Secondo fonti non confermate, Gabriele Romanato aveva fatto sapere a un familiare, dopo sette ore di latitanza, che era intenzionato a tornare a casa. La telefonata era partita da una cabina di Milano. I militari hanno poi fermato l'uomo alla Stazione Centrale. (Ansa)
13 febbraio 2011
e fugge: arrestato a Milano
L'uomo, 39 anni, soffre di disturbi psichiatrici. Dopo il delitto si è allontanato in treno, poi ha telefonato
MILANO - Una tragedia della follia: è questa la spiegazione che, finora, viene data all'omicidio di Maria Rosa Barberis, 67 anni, la donna uccisa ieri a coltellate nella sua abitazione di Tronzano (Vercelli). Il figlio Gabriele Romanato, 39 anni, sofferente di disturbi psichiatrici, fermato dai carabinieri a Milano, avrebbe agito in preda a un raptus, ma soltanto gli sviluppi dell'indagine potranno chiarire definitivamente tutti gli aspetti della vicenda. Maria Rosa era separata dal marito, che vive a Tronzano, e aveva un altro figlio, il quarantaquattrenne Marco.
LA VICINA - L'allarme è stato dato da una vicina di casa che, ieri mattina, verso le 10.30, ha affermato di aver sentito delle urla. I carabinieri di Vercelli, per aprire la porta al secondo piano della palazzina di via Cava Grande, hanno dovuto chiamare i vigili del fuoco, e già in quel momento si è cominciato a pensare che non si poteva trattare dell'irruzione di uno sconosciuto. La donna era a terra, in una pozza di sangue, e di Gabriele non si avevano più notizie: si era allontanato a piedi e probabilmente aveva già preso un treno.
LA CACCIA ALL'UOMO - Le ricerche, cui ha preso parte anche la squadra elicotteri di Volpiano, sono scattate immediatamente. Secondo fonti non confermate, Gabriele Romanato aveva fatto sapere a un familiare, dopo sette ore di latitanza, che era intenzionato a tornare a casa. La telefonata era partita da una cabina di Milano. I militari hanno poi fermato l'uomo alla Stazione Centrale. (Ansa)
13 febbraio 2011
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domenica 21 novembre 2010
Romeno ucciso a coltellate
Torino,omicidio davanti a un locale
Ucciso a coltellate un 26enne romeno
Sangue nella notte a Torino, dove un giovane è stato ucciso a coltellate durante un litigio davanti a un locale. La vittima sarebbe un romeno di 26 anni. Il ragazzo è stato colpito a un fianco con un fendente ed è deceduto poco dopo l'arrivo al pronto soccorso dell'ospedale San Giovanni Bosco. L'assassino è fuggito dal luogo del delitto ed è ricercato dai carabinieri.
L'omicidio è avvenuto alla periferia Nord di Torino, davanti al locale "Batmania", in via Reiss Romoli. Al litigio hanno assistito alcuni testimoni già interrogati dagli investigatori. Al momento non è ancora chiaro cosa abbia innescato la lite finita nel sangue. Quello che è certo è che l'assassino a un certo punto ha estratto un coltello e si è scagliato contro la vittima, ferendolo mortalmente.
L'omicidio è avvenuto intorno alle 4, al termine di un violento diverbio cominciato all'interno della discoteca. L'assassino dovrebbe essere un rumeno e potrebbe far parte del giro di conoscenti della vittima. La discoteca è infatti frequentata quasi esclusivamente da rumeni e, al suo interno, la quasi totalità delle scritte sono in questa lingua.
Ucciso a coltellate un 26enne romeno
Sangue nella notte a Torino, dove un giovane è stato ucciso a coltellate durante un litigio davanti a un locale. La vittima sarebbe un romeno di 26 anni. Il ragazzo è stato colpito a un fianco con un fendente ed è deceduto poco dopo l'arrivo al pronto soccorso dell'ospedale San Giovanni Bosco. L'assassino è fuggito dal luogo del delitto ed è ricercato dai carabinieri.
L'omicidio è avvenuto alla periferia Nord di Torino, davanti al locale "Batmania", in via Reiss Romoli. Al litigio hanno assistito alcuni testimoni già interrogati dagli investigatori. Al momento non è ancora chiaro cosa abbia innescato la lite finita nel sangue. Quello che è certo è che l'assassino a un certo punto ha estratto un coltello e si è scagliato contro la vittima, ferendolo mortalmente.
