sabato 22 agosto 2009

RESTI UMANI A FOGGIA

I ritrovamenti fatti dagli speleologi che stanno effettuando la bonifica
La caverna di San Marco in Lamis probabile cimitero di vittime della lupara bianca
Foggia, la grotta degli orrori
Rinvenuti tre scheletri umani
Ora gli investigatori dovranno dare un nome ai corpi
FOGGIA - E' la grotta dei misteri. Profonda oltre 100 metri, la caverna in zona San Marco in Lamis, provincia di Foggia, è stata per anni la tomba di almeno tre cadaveri. I ritrovamenti fanno pensare a una sorta di cimitero per le vittime della lupara bianca, persone uccise nella faida garganica.

Da discarica a cimitero. La grava di Zazzano è un ampio imbuto roccioso che canalizza le acque piovane. Grazie alla facilità di accesso è stata per anni utilizzata come discarica abusiva. Per questa ragione il Comune ha deciso di usare i fondi regionali dell'ecotassa per bonificarla. Ma nel corso delle operazioni, gli speleologi non hanno riportato in superficie solo carcasse di auto. Nei primi giorni di agosto si sono imbattuti nei resti ossei di due corpi umani, adesso i cadaveri ritrovati sono tre. Dopo le prime scoperte, infatti, i carabinieri hanno avviato delle indagini che hanno portato al ritrovamento di un terzo corpo.

La terza vittima. Il terzo scheletro era avvolto in un sacco di iuta di quelli utilizzati per il mangime. Insieme ai resti umani gli speleologi hanno rinvenuto anche una cintura e un paio di scarpe. Elementi che potranno essere utili agli investigatori - insieme agli esami del Dna - per risalire alle generalità della vittima e magari anche per dare un nome agli altri due scheletri trovati all'inizio di agosto. Le prime due vittime, infatti, non sono state ancora identificate. E' molto lunga la lista degli scomparsi in provincia di Foggia dal momento che la faida del Gargano ha lasciato un'interminabile scia di sangue. Indicativamente le morti risalirebbero a un periodo non anteriore agli anni Settanta.

Continuano le ricerche. Non si esclude che la "grotta degli orrori" possa riservare ulteriori sorprese. L'area è sotto sequestro e tutte le operazioni, condotte dagli speleologi e dal Soccorso alpino, sono coordinate dai carabinieri.
(21 agosto 2009)(da repubblica.it)

Non mi resta che augurare buon lavoro agli amici e colleghi di Foggia.

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