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venerdì 16 maggio 2008

SSN

15 mag 11:01
Milano: truffa al Servizio Sanitario, 32 medici indagati
MILANO - Ennesima truffa nei confronti del Servizio Sanitario Nazionale. A Milano e provincia 32 medici di base sono accusati di aver prescritto farmaci a persone decedute anche da diversi mesi, attestandone l'esistenza in vita. I professionisti, grazie alle false prescrizioni, sono stati retribuiti in base ai parametri che tengono conto del numero di assistiti. Le indagini continuano per identificare anche le persone che si sono avvalse delle false prescrizioni. Le indagini sono state coordinate dal sostituto procuratore di Milano, Tiziana Siciliano. (Agr)

mercoledì 2 aprile 2008

SANITA' CARCERARIA

Carceri: la salute dei detenuti passa al SSN
02 apr 13:06 Politica
ROMA - La tutela della salute dei detenuti nella carceri italiane passa al Servizio Sanitario Nazionale. L'Iter si e' perfezionato con il DPCM di attuazione dell'art. 2 (comma 283) della legge finanziaria 2008 sottoscritto ieri dal presidente del Consiglio dei ministri Romano Prodi e dai ministri proponenti Livia Turco e Luigi Scotti. Il principio costituzionale del fine rieducativo della pena diventa cosi' ancora piu' concreto: i detenuti, al pari dei cittadini liberi, hanno diritto ad ottenere un'assistenza sanitaria organizzata secondo un principio di globalita' degli interventi sulle cause che possono pregiudicare la salute, di unitarieta' dei servizi e delle prestazioni, di integrazione dell'assistenza sociale e sanitaria e di garanzia della continuita' terapeutica. L'obiettivo e' di fornire una piu' efficace assistenza migliorando la qualita' delle prestazioni di diagnosi, cura e riabilitazione negli istituti penitenziari. (Agr)

mercoledì 19 marzo 2008

PSICOLOGI E CARCERE

Sanihelp.it - Cresce la preoccupazione degli psicologi per la bozza del decreto di riforma della sanità penitenziaria che trasferisce al Ministero della Salute e al Servizio Sanitario Nazionale (Ssn) il carico della medicina penitenziaria, ora di competenza del Ministero di Grazia e Giustizia. Questa nuova programmazione della salute del detenuto provocherà l’immediata sospensione di tutte le prestazioni sanitarie erogate dagli esperti psicologi che, a differenza di altre figure professionali, non subiranno alcun trasferimento. Le cure psicologiche si limiteranno semplicemente all’osservazione del detenuto senza poter effettuare alcun trattamento né alcuna presa in carico. Attualmente nei 205 penitenziari italiani operano 480 psicologi, alcuni impiegati nel servizio nuovi giunti, ossia nel primo colloquio, altri nell’attività di osservazione e trattamento successiva al primo intervento, e solo pochi come psicologi penitenziari di ruolo. Con la riforma a garantire l’assistenza sanitaria psicologica degli oltre 50.000 detenuti, ci saranno solo 16 psicologi. Questo significa che il 95% delle prestazioni attualmente erogate dovranno essere interrotte. «Quando tra un anno o due le statistiche ci diranno che il numero dei suicidi nelle carceri è aumentato e che la situazione carceraria è diventata esplosiva - denuncia Mario Sellini, segretario generale del sindacato degli psicologi (Associazione Unitaria Psicologi Italiani) - non servirà più discutere e organizzare tavole rotonde per decidere cosa fare per fronteggiare l’emergenza. L’allarme, infatti, viene lanciato oggi e vuole evitare concreti danni umani, sociali ed economici». -->Tags: psicologia carcere
di Silvia Nava ultima revisione: 18-03-2008