BRASILE -È accaduto nella periferia est della città
Spara contro alunni a Rio, 13 morti
L'uomo, un ex alunno, sparato con due pistole per circa tre minuti contro ragazzi, tra gli otto e 14 anni
BRASILE -È accaduto nella periferia est della città
Spara contro alunni a Rio, 13 morti
L'uomo, un ex alunno, sparato con due pistole per circa tre minuti contro ragazzi, tra gli otto e 14 anni
RIO DE JANEIRO - Un giovane di 23 anni ha fatto irruzione in una scuola media di Rio de Janeiro sparando all'impazzata, con due pistole e ben otto caricatori, uccidendo perlomeno 13 alunni e ferendone una ventina. Dopo tre minuti di massacro, con gli studenti tra i nove ai 14 anni che fuggivano da tutte le parti, l'assassino, Wellington Menezes de Oliveira, ha lasciato un lettera allucinata che parla confusamente di religione islamica e si è suicidato.
LA DINAMICA - La strage è accaduta verso le 8 del mattino di giovedì quando gli studenti sono entrati per le lezioni nella scuola comunale Tasso da Silveira, nel quartiere Realengo di Rio. L'uomo si è presentato davanti all'istituto indossando un giubbotto anti proiettile e ha sparato per lunghissimi minuti di seguito fuori e dentro la scuola. «L'omicida era probabilmente un ex alunno della scuola - ha detto Djalma Beltrame, capo del Battaglione 24 della Polizia Militare di Rio - Era allucinato. Indossava un'uniforme militare. Ha sparato con due pistole calibro 38. Non ho mai visto una cosa simile in 26 anni di servizio». La sorellastra di Wellington, Rosilane, ha confermato che il giovane era un ex alunno della Tasso da Silveira e ha detto che viveva da solo, non aveva amici e stava tutto il giorno su internet. Si era lasciato crescere una barba lunga e «parlava di cose musulmane: era un poco matto». Si specula che fosse portatore del virus Hiv. È stato identificato con una carta d'identità che portava addosso. La scuola Tasso da Silveira ha circa 400 alunni nel turno di mattina. Dieci studenti, ricoverati via elicottero, sono in condizioni gravi negli ospedali della zona. Altre 14 persone sono rimaste ferite in modo meno grave.
Redazione online
07 aprile 2011
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giovedì 7 aprile 2011
mercoledì 2 aprile 2008
VEDI COSA SUCCEDE
L'odontotecnico ha inoltre depistato i carabinieri denunciando una rapina
Spara a falso dentista che lo cura male
A Roma un pregiudicato arrestato per tentato omicidio con aggravanti di premeditazione e futili motivi
ROMA - Non si trattava di un tentativo di rapina, ma di una vendetta per denti curati male e in modo doloroso. Alle 15 di lunedì un uomo ha sparato alle gambe a un dentista nell'androne di un palazzo nel quartiere di Torpignattara, a Roma. Intervenuti i carabinieri, il dentista 57enne ha denunciato un tentativo di rapina finito male, ma non è stato creduto.
ODONTOTECNICO - Messo alle strette, ha ceduto. Non è un dentista, ma un odontotecnico che curava abusivamente i denti. Un romano 50enne, pregiudicato, gli ha sparato perché insoddisfatto delle cure ricevute che, non solo gli avevano peggiorato la condizione dentale, ma pare che fossero state particolarmente dolorose. Rintracciato dai carabinieri, il feritore ha confessato le proprie responsabilità ed è stato sottoposto a fermo per tentato omicidio con l'aggravante della premeditazione e dei futili motivi. Anche il falso dentista, ricoverato in ospedale dove è stata operato, è stato denunciato a piede libero per esercizio abusivo della professione. Anche l'ex moglie, il fratello e il nipote del ferito sono stati denunciati per simulazione di reato e favoreggiamento personale.
