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mercoledì 2 aprile 2008

SANITA' CARCERARIA

Carceri: la salute dei detenuti passa al SSN
02 apr 13:06 Politica
ROMA - La tutela della salute dei detenuti nella carceri italiane passa al Servizio Sanitario Nazionale. L'Iter si e' perfezionato con il DPCM di attuazione dell'art. 2 (comma 283) della legge finanziaria 2008 sottoscritto ieri dal presidente del Consiglio dei ministri Romano Prodi e dai ministri proponenti Livia Turco e Luigi Scotti. Il principio costituzionale del fine rieducativo della pena diventa cosi' ancora piu' concreto: i detenuti, al pari dei cittadini liberi, hanno diritto ad ottenere un'assistenza sanitaria organizzata secondo un principio di globalita' degli interventi sulle cause che possono pregiudicare la salute, di unitarieta' dei servizi e delle prestazioni, di integrazione dell'assistenza sociale e sanitaria e di garanzia della continuita' terapeutica. L'obiettivo e' di fornire una piu' efficace assistenza migliorando la qualita' delle prestazioni di diagnosi, cura e riabilitazione negli istituti penitenziari. (Agr)

venerdì 29 febbraio 2008

DETENUTI AMERICANI

La popolazione carceraria è superiore a qualsiasi altro Paese:un bianco su 106, un ispanico su 36, un afro-americano su 15
Usa, primato dietro le sbarreUn giovane nero su 9 in carcere
Usa, primato dietro le sbarreUn giovane nero su 9 in carcere" src="http://www.repubblica.it/2008/02/sezioni/esteri/usa-prigioni/usa-prigioni/este_29143438_34450.jpg" width=230>
Il rapporto pubblicato sul sito del Pew CenterWASHINGTON - Gli Stati Uniti hanno una popolazione carceraria superiore a quella di qualsiasi altro Paese al mondo e, per la prima volta nella storia degli Usa, più di un americano adulto su cento si trova dietro le sbarre. Lo ha scoperto uno studio pubblicato oggi dal Pew Center on the States, centro di studi economici e sociali. Secondo il rapporto, la popolazione carceraria negli States è cresciuta di 25 mila detenuti nel 2007, arrivando a quasi 1,6 milioni. Altre 723 mila persone si trovano in prigioni locali, arrivando a un totale di circa 2,3 milioni di carcerati. Con una popolazione adulta Usa di circa 230 milioni, il nuovo dato significa che un americano adulto su 99 è dietro le sbarre. Facendo un confronto la Cina, per esempio, che ha una popolazione di oltre un miliardo di abitanti, è al secondo posto con 1 milione e mezzo di persone in carcere, seguito dalla Russia che conta 890mila detenuti. I tassi di permanenza nelle carceri sono più alti per certi gruppi etnici: secondo i dati del 2006 un adulto americano bianco su 106 è dietro le sbarre, un ispanico su 36 è in prigione, mentre tra gli afro-americani la proporzione è addirittura di uno su 15, che sale a uno su nove se si guarda alla fascia di età compresa tra i 20 e i 34 anni. Mentre gli uomini hanno dieci possibilità in più di finire in carcere rispetto alle donne, la popolazione femminile carceraria cresce in maniera rapida secondo il rapporto del Pew. Si trova in carcere una donna bianca su 355 (che diventa una su 265 tra i 35 e i 39 anni), ma la percentuale aumenta con le donne appartenenti a minoranze: per le nere il tasso è una su cento, per le ispaniche è una su 297.
I dati si discostano rispetto a quelli ufficiali del Dipartimento della Giustizia che è arrivato a una stima di un detenuto ogni 135 americani guardando alla popolazione americana nel complesso, non solo agli adulti. Per mantenere questa popolazione in ascesa, nel 2007 gli stati hanno speso 44 miliardi di dollari, contro i 10 miliardi di dollari del 1987. Nel 2005, l'ultimo anno per cui ci sono cifre nazionali disponibili, imprigionare qualcuno è costato oltre 23 mila dollari. (29 febbraio 2008) (repubblica.it)