La Stampa http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/esteri/200711articoli/27631girata.asp dà notizia di una condanna, comminata in grado d'appello contro una ragazza saudita, "colpevole" di essere stata violentata dal branco (sei uomini, per due volte ciascuno). La storia è un po' complessa, ma la Stampa te la racconta tutta. La condanna è conforme alle regole della Sharjia, cioè del diritto coranico. Altri casi di questo genere sono noti, non solo per l'Arabia Saudita, ma anche per altri paesi musulmani. I violentatori, secondo la legge, avrebbero dovuto essere condannati a morte, ma sono stati invece condannati alla detenzione (da 2 a 9 anni di carcere). La ragazza è stata condannata a sei mesi di carcere e a 200 frustate (avete letto bene, duecento frustate, in pratica è una pena di morte). L'unica cosa positiva che io vedo in questo caso, è il fatto che il fidanzato non l'ha abbandonata.
Mi permettete, amici musulmani, di dire che punizioni di questo tipo dovrebbero essere abbandonate e lasciate nel medioevo giuridico che ancora vi avvolge?