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mercoledì 11 febbraio 2009

SI, STA DIVENTANDO UN'ABITUDINE

Roma, danno fuoco a un uomo e fuggono
La vittima è un imprenditore di origini napoletane: era gravato da forti debiti, non si esclude il tentato suicidio


Il luogo dove l'imprenditore è stato trovato bruciato (Ferraro-Auci-GT)ROMA - È in gravissime condizioni un uomo di 42 anni, aggredito e bruciato nella notte a Roma. La vittima è Antonio Landolfi, un piccolo imprenditore di origini napoletane, con qualche precedente penale per reati contro il patrimonio: è stato cosparso di liquido infiammabile e gli è stato dato fuoco intorno all'1.50 nella periferia est della Capitale, in via Casilina. Gli aggressori sarebbero scappati subito dopo. L'uomo, soccorso da un passante e una guardia giurata, è stato ricoverato all'ospedale San Camillo e poi trasferito in eliambulanza nel reparto grandi ustionati dell'ospedale Cardarelli di Napoli.

POSSIBILE SUICIDIO - Landolfi ha il 90% del corpo coperto da ustioni di secondo e terzo grado. Sotto sedativi, ha detto ai medici di esser stato aggredito da quattro persone ma gli inquirenti non escludono l'ipotesi del tentato suicidio dato che l'attività imprenditoriale della vittima è gravata da forti debiti. Nel luogo dell'aggressione, a poca distanza dall'auto dell'imprenditore, i carabinieri hanno trovato due bottiglie di liquido incendiario, oltre al portafoglio con pochi soldi e i documenti. L'uomo era uscito di casa martedì mattina per andare a lavorare in un’impresa di costruzioni; la moglie l'ha sentito per l'ultima volta intorno alle 16 di martedì. Poi nessuna notizia, fino a quando è stato trovato bruciato. Ai soccorsi ha dato subito il numero di cellulare della moglie. (da corriere.it)

lunedì 25 agosto 2008

COME MUORE UN BAMBINO

Incendio nel Casertano, muore bimba
Il rogo causato da un corto circuito
Una bambina di due anni è morta nell'incendio di un'abitazione a Pontelatone (Caserta): nell'attimo in cui si sono sprigionate le fiamme la piccola si trovava nell'appartamento insieme al padre, un uomo di origine albanese, la madre e un fratello di quattro anni. Gli altri occupanti della casa non hanno riportato ferite. Secondo i primi rilevamenti effettuati da carabinieri e vigili del fuoco, a causare l'incendio sarebbe stato un corto circuito.
La piccola vittime si chiamava Asia Buzi: aveva quattro fratelli, tre dei quali al momento dell'incendio erano fuori insieme alla mamma, una donna italiana. Secondo gli accertamenti dei carabinieri di Capua, il cittadino albanese, in Italia da alcuni anni, ha un regolare permesso di soggiorno. I vigili del fuoco, dopo alcune ore di intenso lavoro per domare il rogo, hanno recuperato il corpo della bambina. Si indaga per risalire alle cause certe dell'incendio. (da tgcom 25 agosto 2008)

domenica 21 ottobre 2007

OMICIDIO- SUICIDIO

Brescia- Una donna di 60 anni, affetta da depressione, ha colpito a martellate il marito, cieco di 79 anni, e poi ha dato fuoco alla casa. Entrambi sarebbero morti per asfissia. http://www.corriere.it/cronache/07_ottobre_21/brescia_incendio_casa_coniugi.shtml