mercoledì 25 giugno 2008

BRUNO CONTRADA

Palermo, 25 giu. (Apcom) - "Se ancora la medicina non ha stabilito 'i limiti dell'umana tollerabilità' del regime carcerario, esisterà pure un limite, per qualcuno, all'umana disumanità". Si chiude così la relazione del consulente di parte, dottoressa Agnesina Pozzi, che ha visitato in carcere l'ex numero tre del Sisde, Bruno Contrada.
Per il medico legale Contrada è completamente incompatibile con qualunque regime detentivo. "La sua ulteriore permanenza in carcere, non solo peggiora le sue già gravi condizioni (prova ne è l'abbassamento delle piastrine, del ferro e la proteinuria sopraggiunti) ma lo mette a serio rischio di vita. Di tanto accanimento si dovrà rispondere non tanto davanti agli uomini, quanto davanti a Dio, Giudice Supremo."
"Egregi Avvocati - scrive La Pozzi ai difensori Giuseppe Lipera e Graziella Coco - vi esorto a porre in essere tutte le azioni possibili per interrompere con ogni mezzo ed in tempi brevi il supplizio inferto a Bruno Contrada. Che cessi!"

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