ALTRI CASI - Non è l'unico caso negli ultimi giorni di odontotecnici che sono stati denunciati per esercizio abusivo della professione dentistica. La Guardia di finanze ne ha scoperti e denunciati due ad Adrano, in provincia di Catania, e a Castellammare di Stabia (Napoli).
02 aprile 2008 (da corriere.it)
Spara a falso dentista che lo cura male
A Roma un pregiudicato arrestato per tentato omicidio con aggravanti di premeditazione e futili motivi
ROMA - Non si trattava di un tentativo di rapina, ma di una vendetta per denti curati male e in modo doloroso. Alle 15 di lunedì un uomo ha sparato alle gambe a un dentista nell'androne di un palazzo nel quartiere di Torpignattara, a Roma. Intervenuti i carabinieri, il dentista 57enne ha denunciato un tentativo di rapina finito male, ma non è stato creduto.
ODONTOTECNICO - Messo alle strette, ha ceduto. Non è un dentista, ma un odontotecnico che curava abusivamente i denti. Un romano 50enne, pregiudicato, gli ha sparato perché insoddisfatto delle cure ricevute che, non solo gli avevano peggiorato la condizione dentale, ma pare che fossero state particolarmente dolorose. Rintracciato dai carabinieri, il feritore ha confessato le proprie responsabilità ed è stato sottoposto a fermo per tentato omicidio con l'aggravante della premeditazione e dei futili motivi. Anche il falso dentista, ricoverato in ospedale dove è stata operato, è stato denunciato a piede libero per esercizio abusivo della professione. Anche l'ex moglie, il fratello e il nipote del ferito sono stati denunciati per simulazione di reato e favoreggiamento personale.
ALTRI CASI - Non è l'unico caso negli ultimi giorni di odontotecnici che sono stati denunciati per esercizio abusivo della professione dentistica. La Guardia di finanze ne ha scoperti e denunciati due ad Adrano, in provincia di Catania, e a Castellammare di Stabia (Napoli).
02 aprile 2008 (da corriere.it)
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mercoledì 17 ottobre 2007
SPARATORIA IN TRIBUNALE
Reggio Emilia
Sparatoria in tribunale: vittime
Un albanese colpisce la moglie e un parente prima di un'udienza di separazione e viene ucciso da un poliziotto
Sparatoria in Tribunale a Reggio Emilia. Un albanese avrebbe sparato contro la moglie e colpito a morte lo zio che la accompagnava mentre erano in una sala in attesa di partecipare a un'udienza di separazione. Un poliziotto, intervenuto, ha sparato uccidendo l'aggressore. Lo stesso agente sarebbe rimasto ferito a un ginocchio. (dal corriere.it)
Aggiornamento: Sparatoria nel palazzo di giustizia a Reggio Emilia. Tre morti. A sparare sarebbe stata un albanese che ha ucciso la moglie e un parente mentre erano in attesa in tribunale per partecipare ad un'udienza di separazione. Un poliziotto, intervenuto, ha sparato uccidendo l'aggressore. Feriti non gravemente anche due avvocati tra cui la legale che tutelava gli interessi della donna
17 ottobre 2007
Sparatoria in tribunale: vittime
Un albanese colpisce la moglie e un parente prima di un'udienza di separazione e viene ucciso da un poliziotto
Sparatoria in Tribunale a Reggio Emilia. Un albanese avrebbe sparato contro la moglie e colpito a morte lo zio che la accompagnava mentre erano in una sala in attesa di partecipare a un'udienza di separazione. Un poliziotto, intervenuto, ha sparato uccidendo l'aggressore. Lo stesso agente sarebbe rimasto ferito a un ginocchio. (dal corriere.it)
Aggiornamento: Sparatoria nel palazzo di giustizia a Reggio Emilia. Tre morti. A sparare sarebbe stata un albanese che ha ucciso la moglie e un parente mentre erano in attesa in tribunale per partecipare ad un'udienza di separazione. Un poliziotto, intervenuto, ha sparato uccidendo l'aggressore. Feriti non gravemente anche due avvocati tra cui la legale che tutelava gli interessi della donna
17 ottobre 2007
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