Truffe ad assicurazioni, 6 arresti tra cui 4 medici Asl
Giro di falsi documenti per comprovare incidenti mai avvenuti
10 febbraio, 10:11
(ANSA) - CASERTA, 10 feb - Quattro medici delle Asl di Caserta e Formia (Latina) e due titolari di agenzie di infortunistica stradale della provincia di Caserta sono stati arrestati dai carabinieri perche' accusati a vario titolo di produzione di falsa documentazione, anche sanitaria, comprovante il verificarsi di sinistri stradali mai accaduti.
Secondo gli investigatori, tutti gli episodi si sarebbero verificati nella provincia di Caserta e avrebbero visto coinvolte oltre 40 persone denunciate in stato di liberta' per aver concorso a vario titolo nelle truffe, nella maggioranza dei casi in qualita' di falsi testimoni. L'operazione e' stata condotta dai carabinieri della compagnia di Sessa Aurunca (Caserta). (ANSA)
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giovedì 10 febbraio 2011
lunedì 25 agosto 2008
COME MUORE UN BAMBINO
Incendio nel Casertano, muore bimba
Il rogo causato da un corto circuito
Una bambina di due anni è morta nell'incendio di un'abitazione a Pontelatone (Caserta): nell'attimo in cui si sono sprigionate le fiamme la piccola si trovava nell'appartamento insieme al padre, un uomo di origine albanese, la madre e un fratello di quattro anni. Gli altri occupanti della casa non hanno riportato ferite. Secondo i primi rilevamenti effettuati da carabinieri e vigili del fuoco, a causare l'incendio sarebbe stato un corto circuito.
La piccola vittime si chiamava Asia Buzi: aveva quattro fratelli, tre dei quali al momento dell'incendio erano fuori insieme alla mamma, una donna italiana. Secondo gli accertamenti dei carabinieri di Capua, il cittadino albanese, in Italia da alcuni anni, ha un regolare permesso di soggiorno. I vigili del fuoco, dopo alcune ore di intenso lavoro per domare il rogo, hanno recuperato il corpo della bambina. Si indaga per risalire alle cause certe dell'incendio. (da tgcom 25 agosto 2008)
Il rogo causato da un corto circuito
Una bambina di due anni è morta nell'incendio di un'abitazione a Pontelatone (Caserta): nell'attimo in cui si sono sprigionate le fiamme la piccola si trovava nell'appartamento insieme al padre, un uomo di origine albanese, la madre e un fratello di quattro anni. Gli altri occupanti della casa non hanno riportato ferite. Secondo i primi rilevamenti effettuati da carabinieri e vigili del fuoco, a causare l'incendio sarebbe stato un corto circuito.
La piccola vittime si chiamava Asia Buzi: aveva quattro fratelli, tre dei quali al momento dell'incendio erano fuori insieme alla mamma, una donna italiana. Secondo gli accertamenti dei carabinieri di Capua, il cittadino albanese, in Italia da alcuni anni, ha un regolare permesso di soggiorno. I vigili del fuoco, dopo alcune ore di intenso lavoro per domare il rogo, hanno recuperato il corpo della bambina. Si indaga per risalire alle cause certe dell'incendio. (da tgcom 25 agosto 2008)
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sabato 14 giugno 2008
TALEBANI A CASERTA
18 anni fa rimase incinta, e da allora la madre, il fratello, la sorella l'hanno tenuta prigioniera in casa.http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/campania/cronache/articoli/2008/06_Giugno/13/segregata_capuavetere.shtml
sabato 24 novembre 2007
ANCORA STATUE CHE PIANGONO!
Periodicamente, compaiono statuine piangenti. E mai nessuno che dica che sono imbrogli. Stavolta è S. Antonio.
Dal corrieredelmezzogiorno.it
Nel Casertano
«Miracolo»: statua di Sant'Antonio lacrima. Pellegrinaggio di fedeli verso Prata Sannita .
Dall'occhio sinistro del Santo scorre un liquido che con il tempo diventa color ruggine. In quel punto c'era già stata un'apparizione
PRATA SANNITA (Caserta) - Si grida al miracolo nel Casertano, a Prata Sannita. Mercoledì 21 novembre una piccola statua di Sant'Antonio posizionata in una nicchia ungo una strada di montagna chiusa: ha cominciato a versare qualche «lacrima» ovvero del liquido trasparente (che al termine diventa color ruggine) dall'occhio sinistro.
Tutto sarebbe iniziato appunto pochi giorni fa , quando un uomo di mezza età, Antonio Riccio, abitante a Prata Sannita, durante un'escursione in montagna, ha notato questo liquido sulla guancia del santo. Ha quindi trasferito la notizia alle autirità ecclesiali del paesino. Dopo la diffusione del «miracolo», è iniziato il tam tam tra i fedeli che hanno dato vita a un incessante pellegrinaggio. Nelle ultime due sere si stanno tenendo delle veglie davanti alla statua del santo che piange.
La statua era stata posizionata in quel punto, in aperta campagna, lungo una strada che porta al massiccio del Matese, perché in quel punto una bambina, molti anni fa, ebbe l'apparizione del santo. Per questo motivo, una volta adulta ha fatto costruire il piccolo tabernacolo.
Giancarlo Izzo
22 novembre 2007
Dal corrieredelmezzogiorno.it
Nel Casertano
«Miracolo»: statua di Sant'Antonio lacrima. Pellegrinaggio di fedeli verso Prata Sannita .
Dall'occhio sinistro del Santo scorre un liquido che con il tempo diventa color ruggine. In quel punto c'era già stata un'apparizione
PRATA SANNITA (Caserta) - Si grida al miracolo nel Casertano, a Prata Sannita. Mercoledì 21 novembre una piccola statua di Sant'Antonio posizionata in una nicchia ungo una strada di montagna chiusa: ha cominciato a versare qualche «lacrima» ovvero del liquido trasparente (che al termine diventa color ruggine) dall'occhio sinistro.
Tutto sarebbe iniziato appunto pochi giorni fa , quando un uomo di mezza età, Antonio Riccio, abitante a Prata Sannita, durante un'escursione in montagna, ha notato questo liquido sulla guancia del santo. Ha quindi trasferito la notizia alle autirità ecclesiali del paesino. Dopo la diffusione del «miracolo», è iniziato il tam tam tra i fedeli che hanno dato vita a un incessante pellegrinaggio. Nelle ultime due sere si stanno tenendo delle veglie davanti alla statua del santo che piange.
La statua era stata posizionata in quel punto, in aperta campagna, lungo una strada che porta al massiccio del Matese, perché in quel punto una bambina, molti anni fa, ebbe l'apparizione del santo. Per questo motivo, una volta adulta ha fatto costruire il piccolo tabernacolo.
Giancarlo Izzo
22 novembre 2007
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