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sabato 17 novembre 2012

ELOGIO DELLA STUPIDITA'

Clandestino rifiuta di lasciare l'ospedale:costa 900 euro al giorno

VENEZIA (29 marzo) - Un tunisino clandestino, ricoverato da mesi all'ospedale di Mestre (Venezia), rifiuta di lasciare il posto letto costando alla collettività 900 euro al giorno. L'uomo lo scorso novembre era finito sotto un treno, perdendo entrambe le gambe, durante una fuga dai carabinieri che stavano tentando di prenderlo, essendo accusato di avere accoltellato la convivente. Il tunisino, in seguito all'incidente è stato ricoverato all'ospedale, ma una volta finite le cure, ha rifiutato di lasciare il posto letto vani sono risultati tutti i tentativi per farlo dimettere. Inutile anche il decreto di espulsione emesso dalla Questura. Il Governo tunisino informato, non ha mai risposto alle sollecitazioni del Ministero degli Esteri italiano. Così l'uomo, pregiudicato e più volte arrestato, rimane a carico della Asl veneziana che gli garantisce vitto e alloggio per 900 euro al giorno.Antonio Padoan, direttore generale dell'azienda sanitaria veneziana, commentando la vicenda dice che «sempre più stranieri clandestini utilizzano i servizi sanitari degli ospedali in sostituzione dell'assistenza sanitaria, facendosi curare anche i denti». Oltre al tunisino l'ospedale veneziano paga mille euro al giorno per curare un ucraino clandestino emofiliaco. (da repubblica.it 29 marzo)

domenica 30 marzo 2008

ELOGIO DELLA STUPIDITA'

Mi domando davvero angosciato come si possano creare certe situazioni. Qualunque persona, che non sia più bisognevole di cure, DEVE essere dimesso dall'ospedale, e questo è compito del primario del reparto. Poi è clandestino, e DEVE essere espulso, l'aeroporto è vicino, e questo è compito della Polizia. E il costo dell'indebito periodo di ricovero deve essere addebitato a chi non l'ha dimesso dall'ospedale, cioè al primario.

Clandestino rifiuta di lasciare l'ospedale: costa 900 euro al giorno

VENEZIA (29 marzo) - Un tunisino clandestino, ricoverato da mesi all'ospedale di Mestre (Venezia), rifiuta di lasciare il posto letto costando alla collettività 900 euro al giorno. L'uomo lo scorso novembre era finito sotto un treno, perdendo entrambe le gambe, durante una fuga dai carabinieri che stavano tentando di prenderlo, essendo accusato di avere accoltellato la convivente. Il tunisino, in seguito all'incidente è stato ricoverato all'ospedale, ma una volta finite le cure, ha rifiutato di lasciare il posto letto vani sono risultati tutti i tentativi per farlo dimettere. Inutile anche il decreto di espulsione emesso dalla Questura. Il Governo tunisino informato, non ha mai risposto alle sollecitazioni del Ministero degli Esteri italiano. Così l'uomo, pregiudicato e più volte arrestato, rimane a carico della Asl veneziana che gli garantisce vitto e alloggio per 900 euro al giorno.Antonio Padoan, direttore generale dell'azienda sanitaria veneziana, commentando la vicenda dice che «sempre più stranieri clandestini utilizzano i servizi sanitari degli ospedali in sostituzione dell'assistenza sanitaria, facendosi curare anche i denti». Oltre al tunisino l'ospedale veneziano paga mille euro al giorno per curare un ucraino clandestino emofiliaco. (da repubblica.it 29 marzo)

domenica 25 novembre 2007

PATRICIDIO

Dopo il post dedicato all'abbandono di neonato, ora l'omicidio da parte di un figlio.
Figlio uccide padre dopo una lite
L'anziano aveva 85 anni, l'omicida 55, forse con problemi mentali. Ora è in stato di fermo

VENEZIA - Un anziano di 85 anni è stato ucciso dal figlio, di 55 anni, pare con problemi di salute mentale, nel corso di una lite scoppiata in un appartamento a Spinea (Venezia). Quando sono arrivati i soccorsi, il corpo dell'anziano è stato trovato a terra in una pozza di sangue e il congiunto è stato immobilizzato e posto in stato di fermo. L'allarme è stato dato da una badante di origini moldave che nel corso della notte ha chiamato il 113 dicendo che il figlio stava picchiando violentemente l'anziano. La lite è probabilmente degenerata dopo che la donna ha chiuso la comunicazione e mentre sul posto stavano arrivando le volanti. Quando sono saliti al secondo piano dell'edificio e hanno suonato alla porta, gli agenti non avrebbero ricevuto risposte e sono dovuti intervenire anche i vigili del fuoco per aprire.
25 novembre 2007 (da corriere.it)

martedì 13 novembre 2007

TELEFILM AMERICANO

Come nei telefilm americani, i due sono stati identificati: lui è ucraino, lei è tedesca. Il caso sembrerebbe ormai risolto nelle sue linee essenziali. Grazie, Polizia.

TELEFILM AMERICANO

Neanche fossimo in un telefilm americano...erano anni che non ne sentivo parlare. Leggi qui da ilmessaggero.it
Uomo fermato con cadavere donna nel bagagliaio


VENEZIA (13 novembre) - Un uomo è stato fermato dalla polizia mentre trasportava, nel bagagliaio della propria auto, il cadavere di una donna. La pattuglia delle volanti è intervenuta dopo una segnalazione giunta al 113. L'uomo è stato bloccato, dopo un tentativo di fuga, a Marghera, nei pressi del Petrolchimico.

Sarebbe un ucraino o un georgiano, il cadavere è di una donna di 44 anni, di nazionalità tedesca, e riportava ferite d'arma da taglio. Gli agenti erano intervenuti dopo che il servizio di sicurezza del Petrolchimico aveva chiamato il 113 per segnalare che un uomo cercava di entrare con la vettura nell'area industriale. Giunta sul posto, la volante si è avvicinata alla vettura sospetta dalla quale è sceso un uomo che ha tentato di fuggire a piedi, ma è stato raggiunto e immobilizzato. La vettura sembra essere stata presa a noleggio, il cadavere era avvolto in una coperta.

Ma tutti gli assassini dell'Europa dell' Est sono venuti da noi? Non sarebe il caso di chiedergli il certificato penale prima di farli entrare?