Clinica S.Rita,nuovi arresti da Gdf
Gip Milano: "Per omicidio volontario"
Tre nuove ordinanze di custodia cautelare in carcere sono state emesse nell'ambito dell'inchiesta sulla clinica Santa Rita di Milano dalla Guardia di Finanza. Le misure riguardano l'ex primario del reparto di chirurgia toracica, Pier Paolo Brega Massone, e il suo ex aiuto Fabio Presicci, già detenuti. L'accusa è di omicidio volontario aggravato dalla crudeltà. Il terzo destinatario del provvedimento è un ex membro dell'equipe di chirurgia toracica.
I provvedimenti sono stati notificati ai tre medici, già in carcere (i primi due) e ai domiciliari (il terzo) da giugno 2008 con l'accusa di truffa ai danni del sistema sanitario nazionale e lesioni.
Interventi inutili e dannosi: almeno 4 morti sospette
Le indagini dei finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Milano, coordinate dai procuratori Grazia Pradella e Tiziana Siciliano, sono proseguite in seguito ai 14 arresti del giugno scorso. Dopo una serie di perizie e valutazione delle cartelle cliniche, sono stati individuati ulteriori casi di pazienti sottoposti a interventi inutili e dannosi al solo fine di gonfiare i rimborsi. Queste pratiche avrebbero causato lesioni personali ai pazienti e la morte di almeno 4 di loro.
Il gip Micaela Serena Curami ha respinto invece le altre richieste di custodia in carcere per omicidio destinate ad alcuni medici anestesisti. Il giudice infatti ha deciso che si tratta di concorso colposo in fatti dolosi.
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mercoledì 13 maggio 2009
mercoledì 11 giugno 2008
SINDACATO DEI MEDICI
ANAAO: SUCCEDE QUANDO SALUTE DIVENTA MERCE
"I fatti accaduti dimostrano che quando la salute diventa una merce soggetta alle regole del mercato e che quando la professione e' esercitata esclusivamente ai fini del facile guadagno, ogni delitto e' possibile. Siamo fermamente convinti, che solo un servizio sanitario pubblico, ispirato a principi di solidarieta' ed equita' puo' assolvere pienamente il principio costituzionale di garantire il diritto alla salute di tutti i cittadini e che la via da perseguire sia quella di un rafforzamento del SSN prima di tutto attraverso la buona politica e le buone pratiche professionali". E' il commento dell'Anaao Assomed rispetto ai "dolorosi e terribili fatti emersi dalle indagini sulla Clinica Santa Rita di Milano", fatti che per l'associazione dei dirigenti medici "non hanno alcuna giustificazione e devono essere condannati senza riserve". L'Anaao ricorda come "periodicamente si viene a conoscenza di comportamenti opportunistici di rilievo penale perpetrati da strutture private ai danni del SSN. Prima di condannare il SSN per ogni sua carenza organizzativa e prima di giudicarlo frettolosamente un'impresa fallita a causa dei costi eccessivi, magari proponendo l'ennesimo ricorso ad appaltare a privati le funzioni di cura ed assistenza dei malati, bisogna riflettere sul reale contributo del privato accreditato al SSN. In alcune regioni - ricorda Anaao - il privato accreditato assorbe oltre il 40% della spesa sanitaria ed e' quindi piu' che mai importante che siano applicate e verificate le norme regolanti l'accreditamento delle strutture private e che le autorita' regionali competenti esercitino una rigorosa verifica della qualita' assistenziale e delle procedure diagnostico-terapeutiche adottate, al fine di garantire la sicurezza dei cittadini". (AGI) - Roma, 10 giugno
"I fatti accaduti dimostrano che quando la salute diventa una merce soggetta alle regole del mercato e che quando la professione e' esercitata esclusivamente ai fini del facile guadagno, ogni delitto e' possibile. Siamo fermamente convinti, che solo un servizio sanitario pubblico, ispirato a principi di solidarieta' ed equita' puo' assolvere pienamente il principio costituzionale di garantire il diritto alla salute di tutti i cittadini e che la via da perseguire sia quella di un rafforzamento del SSN prima di tutto attraverso la buona politica e le buone pratiche professionali". E' il commento dell'Anaao Assomed rispetto ai "dolorosi e terribili fatti emersi dalle indagini sulla Clinica Santa Rita di Milano", fatti che per l'associazione dei dirigenti medici "non hanno alcuna giustificazione e devono essere condannati senza riserve". L'Anaao ricorda come "periodicamente si viene a conoscenza di comportamenti opportunistici di rilievo penale perpetrati da strutture private ai danni del SSN. Prima di condannare il SSN per ogni sua carenza organizzativa e prima di giudicarlo frettolosamente un'impresa fallita a causa dei costi eccessivi, magari proponendo l'ennesimo ricorso ad appaltare a privati le funzioni di cura ed assistenza dei malati, bisogna riflettere sul reale contributo del privato accreditato al SSN. In alcune regioni - ricorda Anaao - il privato accreditato assorbe oltre il 40% della spesa sanitaria ed e' quindi piu' che mai importante che siano applicate e verificate le norme regolanti l'accreditamento delle strutture private e che le autorita' regionali competenti esercitino una rigorosa verifica della qualita' assistenziale e delle procedure diagnostico-terapeutiche adottate, al fine di garantire la sicurezza dei cittadini". (AGI) - Roma, 10 giugno
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