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mercoledì 2 aprile 2008

SANITA' CARCERARIA

Carceri: la salute dei detenuti passa al SSN
02 apr 13:06 Politica
ROMA - La tutela della salute dei detenuti nella carceri italiane passa al Servizio Sanitario Nazionale. L'Iter si e' perfezionato con il DPCM di attuazione dell'art. 2 (comma 283) della legge finanziaria 2008 sottoscritto ieri dal presidente del Consiglio dei ministri Romano Prodi e dai ministri proponenti Livia Turco e Luigi Scotti. Il principio costituzionale del fine rieducativo della pena diventa cosi' ancora piu' concreto: i detenuti, al pari dei cittadini liberi, hanno diritto ad ottenere un'assistenza sanitaria organizzata secondo un principio di globalita' degli interventi sulle cause che possono pregiudicare la salute, di unitarieta' dei servizi e delle prestazioni, di integrazione dell'assistenza sociale e sanitaria e di garanzia della continuita' terapeutica. L'obiettivo e' di fornire una piu' efficace assistenza migliorando la qualita' delle prestazioni di diagnosi, cura e riabilitazione negli istituti penitenziari. (Agr)

martedì 19 febbraio 2008

SANITA' CARCERARIA

18 FEB – Dovrebbe essere approvato a marzo il decreto di riforma di assistenza nelle carceri. La commissione interministeriale composta da membri dei ministeri della Salute, Giustizia, Tesoro, Funzione pubblica e della Conferenza Stato-Regioni ha completato la bozza di decreto, che disciplina il passaggio di competenze dal ministero della Giustizia al ministero della Salute.
Prima di essere emesso dal Governo, il testo sarà sottoposto ai sindacati e all’esame della Conferenza Stato-Regioni.
Secondo i dati disponibili, solo il 20% dei carcerati in Italia è in condizioni di buona salute, mentre per il 75% è mediocre o scadente e grave per il 4-5%. Una quadro problematico, quello evidenziato dai dati del Forum nazionale per il diritto alla salute dei detenuti, e dal Dipartimento di amministrazione penitenziaria.
Tra le malattie infettive più segnalate negli istituti di pena, c’è l'epatite C e l'Hiv, spesso contratti prima dell'ingresso in carcere, oltre a scabbia, dermatofitosi, pediculosi e tubercolosi. I tossicodipendenti e gli assuntori di sostanze stupefacenti, secondo i dati del ministero della Giustizia, costituiscono circa il 30% dei detenuti adulti presenti nelle carceri italiane. Per quanto riguarda i minorenni detenuti, il dato fornito e' di circa il 15%, mentre secondo i dati osservazionali dei Sert questa problematica potrebbe coinvolgere fino al 60-70% della popolazione detenuta, sebbene ancora non esistano dati clinico-specialistici certificati.
Quasi tutti i detenuti presentano episodi di umore depresso, e il tasso di suicidi fra i detenuti è più alto rispetto alla popolazione generale. (da il bisturi, 18 febbraio 2008)