L'omicidio è avvenuto intorno alle 4, al termine di un violento diverbio cominciato all'interno della discoteca. L'assassino dovrebbe essere un rumeno e potrebbe far parte del giro di conoscenti della vittima. La discoteca è infatti frequentata quasi esclusivamente da rumeni e, al suo interno, la quasi totalità delle scritte sono in questa lingua.
giovedì 28 agosto 2008
COME MUORE UN BAMBINO
Trento, bimbo cade della scale di casa e muore infilzato da un coltello
TRENTO (28 agosto) - Cade da una scala e muore infilzato da un coltello. E' successo a un bambino di otto anni sotto gli occhi della madre a Trambileno, in Trentino. Il bimbo stava scendendo dalle scale di casa che portano in guardino con in mano un piccolo coltello da cucina, quando è inciampato rotolando sui gradini. Nella caduta il coltello si è infilato nella gola. Vano il tentativo del 118 arrivato da Trento con l'elicottero di rianimare il piccolo morto in seguito alla grave ferita. (da ilmessaggero.it, 28 agosto 2008)
TRENTO (28 agosto) - Cade da una scala e muore infilzato da un coltello. E' successo a un bambino di otto anni sotto gli occhi della madre a Trambileno, in Trentino. Il bimbo stava scendendo dalle scale di casa che portano in guardino con in mano un piccolo coltello da cucina, quando è inciampato rotolando sui gradini. Nella caduta il coltello si è infilato nella gola. Vano il tentativo del 118 arrivato da Trento con l'elicottero di rianimare il piccolo morto in seguito alla grave ferita. (da ilmessaggero.it, 28 agosto 2008)
domenica 16 dicembre 2007
CONTINUA LA STRAGE IN FAMIGLIA
CARABINIERI CERCANO L'EX-CONVIVENTE E PADRE DEL BIMBO
Catania: uccisi madre e figlio di 4 mesi
La donna aveva 24 anni. Massacro poche ore prima del battesimo del piccolo Francesco. Fermato un uomo
CATANIA - Una giovane madre di 24 anni, Giovanna Toscano, e il figlio Francesco di 4 mesi sono stati uccisi a coltellate nella loro abitazione a Guardia Mangano, una frazione di Acireale (Catania). Il piccolo Francesco, secondo alcuni parenti radunati davanti la casa della donna, è stato ucciso poche ore prima di essere battezzato questo pomeriggio nella chiesa madre della piccola frazione acese. Un delitto terribile e inspiegabile. A trovare i due corpi, verso le 16, sono stati i genitori della donna che si erano recati a casa della figlia e del nipote per andare insieme in chiesa per celebrare il battesimo del piccolo Francesco. Sono stati loro ad avvertire i carabinieri che nel tardo pomeriggio nei pressi di Enna hanno fermato un uomo che era alla guida di una Fiat Punto, intestata alla donna. L'uomo, di cui non sono state rese note le generalità, sarebbe stato fermato dopo un incidente. Potrebbe trattarsi del convivente della donna, un quarantenne disoccupato, padre del bambino.
16 dicembre 2007
Catania: uccisi madre e figlio di 4 mesi
La donna aveva 24 anni. Massacro poche ore prima del battesimo del piccolo Francesco. Fermato un uomo
CATANIA - Una giovane madre di 24 anni, Giovanna Toscano, e il figlio Francesco di 4 mesi sono stati uccisi a coltellate nella loro abitazione a Guardia Mangano, una frazione di Acireale (Catania). Il piccolo Francesco, secondo alcuni parenti radunati davanti la casa della donna, è stato ucciso poche ore prima di essere battezzato questo pomeriggio nella chiesa madre della piccola frazione acese. Un delitto terribile e inspiegabile. A trovare i due corpi, verso le 16, sono stati i genitori della donna che si erano recati a casa della figlia e del nipote per andare insieme in chiesa per celebrare il battesimo del piccolo Francesco. Sono stati loro ad avvertire i carabinieri che nel tardo pomeriggio nei pressi di Enna hanno fermato un uomo che era alla guida di una Fiat Punto, intestata alla donna. L'uomo, di cui non sono state rese note le generalità, sarebbe stato fermato dopo un incidente. Potrebbe trattarsi del convivente della donna, un quarantenne disoccupato, padre del bambino.
16 dicembre 2007
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